domenica 26 giugno 2016

XIII Domenica


XII Domenica del Tempo ordinario
Gesù incomincia il cammino verso Gerusalemme dove terminerà la sua missione sulla croce. Questo viaggio occuperà 9 capitoli di questo Vangelo di Luca. E’ necessario prima leggere il Vangelo.

Come ci si presenta Gesù
Saltiamo la prima parte e ci fermiamo a riflettere su i tre incontri avuti da Gesù descritti in questo vangelo.
--Un tale gli disse a Gesù: “ti seguirò ovunque tu vada”. E Gesù gli rispose: ” Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli i loro nidi, ma il Figlio dell’ Uomo non ha dove posare il capo”. E’ più che chiaro: ricchezze, carriera, benessere impediscono una qualsiasi esperienza di amore e tanto più una amicizia con Gesù il quale è venuto non per essere servito ma per servire e dare la su vita per gli altri.
–A un altro Gesù stesso gli disse: “Seguimi“. E costui rispose : “Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre”. E Gesù: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti. Tu invece và e annuncia il Regno di Dio”.
Seguire Gesù e annunziare il Regno di Dio ha la precedenza sulla stessa nostra famiglia. Gesù lo ha detto: chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me. Pero Gesù ha anche detto: chi lascia padre, madre, fratelli riceverà cento volte tanto in quello che ha lasciato già in questa vita e la vita.
-- Un altro disse: ”Ti seguirò, Signore,: prima però lascia che mi congedi da quelli di casa mia”. Ma Gesù gli rispose: “Chi mette mano all’aratro e poi si volta indietro,non è adatto per l Regno di Dio”. Anche questa è una esigenza dell’amore. Dice Gesù ancora: no si può servire a due padroni: o si amerà l’uno e si odierà l’altro o al contrario. Le mezze misure uccidono l’amore .
Signore, ci hai fatto capire che solo se si è capaci di amare si può essere tuoi discepoli. Per questo non ci resta che chiederti di aiutarci a crescere nell’amore con esercizi di piccole rinunzie e di servizio ogni giorno.

Ci confrontiamo
E’ scontato che saper amare è la condizione per seguire Gesù. Lo ha detto chiaramente: chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso , prenda la sua croce e mi segua. E poi nell’Ultima Cena Gesù ci dice: Amatevi come io vi ho amato cioè anche voi sappiate amare fino a dare la vita come faccio io.
Purtroppo la cultura dominante ci ha resi individualisti:ognuno pensi a se stesso. E questo ha messo in crisi il Cristianesimo: poche vocazioni sacerdotali e religiose, una pratica religiosa staccata dalla vita, indifferenza e a volte ostilità verso chi è in problema,vedi i rifugiati...Molto egoismo e poco amore

Ci compromettiamo .
–Urge conoscere Gesù. Non si può amare chi non si conosce. E questo è la causa principale della nostra resa religiosa di fronte all’imperversar dell’individualismo
-Ricuperare il valore dell’ Eucarestia: Gesù dopo di aver detto: Questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi. Aggiunge: Fate questo in memoria di me:rendetemi presente amandovi fino a dar la vita come me

don Erminio

sabato 25 giugno 2016

Brexit vista da Gramellini

Per conoscere un po' meglio cos'é e cosa porta con sé l'uscita del Regno Unito ("unito" mica tanto!) dall'Europa, vi suggerisco questo editoriale di Gramellini che inizia così...
Per un ragazzo di Londra, l’Europa è la fidanzata spagnola con cui ha amoreggiato durante l’estate del corso Erasmus a Barcellona. Per la vecchietta di Bristol citata dal capo degli ultrà nazionalisti Farage, l’Europa è il migrante nigeriano che attraversa la Manica per togliere il lavoro al figlio inglese della sua vicina.
Ha vinto la vecchietta di Bristol, perché ci sono più vecchiette che ragazzi, in questa Europa che non fa più bambini. Non è sconvolgente che a decretare la Brexit sia stata proprio la generazione dei Beatles e dei Rolling Stones, quella che voleva cambiare il mondo e oggi in effetti lo ha cambiato, ma nel senso che se lo è chiuso dietro le spalle a doppia mandata?

