giovedì 31 dicembre 2015

Il discorso di fine anno

Navigando nel Web ho trovato questo video.
L'idea di base è molto semplice: "E se il discorso di fine anno lo facessero i bambini, che ci direbbero?"
Il risultato è davvero sorprendente... guardatelo!
"se tutti ci impegniamo, l'anno prossimo sarà bellissimo!"

mercoledì 30 dicembre 2015

Il fachiro nell'armadio

Questo romanzo è stato davvero una bella scoperta. Pensavo fosse una sciocchezza... forse quella copertina sgargiante con tanto di fachiro formato fumetto ha decisamente contribuito a questa mia idea, clamorosamente smentita.
È una storia paradossale (non quanto quella del Centenario), buffa per i personaggi strampalati di cui è popolata, piacevole e divertente ma che comunque può far riflettere su temi non banali, primo fra tutti l’immigrazione clandestina.
La vicenda inizia all’aeroporto di Parigi dove atterra Ajatashatru, di professione fachiro, il cui nome impronunciabile che diventa una barzelletta (Accatta-sta-gru oppure Accasciati-Artù oppure Giada-e-shantung e perfino Ciccia-bubù) ad ogni nuova conoscenza. Scopo del viaggio è acquistare da Ikea (che non ha punti vendita in India) un letto di chiodi modello Åkuminat, necessario per ragioni di salute mentre in realtà intende rivenderlo appena possibile. Ha con sé solo una banconota falsa da 100 euro (stampata solo da un lato) che deve usare per pagare il prezioso letto; non avendo altri mezzi, decide di imbucarsi all’IKEA, passandovi la notte, per ripartire il giorno dopo per l’India. Ma le cose prendono una strana piega e finisce intrappolato in un armadio che, imballato per benino, viene spedito in Inghilterra. Così inizia il suo incredibile viaggio attraverso l’Europa per terminare in Libia e letteralmente trasformerà il fachiro in una persona completamente diversa.
La storia di questo fachiro imbroglione “dai begli occhi color Coca-Cola” racconta un viaggio di formazione, alla scoperta di se stesso e degli Altri ma anche presenta un mondo di emarginazione, quello dei clandestini colpevoli solo di essere nati “dalla parte sbagliata del Mediterraneo”. E’ anche una storia di redenzione in cui il protagonista si trasforma da imbroglione patentato che ingoia spade retrattili e mangia schegge di vetro fatte di zucchero dietetico in un uomo nuovo capace di donare l’immersa fortuna di cui è entrato in possesso per far del bene aiutando gli altri.
Questa storia pesca sicuramente nella realtà dato che il suo autore, Romain Puértolas, sia stato tenente della polizia di frontiera francese. Ora è un’attivista per i diritti degli immigrati e di sicuro la sua vita passata è stata fonte di ispirazione per questa storia.

Siamo ormai a fine anno e, per darci un tono, dalla solita riffa è stato estratto il libro del Premio Nobel del 2006. E la motivazione per questo premio non è per niente male: “perché nel ricercare l'anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture”.
Il romanzo è...
"Il museo dell'innocenza"
di Omar Pamuk

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

lunedì 28 dicembre 2015

Domenica di fine Dicembre

Ecco il riassunto di quanto è successo ieri.
S.Messa definita "Mission Impossible" : venire alla celebrazione con mamma, papà, fratelli, cugini, nonni, zii, etc e sedersi vicino. Scommessa vinta!

E poi il concerto di Natale non natalizio...
Esordiscono sul palco i "Pointless Crash" o almeno per adesso si chiamano così. Un gruppo di giovanissimi con cover ed inediti.
A seguire i vecchi leoni, i nostri GPS che sta per "Gruppo Popolar Sound" o "Già Perchè Suoniamo" o "Grandi e Prodigiosi Suonatori" che hanno proposto un repertorio di brani evergreen ma anche una divertente parodia di canti religiosi liberamente ispirati ad "Elio e le storie tese".
Davvero divertenti!

domenica 27 dicembre 2015

Festa S.Famiglia

Festa della Santa Famiglia di Nazareth
Luca 2, 41-52
La festa della Santa Famiglia è il più bel commento del Natale. La vediamo al Tempio di Gerusalemme. E'una famiglia,diremmo noi,praticante e Gesù in particolare interessato a conoscere le Sacre Scritture.
Come si presenta Gesù
Gesù,rimasto nel tempio per tre giorni e a sua madre Maria e a Giuseppe che lo rimproveravano risponde: non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio ?
E' come se dicesse a tutti i genitori: ricordate che i vostri figli sono venuti al mondo non per far carriera o per... ma per compiere una missione che Dio ha loro affidato. E poi segue questo bellissimo quadro famigliare di Nazareth: Gesù era loro sottomesso...Gesù cresceva in sapienza, età e grazia.
Ci fa intendere tutta la felicità di questa famiglia povera ma in grande armonia.

Preghiamo
Santa famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole chiese domestiche.
Mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza,chiusura e divisione.(Dalla preghiera del Sinodo-Famiglia)

Ci confrontiamo
Ci dice il Papa nel suo discorso al Convegno di Roma:
"Diventare papà e mamme è una chiamata di Dio, e quindi una vocazione. Trasmettere la vita ai figli è cooperare con Dio Creatore. La vita viene da Lui. Il Signore vi ha scelti per amare e trasmettere la vita. Questa è la vocazione dei genitori. E' questa vocazione che vi fa simili a Dio.
Cari genitori,voi siete chiamati a ricordare a tutti i battezzati che ciascuno è chiamato ad essere papà o mamma. Anche i sacerdoti e le suore sono chiamati alla paternità e maternità spirituale.
I vostri figli, cari genitori, hano bisogno di scoprire, guardando la vostra vita, che è bello amare. Non dimenticate che i vostri figli vi guardano sempre e quando vedono papà e mamma che si amano crescono in quel clima di amore, di felicità e anche di sicurezza perchè non hanno paura e saranno felici"

Ci compromettiamo
-- Non dimenticate papà e mamme quanto ci ha detto Gesù: "dove sono due o tre riuniti in mio nome, lì sono presente Io". Gesù si fa presente nella vostra famiglia ogni volta che pregate insieme. E lì a contatto con Lui, potete contrattare il futuro dei vostri figli.Senza preghiera rischiate di diventare inutili per i vostri figli.
-- Ogni sera, davanti ai vostri figli, fate questa preghiera: Signore, facci capire chi ha bisogno di noi. Li aiuterà a capire che siamo fatti per gli altri cioè per amare e far felici gli altri.

don Erminio

venerdì 25 dicembre 2015

Auguri

Le parole alle volte ci abbandonano
per il Natale però ne abbiamo sempre tante.
Auguri a te, a te e anche a te!
Le luci, le musiche, i regali: atmosfera
ragioniamo su quest'ultima.
Ragiona perchè c'é chi non lo può fare,
ragiona perchè c'é chi l'atmosfera
non sa nemmeno cos'é.
Non c'é nulla di bello e di vero che non si incontri nella vita che non vada condiviso.
E' un impeto del cuore.
Nessun dono che ci venga fatto conserva la sua natura se noi non avessimo qualcuno a cui poterlo raccontare. Nessuna felicità è tale se non è condivisa.
Quanto ci accade qualcosa di davvero sorprendente, vogliamo investire tutti quelli che incontriamo con questa notizia. Così è il Natale: così semplice e naturale come un bimbo che nasce, sempre nuovo perchè questo Figlio di Dio viene alla luce per te oggi, nella tua vita, nelle circostanze che vivi.
Auguri !
Per avere sempre in noi lo stupore di un bimbo che guarda... con gioia!
Buon Natale
don Lorenzo

martedì 22 dicembre 2015

Vacanze di Natale in Oratorio

Non sapete cosa fare in queste imminenti vacanze? No Problem, ecco qualche suggerimento casalingo.
Si comincia con il 27, alle ore 21.00, nel salone dell'Oratorio si terrà il concerto della locale band, come non la conoscete? Si tratta di un gruppetto di giovani e meno giovani accumunati dalla passione per la musica.

C'è la gita a Gardaland, il 28, per godere delle meraviglie di questo parco in versione natalizia. Va veloci perchè le iscrizioni terminano alla Vigilia!

E poi arriva Capodanno, da passare insieme in Oratorio, aspettando l'anno nuovo. Per tutti dettagli chiedete a Emilia al Bar dell'Oratorio.

