lunedì 30 novembre 2009

Il Vangelo della Domenica


Dal vangelo secondo Luca (Lc 21,25-28.34-36)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Iniziamo come sempre l’avvento con il richiamo alla seconda venuta di Cristo, alla fine dei tempi, quando verrà a completare l’opera della salvezza con l’avvento del regno definitivo.
Parole difficili da accettare anche perché dopo tanti secoli di attesa possiamo anche noi pensare, come i primi cristiani, che le parole del Signore non si sono avverate. Segni terrificanti, grazie anche ai mass media, ci sembra di averne già visti abbastanza e il male compiuto dall’uomo sembra senza fine, eppure il regno finale ancora non c’è. Gli stessi ebrei, al tempo di Gesù, invece della liberazione dai Romani, dovettero subire la completa distruzione del loro regno. Anche per noi rischiano di essere parole vane perché le interpretiamo male. Non attendiamo più una liberazione politica come allora ma forse addirittura non aspettiamo più nessuna liberazione. Viviamo in una società che fa della libertà personale, la libertà di fare tutto ciò che vuoi, e se hai i soldi anche quella di chiamare bene ciò che è male, il principio fondamentale, e forse un liberatore non lo aspettiamo più. Certo un liberatore materiale non serve ma forse siamo più schiavi adesso del conformismo, dell’ipocrisia, del politicamente corretto, del così fan tutti. Quindi abbiamo bisogno di un liberatore che alleggerisca dalle pesantezze e dalle distrazioni del materialismo imperante. Solo con il cuore libero e la mente aperta possiamo accogliere il figlio di Dio che viene a indicarci la strada della vera vita. Stiamo pronti e vegliamo, il Natale è già qui.

domenica 29 novembre 2009

Fieno e asinello

...e come promesso, insieme ai mazzolini di fieno, questa mattina, sulla piazza della chiesa, ha fatto la sua apparizione l'asinello Felice (non trovate che questo nome sia davvero tenero e assolutamente azzeccato addosso a questo animale?) che ha subito attirato su di sè le attenzioni e le coccole dei bambini.
Davvero un'idea simpatica, quella dell'Associazione "Amici della Scuola Elementare", di portare il docile asinello che, fra pochi giorni, accompagnerà Santa Lucia nel suo pellegrinare di casa in casa.
Intanto, bambini, preparate le letterine perché, il prossimo 8 Dicembre, l'Associazione "Amici della Scuola Elementare" vi aspetta, sempre in Piazza, per lanciare, verso il cielo, legate a mille palloncini colorati, proprio le vostre letterine...
e... mi raccomando siate buoni, Santa Lucia è nei paraggi!

sabato 28 novembre 2009

Biancaneve rivisitata

Girovagando per il Web, ho trovato un articolo su una iniziativa davvero curiosa, semplice, forse un po' banale ma rivisitata in modo anche originale e creativo.
Gli allievi dell'Accademia di Brera hanno rivisitato una delle favole più famose della nostra infanzia, Biancaneve, producendo quindi una mostra, con tanto di vincitori, con le loro opere, alcune davvero "creative" altre anche criptiche ma che meritano comunque una guardata.
Clicca sull'immagine iniziale per andare alla mostra su Biancaneve.

venerdì 27 novembre 2009

I mazzolini di Santa Lucia

Ricordo a tutti che la mattina di DOMENICA 29 Novembre, in Piazza della Chiesa, l'associazione "Amici della Scuola Elementare" saranno presenti con uno stand per vendere i mazzolini di fieno da appendere fuori casa, in attesa che l'asinello di Santa Lucia se li mangi.
Quindi non mancate e, se non l'avete già fatto, potete anche associarvi al gruppo e condividerne gli obiettivi.

