martedì 31 agosto 2010

Una vera regina

Se la foto qui sopra non vi dice niente, dovete assolutamente pagare venia e cercare in Internet ogni possibile informazione su Rania di Giordania. Chi é costei? oserà dire qualcuno ma "costei" è una delle donne al mondo più influenti ed ascoltate, molto più di Hillary Clinton.
Questa "ragazza" è moglie del re di Giordania e, se ci pensate su, l'avete già vista nella nostra televisione a cui non rifiuta un'intervista sia essa da Fabio Fazio o addirittura al Festival di Sanremo. E' colta, ha una laurea in Economia presa all'Università americana del Cairo, nasce in Kuwait da una famiglia palestinese, é sensibile ai problemi degli altri quanto bella, dote questa amministrata con oculatezza per non passare alla storia come l'oca giuliva di turno. Quando incontra Abdallah, allora principe, non si monta la testa e la loro cerca di essere una vita semplice, fra una serata al cinema o un giro in motocicletta. Nel 1999, alla morte di re Hussein, diventano re e regina e lei diventa subito la miglior testiomonial all’estero del suo paese. E' cosciente del proprio ruolo, delle responsabilità che la legano al suo paese ma usa questa posizione a difesa dei diritti dei più deboli, dalla condizione delle donne mussulmane alla necessaria scolarizzazione dei bambini. Rania è a tutti gli effetti una donna dei nostri tempi, una donna intelligente che sa quanto sia importante parlare, confrontarsi e conoscersi per lavorare tutti ad un futuro migliore, fra Occidente e Oriente, fra ricchi e poveri.
Ha lavorato per la Apple e intuisce la potenza che i social network hanno sulle giovani generazioni. Ha quasi 350.000 amici in FaceBook, un proprio canale su YouTube (da cui ha ricevuto pure un premio, la sua imitazione di David Letterman è una delle cose più spassose del Web), usa correntemente Twitter (e non solo per raccontare quanto sia favoloso la shopping in Italia) e un proprio sito Internet ufficiale www.queenrania.jo.
Conosce la tecnologia e la usa per diffodere quanto più sia possibile le sue iniziative umanitarie non solo in Giordania ma anche a livello internazionale, come la campagna "1 Goal" svoltasi durante il mondiale di calcio sudafricano.
Perchè vi ho raccontato tutte queste cose?
Perchè oggi compie 40 anni, un traguardo importante per ogni donna, per augurarle buon compleanno, per farvi conoscere colei che potrebbe davvero contare molto nel dialogo interculturale con il mondo arabo a cui appartiene soprattutto per il pieno rispetto che manifesta per le identità altrui, un vero architetto di ponti fra le genti...
e...per farmi perdonare dalle mie amiche, quelle che mi fanno leggere i libri di Sparks, per capirci, che sognano storie romantiche e che, almeno per un giorno, desiderano essere all'interno di una favola moderna.

lunedì 30 agosto 2010

Più vero dei cartoni animati


E chi l'ha detto che gli squali non sono divertenti?
PS:clicca sull'immagine per leggere tutta la notizia

domenica 29 agosto 2010

I MangiAngurie... la gara

Ieri sera sono ricominciate le gare del palio. In particolare le nostre contrade si sono sfidate nella gara dei MangiAngurie, chi riusciva a mangiare più angurie in un tempo fissato.
Non posso dirvi chi ha vinto ma... sappiate che le contrade in lizza sono tutte lì, a pochissimo peso di differenza, tanto che resterete a bocca aperta quando i risultati saranno affissi in bacheca.
Comunque posso anticiparvi che sono stati divorati, in gara, quasi 25 kg di anguria, che, per la categoria, 0-12 Nicola (1,5 kg) e Luca (2,4 kg), per la categoria Juniores, entrambi della Chiesa, sono i vincitori per categoria mentre la ctegoria Adulti ha vinto la Pietà, con Fabrizio e i suoi 2,6 kg.
Un grosso rammarico ha offuscato la festa: la contrada di porta Serio non si è presentata alla gara!
Bah, aspettiamo notizie...

sabato 28 agosto 2010

Numero 11

Ecco a voi il numero 11, anche questo in una particolare versione estiva.
Anche in questo numero infatti troverete giochini e fumetti della bambina più terribile della storia, la mitica Mafalda, ma anche novità dalle contrade e i loro piani per le gare imminenti.