Infine c'é il Pellegrinaggio fra i Presepi della nostra comunità. E' fissato per Domenica 3 Gennaiom alle ore 14.30, con partenza dalla piazza della chiesa... ovviamente a piedi!

domenica 20 dicembre 2015

4a Domenica di Avvento

IV Domenica di Avvento
Luca 1,39-45

Oggi che ci fa da guida per prepararci al Natale è la stessa Vergine Maria nella sua visita a Elisabetta.
Come ci si presenta Gesù?
Non è ancora nato , però già si può scorgere alcuni suoi tratti attraverso il comportamento di Maria.
Perchè Maria va da Elisabetta? Forse per aiutarla, avendole detto l'Angelo che era incinta da sei mesi. Ma ancor più per condividere la straordinaria rivelazione che le era caduta addosso da parte dell'Angelo: l'Onnipotente Dio, come nube,ti avvolgerà. Per questo il figlio che avrai, sarà santo, Figlio di Dio. La notizia era troppo sconvolgente per lei sola e se andò da Elisabetta per condividerla.
In questo incontro vediamo riflessi alcuni tratti di Maria che ci possono aiutare per prepararci al Natale.
--Maria salutò Elisabetta.Il saluto ebraico era shalom che vuol dire:pace. Era proprio un dono che si aspettava dal Messia.Gesù stesso inviando gli apostoli in missione dirà loro:entrando in casa dite: pace. La pace è 'un dono proprio del Natale del Messia che viene in mezzo a noi.
--Al saluto di Maria il bambino sussultò di gioia nel seno di Elisabetta. La presenza di Gesù crea gioia. Maria che ci porta Gesù quindi è portatrice di gioia. Per questo il Natale è una festa di grande gioia.
--Beata te che hai creduto in ciò che Lui ti ha detto. La beatitudine = felicità. E' la felicità di chi crede. Sarà anche la nostra felicità se davvero sapremo credere che il bambino nella culla di Betlemme è Dio. Maria esprime tutti questi sentimenti nel canto del Magnificat. Ci farà bene leggerlo e meditarlo.

Preghiamo
Maria, ti preghiamo che tutto quanto hai condiviso con Elisabetta, lo possiamo sentire e vivere anche noi in questo Natale: una fede in Gesù che ci porti gioia e pace che ci rendano davvero felici.

Ci confrontiamo
Per vivere religiosamente il Natale oggi bisogna navigare controcorrente.
C'è chi dice che il Natale è un simbolo religioso che non ha più senso in una società laica. Ma senza arrivare a tanto, il mondo ci ha sommersi in una cultura di consumismo che ha quasi cancellato il senso religioso del Natale. Che resterà di tanta propaganda?
Portafogli vuoti e la insoddisfazione di sempre.
Eppure è proprio guardando il presepio del Gesù, che nasce ultimo tra gli ultimi in una stalla, che possiamo già comprendere qualcosa della sua futura misione come il Gesù della Misericordia
-che sente compassione di fronte alla moltitudine di persone smarrite come pecore senza pastore;
-che guarisce gli ammalati, sfama le folle, dà la vista ai ciechi, libera gli uomini dal potere del male;
-che perdona i peccati fino a perdonare anche coloro che lo uccisero in una croce...

Ci compromettiamo
-Mi farò questa domanda: Gesù oggi dove nascerebbe? In base alla risposta, andrò a fargli visita.
-Ancor più farò l'esperienza della Misericordia di Gesù con il sacramento della Penitenza o Confessione.
Se ben fatta avrò una prova in più che il Signore mi ama proprio nel mio peccato. Lui sa che quando non amo ossia pecco, questo mi causa tristezza e sofferenza. Ed è questo dolore causado dal mio peccato che gli chiama l'attenzione e, se io voglio, Lui interviene perdonandomi. Il perdono è sempre un grande atto di amore di Gesù per noi come peccatori.

L Augurio di Natale: che sappiamo scoprire l' Onnipotenza divina proprio nel Figlio di Dio che nasce povero tra i poveri, in una stalla, segno di un amore vero che ti fa stare con chi soffre, con gli ultimi.
Se questo è il modo di agire di Dio, anche per noi deve essere questo il cammino per essere grandi nella vita. A tutti
Buon Natale di condivisione
Luca 1,39-45

don Erminio

giovedì 17 dicembre 2015

Gardaland d'inverno

Tra miriadi di addobbi, luci,decorazioni e spettacoli, Gardaland festeggiail Natale con aperture straordinarie.
Per questo si propone una gita per il prossimo
Lunedì 28 Dicembre
Partenza ore 8.00 dalla piazza della Chiesa e rientro previsto per le ore 20.00.
Quota di partecipazione € 36,00 da versare al Bar dell'Oratorio entro la vigilia di Natale. Partecipate numerosi!

domenica 13 dicembre 2015

3a Domenica di Avvento

III Domenica di Avvento
Vangelo di Luca 3, 10-18

Come si presenta Gesù
Vi ricordate che Giovanni Battista ci aveva invitati alla conversione con un battesimo di penitenza? Ora la gente, i publicani e i soldati lo interrogano su che cosa devono fare per convertirsi. Ed egli risponde: Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto.
Non commettete ingiustizie per arrichirvi...Non usate violenza.... E alla gente che si domamdava se per caso Giovanni non fosse il Cristo, ecco la grande rivelazione: Viene dopo di me uno che è più grande di me...Egli vi battezzerà in Espirito Santo e fuoco.
Essere battezzati nello Spirito Santo vuol dire entrare a far parte della vita di Dio cioè diventare figli di Dio. Questa rivelazione che Giovanni Battista ci fà è sorprendente e per noi che ci stiamo preparando al Natale di Gesù ci rivela chi è quel BAMBINO che nasce in una stalla.
Se il Figlio di Dio è nato in una stalla, tutte le nostre grandezze sono false e viviamo nella pura vanità. Comprendiamo perchè Giovnni Battista ci ha invitato a liberarci delle ricchezze e dalle ingiustizie

Preghiamo
Anche oggi, Signore Gesù, con il tuo Precursore Giovanni Batista, ci fai capire quanto è falsa la nostra vita accomodata a ciò che ci piace e ci illude di essere persone riuscite. La nostra capacità di amare è sempre più debole. E' quanto ti chiediamo di illuminarci con la tua nascita a Betlemme in una stalla.

Ci confrontiamo
E' alla vista di tutti che ciò che domina oggi il mondo è il dio-denaro. Il Papa ce lo ha ricordato ancora nel suo viaggio in Africa. Anche la stessa guerra in corso in Siria-Iraq è causata da forti interessi economici: armi e petrolio. E' per il denaro che si commerciano bambini, organi umani, prostituzioni, uteri surrogati, lavori in nero...e si fanno guerre. Il 20% della popolazione mondiale possiede 80% dei beni di questo mondo. Da quì ne segue la fame nel mondo e tutta la miseria e il sottosviluppo. Il Papa in Africa visitando il quartiere povero di Kangeni in Kenya ha ricordato ai poveri que loro posseggono ancora quei valori umani che noi popoli sviluppati abbiamo perso. E' da loro quindi che deve venire un fermento di cambio. Lo stesso lo aveva detto anche in Paraguay.
Tutto questo ci dice che se un cambio si dà, questo deve venire dalla base e non dall'alto.Dobbiamo quindi sentirci tutti responsabili. Questa è parte della conversione che ci ha proposto Giovanni Battista.

Ci compromettiamo
--Se vogliamo ricuperare la capacità di amare dobbiamo a livello personale e di famiglia ogni sera tormentarci con la domanda: Chi ha bisogno di me e che posso fare? Senza questa disponibilità non c'è incontro con Gesù. E questo si fa più facile se partecipiamo alla vita comunitaria della parrocchia.
--Nell'Anno della Misericordia mi sarà facile questa conversione se in serio incomincio a rendermi cosciente che Dio mi ama. Solo se mi sento amato mi verrà la voglia a mia volta di amare. L'Anno Santo è una grande forza di conversione.
Da "IL VOLTO DELLA MISERICORDIA" di Papa Francesco
I Salmi in modo particolare fanno eemrgere questa grandezza dell'amore divino. Salmo 103: "Egli perdona tutte le tue colpe,guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia". Salmo 146 " Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l'orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi".Salmo 147 "Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite. Il Signore sostiene i poveri ma abbassa i malvagi".
don Erminio

sabato 12 dicembre 2015

Avete il mazzolino alla porta?

Questa è la notte più lunga dell'anno, non perchè siamo nel cuore dell'inverno (ci sarebbe una luuuunga spiegazione scientifica ma lasciamo stare!) ... arriva Santa Lucia!
Certo un po'di marachelle le abbiamo fatte tutti, un po' di carbone ce lo aspettiamo ma soprattuto aspettiamo, anche se siamo cresciuti, un piattone di dolci, dolcetti, insomma roba zuccherosa e cioccolatosa.
Ma questo 12 Dicembre 2015 ce lo ricorderemo (spero proprio) per un accordo siglato a Parigi oggi e che é già un momento storico perché segna lo spartiacque tra l’era dei combustibili fossili e quella delle energia pulite. Volete saperne di più, cliccate QUI.

mercoledì 9 dicembre 2015

Con Gioia

In una chiesa gremita come non mai, ieri pomeriggio abbiamo celebrato l'ingresso di don Lorenzo come nostro nuovo parroco.
Direi che è stato proprio bravo perchè, in una celebrazione durata un'ora e tre quarti , ha detto solo 8 volte la sua espressione preferita e che ormai tutti conosciamo... "con gioia" appunto!
Una celebrazione molto sentita e, nonostante la folla, davvero partecipata e che ha visto la sua conclusione in un prodigioso banchetto allestito per l'occasione (foto qui sotto come prova!).
Tutto questo è stato frutto di un bel lavoro di squadra (come non se ne vedeva da un po') e senza fare nomi perché davvero scorderei qualcuno voglio ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo momento di condivisione.
E adesso... su le maniche che c'é un sacco di cose da fare!
PS: chi trova don Lorenzo nella foto chi sotto è davvero in gamba!

martedì 8 dicembre 2015

Il Giubileo... eccolo qua!