giovedì 26 novembre 2009

Beata lei... forse

La vera superstar della musica italiana, Laura Pausini e chi altro?, dopo aver portato a casa il suo QUARTO Grammy Awards, praticamente il premio Oscar della musica mondiale, ha annunciato dal palco che per 2 anni si ritirerà per due anni.
I motivi... la famiglia... "non sono stata una buona figlia, è 16 anni che viaggio e non mi fermo mai"... ma anche la necessità di staccare a spina.
Un po' la invidio, ha praticamente il mondo ai suoi piedi, potrebbe cantare ovunque e con chiunque, ma mi fa anche un po' di tenerezza.
Non sa pagare una bolletta, sogna di poter fare lunghe passeggiate in bicicletta magari anche farsi una famiglia sua, tenendo conto che la ragazza ha 35 anni e l'orologio biologico avanza inesorabile.
In fondo, la nostra Laura, verace com'é, ha deciso coscientemente di riprendersi almeno per un po' la sua vita, di imparare a fare cose normali o del tutto ordinarie per tutti ma non per lei, circondata da manager, produttori e discografici da quando aveva 18 anni e vinse Sanremo Giovani con "Marco se n'é andato".
Che dire ? Che coraggio! Non è a tutti uscire dal "ruolo" che altri ci hanno assegnato per trovare il nostro posto, per trovare finalmente un luogo tutto nostro da chiamare "casa".

mercoledì 25 novembre 2009

Contro la violenza alle donne



"Il fiore calpestato" di Davide Serra

La faccia tra le mani
i graffi sui seni
niente più lacrime a lavarti la pelle
guardi nel vuoto e immobile tremi
e un gelo ti inchioda
povero fiore reciso e calpestato
sbattuto per terra
abusato ed umiliato

fatichi a respirare
non riesci più ad alzarti
non sai riaprire gli occhi
e immobile tremi…

è un esplodere di dolore
un oceano di rabbia
un grido di vergogna
un urlo silenzioso, gelido e dolente
che lacera la notte
e cresce lentamente

[...]
e immobile tremi…
stai ancora tremando
piccolo fiore sbattuto per terra
senza conforto,
senza più amore.

lunedì 23 novembre 2009

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Giovanni Gv 18,33-37

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».


Al compiersi dell’anno liturgico ci viene proposta la grande solennità di Cristo Re dell’universo. Noi uomini del terzo millennio cristiano siamo più consapevoli delle passate generazioni della grandezza dell’universo. Eppure la vera grandezza di Gesù è quella di essere re delle nostre coscienze. Non è facile accettarlo, come non è stato facile per Pilato accogliere le parole di quel povero prigioniero, destinato alla flagellazione e quindi alla crocifissione, che si proclamava re.
In fondo un re che lassù si preoccupi di coordinare i movimenti celesti ci sta anche, anzi forse è necessario. Quello che ci costa è accettare che egli voglia comandare anche sulle nostre parole ed opere. Le nostre realtà temporali, sociali, politiche, economiche, come le nostre scelte personali, sul bene o il male delle nostre azioni, crediamo giusto poterle gestire noi.
Certo il mondo è affidato alla nostra responsabilità, ma riconoscere che c’è un re dell’universo vuol dire riconoscere che a qualcuno dobbiamo infine rendere conto. E questo ci impegna quotidianamente a collaborare, con le nostre capacità e peculiarità, alla costruzione del regno, già presente in mezzo a noi, ma che si completerà un giorno con la venuta finale del Signore Gesù, re dell’universo.

sabato 21 novembre 2009

Cal End a Rio



Ecco a voi il calendario completato ed aggiornato delle attività parrocchiali per l'anno 2009-2010. Naturalmente ogni suggerimento e concreto aiuto alla loro realizzazione o alla messa in cantiere di altre sono solo ben accette!

venerdì 20 novembre 2009

Appuntamenti musicali

La prossima ricorrenza di Santa Cecilia, patrona dei musicisti e, nel nostro caso, del nostro coro, ci serve per ricordare un paio di appuntamenti proprio agli amanti della musica.

1. Il prossimo lunedì, il 23, ricorrenza della santa, il coro sarà presente in Duomo,alle ore 21.00, per una celebrazione euristica, in collaborazione con altre corali della zona, in cui faranno sfoggio delle loro ugole.
2. Domenica 22 Novembre, alle ore 21.00, presso l'Auditorium Manenti, si svolgerà una messa da Requiem (MISSA PRO DEFUNCTIS DELLA TRADIZIONE GREGORIANA) in memoria di S.E. Mons.Libero Tresoldi.

mercoledì 18 novembre 2009

Un albero di Natale VERO!


