sabato 31 ottobre 2015

Orgoglio EXPO

Oggi si chiude l'EXPO. Alle 18.00 si terrà la cerimonia di chiusura e già sono che l'Expo mi mancherà!
Tutto quel caos ordinato o disordinato a seconda di come la si possa vedere, delle file infinite agli ingressi dei padiglioni e della magnificenze al loro interno, delle facce affannate, perplesse, felici o smarrire dei visitatori.
Ma la cosa più bella è che "ce l'abbiamo fatta", perchè noi italiani, quando vogliamo (pochissime volte), quando siamo tutti d'accordo (evento rarissimo) e collaboriamo (possibilità remota come un atterraggio di una nave extraterrestre) no ci batte proprio nessuno.
E ora vediamo cosa Expo ci lascia! La Feltrinelli pubblica gratuitamente un eBook in cui é riassunto il lavoro dei ventisei tavoli tematici che hanno discusso e definito proprio questa eredità. Le tipologie di progetti in gioco sono tre: progetti che sono incentrati sui saperi e sul sapere; progetti incentrati sul saper fare; progetti incentrati sul fare.
Se lo volete leggere, potete scaricarlo gratuitamente QUA.

mercoledì 28 ottobre 2015

La biblioteca diffusa

Navigando sul Web,ho trovato questa iniziativa che mi piace molto!
Non hai forse dei libri che prendono la polvere su qualche libreria di casa o se ne stanno chiusi in uno scatolone nel box o sotto al letto?
Questi libri ti hanno regalato emozioni, sensazioni, sapere e conoscenza quindi meritano un futuro migliore!
Perché non farli vivere di nuovo nelle mani di altri lettori, in altre case, durante un viaggio in treno, al mare o sotto un albero? Ti piacerebbe avere dei libri in prestito vicino, molto vicino a casa tua?
Da queste premesse nasce BiblioShare, una community online di lettori geograficamente vicini ossia mettere in contatto lettori dello stesso condominio, via, quartiere. Tutto a km ZERO, gratis e comodissimo.
Più libri si rendono disponibili, più si allarga la dimensione della biblioteca virtuale. Si utilizzano risorse già esistenti di cui non beneficia solo il singolo (o la singola famiglia), ma l'intera comunità di iscritti.
il MANIFESTO di biblioShare è bellissimo:
* Leggere è BELLO e rende FELICI
* Condividere con gli altri le EMOZIONI provate nella lettura di un libro, ANCORA DI PIÙ
* Prestare è un atto di GENEROSITÀ
* Presta i tuoi libri più belli, quelli che AMI di più
* Tratta con cura un libro ricevuto: chi te lo ha dato ha compiuto un gesto di FIDUCIA
* RISPETTA i libri degli altri come se fossero cose tue: non scarabocchiarli, non fare “orecchie”, non mangiarci sopra un panino alla nutella!
* Questo strumento non è uno “svuota cantina”, piuttosto un “RIEMPI CUORI”
* Biblioshare senza libri condivisi NON È
* Rendi la lettura un’ESPERIENZA PIÙ AMPIA, non limitata al padrone del libro
* I lettori non sono utenti di una biblioteca, ma COMPAGNI DI VIAGGIO

Per saperne di più, clicca qui o sull'immagine iniziale.

domenica 25 ottobre 2015

XXX Domenica

DOMENICA XXX DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Marco 10,46-52
Leggere il testo del Vangelo e poi meditarlo secondo il metodo delle quattro riflessioni.

Come si presenta Gesù
Gesù è in cammino verso Gerusalemme dove finirà su di una croce. Già Gesù per tre volte aveva fatto l'annuncio della sua Passione e Morte ai suoi discepoli. Però loro non lo presero in considerazione, anzi la loro preoccupazzione era il disputarsi i primi posti nel Regno che Gesù avrebbe formato.
In questo contesto appare chiaro il senso della guarigione del cieco Bartimeo che, una volta recuperata la vista, segue Gesù come suo discepolo. Anche gli Apostoli, come il cieco Bartimeo, sono dei ciechi e hanno bisogno di una luce per capire la missione di Gesù che finisce su di una croce, senza scandalizzarsi. Anche noi, come Bartimeo, siamo dei ciechi. Infatti non simpatizziamo molto per un Gesù in Croce e ancor meno nel seguirlo come discepoli suoi. Basta pensare a quanto Gesù ci disse domenica scorsa: chi vuole essere grande si faccia il servo di tutti come il Figlio dell'Uomo( Gesù) che è venuto non per esere servito ma per servire e dare la sua vita per tutti.
Parole che ci dicono come siamo dei ciechi di fronte a Gesù che ci questiona sul nostro modo di vivere. Come Gesù ci può guarire da questa cecità?
Come Bartimeo, coscienti della nostra cecità, saper gridare al Signore: Che Io Veda di Nuovo!Però forse anche noi abbiamo bisogno, come Bartimeo, di qualcuno che ci conduca a Gesù e ci dica: Coraggio! Alzati, Gesù ti chiama.
Questo è il miracolo che Gesù può fare a molti ciechi se c'è qualcuno che li porti a incontrare Gesù.