Sembrava ieri che si parlava del Giubileo ed eccolo qua! In una Roma superblindatissima, con ben due Papi presenti (perchè noi non ci facciamo mancare niente!), un prefetto trafelato ed il municipio capitolino commissariato, il Giubileo ha avuto inizio con l'apertura della Porta Santa in San Pietro.
Leggendo qua e là, ho scoperto di saperne davvero poco ma Wired (la mia rivista - ora solo online- preferita) mi è venuta in soccorso con un articolo sule 10 cose importati da sapere in merito.
Per esempio, la parola "Giubileo" deriva da "Jobel", parola ebraica che significa letteralmente caprone e indica il corno di montone che tradizionalmente era utilizzato in occasione dell’apertura delle cerimonie sacre.
Quello che è appena iniziato è un Giubileo straordinario se viene indetto dal pontefice per un avvenimento di particolare importanza. Infatti il tema della misericordia è molto caro a papa Francesco, tanto che già nel suo primo Angelus dopo l’elezione aveva detto che “un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto”.
Esiste un logo ufficiale, quello riportato qua sopra, che è opera di padre Marko Ivan Rupnik. Raffigura Gesù che si carica sulle spalle un uomo smarrito, simboleggiando metaforicamente il buon pastore.
E infine... non crederete di andare a Roma e girovagare per il Vaticano senza dichiararlo? E' necessario registrarsi perchè in questo periodo la capitale è supersorvegliata, superosservata e zeppa zeppa di forze dell'ordine. Per partecipare ai principali eventi del Giubileo e per attraversare la Porta Santa della basilica di San Pietro bisogna compilare un modulo online, che trovate QUI.
Se volete leggere le altre 6 cose che non vi ho detto, basta cliccare QUI.

domenica 6 dicembre 2015

2a Domenica di Avvento

II Domenica di Avvento

Abbiamo due personaggi in questa seconda settimana di Avvento che ci fanno da guida al Natale.

GIOVANNI BATTISTA - Luca 3,1-6
Come Giovanni Battista ci prepara al Natale di Gesù? Vi è una presentazione storica con sette personaggi storici-religiosi. Rapprensentano il mondo corrotto. La Parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Non nel Tempio nè nella corte...ma nel deserto. Il deserto è sempre il luogo dove Dio può parlare e realizzare i suoi progetti per gli inviati.
La missione di Giovanni Battista: predicava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
L'immersione nell'acqua significava la conversione come un cambio di vita a cui uno era chiamato.
Usando poi un brano del profeta Isaia Giovanni annuncia l'avvento di un mondo nuovo: Raddrizzate i sentieri del Signore...ogni burrone sarà riempito, ogno monte sarà abbassato. così che ogni uomo vedrà la salvezza del Signore.
Questa è quanto ci dice Giovanni circa la missione che il Messia verrà a svolgere in mezzo a noi: una vita di fraternità sarà il segno che il Signore stà attuando in mezzo a noi. E questa è la salvezza: DIO CON NOI.

Maria Immacolata - Luca 1, 26-38
Come Maria Immacolata ci prepara al Natale di Gesù? L'Angelo saluta Maria come la PIENA DI GRAZIA. "Piena di grazia"= Posseduta da Dio ci dice che Maria fin dall'inizio della sua vita ha vissuto in una piena comunione con Dio essendo senza pecato originale.
Come Maria"La Piena di Grazia"visse nella sua vita diaria questo suo privilegio di esser senza peccato cioè in piena comunione con Dio? Vediamo:
-Maria, donna capace di una grande fede.Nel Vangelo di oggi Maria manifesta una fede senza condizioni. All'Angelo dice: Ecco la serva del Signore. Si faccia in me secondo la tua Parola. E' questa fede che la porta a partorire il Figlio di Dio in una stalla a Betlemme, a fuggire in Egitto come profughi, a vivere per trent'anni a Nazareth nella povertà. e sotto la croce in una piena sintonia di condivisione con il suo figlio Gesù che muore.
--Maria la "Piena di Grazia" vive come tutte le donne di Nazareth: con le preoccupazioni famigliari di madre e sposa, lavorando, coltivando amicizie e condivisione con tutti, senza presunzioni.
--Maria come donna molto servizievole al punto che sapendo che sua cugina è incinta lascia per tre mesi la sua casa e va a servire la cugina.
--Maria come una donna attenta. Nelle nozze di Cana è l'unica che si acorge che manca il vino e salva la festa del matrimonio.
Questa attitudine di Maria che sa di essere madre del Figlio di Dio e vive nella semplicità e nella povertà ci aiuta a capire che Dio lo si può incontrare solo in una vita semplice e povera. Così Maria, la "Piena di Grazia" è la miglior guida per capire il vero senso del Natale: il Dio con noi

Ci compromettiamo
Giovanni Battista e Maria ci dicono dove è possibile incontrare Gesù in questo Natale: in una vita semplice e aperta a tutti. Il nostro impegno quindi sarà quello di liberarci da tutto ciò che è inutile e superfluo e aprirci di più alla comunità parrocchiale e ai grandi problemi del mondo d'oggi. Ci sentiremo così solidali anche con tutto il mondo che soffre, sopratutto con i molti profughi, perchè lì c'è il Gesù del Natale. La convivenza tra ricchezza e miseria continua ad essere un grande scandalo.

Per l'apertura dell' Anno della Misericordia, el 8 di dicembre, ricordiamo quanto ci dice il Papa:
E' la rivoluzione della tenerezza. E' ciò che dobbiamo coltivare come frutto di questo Anno della Misericordia: la tenerezza di Dio verso ciascuno di noi. Ognuno di noi deve dire: sono una persona sventurata. Pero Dio mi ama così come sono. Quindi anch'io devo amare gli altri così come sono.
don Erminio

sabato 5 dicembre 2015

A un passo dal Giubileo

Ieri sera abbiamo incontrato don Marco d'Agostino, vicerettore del Seminario vescovile di Cremona, che ci ha parlato di "Giubileo e Misericodia".
Partendo proprio dalla bolla con cui papa Francesco ha indetto questo Giubileo straordinario, ci ha guidato nella riflessione circa il significato di Accoglienza che parte dal verbo vedere: chi vede si accorge delle cose e, se ci si accorge, si accoglie. L'esempio più chiaro è quello narrato dalla parabola del buon samaritano: passano tante persone sulla strada ma solo il samaritano si accorge della sofferenza e agisce. La vita del credente - ha insistito don Marco - sta nelle scelte di fare qualcosa per gli altri, ma soprattutto nel come farle e nel perchè farle. L'accoglienza richiede spazio e per capire ciò ha suggerito anche un bel librino, "In nome della madre" di Erri De Luca, oltre alla lettura del documento papale.
Qui sotto è riportato il punto n.15, da cui la riflessione è partita, se volete leggerla tutta, la trovate QUI. .
In questo Anno Santo, potremo fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica. Quante situazioni di precarietà e sofferenza sono presenti nel mondo di oggi! Quante ferite sono impresse nella carne di tanti che non hanno più voce perché il loro grido si è affievolito e spento a causa dell’indifferenza dei popoli ricchi.
In questo Giubileo ancora di più la Chiesa sarà chiamata a curare queste ferite, a lenirle con l’olio della consolazione, fasciarle con la misericordia e curarle con la solidarietà e l’attenzione dovuta. Non cadiamo nell’indifferenza che umilia, nell’abitudinarietà che anestetizza l’animo e impedisce di scoprire la novità, nel cinismo che distrugge.
[...] È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli.
Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti.
E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti.
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martedì 1 dicembre 2015

COP21

Si é aperto ieri in una blindatissima Parigi la Conferenza delle Parti, edizione 21. Ma di cosa si tratta e soprattutto di che si discute?
Per spiegare che cos’è bisogna partire dal 1992 quando a Rio de Janeiro si svolse il Summit della Terra, prima conferenza mondiale dei Capi di stato sull’ambiente; da questa conferenza ne uscì un documento di riferimento (United Nation Framework on Climate Change), un primo tentativo di stabilizzare i livelli di emissioni di gas serra. Lo scopo delle Conference of Parties (COP per farla breve) è quello di ri-affrontare l’argomento, coordinare l’azione comune, monitorare i progressi e, se necessario, aggiustare il tiro. Tra i Cop che si sono succeduti vale la pena di ricordare quello di Kyoto del 1997, a dir poco fallimentare, e l'ultimo tenutosi a Doha nel 2012, che ha esteso la durata del Protocollo di Kyoto al 2020.
E arriviamo ad oggi. L’obiettivo principale rappresenta la firma di un decisivo ma soprattutto vincolante accordo mondiale sul clima. Vi prendono parte 195 paesi, non esattamente tutti d'accordo quando si parte di clima ma soprattutto di uso del petrolio o di altre pratiche che alla Terra non fanno esattamente bene.
Volete saperne di più? Consiglio la lettura dell'Enciclica di Papa Francesco "Laudato Sii", uscita lo scorso 18 Giugno e che affronta senza indugio proprio questi temi. Il testo integrale potete trovarlo QUI oppure QUI c'è un sunto.
C'è pure il sito ufficiale della conferenza, ma solo in Inglese o Francese... sorry