Sapete cosa ha fatto oggi?
Sono stata all'IKEA con la mia amica Cristina, che ne conosce ogni più recondito angolino, e ho comperato un albero... di Natale... un abete... VERO, con tanto di vaso in coccio e terra con cui riempirlo!
Non è uno scherzo, già da qualche anno, la famosa catena di arredamento svedese mette in vendita abeti di Natale veri (ha anche le radici!) ad un prezzo assolutamente abbordabile, 10,99 €. E, dopo le feste, dal 7 al 12 gennaio 2010, lo potete riportare e vi sarà restituito un buono di pari valore. Non è un'idea grandiosa?
Inoltre, per ogni albero reso, saranno donati 3 € al FAI, Fondo per l'Ambiente Italiano, un'associazione senza scopo di lucro impegnata nel salvare e restaurare beni di carattere artistico e naturale con lo scopo di restituirli al pubblico. Il progetto che l'IKEA sostiene è l'attività di recupero della Selva di San Francesco ad Assisi, riaperta al pubblico dopo 800 anni.
Oggi mi sento allegra, ho un albero per Natale nuovissimo, verissimo, con tanto di aghi verdoni e che odora di resina. Favoloso!

lunedì 16 novembre 2009

Il Vangelo della Domenica


Dal vangelo secondo Marco Mc 13,24-32
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».


Per il periodo finale dell’Anno Liturgico è sempre prevista la riflessione sul destino ultimo dell’umanità, quando le cose di questo mondo passeranno e rimarrà solo il Signore e la sua parola, la promessa della piena realizzazione del suo regno.
Anche Gesù si serve delle immagini degli antichi profeti ma non per spaventarci. Infatti aggiusta il tiro con la poetica immagine del tenero rametto che in primavera produce le nuove foglioline. L’intenzione di Gesù è quella di richiamarci all’attenzione, al vegliare per cogliere i segni della sua venuta in mezzo a noi. Segni che possono essere eclatanti, come gli sconvolgimenti della terra e del cielo, ma anche semplici e umili, come qualche foglia verde dell’incipiente primavera. A noi il compito di riconoscere questi segni, anzi di diventare noi stessi dei piccoli segni del regno di Dio che si realizza qui e adesso. Il suo regno, di giustizia, di pace e di amore, tocca a noi ora costruirlo giorno per giorno con le nostre parole e le nostre opere d’amore.

domenica 15 novembre 2009

Per la scuola elementare...


...oggi si è tenuta la vendita di torte casalinghe, annuciata negli scorsi giorni, organizzata dall'Associazione "Amici della Scuola Elementare".
Per chi lo desiderava,è stato possibile anche entrare a far parte dell'associazione stessa con un contributo minimo di 5 €. Inutile a dirsi... dopo poco le torte erano già finite ma l'agguerrito comitato sarà di nuovo presente, sulla piazza della chiesa, il prossimo 29 Novembre con la vendita dei mazzolini di Santa Lucia.
Tutto l'incasso raccolto e anche quanto lo sarà nella prossima occasione andrà a favore della scuola elementare, allo scopo di fornire alcune attrezzature necessarie che il bilancio scolastico rende proibitive.
Ma cosa aspettate ad iscrivervi?

sabato 14 novembre 2009

All Black


Oggi è il giorno del grande rugby, infatti a Milano è da poco finita la partita Italia-Nuova Zelanda... noi le abbiamo prese... ovviamente, 6 a 20 è stato il risultato finale ma il vero spettacolo è stato vedere lo stadio di San Siro tutto esaurito.
Ciò che era più atteso non era certo la partita ma la presenza degli All Black (non sono tutti giocatori di colore) e della loro famossisima Haka, urlo di battaglia che ha reso famosa la squadra neozelandese, un vero e proprio inno alla vita con tanto di coreografia fatta dagli stessi giocatori in campo.
Il video incorporato nel post è quello dell'Haka fatta proprio oggi pomeriggio!
Volete conoscere cosa dice e quale sia questa coreografia? Cliccate QUI !

venerdì 13 novembre 2009

Promemoria


Vi ricordo che la mattina di DOMENICA 15 Novembre, in piazza della Chiesa, sarà presente uno stand della neonata Associazione
"Amici della scuola Elementare di San Bernardino"
con una vendita di torte casalinghe allo scopo di raccoglie fondi da destinarsi all'acquisto di attrezzature per la scuola stessa. Sarà inoltre possibile sottoscrivere la tessera di Socio per la modesta somma di € 5,00.
Siate generosi e sostenete questa bella iniziativa.