Nel paginone centrale potete ammirare le immagini giunte in redazione relative a Nello Rapa e alle sue incursioni nelle vostre vacanze; così scopriamo che è stato a fare il bagno in Sardegna, in Campania per visitare Pompei, in Val di Fassa a prendere il fresco, in giro per castelli scozzesi, ha arrampicato sulle Orobie ed è andato anche a Calgary... in Canada?

Inoltre troverete un articolo per ripensare il nostro rapporto con la solidarietà, con particolare riferimento alle inondazioni pakistane.

Non manca il calendario degli eventi del Palio, che riapre le sue gare proprio stasera, ma vi annuncio che il prossimo numero, che sarà disponibile a brevissimo, conterrà il programma di tutte le attività sia laiche che religiose in vista della Sagra di Settembre e sarà distribuito a tutte le famiglie...
speriamo in questo modo non solo di avere molti spettatori alle competizioni ma che questi siano pure generosi e mettano mano al portafogli per acquistare un ricordo del Palio, una moneta, anche in metallo non prezioso, le cartoline o la foto storica.
Il Palio è fatto anche di questo, non dimentichiamocelo!

venerdì 27 agosto 2010

Maghi si diventa

Finale col botto... "L'apprendista stregone"!
Nella New York dei nostri giorni, un giovane studente di college, Jay Baruchel, la voce di Hiccup l'addestratore di draghi, è costretto suo malgrado ad accettare un lavoro come assistente ed apprendista per uno stregone di nome Balthazar Blake, un Nicholas Cage più arruffato che mai, allievo niente meno che di Merlino. Presso di lui, il ragazzo sarà addestrato a combattere contro le forze del male che incombono sulla moderna Manhattan, orchestrate da un altro stregone, il perfido Horvath, interpretato da Alfred Molina, anche lui allievo del famoso mago, aiutato dal più giovane illusionista Drake Stone, un Toby Kebbel con un'acconciatura improponibile. Nel cast c'è anche Monica Bellucci (va beh!), maga contesa fra i due litiganti, e la strega più cattiva della storia, Morgana, che apparirà solo alla fine per essere sconfitta.
Insomma l'eterna lotta del bene contro con il male, dove i buoni hanno dalla loro anche la scienza, qui mostrata in tutto il suo splendore, una gabbia di Faraday musicale, davvero una delle cose più belle di tutto il film!
La storia è scontata ma la pellicola ha degli effetti speciali "da paura", meravigliosi che sicuramente il 3D non fa che esaltare.
La foto qui sopra vuole ricordare la citazione davvero bellissima all'omonimo classico della Disney quando Dave, il nostro protagonista pasticcione, lancia un incantesimo su scope e ramazze per ripulire il suo laboratorio prima di incontrare la bella Becky... sappiamo come finisce, gli attrezzi animati di vita propria si fanno prendere la mano e ne uscirà un gran disastro!

giovedì 26 agosto 2010

Una persona speciale

Trova il tempo..

Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di ridere
È la fonte del potere
È il più grande potere sulla Terra
È la musica dell'anima.

Trova il tempo per giocare
Trova il tempo per amare ed essere amato
Trova il tempo di dare
È il segreto dell'eterna giovinezza
È il privilegio dato da Dio
La giornata è troppo corta per essere egoisti.

Trova il tempo di leggere
Trova il tempo di essere amico
Trova il tempo di lavorare
E' la fonte della saggezza
E' la strada della felicità
E' il prezzo del successo.

Trova il tempo di fare la carità
E' la chiave del Paradiso.


Iscrizione trovata sul muro della
Casa dei Bambini di Calcutta.