Preghiamo
Signore Gesù,facci capire come siamo ciechi e aiutaci a prendere coscenza del male che abbiamo fatto non facendo il bene che potevamo fare. Ti raccomamdiamo tutte le persone che non abbiamo aiutato.

Ci confrontiamo
Assistiamo oggi a una cecità diffusa.
--Pensiamo alla cultura del benessere che ci ha resi egoisti, chiusi agli altri, incapaci di fare gruppo o comunità e per conseguenza sordi alla Parola del Vangelo.
--Pensiamo al fenomeno del relativismo che nega che ci sia una morale che valga per tutti. Tutto è possibile perchè tutto è relativo a patto che ti serva. L' esempio più clamoroso è quello del "genere": uomo e donna non si nasce ma si diventa, o il matrimonio di coppie dello stesso sesso o la sessualità solo come fonte di piacere personale, o...
--Pensiamo ancor più alla mancanza di persone che, come nel caso di Bartimeo, sappiano dire a tanta gente disorientata: Coraggio! Alzati, Gesù ti chiama. Manchiamo di missionari. Noi non siamo missionari solo perchè aiutiamo le missioni.

Ci compromettiamo
--a scoprire tutte le forme di cecità che ci sono in noi e anche tra di noi;
--a incrementare il nostro spirito missionario per portare a Gesù tanti ciechi che conosciamo;
--a questionarci ogni sera: chi sono le persone che oggi potevano aver bisogno di me e che avrei potuto aiutarle
Urge una nostra conversione missionaria per portare avanti una vera evangelizzazione stile missionaria.
Gesù ha bisogno di ciascuno di noi per farsi conoscere come Luce del mondo

sabato 24 ottobre 2015

Che brutto libro!

Quanto ci si affeziona ad uno scrittore (come nel mio caso) e si sbatte contro un romanzo davvero terribile è una doppia sofferrenza: la prima riguarda la "caduta di un mito" e la seconda è invece rappresentata dal tempo perso nel leggere una tale ... schifezza.
Che forse Camilleri cominci a sentire tutti i suoi 90 anni?
La storia, pur essendo ispirata a fatti veri, è morbosa e inquietante e nessuno, ma proprio nessuno di questi personaggi è solo lontanamente simpatico, non chiedo Moltalbano ma mi sarei accontentata di qualcosa di meno tragico.
Non l'ho capito, forse serve una laurea in Psicologia per fare ciò e sinceramente non ho intenzione di perdere altro tempo indagando quale sia il fine ultimo di un siffatto libro... forse Camilleri avrà voluto sperimentare ma il risultato lascia perplessi.
La vicenda raccontata è torbida, pruriginosa e sicuramente malata.
Sintetizzando: il riccone incontra la belloccia (e psicopatica) ma non può soddisfarla (biblicamente parlando), perciò sceglie e paga bellocci più o meno giovani, più o meno aitanti per "tener compagnia" alla moglie, che ha un luogo "tuttomio" dove parla con le bambole e letteralmente ammazza gli amanti.
Non vi dico il giro di batture pre-riunione che andavano dal "ma è un libro porno?" al "io non lo finisco!".
Come ho già detto, solo un'enorme perdita di tempo! Avrei dovuto sospettarlo visto che non è edito da Sellerio ma dal più commerciale Mondadori...