mercoledì 11 novembre 2009

San Martino


Oggi è San Martino e il clima è decisamente piacevole.
Con questo sole tiepido non ho resistito ad una passeggiata per ammirare i colori delle foglie in autunno; mi sorprende, ogni volta, come possano essere belli gli alberi in questa stagione! Mentre noi non facciamo che pensare al prossimo inverno, grigio e triste, loro, gli alberi, non fanno che colorare la nostra città con questi effetti speciali di rossi, gialli, ocra, arancio che, in una giornata come questa, brillano ancora di più.
Una giornata di sole, gli alberi d'autunno e il lusso di poter avere il tempo di ammirare tutto questo splendore, calpestando un tappeto di foglie e sorridendo del rumore che fanno sotto i nostri piedi... decisamente un'ora ben spesa per riconciliarsi con il resto di questa vita accelerata in cui stiamo!
PS: i ginko di piazzale Rimembranze sono quasi completamente gialli... anche questo è un appuntamento da non perdere.

lunedì 9 novembre 2009

Berliner Mauer


Oggi è un giorno importante per la storia di tutti noi: anche se ci sembrerà assurdo, il mondo in cui viviamo oggi non sarebbe tale se, 20 anni fa a Berlino, non ci fosse stata una svolta. La popolazione che abitava nell'allora Berlino Est sentirono alla radio l'annuncio che non era più vietato passare ad Ovest e si presentarono in massa ai valichi di confine: la porta di Brandeburgo, il checkpoint Charlie ed altri letteralmente assaltati da una migliaia di persone che i sorveglianti non sepperono come gestire, anche perchè quest'ulitmi non furono informati della notizia data alla radio.
Fu come un nuovo inizio, la voglia di attraversare il "Muro" era irresistibile e, dal quel giorno, i posti di frontiera diventarono solo attrazioni per turisti, dove, per 5 €, vi mettono, sul passaporto o su una cartolina ricordo, tutti i timbri allora necessari per passare ad Ovest. Lo stupore di quel momento lo si legge ancora oggi nelle fotografie del tempo, nel ritagli di Muro che restano nella città, nella fila di mattonelle che ne segue l'antico tracciato. Berlino è una città che ha saputo riprendersi il suo posto nella storia, non solo della Germania, ma nell'intero scenario mondiale, quella stessa Germania che ha visto nascere il nazismo e ma anche Beethoven, tagliata in due stati alla conferenza dei vincitori di Yalta ma che ha saputo ritornare ad essere una, testimoniando tutto ciò proprio dalla rinascita culturale ed urbanistica di Berlino, ritrovata capitale.
Per chi come me ha qualche anno, ricorda la folla che, a colpi di mazza, sgretolava il Muro ma io ricordo, in modo molto preciso, il maestro Rostropowitsch che andò, inaspettatamenete, a Berlino per suonare il suo violoncello accanto al relitto del Muro. Suonò Bach improvvisando un concerto solista che allora fece il giro del mondo, portando silenzio e pace intorno a sé, come se le brutture del Muro fossero ormai solo un brutto ricordo.
Oggi è il giorno dei festeggiamenti e sicuramente il più atteso è l'immenso domino che, partendo proprio dalla Porta di Brandeburgo, verra' fatto crollare. Piu' di mille tessere di domino (alte due metri e mezzo) colorate e dipinte da artisti e giovani berlinesi verranno fatte cadere in un lungo tragitto che tocchera' anche il memoriale dell'Olocausto. Puntate i videoregistratori ma ricordiamo che, nel mondo, ci sono ancora altri muri che aspettano di essere abbattuti!

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Marco Mc 12, 38-44
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».



Abbiamo seguito nelle ultime Domeniche Gesù verso Gerusalemme. Ora è arrivato ma il nostro cammino non è finito. Siamo chiamati a seguirlo fino alla croce, abbiamo quindi ancora bisogno delle sue indicazioni sullo stile del cristiano, per essere pronti e degni a stare sempre con lui.
Contrariamente al modo di fare di scribi e farisei tutti siamo chiamati a vivere con maggior umiltà, più attenti ai veri valori che alla apparenza del nostro essere. Proprio a noi, spesso schiavi della nostra società che fa dell’apparire, in tv o in genere sui massmedia, lo scopo principale, giunge questo richiamo. Sentiamo nel profondo che Gesù ha ragione. Noi stessi vorremmo ribellarci a questo modo così esteriore di giudicare se stessi, gli altri e il mondo intero. Facciamo fatica ma sentiamo di potercela fare, o perlomeno vogliamo provarci.
Ben più difficile seguire invece l’esempio della vedova povera cha da tutto. Gesù si accorge di questo gesto perché certamente vi vede quasi un preannuncio di quanto lui sta per fare. È venuto infatti a Gerusalemme per dare la vita, per dare tutto se stesso. Gesù l’ha fatto, come esempio abbiamo anche questa povera donna, e noi cosa aspettiamo? Se vogliamo seguire Gesù fino in fondo, se vogliamo davvero essere suoi discepoli, questa è la strada.