100 anni fa nasceva, a Skopje, in Albania, Anjeza Gonxhe Bojaxhiu meglio nota come Madre Teresa di Calcutta.
Il suo lavoro tra le vittime della povertà in India l'ha resa una delle persone più note al mondo. Ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 1979 e il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II.
Una donna minuta dalla forza travolgente tanto da lasciare segni indelebili in tutti coloro che incontrava e anche in noi che non abbiamo avuto questa fortuna, un faro a cui ispirarsi e per questo motivo è stata scelta per il nostro Palio, "Madre Teresa, ponte fra i popoli".
Clicca sulla bella immagine a lato per conoscerla meglio!

mercoledì 25 agosto 2010

Avventura per famiglie

Questo film, nonostante la presenza di un'attrice pluri-Oscar, Jodie Foster, un gran bel ragazzo e pure bravo attore, Gerard Butler, qui impegnato in una doppia parte, e la giovane promessa di Hollywood già premiata pure con un Oscar, Abigail Breslin, non ha avuto un gran successo di pubblico.
La storia è carina, decisamente non ordinaria (conoscete qualcuno che vive su un'isola deserta e ha un collegamento Internet stabile anche durante un uragano?) e adatta a riempire piacevolmente una serata estiva ma decisamente niente di più. La trama è un quasi classico: i buoni in difficoltà, un eroe che sistema tutto e vissero tutti felici e contenti. Quasi un classico perchè l'eroe è personaggio di fantasia e colei che andrà in soccorso necessita a sua volta di essere salvata, i buoni sono più tosti del previsto e supportati da un team di animali agguerriti, come il leone marino Salsiccia o il pellicano Galileo. Nim è orfana di madre (classico dei classici) che guadagna una mamma nuova alla fine del film, la scrittrice nevrotica si rilassa e trova la serenità e il padre conclude la sua ricerca con successo, sia dal punto di vista scientifico che sentimentale.

Chissà... magari il prossimo è meno scontato.

martedì 24 agosto 2010

Indovina cosa c'é per cena?

Torna anche quest'anno il Gnocco Fritto all'Oratorio!
Non fatevi scappare questa prelibatezza tutta estiva e prenotatevi presso il bar dell'Oratorio... e poi, nella stessa sera, i sarà la ripresa della gare del Palio con una competizione che più estiva non si può...
i MANGIANGURIE!

PS: nei prossimi giorni sarà in distribuzione il numero 11 de "L'Eco del Palio" ma già vi annuncio che il numero 12 sarà un'uscita tutta dedicata al calendario di Settembre... ne vedremo delle belle!

sabato 21 agosto 2010

La solidarietà dimenticata

Il Pakistan è un paese complicato, dove le diverse forze armate esterne ne hanno minato la credibilità a livello internazionale. Tutti, prima i russi, poi gli americani e infine i talebani hanno usato e usano questo territorio come valvola di sfogo per conflitti che hanno origine sempre altrove, lasciando la popolazione civile, le vere vittime della guerra, ferita, mutilata e derubata anche della dignità umana. Dell'alluvione in Pakistan se sentiamo parlare tutte le sere nel TG ma questo sembra non scalfire il clima di forzata euforia per le ferie, appena trascorse o di imminente arrivo.
Anche la solidarietà è andata in ferie?
Di fronte a questa catastrofe naturale, gli enti internazionali si domandano come e quando intervenire nel dubbio che se dare generosamente non generi nuovi terroristi. Il Pakistan è in fatti da sempre associato alla figura di Bin Laden ma pochi conoscono nel profondo la realtà di questo paese che, come molti altri dell'orbita mediorientale, è dilaniato fra tradizione e modernità. Intanto i grandi della Terra discutono e gli aiuti non arrivano a coloro che ne hanno davvero bisogno.
Sfogliando la stampa il grido di scandalo è unamine. La Repubblica titola "Pakistan, nell'inferno del fango. Le Ong alla battaglia di cibo e acqua" un articolo che denuncia come la situazione, a 15 giorni dall'alluvione, non vede soluzione anzi la situazione continua di ora in ora ad aggravarsi a causa delle numerose frane che hanno destabilizzato il terreno. Il Corriere scrive "Gli sfollati del Pakistan e la solidarietà dimenticata" mettendo a confronto come le diverse catastrofi occorse in questi siano siano state gestite e percepite dalla comunità internazionale. Il pezzo della Stampa di Torino dal titolo "Alluvioni in Pakistan: studiarne le cause e dare (subito!) una mano" contiene un'analisi su come questi eventi siano collegati al riscaldamento climatico e all'incoscienza umana mentre solo molti i giornali esteri (il Times di Londra in testa) a domandarsi se questi aiuti non andranno a foraggere le scuole per terroristi.
Molta ignoranza senza dubbio e molti preconcetti ora ci riempiono la testa ma le popolazioni colpite hanno bisogno di tutto, dall'acqua potabile a un tetto sopra la testa. Se volete contribuire fatelo! Scegliete l'organizzazione che più vi dà fiducia, dalla Caritas alla Croce Rossa, dal CESVI e ad Emergency, dall'UNICEF all'UNHCR (l'ente delle Nazioni Unite per i rifugiati), e donate a seconda quanto il vostro cuore suggerisce, l'equivalente di un caffè o di una pizza posso fare la differenza.
E poi combattete l'ignoranza di cui siamo avvolti e in cui ci hanno avvolti, leggendo e leggendo di questi territori così di confine e non solo geografico. Vi suggerisco un bel libro che ho acquistato dopo averne letto la recensione sulla rivista del CAI, "Tre tazze di the" di Greg Mortenson, la storia di un uomo che, come recita il sottotitolo del libro, ha sconfitto il terrorismo una scuola alla volta.