lunedì 30 novembre 2015

Il calice della vita

Confesso di non aver mai sentito parlare di questo autore anche se è uno dei più produttivi degli ultimi anni che, con un impressionante trend (10 libri in 7 anni!), può fa concorrenza a tutti i suoi colleghi scrittori.
La vicenda è storico-scientifica-amorosa insomma di tutto un po'...
Arthur Malory è un chimico che fa parte di un club di storici ma anche gente comune che si diverte a fare speculazioni mentali circa l'esistenza del Santo Graal. Tutto sembra però essere più di un'ipotesi leggendaria, visto che, nel giro di pochi giorni, due membri dello stesso muoiono e lui stesso è sfuggito per miracolo all'incendio che ha distrutto la sua casa. Da quel momento, è diventato il bersaglio di uomini potenti e senza volto, determinati a completare una missione iniziata in Palestina nel 33 d.C. (un po' troppo, no?) La sua unica possibilità di salvezza è trovare il Graal prima di loro (proprio come Indiana Jones!) e, per farlo, deve rintracciare e seguire una catena di indizi lasciati dal suo illustre antenato, Thomas Malory. Sulla sua strada incontra Claire o meglio è lei che va a cercarlo e scocca la scintilla. Con lei parte all'avventura per Barcellona, poi per il laboratorio del CERN e infine addirittura Gerusalemme sempre inseguito da questi misteriosi e potenti sicari. Alla fine il Graal viene trovato e autenticato ma il finale è sospeso, tanto da farmi sospettare che si tratti solo de primo romanzo di una trilogia così di modo negli ultimi tempi.
Ciò che mi lascia perplessa è che, durante la lettura di questo libro, avevo la netta impressione di leggere un libro di Dan Brown condito alla Indiana Jones: sarà per il Graal (come "Il Codice da Vinci" e in "Indian Jones e l'ultima crociata"), sarà per l'alternarsi senza sosta di tradimenti-segreti-fughe-imboscate e sarà ovviamente per la storia d'amoooore di cui è farcito. Inoltre, tutta la parte "scientifica" l'ho trovata un po' pallosa e noiosa, tutti quei neutroni, neutrini e simili. Mah... Infine il libro si chiude e non ci dice che ne sarà del Graal e di Arthur e Claire (love story in corso).

E arriva Dicembre e con lui un libro divertente ma non sciocco, rullo di tamburi per ...
"L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio IKEA"
di Romain Puertolas

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

domenica 29 novembre 2015

1a Domenica di Avvento

Domenica di AVVENTO
Vangelo di Luca 21,25-28.34-36
Avvento: è il tempo in cui vogliamo rivivere anche noi gli stessi sentimenti di chi ha aspettato la venuta di Gesù Messia come Salvatore. Leggere il Vangelo.

Come si presenta Gesù
Allora vedranno il Figlio dell'Uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. E con l'apparire del Figlio dell'Uomo: Le potenze dei cieli saranno sconvolte. Vi saranno segni nel sole,nella luna e nelle stelle... e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti.
Non è la fine del mondo. E' solo un linguaggio apocalittico, cioè che nasconde qualcosa occulto, per dirci come la venuta di Gesù va a cambiare la storia. Come lo fa? Immaginando il creato, retto da leggi fisse, che però crolla. Ed è quanto è avvenuto con la venuta di Gesù. E'crollato il mondo dominato dal male e senza speranza dove Dio solo castigava e condannava.
Ed ecco allora l'invito di Gesù:
--risollevatevi cioè indirizzatevi perchè stando curvi non vedrete che terra... polvere...
--alzate il capo per vedere Colui che viene in mezzo a noi per salvarci....
--che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni,ubriachezze e affanni.....
--vegliate in ogni momento pregando.....La preghiera vera non è la preghiera parolaia ma un mettersi in sintonia con il pensiero di Dio per accogliere la sua proposta di vita nuova.
Anche per noi, solo così è possibile incontrare Gesù in questo Natale come Colui che ci cambia la vita e fa crollare tanti miti che il mondo ha costruito in noi....

Preghiamo
Signore, già da ora ti chiediamo la semplicità e la libertà dei pastori di Betlemme per saperti incontrare in questo Natale. Liberaci dal mito dello star bene a tutti i costi, dall'indidualismo, dall'ambizione di emergere....

Ci confrontiamo
Ci viene spontaneo domandarci sulle difficoltà che incontreremmo se volessimo alzare il capo e voler scoprire e incontrare Gesù oggi in questo nostro mondo.
Però, all'inizio di questo Avvento abbiamo la fortuna quest'anno di poter contare, el 8 di diciembre, con l'apertura dell'ANNO della MISERICORDIA. L'Amore di Gesù che ci ama sopratutto nel nostro peccato e che sempre ci perdona, ha le sue radici propio nella stalla di Betlemme dove Lui, il Figlio di Dio, ha voluto essere uno di noi per dirci che Egli ci capisce in tutta la nostra debolezza e ci continua ad amare anche nel nostro peccato.

Ci compromettiamo
Un segno concreto di questo mondo nuovo che Gesù è venuto a creare nell'uomo potrebbe essere il riscoprire il Sacramento della Confessione o meglio della Riconciliazione. E' il primo passo per fare una esperienza personale della Misericordia di Gesù che ci ama.


In queste domeniche vi presentiamo alcuni brani del documento Il Volto della Misericordia dove il Papa ci parla dell' Anno Santo della Misericordia.
L'Anno Santo si aprirà l' 8 di diciembre, festa dell'Immacolata Concezione. Questa festa liturgica indica il modo dell'agire di Dio fin dai primordi della nostra storia. Dopo il peccato di Adamo e Eva, Dio non ha voluto lasciare l'umanità sola e in balia del male. Per questo ha pensato e voluto Maria santa e immacolata nell'amore, perchè diventasse la Madre del Redentore dell'uomo. Dinnanzi la gravità del peccato Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato e nessuno può porre un limite all'amore di Dio che perdona.
In questa festa avrò las gioia di aprire la Porta Santa, la Porta della Misericordia dove chiunque entrerà e esperimenterà l'amore di Dio che consola,che perdona e dona speranza.
Quest'Anno giubilare si concluderà il 20 di novembre del 2016, festa di Gesù Cristo Signore dell'Universo. Alla sua Signoria affidiamo la vita della Chiesa, l'umanità intera e il cosmo immenso perchè effonda la sua Misericordia per la costruzione di un nuovo futuro sempre intriso della Misericordia.
don Erminio

mercoledì 25 novembre 2015

Occhio al gatto!

In questi giorni di incertezza, in cui siamo ancora sconvolti dagli attacchi di Parigi, mi ha colpito la notizia d come la Polizia belga abbia ringraziato tutti coloro che l'hanno aiutata.
Ma andiamo con ordine.
Bruxelles si è rivelata la base dei terroristi e retate, appostamenti ed arresti sono all'ordine del giorno. La polizia è appunto impegnata in una di queste operazioni quando, improvvisamente, attraverso i social network, alcune persone cominciano (spero in totale buona fede) a postare messaggi che incredibilmente avvisano i terroristi che le forze dell'ordine li stanno circondando.
E come reagisce la Rete? Postano fotografie di gatti, gattini, mici e affini in pose ridicole, che imitano Dart Fener (il cattivissimo di Guerre Stellari) o il Gatto con gli stivali del film Shrek.
L'operazione ha successo e, a questo punto, per la Polizia non resta che ringraziare (e in modo davvero azzeccato) con un ciotola di croccantini tutti questi "gatti" che l'hanno aiutata!

lunedì 23 novembre 2015

Saluto a don Natale

Ieri abbiamo festeggiato don Natale e la sua nuova avventura romana.
No, non va in vacanza, va a studiare per un anno Diritto per aiutare il Vescovo in merito a Matrimoni, Separazioni e Annullamenti. E chi c'era sull'altare... ma il suo amato coro ora a caccia di un nuovo maestro.
E che festa sarebbe senza un rinfresco?
Quindi niente Catechismo per questa settimana e tutti con uno stuzzichino in mano ad augurare BUon Viaggio e Buon Studio al nuovo quasi ex-Parroco, perchè il trasloco diventerà effettivo solo a metà Dicembre.

domenica 22 novembre 2015

Festa di Cristo Re

FESTA DI GESU' CRISTO RE
Vangelo di Giovanni 18,33-37

Per comprendere il senso di questa festa è necessario tenere presente il testo del Vangelo.
Come si presenta Gesù?
Gesù rispondendo a Pilato che gli chiedeva se era il Re dei Giudei, dice: IO sono RE... Però Il mio REGNO non è di questo mondo Il regno di questo mondo è quello che il diavolo propuso a Gesù quando lo tentò.
Fatti grande: Cambiando le pietre in pane..Gettandoti dal pinnacolo del Tempio...Conquistando i regni...Regnare per il mondo è farsi grande, dominando e sfruttando. Ed è quanto pensava Pilato che voleva rendersi conto se per caso Gesù fosse pericoloso come dicevano i capi del popolo.Gesù assicura Pilato:Io sono RE. Però sono venuto in questo mondo per dare testimonianza alla VERITA'.

Quale Verità?
--La Verità che Dio non è un padrone ma un Padre che ci ama tutti come figli e non come sudditi.
--La Verità che l'uomo è immagine di Dio e perciò capace di amare. Non deve quindi essere sfruttato.
--La Verità che il Regno che Gesù è venuto a formare è fondato sull'amore e la fraternità universale.
Per predicare questa VERITA',Gesù si è scontrato con i "RE" di questo mondo che gli hanno dato come trono una CROCE.Questo trono è segno del suo AMORE.Dalla Croce continua a regnare AMANDO tutti.
Chi sono i cittadini di questo REGNO di GESU' RE?
Chiunque è dalla VERITA', ascolta la mia voce. Cittadini di questo REGNO sono coloro che ascoltano la voce di Gesù e conoscono questa sua VERITA'

Preghiamo
Signore Gesù,accettarti come Re significa accettare di amare come tu ci hai amato: senza limiti e tutti e poi darci da fare per rendere presente tra noi questo Regno con la tua Croce. Per questo aiutaci!

