sabato 1 marzo 2014

Una storia che resta

La storia che vi voglio raccontare ha dell'incredibile, sembra propio scritta per il cinema e, alla fine, non stupisce sia in un film sia stata trasposta. Ho sentito la sua storia al telegiornale e ho indagato, un po' perché sono curiosa e un po' perché mi ha ricordato don Vincenzo, di cui proprio oggi ricorre la sua scomprasa.
Alice nasce a Praga nel 1903 in una famiglia benestante ma ebrea. L'ambiente in cui cresce è colto, Franz Kafka è amico di famiglia, frequenta il Conservatorio della città, si sposa con un giovane imprenditore molto amante della musica nel 1931 e hanno un figlio. Diventa una pianista famosa in tutta Europa, soprattutto per il suo repertorio classico. La guerra è alle porte e, mentre la sua famiglia fugge in Palestina, Alice decide di restare a Praga per accudire la madre gravemente malata. Prendendo questa decisione non ha scampo, prima gli viene vietato di esibirsi e poi viene rinchiusa nel campo di Theresien.
Ma questo non è un campo di concentramento come gli altri, è lo "specchietto per le allodole" che il Nazismo mantiene per ingannare la Croce Rossa, dove si tenevano concerti (Alice ne fece più di 100), i bambini potevano andare a scuola e sul quale venne addirittura girato un film a sostegno della propaganda nazista. I concerti erano la ragione di vita di Alice e degli altri internati, quasi fosse un cibo per l'anima, e, come lei stessa dice più volte, nei video in rete,"la musica mi ha salvato la vita e la musica mi salva ancora ... Io sono ebrea ma Beethoven è la mia religione".

Al termine della guerra, raggiunge la famiglia in Israele dove, fino al 1986, insegna all'Accademia di Musica di Gerusalemme. Poi si trasferisce a Londra, in un piccolo appartamento ma con il pianoforte vicino che suona ancora tre ore al giorno. Solo pochi giorni fa, un attacco di cuore ha chiuso gli occhietti vispi di questa donna eccezionale. Era la pianista e anche la sopravvissuta all'Olocausto più anziana al mondo.
Una storia simile non poteva passare inosservata e da questa è stata tratto un documentario che concorrerà ad un Oscar il prossimo 2 Marzo.
Il produttore di questo lavoro, Nicholas Reed, ha dichiarato "i bambini di tutto il mondo crescono guardano le avventure dei supereroi, quello che noi genitori dobbiamo ricordare loro è che questi documentari raccontano storie di 'veri supereroi'. Questi supereroi sono persone vere, persone reali come Alice Herz Sommer." .

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