PS: cliccando sull'immagine iniziale potete vedere altre immagini della tragedia definita da Ban Ki-moon, il segretario generale dell'ONU, uno "tsunami al rallentatore".

venerdì 20 agosto 2010

Noi abbiamo i draghi!

« Questa è Berk.
È dodici giorni a nord di disperazione e pochi gradi a sud di morire di freddo,
si trova esattamente sul meridiano della miseria.
Il mio villaggio, in una parola: solido, ed è qui da sette generazioni,
ma ogni singola costruzione è nuova.
Abbiamo la pesca, la caccia e un incantevole vista del tramonto,
l'unico problema sono le infestazioni.
In molti posti hanno topi, zanzare, noi abbiamo... i draghi! »
Hiccup, all'inizio del film
I creatori di "Shrek", "Madagascar" e "Kung Fu Panda" ci regalano questa avventura ambientata nel mitico mondo di robusti vichinghi e draghi selvaggi tratta dal libro di Cressida Cowell, un'affermata scrittrice di libri per bambini, cresciuta a Londra ma anche in una sperduta isola della costa scozzese senza strade, telefono e elettricità anche se è figlia di un visconte, un pari di Inghilterra. Forse sono stati proprio i ricordi di infanzia, quando trascorreva le estati su questa landa selvaggia e ventosa ad ispirare la serie di libri dedicata ai draghi, da "Come addestrare un drago" (da cui è tratto il film) per arrivare a "Come spezzare il cuore a un drago", passando per "Come parlare Dragonese".
La storia ruota intorno ad Hiccup, un adolescente dal nome improponibile (perchè i genitori vichinghi pensano che un nome terribile spaventi i troll), che fa fatica a farsi accettare e diventare un eroico sterminatore di draghi come richiesto dalle secolari tradizioni della sua tribù. Il suo mondo si stravolge completamente, quando incontra un drago che, contro ogni informazione in suo possesso, riesce ad addomesticare, sfidando in questo modo l'intero villaggio e mostrando a tutti un mondo diverso.
Penso che questo film sia un cartone animato, travestito da film per bambini, ma che vuol dire qualcosa ai grandi come la necessità, a volte, di guardare fuori dagli schemi che ciascuno di noi ha per scoprire qualcosa di nuovo e sorprendente... come un drago che soffre il solletico!
Questo film si avvale di voci di vere star di Hollyood come Jay Baruchel (Hiccup), ora nella sale con "L'apprendista stregone", Gerard Butler che interpreta Stoick, il capo villaggio e padre di Hiccup, e America Ferrera, meglio conosciuta come Ugly Betty, nella voce di Astrid.