Ci confrontiamo
--Ci balza subito agli occhi la strage di Parigi di questi giorni. E' il regno del mondo dove il potere elimina l'uomo come vuole e quando vuole.
--Pure antiumana è stata la dichiarazione di guerra fatta contro l' l'Isis, il Califfato dell'Islam, senza cercare prima cammini che potessero fermare tanta violenza.Così l'uomo continua a pagare con la vita.
--Si è anche accertato che questa strage si è fatta con le stesse armi vendute da noi al Isis. Il Dio Denaro vale sempre più della vita dell'uomo. Questo è il Regno del mondo.
--Al contrario ricordiamo il Regno di Dio con alcune frasi di Papa Francesco al convegno di Firenze: Il Regno di Dio si dà solo guardando il volto di un Dio "svuotato",di un Dio che ha assunto la condizione di un servo, umiliato fino alla morte. Il volto di Gesù è simile a quello di tanti nostri fratelli umiliati, resi schiavi. Se non ci abbassiamo non potremo vedere mai il suo volto che si riflette nei poveri.Il Regno è lì.

Ci compromettiamo
--Chiunque è dalla VERITA',ascolta la mia voce. E' la condizione prima per metterci al servizio di CRISTO RE. Se non ascoltiamo la sua voce (Parola) non lo possiamo conoscere nè darlo a conoscere e tanto meno testimoniarlo con la vita. Urge ritornare a Leggere il Vangelo.
--Il CRISTO RE è il Cristo della CROCE.Costruiamo il suo Regno solo se amiamo come Lui ci ha amati, cioè dando la vita. Si ama solo quando si esce da una vita chiusa e ci si interroga sulle necessità del prossimo. Per poter fare questo è più facile se facciamo parte di una comunità.Da soli è difficile amare.

domenica 15 novembre 2015

Je suis Paris

Quelli che sono usciti dallo stadio cantando la Marsigliese
I musicisti di strada che davanti al Bataclan hanno suonato We shall overcome
I commessi di Hermes e Kenzo che stamattina hanno detto ai direttori dei negozi che sarebbe stato meglio chiudere per lutto
I verdurieri che nonostante i consigli della prefettura hanno aperto il banco ai mercati rionali
I ragazzi in fila per donare il sangue
Quelli che hanno messo on line il video dei ragazzi che uscivano dallo stadio cantando la Marsigliese
I dipendenti comunali che hanno passato il giorno libero a pulire il sangue sui marciapiedi
Quelli che su Facebook aggiornano la bacheca «dimmi che sei vivo»
Gli anziani che nella notte hanno aperto la porta di casa a sconosciuti che avrebbero potuto essere i loro nipoti
I 400mila che hanno cliccato il video dei ragazzi che escono dallo stadio cantando la Marsigliese
Quelli che si sono alzati con l’idea di restare in casa tutto il giorno e al pomeriggio sono usciti
I terapeuti che hanno aperto un ufficio di «psicological help» nel municipio del quartiere più colpito
I poliziotti che alle 5 di sera hanno placato una rissa tra neri e algerini in rue de Rivoli dicendo: «Vi rendete conto che sono successe cose più importanti della vostra rissa?»
Quelli che hanno messo in place de la République lo striscione nero con il motto di Parigi: «FLUCTUAT NEC MERGITUR», la barca oscilla tra le onde ma non affonda
Chi ha scritto sui muri del Marais «alla fine non vincerete voi»
L’immigrato cambogiano con la fisarmonica che sulla passerella di fronte al Louvre suona la Vie en rose
Aldo Cazzullo per "Il Corriere della Sera"

...ma anche l'editoriale di Mario Calabresi fa riflettere!

sabato 14 novembre 2015

XXXIII Domenica

DOMENICA XXXIII DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Marco 13,24-32

Siamo al finale dell'anno liturgico. Domenica è la festa di Cristo Re e poi inizia il Nuovo Anno liturgico.
La liturgia di oggi ci dice dove ci porta il cammino di un anno liturgico: a Cristo Signore della Storia.

Come si presenta Gesù
Allora vedranno il Figlio dell'Uomo venire sulle nubi con grande potere e gloria.
---Il Figlio dell' Uomo viene con potere a regnare sulla grande tribulazione di cui si parla all'inizio di questo capitolo 13 dove Gesù annuncia la distruzione di Gerusalemme e tutte le guerre che seguiranno.
---Il Figlio dell'Uomo all'apparire sulle nubi: il sole si oscurerà, la luna non darà più la luce, le stelle cadranno e le potenze dei cieli sconvolte. cioè le forze della natura che gli antichi avevano divinizzato ora scompariranno con la venuta di Gesù.
---Il Figlio dell'Uomo manderà gli Angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti. Chi sono questi Angeli? Sono tutte le persone che aiuteranno Gesù nella la sua missione cioè la Chiesa. Ora comprendiamo che il Figlio dell'Uomo che viene sulle nubi con grande potere e gloria è Gesù che viene a fondare il Regno dei Cieli su questa terra. E dove si dà questo grande potere e gloria di Gesù?
Sulla CROCE dove Gesù che dà la sua vita per la salvezza di tutti gli uomini ci rivela quanto DIO ci abbia amato.
L'AMORE è la sua vera grandezza di Dio ed è la nostra salvezza. Non c'è amore più grande di chi dà.

Preghiamo
Gesù, la nostra superficialità ci impedisce di vedere il tuo Regno che avanza nella nostra storia.
Ravviva in noi i sette Doni dello Spirito Santo per scoprirti presente in tutti gli avvenimenti di oggi.

Ci confrontiamo
Ci dicono che siamo in una società post-cristiana. Basta pensare al fenomeno del relativismo: non esiste una verità assoluta. Vale quello che senti e quello che ti fa bene. Tutto quindi è permesso. Ascoltiamo invece il Papa Francesco quanto annuncia a Firenze in questi giorni al 5° Congresso Italiano sull'Umanesimo Cristiano: credere in un Dio misericordioso che non si vuole arrendere di fronte alla incomprensione, alla colpa e alla miseria dell'uomo ma si dona a noi fino a farsi Egli stesso uomo per incontrare ogni persona nella sua condizione concreta. E questo Dio misericordioso che ha un volto concreto nel suo Figlio fatto uomo continua ad agire con la sua Parola... con i Sacramenti... con la Comunione fraterna... con l'Amore senza confini che si fà presente nei drammi della umanità.
Il Papa ci apre gli occhi per vedere l'Amore di Dio in azione che fa avanzare, nonostante tutto, il Regno nella nostra Storia.

Ci compromettiamo
Non dimentichiamo che Gesù, il Figlio dell'Uomo, manda i suoi Angeli per radunare dai quatto venti. Gesù ha bisogno di noi, suoi Angeli, per portare avanti il suo Regno su tutto il male che domina il mondo di oggi. Oggi solo se formiamo comunità posiamo portare avanti il Regno di Dio in mezzo a noi. Isolati e soli non serviamo e il male continua a sbizzarrirsi.

domenica 8 novembre 2015

XXXII Domenica

DOMENICA XXXII DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Marco 12,38-44

Come si presenta Gesù
Gesù con un poco de ironia denuncia la ipocrisia degli Scribi perchè sono vittime della loro ambizione di apparire. Però che vergogna poi nella vita privata: divorano le case delle vedove anche se pregano a lungo per farsi vedere.
In forte contrasto con gli Scribi ci stà la scena della povera vedova che getta nel tesoro del Tempio due monetine, mentre tanti ricchi ne gettavano molte. Gesù osserva e commenta ai suoi discepoli: questa VEDOVA, così povera, ha gettato nel tesoro del Tempio più di tutti gli altri, perchè nella sua miseria vi ha gettato quanto aveva per vivere, mentre gli altri han gettato parte del superfluo.
Questa vedova senza essere discepola di Gesù, però ci viene presentata come modello del vero discepolo, cioè di chi "getta la sua vita" nel seguire Gesù per continuare la sua missione evangelizatrice. E tutti i cristiani sono discepoli di Gesù

Preghiamo
Signore, rendici capaci di mettere la nostra vita al servizio della tua missione evangelizatrice.
Che nessuno, Signore, si perda per colpa nostra.

Ci confrontiamo
Non dobbiamo sottovalutare la tendenza oggi ad emergere e ad essere qualificati importanti nella società solo per ciò che possediamo o per le capacità che abbiamo o per il posto che occupiamo. E' l'eterno peccato degli Scribi che si ripete. Dimentichiamo che tutto ciò che siamo o che possediamo è dono di Dio per il bene di tutti. La vita è una missione nel piano di Dio. Siamo fatti per gli altri.
Se non vivi per servire non servi per vivere. Il pericolo di cadere nel peccato degli Scribi oggi è più che mai attraente. E questo peccato genererebbe in noi un individualismo che paralizza ogni forma di servizio e anche blocca nelle nostre comunità molte vocazioni sia sacerdotali che religiose.