venerdì 6 novembre 2009

La settimana del Baratto




Navigando nel Web, sono incappata in questa notizia davvero contro-tendenza e anti-crisi. L'iniziativa del portale www.bed-and-breakfast.it ripropone una vecchia pratica di pagamento, mai del tutto abbandonata dall’uomo e spesso riesumata in tempo di crisi: il BARATTO.
Ma cosa mai si può barattare oggi?
Davvero si può pensare di tornare indietro nel tempo e di ottenere qualcosa senza il vil denaro?
Gli esercenti che già si sono uniti al progetto (e la loro lista sul portale è davvero lunga) ci credono e evidentemente confidano che anche gli internauti ci credano. La cosa che più mi fa riflettere e che tutta questo progetto sia realizzabile di fatto solo attraverso il web, capace di veicolare il messaggio, coinvolgere un elevato numero di persone e avvicinare domanda e offerta. Il meccanismo di base è davvero molto semplice.
Recita il sito:
“Nei giorni che vanno dal 16 al 22 novembre 2009 in tantissimi B&B italiani si potrà soggiornare barattando beni o servizi in cambio dell’ospitalità.
Volete qualche esempio?
Preparate delle ottime conserve? Ottimo, potreste barattarle con un paio di pernottamenti inclusa colazione.
Avete una enorme collezione di dvd e non trovate più lo spazio dove sistemarli?
Perfetto, portateli in dono ai gestori di una struttura ricettiva in cambio di un
indimenticabile week­end”.

Sfogliando la "Lista dei Desideri" si trova di tutto, volete un paio di esempi ?
RACCOLTA OLIVE
Offriamo una o due notti pernottamento e prima colazione a chi presta in cambio un aiuto nella raccolta delle olive, solo per mezza giornata (max 4 ore, 2 persone) ai più volenterosi in omaggio una bottiglia di olio nuovo!! Per tutti i partecipanti degustazione olio con bruschette e fagioli!
Desiderio di: Casa Lama Residence - Castelfranco di Sopra (AR)

oppure
SET DI BANDIERE (CON RELATIVE ASTE) DI QUALSIASI NAZIONE (SOPRATTUTTO EUROPEE, USA , GRAN BRETAGNA, TRANNE GERMANIA E FRANCIA) DI DIMENSIONI PICCOLO-MEDIE (ESEMPIO: 0,45X0,30)
Desiderio di: B & B S.ELIA *** L' accoglienza al servizio della Persona - Caltanissetta (CL)

C’è davvero spazio per tutti!
Qualcuno potrebbe sostenere che con il baratto si svilisce la professionalità di chi vive vendendo determinati prodotti e servizi, anziché scambiarli. Già... ma io vedo, in questa iniziativa, una provocazione anche "sociale" oltre che economica.
Se tutti noi lavorassimo e guadagnassimo per vivere, anziché fare il contrario, potremmo godere in pieno di ciò che sappiamo fare o produrre e saremmo, di certo, più felici proprio di ciò che abbiamo e non infelici per ciò che ci "manca"!

giovedì 5 novembre 2009

Crocifisso: si o no?