PS: cliccando sull'immagine iniziale, puoi accedere al sito ufficiale del film per guardare i contenuti extra e per giocare.

giovedì 19 agosto 2010

Il montanaro "spiaggiato"

In questa seconda metà di Agosto, vi parlerò di una categoria umana tutta da comprendere e classificare, il montanaro "spiaggiato". Questo è il titolo di un articolo apparso sulla rivista del CAI, giusto per l'estate, forse a consolare tutti gli abbonati che non sarebbero andati sulle amate montagne. L'articolo inizia in modo quasi spassoso, descrivendo questa categoria umana sofferente, durante tutto il periodo di ferie, per aver ceduto alle richieste di mogli/mariti/figli/suocere e convinti in questo modo di guadagnare un pò di quiete domestica.
La parola che mi piace di più, in tutto il pezzo, è l'aggettivo "spiaggiato" che fino ad oggi era stato usato per descrivere la condizione degli animali marini finiti, per molteplici cause, sull'arenile, in una situazione di stallo, senza aver modo di tornare nel loro ambiente naturale che è il mare, incastrati sul bagnasciuga e solo presi in giro dalle onde che on hanno la forza di riportarli al largo. Proprio questa condizione crea la similitudine con il nostro montanaro, incastrato in una situazione non sua (il mare), anelante ad altro (i monti) e che si consola al pensiero che scalare gli scogli è una sorta di trekking.
Ovviamente questa categoria è riconoscibile da distante. Veste in modo inadatto, spesso con cappello e camicia sotto l'ombrellone, sfoggia un'abbronzatura a metà coscia (i pantaloncini) e i segni della t-shirt o della canottiera. Legge libri e riviste di montagna con copertine dove la neve e il ghiaccio sono protagonisti, attirando su di sè gli sguardi fra l'intimorito e lo sbalordito dei vicini di ombrellone, e parla solo e soltanto delle vie percorse, citando luoghi che nessun altro conosce... una sorta di penitenza per coloro che lo ascoltano, tutti colpevoli per averlo "spiaggiato".

PS: l'articolo sulla rivista del CAI poi sottolinea come il nostro montanaro abbia un senso civico supersviluppato e di come la spiaggia lo inorridisca con tutti quei rifiuti sparsi... sante parole!

mercoledì 18 agosto 2010

Vita da camper

Questo è sicuramente uno dei film più divertenti che abbia mai visto!

Bob, Jamie, Cassie e Carl sono una famiglia che ha, da molto tempo, seri problemi di comunicazione e una vacanza alle Hawaii avrebbe dovuto essere finalmente un'occasione di distensione ma il capo di Bob impedisce la partenza per le isole per motivi di affari, ossia la fusione della società con un'altra più piccola a conduzione familiare. Bob però non si perde d'animo propone un'avventura per gli Stati Uniti in camper, pianificando sia la vacanza che il lavoro.
Tutta la vicenda è ricca di episodi tragicomici, in particolare a causa dell'invadente famiglia Gornicke, camperisti di professione, con uno spassoso Jeff Daniels. Robin Williams è un vero one-man-show ma anche gli altri attori sanno creare un insieme così assortito di personaggi da strappare una risata anche ai più seriosi ma di gente seria io non ne ho vista... anzi, grandi risate!

martedì 17 agosto 2010

Un gradino sopra gli Harmony

Il titolo del post è anche la conclusione a cui, in modo più o meno unanime, il club è giunto nei riguardi di questo libro. A me, personalmente, non è proprio piaciuto, non ho pianto neanche un pò. Però questo romanzo un pregio ce l'ha: é un libro cortissimo, scritto grande e di poche pagine... così la sofferenza dura poco. Altre, Luisella in particolare, ammettono che è un libro leggero ma che ha in sè una nota di speranza, un messaggio positivo nonostante la tragedia raccontata.
La storia è in breve questa. Adrienne ha tre figli, vari nipotini, un matrimonio naufragato alle spalle grazie ad un marito fredifrago ed è considerata una signora prevedibile e forse anche un pò noiosa. Quando la figlia cade in una profondissima depressione per la morte del marito, la protagonista rivela un segreto nascosto a tutti per non minare proprio quell'immagine rassicurante di sè. Così le confida di una passione improvvisa e travolgente vissuta, molti anni prima, in una locanda sull'oceano e di quei pochi giorni in cui ha conosciuto (anche in senso biblico) Paul, un noto medico deciso a lasciare la sua vita precedente pur di riannodare il rapporto con il figlio tanto trascurato e ora volontario di Sudamerica. Paul parte promettendole di tornare dopo un anno ma un'incidente di auto spezza questo sogno e ad Adrienne non resta che riprendere la propria vita con questo segreto e la consapevolezza di poter essere di nuovo amata.
Insomma, un inno alle seconde possibilità, una specie di salvagente per casalinghe disperate. Per me, la storia è scontata, come molti dei libri di Sparks: un amore improvviso, quasi un colpo di fulmine, giorni di passione e un tragedia incombente a separare gli innamorati, a chi sopravvive il ruolo di colui o colei che, per il resto della vita, vivrà di luce riflessa al ricordo di quell'amore sfortunato.
Volete sapere come sono, in pillole, gli altri libri di Sparks? "Le parole che non ti ho detto" (che mi era pure piaciuto, forse perchè era il primo, muore lui), "I passi dell'amore" (muore lei), "Le pagine della nostra vita" (muore lui) e l'ultima opera è "L'ultima canzone" (muore il padre stavolta) ora in programmazione nei cinema con Miley Cyrus, meglio nota come Hanna Montana.
Ovviamente anche da "Come un uragano" è stato tratto un film e con chi? ma con uno degli attori più piagnucolosi di Hollywood, Richard Gere, e con Diane Lane... va beh, mi sa che questo film lo salto.