Ci compromettiamo
-Come cristiano dobbiamo dar a conoscere Gesù evangelizando e testimoniare con la vita ciò che evangelizziamo.
-Per liberarci dal pericolo del fariseismo dobbiamo ricordarci che saremo giudicati non per quello che diciamo ma per per quello che facciamo.
-Se abbiamo a che fare con giovani, dobbiamo essere attenti di testimoniare e ricordare loro che la vita è una missione e solo mettendosi al servizio degli altri si sentiranno realizzati.
don Erminio

giovedì 5 novembre 2015

Festa della Famiglia

Ecco l'invito arrivato dall'ufficio diocesano per la Famiglia.
E' ancora un bozza ma è una bella idea che si terrà presso la Parrocchia dei Sabbioni.
Domenica 29 Novembre 2015

9:45 Accoglienza
10:15 Per gli adulti: "Quale sguardo tra noi?" Approfondimento laboratoriale con Fiorenza Corna e Gabriele Pedrina
10:15 Per i ragazzi: attività con gli educatori di ACR
12:30 Pranzo
14:00 Animazione e giochi musicali per tutti, grandi e piccoli (grande festa!)
16:00 S.Messa celebrata dal Vescovo Oscar

Verrà offerto gratuitamente un servizio di baby sitting per i piccoli.
Durante il pranzo verrà offerto un primo piatto dall'Ufficio Famiglia.
Chi può, è invitato a preparare un antipasto, un secondo o un dolce da condividere con le altre famiglie.

domenica 1 novembre 2015

Ognissanti

FESTA DI TUTTI I SANTI
Vangelo di Mattei 5,1-12
E' indispensabile leggere il testo del Vangelo per capire la seguente riflessione.

Chi sono i Santi? Tutti quelli che Gesù chiama B E A T I nel discorso delle Beatitudini.
-I POVERI IN SPIRITO... coloro che servono gli altri anche con i beni materiali;
-GLI AFFLITTI... coloro che soffrono per tutto il male che c'è nel mondo;
-I MITI... coloro che non usano violenza e lottano amando sempre;
-QUELLI CHE HANNO FAME E SETE DI GIUSTIZIA... coloro che diffondono la giustizia di Dio che ci vuole fratelli;
-I MISERICORDIOSI... coloro che sentono il male dell'altro come proprio;
-I PURI DI CUORE... coloro che seguono Dio e non le vanità del mondo;
-GLI OPERATORI DI PACE... coloro che costruiscono la pace in mezzo a tanto odio;
-I PERSEGUITATI... coloro che soffrono a motivo della loro fede in Gesù;

La grande VERITA'che celebriamo oggi è LA COMUNIONE CON TUTTI I SANTI di questa terra e del cielo.
-San Paolo nella sua 1Lettera ai Corinti(capitolo12) ci dice che tutti noi formiamo con Cristo un solo Corpo di cui Lui è il Capo e noi le Membra. Questo Corpo abbraccia tutti noi quì in terra e quelli del cielo. Siamo Una Sola Famiglia.
-Questa VERITA' della COMUNIONE DEI SANTI la viviamo in ogni messa quando Gesù ci dice: QUESTO E' IL MIO CORPO. Però il Corpo di Gesù presente nell'Ostia non è più solo il Corpo di Gesù dell'Ultima Cena, ma è il Corpo di Gesù Risorto che forma con noi un Solo Corpo. Quindi nella Consacazione quando Gesù ci dice: Questo è il mio Corpo, ci vuol dire: il mio Corpo siamo Io e Voi cioè tutti: quelli della terra e del cielo.

Riflettiamo
--Questa Verità della COMUNIONE DEI SANTI ci libera dalla solitudine. In ogni momento possiamo contare su di loro che mai ci lasciano soli.
--Questa Verità della COMUNIONE DEI SANTI ci libera dalla tristezza della morte, perchè coloro che ci hanno lasciati morendo, continuano a stare con noi e questa loro presenza ci è molto più utile ora che prima. Con loro continuano gli scambi affettivi e le preocupazioni di sempre. La vita continua.
--Questa Verità della COMUNIONE DEI SANTI ci assicura che i Santi sono presenti nella nostra vita sopratutto per evitare che la nostra fede venga meno nelle difficoltà e nelle tentazioni e fanno l'impossibile perchè un giorno possiamo stare con loro in Paradiso.
--Questa Verità della Comunione dei Santi ci ricorda anche che ognuno di noi è responsabile della salvezza di tutti gli altri, come membra di un solo Corpo dove ogni membra collabora per il bene di tutte le altre specialmente di quelle che sono ammalate come avviene nel corpo umano.
Questa è la responsabilità missionaria di cui abbiamo parlato in questo mese missionario.

Ci compromettiamo
-Ogni sera ci domanderemo: che cosa ho fatto io oggi per gli altri?
-Chi ha bisogno di me, spiritualmente o moralmente o materialmente?
-Un giorno nel Giudizio davanti a Dio potrei incontrare qualcuno che mi accusi di non averlo aiutato a non perdere la fede o a convertirsi

sabato 31 ottobre 2015

Orgoglio EXPO

Oggi si chiude l'EXPO. Alle 18.00 si terrà la cerimonia di chiusura e già sono che l'Expo mi mancherà!
Tutto quel caos ordinato o disordinato a seconda di come la si possa vedere, delle file infinite agli ingressi dei padiglioni e della magnificenze al loro interno, delle facce affannate, perplesse, felici o smarrire dei visitatori.
Ma la cosa più bella è che "ce l'abbiamo fatta", perchè noi italiani, quando vogliamo (pochissime volte), quando siamo tutti d'accordo (evento rarissimo) e collaboriamo (possibilità remota come un atterraggio di una nave extraterrestre) no ci batte proprio nessuno.
E ora vediamo cosa Expo ci lascia! La Feltrinelli pubblica gratuitamente un eBook in cui é riassunto il lavoro dei ventisei tavoli tematici che hanno discusso e definito proprio questa eredità. Le tipologie di progetti in gioco sono tre: progetti che sono incentrati sui saperi e sul sapere; progetti incentrati sul saper fare; progetti incentrati sul fare.
Se lo volete leggere, potete scaricarlo gratuitamente QUA.

mercoledì 28 ottobre 2015

La biblioteca diffusa

Navigando sul Web,ho trovato questa iniziativa che mi piace molto!
Non hai forse dei libri che prendono la polvere su qualche libreria di casa o se ne stanno chiusi in uno scatolone nel box o sotto al letto?
Questi libri ti hanno regalato emozioni, sensazioni, sapere e conoscenza quindi meritano un futuro migliore!
Perché non farli vivere di nuovo nelle mani di altri lettori, in altre case, durante un viaggio in treno, al mare o sotto un albero? Ti piacerebbe avere dei libri in prestito vicino, molto vicino a casa tua?
Da queste premesse nasce BiblioShare, una community online di lettori geograficamente vicini ossia mettere in contatto lettori dello stesso condominio, via, quartiere. Tutto a km ZERO, gratis e comodissimo.
Più libri si rendono disponibili, più si allarga la dimensione della biblioteca virtuale. Si utilizzano risorse già esistenti di cui non beneficia solo il singolo (o la singola famiglia), ma l'intera comunità di iscritti.
il MANIFESTO di biblioShare è bellissimo:
* Leggere è BELLO e rende FELICI
* Condividere con gli altri le EMOZIONI provate nella lettura di un libro, ANCORA DI PIÙ
* Prestare è un atto di GENEROSITÀ
* Presta i tuoi libri più belli, quelli che AMI di più
* Tratta con cura un libro ricevuto: chi te lo ha dato ha compiuto un gesto di FIDUCIA
* RISPETTA i libri degli altri come se fossero cose tue: non scarabocchiarli, non fare “orecchie”, non mangiarci sopra un panino alla nutella!
* Questo strumento non è uno “svuota cantina”, piuttosto un “RIEMPI CUORI”
* Biblioshare senza libri condivisi NON È
* Rendi la lettura un’ESPERIENZA PIÙ AMPIA, non limitata al padrone del libro
* I lettori non sono utenti di una biblioteca, ma COMPAGNI DI VIAGGIO

Per saperne di più, clicca qui o sull'immagine iniziale.

domenica 25 ottobre 2015

XXX Domenica

DOMENICA XXX DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Marco 10,46-52
Leggere il testo del Vangelo e poi meditarlo secondo il metodo delle quattro riflessioni.

Come si presenta Gesù
Gesù è in cammino verso Gerusalemme dove finirà su di una croce. Già Gesù per tre volte aveva fatto l'annuncio della sua Passione e Morte ai suoi discepoli. Però loro non lo presero in considerazione, anzi la loro preoccupazzione era il disputarsi i primi posti nel Regno che Gesù avrebbe formato.
In questo contesto appare chiaro il senso della guarigione del cieco Bartimeo che, una volta recuperata la vista, segue Gesù come suo discepolo. Anche gli Apostoli, come il cieco Bartimeo, sono dei ciechi e hanno bisogno di una luce per capire la missione di Gesù che finisce su di una croce, senza scandalizzarsi. Anche noi, come Bartimeo, siamo dei ciechi. Infatti non simpatizziamo molto per un Gesù in Croce e ancor meno nel seguirlo come discepoli suoi. Basta pensare a quanto Gesù ci disse domenica scorsa: chi vuole essere grande si faccia il servo di tutti come il Figlio dell'Uomo( Gesù) che è venuto non per esere servito ma per servire e dare la sua vita per tutti.
Parole che ci dicono come siamo dei ciechi di fronte a Gesù che ci questiona sul nostro modo di vivere. Come Gesù ci può guarire da questa cecità?
Come Bartimeo, coscienti della nostra cecità, saper gridare al Signore: Che Io Veda di Nuovo!Però forse anche noi abbiamo bisogno, come Bartimeo, di qualcuno che ci conduca a Gesù e ci dica: Coraggio! Alzati, Gesù ti chiama.
Questo è il miracolo che Gesù può fare a molti ciechi se c'è qualcuno che li porti a incontrare Gesù.