Dopo il meraviglioso libro precedente, confido che il prossimo possa riportate serenità e magari anche una bella storia, quindi stiamo per leggere...
"Il calice della vita"
di Glenn Cooper

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

martedì 20 ottobre 2015

50 anni e non sentirli

Da quando conosco Suor Angela non ricordo una volta di non averla vista sorridere! La ammiro davvero tanto perché é una forza della natura, ha un'energia enorme e sa sempre dire le cose giuste al momento giusto.
Era in Italia la scorsa estate ed è ripartita solo pochi giorni fa, festeggiando così, con la sua famiglia e noi, il suo 50-esimo anniversario di ordinazione, davvero un gran traguardo! E generosa com'é non ha voluto regali... anzi, non è vero... ci ha chiesto di sostenere un progetto che ha molto a cuore che si chiama "Educhiamo il futuro".
Da alcuni anni, la comunità canossiana di Kupang (Indonesia) ha avviato a Tofa alcuna attività per i bambini dai 3 ai 6 anni che costituiscono una risposta immediata e informale alla necessità di alfabetizzazione dei bambini della zona. La fondazione canossiana si è impegnata nel 2011-12 nella costruzione di una scuola materna che ha registrata fin da subito un aumento delle richieste di ammissione.
Ad oggi ci sono stati molti ritorni positivi e incoraggiamenti da parte dei genitori e degli uffci governativi affichè si desse seguito alla realizzazione di altre realtà educative a sostegno dei bambini e bambine delle zone rurali e più povere. Come prima risposta, le madri canossiane hanno avviato due classi del 1^ livello della scuola primaria, frequentata da 60 bambini.
Il progetto "Educhiamo il futuro" vuole garantire l'alfabetizzazione e l'istruzione di 300 bambini e bambine provenienti da famiglie con gravi difficoltà economiche e sociali del villaggio di Tofa, zona periferica della città di Kupang. La scuola primaria prevede 6 livelli e nella nuova struttura potranno essere ospitati fino a 300 studenti, suddivisi in due classi per ogni livello, 12 classi da 25 allievi.
Si chiede aiuto per:
* costruire l'edificio della nuova scuola
* arredare le aule in modo funzionale
* acquistare il materiale didattico necessario
* realizzare una mensa

Se volete contribuire, contattare la Caritas parrocchiale

domenica 18 ottobre 2015

XXIX Domenica

DOMENICA XXIX DEL TEMPO ORDINARIO
GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
Vangelo di Marco 10,35-45

Leggere bene il testo del Vangelo e meditarlo. Vediamo un altra volta un tentativo di primeggiare.
Come si presenta Gesù
Gesù è in viaggio verso Gerusalemme e dice per la terza volta che lì sarà condannato a morte. Ed ecco che i due fratelli Giacomo Giovanni chiedono a Gesù di sedersi uno alla sua destra e uno alla sua sinistra nel Regno che Egli va a formare. Vedere la risposta di Gesù. Segue la reazione degli altri dieci apostoli che non sono d'acordo e discutono....Gesù interviene: "Non fate come i governanti delle nazioni di questo mondo.......Chi di voi vuol essere grande si faccia il servo di tutti e chi vuole essere il primo si faccia schiavo di tutti, come il Figlio dell'uomo (Gesù) che non è venuto per farsi servire ma per servire e dare la sua vita in riscatto per tutti".
Gesù ci insegna il segreto per essere grandi nella vita: far della nostra vita un servizio. Applicato questo invito di Gesù al servizio alla giornata mondiale missionaria ci ricorda che proprio nel servizio missionario noi possiamo dare un apporto importante alla causa del Regno.
Gesù ha bisogno di tutti noi per continuare a salvare gli uomini del nostro tempo. Lo ha detto chiaro: Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a tutte le creature. E' la missione che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. E noi tutti siamo la Chiesa di Gesù. Tutti quindi siamo missionari

Preghiamo
Gesù ha dato la sua vita per fare di noi un solo ovile
Signore, la missione di evangelizzare è la più difficile, anche perchè nessuno può dare ciò che non ha.
Pertanto ti preghiamo: aumenta la nostra fede. Che possiamo inamorarci di te, Gesù, così da sentire il desiderio di farti conoscere a chi ancora non ti conosce o ti ha abbandonato.