Il prossimo libro è
"Il ristorante dell'amore ritrovato" di Ito Ogawa
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

lunedì 16 agosto 2010

La salsa e le conserve

Chi di voi, da piccolo ma anche da grande, non è stato vittima del rito della salsa di pomodoro fatta in casa?
Beh io si, e non sempre di questa esperienza ho bei ricordi, tanto che, ancora oggi, quando i miei genitori esordiscono con "Domani si fa la salsa", la mia mente cerca immediatamente un scusa plausibile, anche se è da tempo che non ne sono più coinvolta. Sono quelle cose che fin da piccoli si è odiati a morte ed ora che si è più grandi quasi ci manca... o quasi.
E così io oggi ho fatto il pesto, e con il basilico del mio balcone!
Non ci ho messo tutta la mattina, il "rito" si è chiuso nel giro di una mezzoretta... grande cosa la tecnologia e soprattutto il mio migliore amico di cucina, Robbie il robot. Ma sapete una cosa... che gran soddisfazione sarà poter dire, a metà Novembre o giù di lì, questo l'ho fatto io tirando fuori da Smilla, il congelatore, i vasetti del MIO pesto!

PS : adesso che vi ho detto che il robot si chiama Robbie e il congelatore Smilla, provate ad immaginare come si chiama il frigorifero.

domenica 15 agosto 2010

Ferragosto

Facciamoci quattro risate con il remix del celebre brano dei Smashmouth "Walkin' on the sun"...
... e Buon ferragosto a tutti!

sabato 14 agosto 2010

Il papà della meteorologia

Per chi va a lavorare il macchina o ha il rito della radio a colazione, le previsioni meteo dello storico Gazzettino Padano sono state, fino ad oggi un punto di riferimento, per quella voce pacata e gentile del prof. Salvatore Furia. Questo poeta delle nuvole è morto in una notte di fulmini sopra Varese, dove lavorava all'Osservatorio Astronomico del Campo dei Fiori, di cui era fondatore. Come scrivono oggi i maggiori giornali, una previsione attesa come appuntamento quotidiano, che Furia proferiva da una parte con il linguaggio asciutto e tecnico del bollettino, dall'altra con poetici riferimenti alle fioriture del periodo e con l'immancabile augurio, specialmente quando il tempo volgeva al brutto e le giornate si accorciavano, di "pensieri positivi".
Era un po' la benedizione "urbi et orbi" di questo "Papa", per età ed esperienza, [...] nella consapevolezza che la meteorologia è scienza sì, ma con aspetti... d'arte. Perchè la fredda statistica, i calcoli complicati e dall'esito incerto fra mille variabili, le immagini satellitari ci dicono moltissimo, ma c'è sempre un quid che sfugge, che si fa beffe della pretesa umana di tutto sapere, tutto dominare.
E se occasionalmente un variabile diventava nuvoloso, un basso rischio di precipitazione sfociava in una grandinata, o se il cielo si apriva "a tradimento" quando già si era rinunciato alla gita fuori porta, l'umanità delle parole del Professore serviva a ricordare che agli uomini di scienza è concesso sapere molto, ma mai tutto.
E in quello spazio d'incertezza s'inseriscono gli scherzi del meteo.
O un augurio di pensieri positivi.