Preghiamo
Signore Gesù,facci capire come siamo ciechi e aiutaci a prendere coscenza del male che abbiamo fatto non facendo il bene che potevamo fare. Ti raccomamdiamo tutte le persone che non abbiamo aiutato.

Ci confrontiamo
Assistiamo oggi a una cecità diffusa.
--Pensiamo alla cultura del benessere che ci ha resi egoisti, chiusi agli altri, incapaci di fare gruppo o comunità e per conseguenza sordi alla Parola del Vangelo.
--Pensiamo al fenomeno del relativismo che nega che ci sia una morale che valga per tutti. Tutto è possibile perchè tutto è relativo a patto che ti serva. L' esempio più clamoroso è quello del "genere": uomo e donna non si nasce ma si diventa, o il matrimonio di coppie dello stesso sesso o la sessualità solo come fonte di piacere personale, o...
--Pensiamo ancor più alla mancanza di persone che, come nel caso di Bartimeo, sappiano dire a tanta gente disorientata: Coraggio! Alzati, Gesù ti chiama. Manchiamo di missionari. Noi non siamo missionari solo perchè aiutiamo le missioni.

Ci compromettiamo
--a scoprire tutte le forme di cecità che ci sono in noi e anche tra di noi;
--a incrementare il nostro spirito missionario per portare a Gesù tanti ciechi che conosciamo;
--a questionarci ogni sera: chi sono le persone che oggi potevano aver bisogno di me e che avrei potuto aiutarle
Urge una nostra conversione missionaria per portare avanti una vera evangelizzazione stile missionaria.
Gesù ha bisogno di ciascuno di noi per farsi conoscere come Luce del mondo

sabato 24 ottobre 2015

Che brutto libro!

Quanto ci si affeziona ad uno scrittore (come nel mio caso) e si sbatte contro un romanzo davvero terribile è una doppia sofferrenza: la prima riguarda la "caduta di un mito" e la seconda è invece rappresentata dal tempo perso nel leggere una tale ... schifezza.
Che forse Camilleri cominci a sentire tutti i suoi 90 anni?
La storia, pur essendo ispirata a fatti veri, è morbosa e inquietante e nessuno, ma proprio nessuno di questi personaggi è solo lontanamente simpatico, non chiedo Moltalbano ma mi sarei accontentata di qualcosa di meno tragico.
Non l'ho capito, forse serve una laurea in Psicologia per fare ciò e sinceramente non ho intenzione di perdere altro tempo indagando quale sia il fine ultimo di un siffatto libro... forse Camilleri avrà voluto sperimentare ma il risultato lascia perplessi.
La vicenda raccontata è torbida, pruriginosa e sicuramente malata.
Sintetizzando: il riccone incontra la belloccia (e psicopatica) ma non può soddisfarla (biblicamente parlando), perciò sceglie e paga bellocci più o meno giovani, più o meno aitanti per "tener compagnia" alla moglie, che ha un luogo "tuttomio" dove parla con le bambole e letteralmente ammazza gli amanti.
Non vi dico il giro di batture pre-riunione che andavano dal "ma è un libro porno?" al "io non lo finisco!".
Come ho già detto, solo un'enorme perdita di tempo! Avrei dovuto sospettarlo visto che non è edito da Sellerio ma dal più commerciale Mondadori...

Dopo il meraviglioso libro precedente, confido che il prossimo possa riportate serenità e magari anche una bella storia, quindi stiamo per leggere...
"Il calice della vita"
di Glenn Cooper

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

martedì 20 ottobre 2015

50 anni e non sentirli

Da quando conosco Suor Angela non ricordo una volta di non averla vista sorridere! La ammiro davvero tanto perché é una forza della natura, ha un'energia enorme e sa sempre dire le cose giuste al momento giusto.
Era in Italia la scorsa estate ed è ripartita solo pochi giorni fa, festeggiando così, con la sua famiglia e noi, il suo 50-esimo anniversario di ordinazione, davvero un gran traguardo! E generosa com'é non ha voluto regali... anzi, non è vero... ci ha chiesto di sostenere un progetto che ha molto a cuore che si chiama "Educhiamo il futuro".
Da alcuni anni, la comunità canossiana di Kupang (Indonesia) ha avviato a Tofa alcuna attività per i bambini dai 3 ai 6 anni che costituiscono una risposta immediata e informale alla necessità di alfabetizzazione dei bambini della zona. La fondazione canossiana si è impegnata nel 2011-12 nella costruzione di una scuola materna che ha registrata fin da subito un aumento delle richieste di ammissione.
Ad oggi ci sono stati molti ritorni positivi e incoraggiamenti da parte dei genitori e degli uffci governativi affichè si desse seguito alla realizzazione di altre realtà educative a sostegno dei bambini e bambine delle zone rurali e più povere. Come prima risposta, le madri canossiane hanno avviato due classi del 1^ livello della scuola primaria, frequentata da 60 bambini.
Il progetto "Educhiamo il futuro" vuole garantire l'alfabetizzazione e l'istruzione di 300 bambini e bambine provenienti da famiglie con gravi difficoltà economiche e sociali del villaggio di Tofa, zona periferica della città di Kupang. La scuola primaria prevede 6 livelli e nella nuova struttura potranno essere ospitati fino a 300 studenti, suddivisi in due classi per ogni livello, 12 classi da 25 allievi.
Si chiede aiuto per:
* costruire l'edificio della nuova scuola
* arredare le aule in modo funzionale
* acquistare il materiale didattico necessario
* realizzare una mensa

Se volete contribuire, contattare la Caritas parrocchiale

domenica 18 ottobre 2015

XXIX Domenica

DOMENICA XXIX DEL TEMPO ORDINARIO
GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
Vangelo di Marco 10,35-45

Leggere bene il testo del Vangelo e meditarlo. Vediamo un altra volta un tentativo di primeggiare.
Come si presenta Gesù
Gesù è in viaggio verso Gerusalemme e dice per la terza volta che lì sarà condannato a morte. Ed ecco che i due fratelli Giacomo Giovanni chiedono a Gesù di sedersi uno alla sua destra e uno alla sua sinistra nel Regno che Egli va a formare. Vedere la risposta di Gesù. Segue la reazione degli altri dieci apostoli che non sono d'acordo e discutono....Gesù interviene: "Non fate come i governanti delle nazioni di questo mondo.......Chi di voi vuol essere grande si faccia il servo di tutti e chi vuole essere il primo si faccia schiavo di tutti, come il Figlio dell'uomo (Gesù) che non è venuto per farsi servire ma per servire e dare la sua vita in riscatto per tutti".
Gesù ci insegna il segreto per essere grandi nella vita: far della nostra vita un servizio. Applicato questo invito di Gesù al servizio alla giornata mondiale missionaria ci ricorda che proprio nel servizio missionario noi possiamo dare un apporto importante alla causa del Regno.
Gesù ha bisogno di tutti noi per continuare a salvare gli uomini del nostro tempo. Lo ha detto chiaro: Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a tutte le creature. E' la missione che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. E noi tutti siamo la Chiesa di Gesù. Tutti quindi siamo missionari

Preghiamo
Gesù ha dato la sua vita per fare di noi un solo ovile
Signore, la missione di evangelizzare è la più difficile, anche perchè nessuno può dare ciò che non ha.
Pertanto ti preghiamo: aumenta la nostra fede. Che possiamo inamorarci di te, Gesù, così da sentire il desiderio di farti conoscere a chi ancora non ti conosce o ti ha abbandonato.

Ci confrontiamo
Per molti di noi essere missionari è collaborare con le Missioni in corso all'estero. Anche questo è necessario. Però solo così non siamo missionari se poi ci dimentichiamo dell'urgenza di evangelizzare tanta gente tra noi che ha perso la fede. Questo è un peccato che tutti noi, persone buone, portiamo in coscienza. Non dimentichiamo che la fede che non si propaga è destinata a spegnersi. E questa è una delle cause per cui tanta fede di è intiepidita e non è più in grado di contagiare la vita degli altri.
In gruppo è più facile animarsi e prepararsi per evangelizzare

Ci compromtettiamo
Tutti dobbiamo e possiamo essere missionari. Come?
--Con la preghiera. Santa Teresina del Bambin Gesù nel suo convento di clausura ha salvato tante persone così da essere proclamata Patrona delle Missioni e i suoi genitori saranno beatificati proprio in questa domenica. Restare insensibili verso persone che hanno perso la fede è come renderci responsabili del loro peccato.
--Con il nostro modo di vivere. L'esempio è il modo di evangelizzare più efficace. L'esempio trascina.
--Con la Parola. Purtroppo il rispetto umano ci blocca e limita la nostra capacità di evangelizzazione. Se Gesù fosse per noi una Buona Notizia ci verrebbe facile condividerla.Perchè gli evangelici lo fanno?
--Formar gruppi e incorporarci di più nelle nostre comunità parrocchiali per aiutare la comunità a prendere coscenza che dall'ovile della chiesa se ne sono andate non una ma novantonove pecore delle cento pecore che c'erano, secondo la parabola del Vangelo, cioè urge evangelizzare i lontani.