Ci confrontiamo
Per molti di noi essere missionari è collaborare con le Missioni in corso all'estero. Anche questo è necessario. Però solo così non siamo missionari se poi ci dimentichiamo dell'urgenza di evangelizzare tanta gente tra noi che ha perso la fede. Questo è un peccato che tutti noi, persone buone, portiamo in coscienza. Non dimentichiamo che la fede che non si propaga è destinata a spegnersi. E questa è una delle cause per cui tanta fede di è intiepidita e non è più in grado di contagiare la vita degli altri.
In gruppo è più facile animarsi e prepararsi per evangelizzare

Ci compromtettiamo
Tutti dobbiamo e possiamo essere missionari. Come?
--Con la preghiera. Santa Teresina del Bambin Gesù nel suo convento di clausura ha salvato tante persone così da essere proclamata Patrona delle Missioni e i suoi genitori saranno beatificati proprio in questa domenica. Restare insensibili verso persone che hanno perso la fede è come renderci responsabili del loro peccato.
--Con il nostro modo di vivere. L'esempio è il modo di evangelizzare più efficace. L'esempio trascina.
--Con la Parola. Purtroppo il rispetto umano ci blocca e limita la nostra capacità di evangelizzazione. Se Gesù fosse per noi una Buona Notizia ci verrebbe facile condividerla.Perchè gli evangelici lo fanno?
--Formar gruppi e incorporarci di più nelle nostre comunità parrocchiali per aiutare la comunità a prendere coscenza che dall'ovile della chiesa se ne sono andate non una ma novantonove pecore delle cento pecore che c'erano, secondo la parabola del Vangelo, cioè urge evangelizzare i lontani.

Essere missionari è la prova che la nostra fede è autentica

domenica 11 ottobre 2015

XXVIII Domenica

DOMENICA XXVIII DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Marco 10,17-30

E' necessario leggere il testo del Vangelo per capire il commentario.
Come si presenta Gesù
A proposito di un tale a cui Gesù fece la proposta di seguirlo e che rifiutò perchè molto ricco, Gesù dice: "Quanto è difficile, per quelli che possegono ricchezze, entrare nel Regno di Dio...." [...] "E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel Regno di Dio"
Una condanna molto severa, però che coglie nel segno. Se ci pensiamo bene, il potere del possedere è causa di tanti mali per non dire di tutti i mali incluse le guerre in corso, il commercio delle armi, della droga fino alla tratta delle persone. E poi, abbiamo visto forse un ricco felice?
Di fronte a tanto sconcerto che creò la risposta di Gesù, Pietro prende la parola e dice: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito" cioè abbiamo scelto di essere poveri fino a rinunciare alle nostre famiglie per seguire te.
E Gesù:"...non cè nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo che non riceva già ora, in questa terra una felicità cento volte tanto di quanto ha lasciato, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà".
E' una grande rivelazione che Gesù ci ha fatto e una sfida per la nostra cultura nel dirci il vero segreto per essere felici su questa terra: seguire Gesù nella povertà c'è la promessa di una felicità già in questa terra cento volte più grande di quella che ci potrebbero dare padre o madre o fratelli o sorelle o figli o campi....... che pure sono cose buone. E' una grande sfida che possiamo accettare solo per fede. Però ce l'hanno confermata chi lo ha esperimentata.
S. Agostino ce ne dà la ragione: Dio ci ha fatti per Lui e il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in Lui

Preghiamo
Signore non abbiamo tanta fede per credere che tu puoi renderci felici più che tutte le cose anche buone di questa terra. Per questo ti chiediamo di aumentare la nostra fede per saper fare scegliere
Ci confrontiamo
--Diamo uno sguardo al nostro ambiente. Quando uno arriva a godere di un benessere materiale la prima cosa che gli viene spontanea è lasciare la pratica religiosa come se Dio venisse sostituito da...
--Per ricco Gesù non intende solo chi possiede beni materiali ma anche chi povero di beni ma con un cuore da ricco. Non dimentichiamo che tutti, incominciando dai poveri, abbiamo stampata nel cuore l'immagine del ricco e quindi con tutti i comportamenti propri del ricco non ultimo quello di chiudersi agli altri. La brama di aver e possedere blocca la capacità di servire.
-- Come già visto nel giovane ricco del Vangelo di oggi, lo spirito della ricchezza uccide molte vocazioni sacerdotali e religiose perchè illude con falsi paradisi artificiali e felicità illsusorie. Aggiungete casi concreti del danno che ha provocato o che provoca lo spirito da ricco in noi e attorno a noi e poi lo possiamo condividere.
Ci compromettiamo
-Ci domanderemo ogni giorno: chi ha bisogno di me, del mio aiuto materiale e spirituale.....
-Nelle famiglie, compito di una educazione cristiana è inculcare nei figli la coscenza che Dio ci ha creati per un progetto da realizzare in questa vita per il bene di tutti e non sacrificare i figli alle prorie ambizioni come quello di far carriera.