venerdì 13 agosto 2010

Numero 10

Siamo quasi a metà Agosto, ma la redazione dell'Eco non molla. Certo, qualcuno va in vacanza ed altri ci andranno ma il lavoro continua.
Ed ecco quindi un numero estivo, quasi da pomeriggio sotto l'ombrellone, per ingannare il solleone e la calura con giochini e qualche pensiero. Ma anche se siete a casa, la nostra personale versione della più famosa Settimana Enigmistica saprà farvi compagnia.
Ce n'é per tutti i gusti:
il Sudoku per i cervelloni,
il classico "unisci i puntini",
un originale labirinto il cui protagonista è il nostro don e la sua passione per la tavola
e anche un cruciverba fatto proprio su di noi.
Troverete anche consigli di cucina sull'uso dei RAPANELLI a cura di Nonna Papera, e chi se no?, libri da leggere suggeriti dal Club del Libro e anche un ORRORoscopo tutto da ridere.
Per farci venire voglia di ferie, eccovi le prime foto di Nello Rapa, in tutto il suo splendore, in compagnia dei contradaioli in vacanza ma già vi annuncio che, nel prossimo numero, ne vedremo delle belle...
Per chiudere, abbiamo messo un ricordo di Pia, una di quelle persone che nel loro piccolo hanno fatto grande il Palio.

giovedì 12 agosto 2010

Il Grest al "Benigni"

Ultimo capitolo per il Grest 2010: la gita in montagna degli educatori.
Dopo le riunioni di preparazione, sei intense settimane di attività e la gita degli animatori (per i meno esperti, i ragazzi dalla prima alla terza superiore), è toccato agli educatori mettere la parola fine al periodo più intenso per San Bernardino. La meta scelta dall'espertissimo don Natale è stata il Rifugio Benigni, situato ad un'altitudine di 2222 metri. Partenza Lunedì di primo mattino, arrivo in macchina qualche chilometro dopo Cusio (BG), ad un'altezza di 1535 metri. Dopo oltre due ore di cammino, e 687 metri di dislivello, arriviamo finalmente al rifugio. Montate le tende, possiamo rilassarci sulle sponde del lago Piazzoti, giocare a carte o gustarci un buon piatto di polenta e salsiccia.
La notte è fredda e soffiata da un gelido vento, ma non è questo che piega gente che ha avuto a che fare con più di 200 bambini per un mese e mezzo. E poi una stellata del genere non la si vede tutti i giorni.
Il rientro
Dopo una buona e calda colazione ci prepariamo per il rientro. La discesa è prevista per il primo pomeriggio, dopo un'ottima pastsciutta-come tutti i piatti serviti al rifugio. Al contrario della salita, che ha piegato le gambe e regalato visioni mistiche ai meno allenati (come il sottoscritto), la discesa è dolce e permette di gustarsi lo splendido panorama delle Orobie.
Una volta arrivati a valle i "ma chi me l'ha fatto fare!!" della notte sono stati sostituiti da felici espressioni, segnale di un'esperienza faticosa ma allo stesso tempo meravigliosa.
Per maggiori informazioni del rifugio Benigni http://www.diska.it/rifbenigni.asp : c'è anche la descrizione del nostro itinerario (il numero 2, sentiero 108)