Per leggerlo tutto cliccate qui

mercoledì 22 giugno 2016

E siamo al via

Metà Giugno... stagione di Esame di Stato, perchè è così che si chiama ora la Maturità.
E si parte con il tema. Sorprendentemente le tracce sono proprie belle, che lasciano spazio all'attualità, vedi il tema dei confini, ma anche a propongono riflessioni profonde, come quella sul valore del paesaggio.
Incredibile poi che il tototracce ci abbia anche un po' preso, indovinando il testo di Umberto Eco, il voto alla donne e suggerendo il tema dello spazio visto da Samantha Cristoforetti.
Io personalmente avrei fatto quello sulla misura del PIL, partendo da una citazione di J.F.Kennedy, perchè sono convinta che la felicità di un paese non passi da questo parametro. Altrimenti non si spiegherebbe perchè, ad esempio, la Danimarca sia il paese più felice al mondo e anche quello che paga più tasse!
Per conoscere tutte le tracce 2016, cliccate qui.

martedì 14 giugno 2016

In settimana...

Vi segnalo due iniziative.
Iniziamo con il Mercatino dei Libri che Domenica prossima sarà sulla piazza della Chiesa, tempo permettendo ovviamente!
E poi da questo Mercoledì, e per quattro settimana, ci sarà una passeggiata per il nostro quartiere. L'appuntamento è in via Vittorio Veneto al numero 30.

domenica 12 giugno 2016

11a Domenica


XI Domenica del tempo ordinario
Il vangelo di oggi parla di una donna peccatrice nella casa dello scriba Simon.
Come si presenta Gesù? Dio ci ama perdonando- Dio non può restare indifferente al peccato che rende l'uomo infelice. Ancor più il peccato allontana da Dio l’uomo che è suo figlio, creato a sua immagine e somiglianza. Perciò Dio fa tutto il possibile per recuperare l'uomo fino a mandare il suo Figlio per salvarlo dal potere del peccato. Quando Dio riesce a liberare l'uomo dal peccato è il suo amore che trionfa. Dio ci ama perdonando.
Questo amore di Dio che ci ama perdonando lo vediamo nel Vangelo di oggi, dove una donna peccatrice della strada entra in casa di Simone dove c’era anche Gesù.
Perché è venuta questa donna? Per ringraziare Gesù per averle perdonato i suoi molti peccati e liberata dalle umiliazioni della sua vita di strada. Certamente questa donna già conosceva Gesù e ne è rimasta impressionata per il suo modo di trattare i peccatori e gli ultimi. E questo l’ha portata alla conversione. E ora eccola qui per dire a Gesù il suo grazie e tutta la sua gioia per essere stata perdonata.
Dio perdona all’istante quando con il suo amore riesce a portare un peccatore al Pure Interessante vedere come questa donna manifesta questa sua riconoscenza a Gesù con gesti propri di una donna, come piangere lacrime di gioia, asciugare i piedi di Gesù con i suoi cappelli, baciarli come segno dell’amore che Gesù ha avuto per lei e poi spargendo un vaso di profumo per dire la gioia della festa. E tutto questo perché i suoi molti peccati sono stati perdonati perché molto ha amato.
Il perdono diventa una festa.
Notiamo come tutto questo si dà nella casa di uno scriba, Simone, che si riteneva giusto perché osservante della legge e per questo si scandalizzava vedendo Gesù con tanta confidenza con la peccatrice. E’ per lui che Gesù racconta la parabola dei due debitori per dirgli che solo riconoscendosi peccatore saprà amare.
Signore, oggi ci fai sapere che tu manifesti il tuo amore a chi si riconosce peccatore. Pertanto aiutaci a prendere coscienza dei nostri peccati perché possiamo sperimentare il tuo amore nel perdono.
Oggi purtroppo si sta perdendo la coscienza del peccato. Tutto è lecito se ti è utile. E le conseguenze della presenza del peccato in noi e nella società sono disastrose. Le vediamo ogni giorno. Perdendo la coscienza del peccato il primo a scomparire dalla scena è Dio. E’ proprio quando sentiamo in noi la forza distruttiva del peccato che ricorriamo a Dio per sentire la gioia del suo amore che ci perdona e ci ridà la gioia di vivere.