La discussione è da qualche giorno su tutti i telegiornali, forse vi sembrerà sciocca o vitale, ma la questione che sta alla radice del problema convolge ben più che la Corte Europea, riguarda tutti noi, cosa siamo e cosa vogliamo essere.
Ho letto questo articolo di Marco Travaglio e, detta tutta, vale bene una lettura e una riflessione, perchè dice solo cose di buon senso finora,ahimé, trascurate.
Buona lettura
MA IO DIFENDO QUELLA CROCE di Marco Travaglio
Dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole. E non per le penose ragioni accampate da politici e tromboni di destra, centro, sinistra e persino dal Vaticano. Anzi, se fosse per quelle, lo leverei anch’io.
Fa ridere Feltri quando, con ignoranza sesquipedale, accusa i giudici di Strasburgo di “combattere il crocifisso anziché occuparsi di lotta alla droga e all’immigrazione selvaggia”: non sa che la Corte può occuparsi soltanto dei ricorsi degli Stati e dei cittadini per le presunte violazioni della Convenzione sui diritti dell’uomo.
Fa tristezza Bersani che parla di “simbolo inoffensivo”, come dire: è una statuetta che non fa male a nessuno, lasciatela lì appesa, guardate altrove.
Fa ribrezzo Berlusconi, il massone puttaniere che ieri pontificava di “radici cattoliche”.
Fanno schifo i leghisti che a giorni alterni impugnano la spada delle Crociate e poi si dedicano ai riti pagani del Dio Po e ai matrimoni celtici con inni a Odino.
Fa pena la cosiddetta ministra Gelmini che difende “il simbolo della nostra tradizione” contro i “genitori ideologizzati” e la “Corte europea ideologizzata” tirando in ballo “la Costituzione che riconosce valore particolare alla religione cattolica”. La racconti giusta: la Costituzione non dice un bel nulla sul crocifisso, che non è previsto da alcuna legge, ma solo dal regolamento ministeriale sugli “arredi scolastici”. Alla stregua di cattedre, banchi, lavagne, gessetti, cancellini e ramazze. Se dobbiamo difendere il crocifisso come “arredo”, tanto vale staccarlo subito.
Gesù in croce non è nemmeno il simbolo di una “tradizione” (come Santa Klaus o la zucca di Halloween) o della presunta “civiltà ebraico-cristiana” (furbesco gingillo dei Pera, dei Ferrara e altri ateoclericali che poi non dicono una parola sulle leggi razziali contro i bambini rom e sui profughi respinti in alto mare).
Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. È, da duemila anni, uno “scandalo” sia per chi crede alla resurrezione, sia per chi si ferma al dato storico della crocifissione. L’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità (“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”).
Gratuità: la parola più scandalosa per questi tempi dominati dagli interessi, dove tutto è in vendita e troppi sono all’asta. Gesù Cristo è riconosciuto non solo dai cristiani, ma anche dagli ebrei e dai musulmani, come un grande profeta. Infatti fu proprio l’ideologia più pagana della storia, il nazismo – l’ha ricordato Antonio Socci - a scatenare la guerra ai crocifissi.
È significativo che oggi nessun politico né la Chiesa riescano a trovare le parole giuste per raccontarlo. Eppure basta prendere a prestito il lessico familiare di Natalia Ginzburg, ebrea e atea, che negli anni Ottanta scrisse:
“Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace.
È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente…
Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei lager?
Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli.
A me sembra un bene che i bambini, i ragazzi lo sappiano fin dai banchi di scuola”.

Basterebbe raccontarlo a tanti ignorantissimi genitori, insegnanti, ragazzi: e nessuno – ateo, cristiano, islamico, ebreo, buddista che sia - si sentirebbe minimamente offeso dal crocifisso. Ma, all’uscita della sentenza europea, nessun uomo di Chiesa è riuscito a farlo.
Forse la gerarchia è troppo occupata a fare spot per l’8 per mille, a batter cassa per le scuole private e le esenzioni fiscali, a combattere Dan Brown e Halloween, e le manca il tempo per quell’uomo in croce.
Anzi, le mancano proprio le parole.
Oggi i peggiori nemici del crocifisso sono proprio i chierici. E i clericali.

Finalmente si legge




Ecco a voi la versione completa del bollettino, edizione di Ottobre 2009, finalmente il nostro editore ha provveduto a fornire questa versione... grazie don!
Per leggerlo, cliccate sull'immagine sopra.

mercoledì 4 novembre 2009

Pinocchio batte tutti!