mercoledì 11 agosto 2010

L'Italia spiegata agli stranieri

Meglio tardi che mai!
Il Club del Libro è passato ormai da giorni ad un nuovo testo ma io (tutta colpa mia!) non ho ancora scritto nulla. Non perchè il libro non mi sia piaciuto e neanche piaciuto ma perchè le vacanze sono arrivate ed ora sono finite! Comunque vi dirò che il libro di Severgnini è scritto bene, come un professionista sa fare, ma ha lasciato me e qualche altro membro qualche perplessità. E' in pratica una raccolta di articoli, oserei dire "post da blog", alcuni sicuramente anche pubblicati dal Corriere della Sera, e ricorda molto il viaggio che lo stesso autore ha fatto lo scorso Aprile, in treno da Berlino a Palermo, con un collega tedesco.
Il libro è suddiviso in 10 giornate o tappe su e giù per l'Italia, cominciano e finiscono all'aeroporto di Malpensa, dove in mezzo ad un gruppo eterogeneo di turisti noi italiani sappiamo sempre distinguerci e non sempre per motivi edificanti. Ogni capitolo racconta alcuni nostri modi di fare, di pensare soprattutto nei riguardi delle più elementari leggi che tendiamo inesorabilmente ad adattare alle nostre personali necessità. L'esempio lampante riguarda la "sfumatura" di rosso che può avere semaforo: se questo si trova su una strada sgombra e dalla buona visibilità possiamo pensare che si "quasi-rosso" dato che non arriva nessuno dall'altra parte? Ogni storia è raccontata con leggerezza, evidenziando sia i nostri pregi che i nostri comuni difetti, ma la pagina più bella è verso il fondo... un'autentica dichiarazione d'amore alla nostra città, Crema.
Mille anni di storia complicata hanno partorito un meccanismo semplice e perfetto. Una città così è il terzo cerchio difensivo, dopo la famiglia e la piazza. Un cerchio che protegge e sorveglia. Un cerchio antico, dentro il quale sappiamo muoverci e al quale finiamo per affezionarci: perfino troppo. Guardate i bar, passando. Sono servizi sociali e miniere di talento sprecato. [...]
Un luogo come Crema non piace solo agli italiani stanchi di traffico e di periferie. Piace anche a voi stranieri. Capite subito che una cittadina così assicura la giusta combinazione di imprevedibilità e rassicurazione.

Scritto bene, carino, di facile lettura ma, sinceramente, speravo meglio o almeno cercavo un filo conduttore che, personalmente, non ho trovato.

Il prossimo libro è
"Come un uragano" di Nicholas Sparks
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

martedì 10 agosto 2010

15 minuti di celebrità estiva

Una delle cose che mi manca di più, quando vado all'estero, è il telegiornale, con quella sua serie di brutte notizie tutte in fila. E immaginate che stupore, dopo tanti giorni di astinenza, sentire citare la nostra Crema da Rai3. E per cosa?
Per la mancata sincronia delle campane a mezzogiorno. Infatti, allo scoccare della mezza, le campane del centro cittadino non suonano all'unisono ma a distanza di qualche minuto le une dalle altre.
E meno male, dico io!
Riuscireste ad immaginare qualche cacofonia ne uscirebbe... una volta tanto che facciamo qualcosa di intelligente, il giornalista di Rai3 ha invece etichettato questa strategia come stravagante, portando addirittura a paragone Don Camillo e Peppone, come se la torre civica, quella cosa che tutti noi chiamiamo "Torrazzo", volesse gareggiare con le campane delle chiese circostanti... e va beh...
E' proprio vero che devono pur riempire il giornale con qualcosa e in un'estate come questa dove, per fortuna, non ci sono state tragedie degne di "Porta a Porta" non sanno proprio più cosa inventare.
Intanto, ravanando in Internet alla ricerca di campane sonanti a corredo di questa sciocchezza che vi ho appena raccontato, ho trovato addirittura le NOSTRE campane su YouTube... e anche in molteplici occasioni.
Ah... cosa non si fa per 15 minuti di celebrità anche se estiva!

mercoledì 4 agosto 2010

Greetings from Scotland

Saluti dall'umida Scozia!
Ho scoperto, solo in questi giorni, il significato di "doccia scozzese". Sapete cos'e'? Immaginate una bel solettino, non esattamente tiepido, e poi il cielo si riempie rapidamente di nuvole grigie ma grigie grigie e un acquazzone tanto violento quanto freddo vi investe... ecco la famosa "doccia" e spiegato anche il mistero per cui qui tutti ma tutti tutti hanno l'impermeabile o l'ombrello.
Io sto scattando foto di Nello Rapa ovunque e voi state facendo lo stesso? Mi raccomando immortalate Nello nei vostri luoghi di vacanza e poi mandate questa foto al palio
paliosanbernardino@gmail.com
la sua effige da stampare e ritagliare la trovate QUI.
See you later... bye