Ci compromettiamo
di imitare l’esempio della donna peccatrice di cui parla il Vangelo di oggi a
--conoscere Gesù nel suo amore verso i peccatori per aiutarli a rifarsi una vita felice libera dal peccato;
--fare ogni sera un esame di coscienza per renderci conto di come il peccato ci delude;
--saper gridare al Signore tutte le delusioni create dal peccato con il Sacramento della Confessione dove si celebra la gioia del perdono.

don Erminio

giovedì 9 giugno 2016

Pronti, via?

E' finita la scuola e da oggi è possibile vivere un "assaggio" di Grest!
"Perdiqua" è il titolo, parole che gonfiandosi riempiono di aria il pallone della nostra mongolfiera e ci permettono di volare in alto. Ma stiamo volando o stiamo navigando? Sono nuvole quelle intorno a noi oppure onde del mare? Scrutiamo l’orizzonte, allunghiamo lo sguardo oltre le nuvole e adocchiamo la cartina: siamo pronti per lasciarci trasportare, con la fiducia e il coraggio dei viaggiatori, in questa nuova avventura estiva?
"Perdiqua" ci invita anche a lasciare qualcosa di noi prima di intraprendere il cammino: per partire più leggeri e lasciare che siano i nuovi passi che stiamo per compiere e i nuovi volti che stiamo per incontrare a riempire i nostri sguardi, i nostri ricordi, le nostre giornate.
E allora ? Buon viaggio a tutti!

domenica 5 giugno 2016

10a Domenica del tempo ordinario


10a Domenica del Tempo Ordinario
Luca 7,11-17
La Liturgia ci presenta l’incontro di Gesù con la vedova di Nain che accompagnava alla sepoltura il suo unico figlio. Leggiamo il Vangelo per meditarlo
Come si presenta Gesù ?
Vedendo la mamma,Gesù fu preso da una grande compassione per lei e le disse “non piangere”. Gesù sente come proprio il dolore della madre vedova: fu preso da una grande compassione. E’una costante della sua umanità. Si commuove davanti alla folla che ha fame, alle folle come pecore senza pastore, agli ammalati. E’ espressione della Misericordia di Dio.
Dio è Padre nostro e non può restare indifferente alla sofferenza dei suoi figli. Gesù è venuto proprio a dirci questo. Il dolore non è voluto da Dio ma è frutto del peccato dell’uomo. E Gesù è venuto non a togliere il dolore ma ad aiutarci a portar la croce del dolore e a farne un mezzo di purificazione.
Si avvicinò e toccò la bara, poi disse: “ragazzo, dico a te, alzati”. Il morto si mise seduto e incominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. Gesù ha potere sulla morte. E’ una grande rivelazione per noi dominati dalla paura della morte. Lo dirà poi apertamente alla sorella di Lazzaro, Marta: Io sono la resurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà. Con questo Gesù ci ridà serenità e dà un senso alla vita di ogni giorno con le sue pene e sue gioie.
Signore, ti chiediamo la fede sufficiente perché il Paradiso che ci aspetta diventi per tutti una forza per resistere alle illusorie felicità di questo mondo e ancor più per dare un senso alla sofferenza.

Ci confrontiamo
Chi vive nel benessere non è più in grado di sopportare sofferenze, sconforti, delusioni. Il paradiso terrestre illude moltissimo. Prova ne sono i suicidi in aumento. Chi vive nella povertà è più incline a credere e a sperare nel Paradiso anche se a volte si può essere poveri con un cuore da ricco. Comunque per tutti la speranza del Paradiso è la grande risposta del perché viviamo. E’ molto triste vivere senza sapere perché viviamo e dove andiamo.

Ci compromettiamo
Per evitare di vivere la vita nell’anonimato è molto utile prenderci l’impegno ogni sera di questionarci su come abbiamo vissuto la giornata domandandoci: che cosa mi porterò nell’aldilà di questa giornata? Ricordiamoci di quanto Gesù oggi ci ha insegnato: saperci commuovere e fermarci davanti a chi soffre.
don Erminio

E auguri di Buon compleanno a don Erminio !

giovedì 2 giugno 2016

70 anni di Repubblica

Era il 2 giugno 1946 il giorno in cui i cittadini e le cittadine italiane furono chiamati alle urne per il referendum istituzionale per scegliere tra monarchia e repubblica.
Il 2 giugno 2016 la Repubblica Italiana compie 70 anni.

mercoledì 1 giugno 2016

Esame ed esami

Parafrasando Venditti... ecco a voi la S.Messa "prima degli esami".