Era ora, finalmente!
Lo scorso lunedì, la seconda puntata della miniserie "Pinocchio" di Sironi e trasmessa da RaiUno ha battutto il "Grande Fratello", con il 26,39% di share contro il 24,78% del reality.
Questo fatto potrebbe anche essere visto come un primo segno di risavimento dell'italica popolazione, che forse sta mutando da spioni a critici.
Io, il Grande Fratello, non l'ho mai amato ma i palinsesti televisivi sono fatti sono per veicolare i pettegolezzi intorno a questo o a quel altro reality. Come scriveva Aldo Grasso, qualche giorno fa dalle colonne del Corriere, "il privato che non solo diventa pubblico ma globale" non sembra più un timore ma una sfida irrefrenabile alla conquista dei propri 15 minuti di popolarità a qualunque costo... o non si spiegherebbe il successo (almeno sembra) di questo genere di trasmissioni.
Meglio quindi la favola di Collodi che, con un cast stellare, per un paio di sere ci riporta bambini, al tempo in cui una bella storia non aveva concorrenti, nemmeno se rinchiusi in una casa di vetro!
PS: vi segnalo anche l'articolo su Pinocchio di Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera, pubblicato oggi, pure lui Pinocchio-entusiasto!
PPS: Se ve lo siete persi (che peccato!), ecco qui un piccolo trailer.

lunedì 2 novembre 2009

Il Vangelo della Domenica


+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12a)

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».


La Chiesa ci chiede di onorare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i santi. Impossibile per noi, se non fosse per la celebrazione del sacrificio eucaristico. E’ Gesù, che rinnova la sua offerta di salvezza, a rendere possibile la comunione nostra con lui e con tutti i nostri fratelli che già partecipano alla gloria del Regno. Noi siamo quelli che ancora cercano il volto di Dio. Siamo ancora come il cieco della scorsa domenica, vogliamo vedere. E per vedere Dio, ci dicono le beatitudini, bisogna essere puri di cuore.
Verso i nostri fratelli con la sincerità, l’onestà, la capacità di essere con loro chiari e trasparenti. Ma la stessa trasparenza dobbiamo averla anche nei confronti di Dio. Attraverso di noi gli altri devono poter intravedere Dio. Quindi le nostre opere, le nostre parole devo essere come l’acqua limpida dei laghi di montagna: devono permettere di vedere in profondità, fin dove l’anima si incontra con Dio e genera opere di amore.
Progetto affascinante e impegnativo ma nel giorno di tutti i santi abbiamo una schiera di amici che tifa per noi, prega il Padre perché ci aiuti ad essere trasparenti nei confronti dei fratelli e di Dio. Il cammino verso il Regno è faticoso, ma il premio, come ci dicono i Santi, è il senso vero della vita.

domenica 1 novembre 2009

Rivoglio il mercato di Campagna Amica!



Stamattina, come è abitudine, sono andata al mercato degli agricoltori che si tiene, la prima e la terza domenica del mese, nei portici di fronte all'acquedotto. Mi piace questo mercato perchè offre la possibilità non solo di trovare cose buone anzi MOLTO BUONE ad un prezzo GIUSTO ma anche di conoscere le realtà agricole del nostro territorio, di portare in tavola solo prodotti di stagione garantiti dallo stesso produttore.
Sapete cosa ho scoperto ed anche con un certo sgomento?
Il mercato di oggi era ABUSIVO perchè il Comune non ha dato il permesso al suo svolgimento. Ho indigato in loco e i motivi, che hanno portano a questa decisione, mi sembrano "strani".
Sembra che il Comune abbia portato a giustificazione le numerose iniziative in Crema, in questo periodo, ... ma il mercato ha un suo ritmo ormai consolidato perchè è ormai un anno e mezzo che esiste, indipendemente dal prossimo periodo natalizio.
Poi sembra che i commercianti si siano lamentati... e di cosa? Concorrenza ? Ma gli ormai rari negozi di verdura, miele, salumi e formaggio, che sono in città, hanno una clientela affezionata che andrà comunque da loro a far spesa... e poi... da quando i clienti non possono scegliere dove spendere i propri soldi? Se il piccolo negozio soffre non è certo a causa degli agricoltori, che vendono le loro produzioni, ma dall'ingombrante e massiccia presenza dei supemercati! Sapete perchè in Francia i supermercati sono lontani dalle città? Perchè i piccoli negozi creano economia, vita, tessuto sociale e anche aggregazione... e non mi pare poco!
Questa decisione mi sembra soprattuto in contraddizione con l'idea di bene comune, del dovere che deve essere di ogni amministratore pubblico nel ricercare ed offrire soluzioni ai problemi delle persone, come il poter trovare al mercato un agricoltore, che magari abita a meno di 10 km da casa mia, dando loro la possibilità non solo di fare la spesa spendendo il gusto ma sostenendo nello stesso tempo l'economia locale e, per darci qualche aria, il vero Made in Italy!
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