Essere missionari è la prova che la nostra fede è autentica

domenica 11 ottobre 2015

XXVIII Domenica

DOMENICA XXVIII DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Marco 10,17-30

E' necessario leggere il testo del Vangelo per capire il commentario.
Come si presenta Gesù
A proposito di un tale a cui Gesù fece la proposta di seguirlo e che rifiutò perchè molto ricco, Gesù dice: "Quanto è difficile, per quelli che possegono ricchezze, entrare nel Regno di Dio...." [...] "E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel Regno di Dio"
Una condanna molto severa, però che coglie nel segno. Se ci pensiamo bene, il potere del possedere è causa di tanti mali per non dire di tutti i mali incluse le guerre in corso, il commercio delle armi, della droga fino alla tratta delle persone. E poi, abbiamo visto forse un ricco felice?
Di fronte a tanto sconcerto che creò la risposta di Gesù, Pietro prende la parola e dice: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito" cioè abbiamo scelto di essere poveri fino a rinunciare alle nostre famiglie per seguire te.
E Gesù:"...non cè nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo che non riceva già ora, in questa terra una felicità cento volte tanto di quanto ha lasciato, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà".
E' una grande rivelazione che Gesù ci ha fatto e una sfida per la nostra cultura nel dirci il vero segreto per essere felici su questa terra: seguire Gesù nella povertà c'è la promessa di una felicità già in questa terra cento volte più grande di quella che ci potrebbero dare padre o madre o fratelli o sorelle o figli o campi....... che pure sono cose buone. E' una grande sfida che possiamo accettare solo per fede. Però ce l'hanno confermata chi lo ha esperimentata.
S. Agostino ce ne dà la ragione: Dio ci ha fatti per Lui e il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in Lui

Preghiamo
Signore non abbiamo tanta fede per credere che tu puoi renderci felici più che tutte le cose anche buone di questa terra. Per questo ti chiediamo di aumentare la nostra fede per saper fare scegliere
Ci confrontiamo
--Diamo uno sguardo al nostro ambiente. Quando uno arriva a godere di un benessere materiale la prima cosa che gli viene spontanea è lasciare la pratica religiosa come se Dio venisse sostituito da...
--Per ricco Gesù non intende solo chi possiede beni materiali ma anche chi povero di beni ma con un cuore da ricco. Non dimentichiamo che tutti, incominciando dai poveri, abbiamo stampata nel cuore l'immagine del ricco e quindi con tutti i comportamenti propri del ricco non ultimo quello di chiudersi agli altri. La brama di aver e possedere blocca la capacità di servire.
-- Come già visto nel giovane ricco del Vangelo di oggi, lo spirito della ricchezza uccide molte vocazioni sacerdotali e religiose perchè illude con falsi paradisi artificiali e felicità illsusorie. Aggiungete casi concreti del danno che ha provocato o che provoca lo spirito da ricco in noi e attorno a noi e poi lo possiamo condividere.
Ci compromettiamo
-Ci domanderemo ogni giorno: chi ha bisogno di me, del mio aiuto materiale e spirituale.....
-Nelle famiglie, compito di una educazione cristiana è inculcare nei figli la coscenza che Dio ci ha creati per un progetto da realizzare in questa vita per il bene di tutti e non sacrificare i figli alle prorie ambizioni come quello di far carriera.

domenica 20 settembre 2015

XXV Domenica

DOMENICA XXV DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Marco 9,30-37
Come ci si presenta Gesù
Gesù annuncia per la seconda volta la sua passione, morte e resurrezione:"Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risusciterà".
Ma i suoi discepoli non capirono quanto Gesù diceva loro, anzi nel cammino discutevano chi di loro fosse il più importante.
Allora Gesù una volta a casa disse loro:"Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti".
E sulla croce Gesù ci si presenterà come l'ultimo, nientemeno che tra malfattori.E, preso allora un bambino,lo pose in mezzo a loro e , abbracciandolo, disse loro: "Chi accoglie uno solo di questi piccoli nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me accoglie anche colui che mi ha mandato".
Notiamo l'abbraccio del bambino. L'abbraccio vuol esprimere il desiderio di unirsi con la persona che si ama. E' quanto ci vuol dire Gesù abbracciando un bambino.
E chi rappresenta un bambino? Tutti coloro che non fanno storia e non contano ancora nella società.
E' proprio quanto ci vuol dire Gesù. Lui si identifica con tutti gli ultimi di questo mondo, con coloro che non fanno storia, che non contano. Per cui accogliere o farsi carico di uno di questi ultimi è accogliere o farsi carico di Gesù e con Gesù anche colui che lo ha mandato, il Padre.
Una vera comunione di vita trinitaria ogni volta che abbracciamo uno che non conta. E questo sarà proprio il tema del giudizio finale: "tutto quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli è a me che l'avrete fatto".

Ci confrontiamo
La domanda ci viene spontanea: Se Gesù lo incontriamo negli ultimi, dove lo possiamo trovare?
Subito ci si pone davanti il grande dramma dei rifugiati. Cerchiamo di seguire gli sforzi che si stanno facendo un pò dovunque, nelle nostre parrocchie, per ospitare i rifugiati e poi saperli incontrare.
Non dimentichiamo che il dramma più crudele del nostro tempo è la tratta degli esseri umani o per sfruttamento sessuale o per lavoro forzato o per accattonaggio forzato o per commercio di organi e molte situazioni simili....
Questo sfruttamento è una delle attività più redditizie, circa 32 miliardi di dollari all'anno, dopo il traffico di armi e droga. La Passione di Gesù continua e nella maniera tragica come quella della croce.

Preghiamo
La preghiera che ci viene spontanea è quella stessa di Gesù sulla croce:
Padre perdona loro.....
Ma chiediamo anche al Signore che ci mantenga viva nel cuore questa sofferenza per tutti questi fratelli "ultimi" con l'inquietudine di poter fare qualcosa per loro.

Ci compromettiamo
Intentare una relazione con una persona marginata: drogato, rifugiato, alcolizzato, povero, omosessuale......Fallo con spirito di fede, vedendo in lui Gesù. Allora ti aprirai cammino.
Il Papa nel suo messaggio per la giornata mondiale dell'ammalato dice: Servire chi soffre ci rende più simili a Gesù

don Erminio

sabato 19 settembre 2015

Tutta la luce che non vediamo

Personalmente sono sono un po' perplessa quando mi parlano di un romanzo dicendo "Ha visto questo o quel premio letterario". Sono certa che l'assegnazione di questi siano (dalla mia personale esperienza di lettrice) un'abile strategia di marketing, esattamente equivalenti ai quelle fascette colorate "acchiappa-polli" (categoria a cui pure io appartengo) e che presentano quel libro con una serie imbarazzante di superlativi.
Beh, stavolta mi devo ricredere!
Il libro narra due distinte vicende legate fin dalle prime pagine e destinate ad intrecciarsi in modo indissolubile. E' ambientato in una finestra temporale che va dal 1934 quando Marie-Laure scopre che sta perdendo la vista e Werner, un orfano davvero dotato, vive in una casa con la sorella e molti altri orfani. Due storie distanti ma che hanno in comune la voglia di vivere, a tratti solo sopravvivere in un periodo davvero buio della storia moderna. Forse il titolo non vuole solo ricordare questo ma, secondo me, anche la luce di cui risplende l'animo puro di persone buone, i nostri protagonisti, l'infaticabile padre di Laure o lo zio Etienne.
Werner è un talento naturale e proprio questo lo salva da un destino segnato dal lavoro in miniera e lo porta, attraverso la durissima scuola della Gioventù hitleriana, a specializzarsi nel costruire e riparare radio, oggetto che ama fin dall'infanzia quando, durante la notte, in compagnia della sorellina, ascoltava le trasmissione lontane che parlavano di scienze e di curiosità.
La storia è dura ma avvincente e scorre così velocemente che è una vera ingiustizia!
Come avevo detto, questo romanzo ha vinto il Pulizter meritatamente, davvero meritatamente. Infatti, secondo la giuria del Pulitzer, Tutta la luce che non vediamo è “un romanzo intricato e fantasioso, ispirato agli orrori della Seconda Guerra Mondiale e scritto in brevi ed eleganti capitoli che esplorano la natura umana e la potenza contraddittoria della tecnologia”.
Riassunto: da leggere assolutamente!

Stiamo ragionando se cambiare le regole di scelta del libro ma nel frattempo ecco cosa l'urna ci ha regalto.
"Il tutto mio"
di Andrea Camilleri

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

giovedì 17 settembre 2015

Musica

Se non sapete cosa fare domenica sera andate a Pianengo, c'é Gio Bressanelli che suona e il ricavato va alla LILT, lega italiana per la lotta ai tumori.

martedì 15 settembre 2015

Riassunto della Sagra

E finalmente questa estate (che ho profondamente sofferto!) è finita e ne ho certezza perchè é arrivata la Sagra!
Ecco qua cosa è successo e cosa ho visto in giro.
Iniziamo sabato pomeriggio, ore 15.00  Una festosa e soprattutto colorata comunità sudamericana ha festeggiato la loro patrona, la Madonna di Guadalupe. Composti e partecipi in chiesa, chiassosi e allegri in modo contagioso fuori dove, in una danzerina processione, si sono trasferiti sulle sponde del Serio per finire la festa... non è dato sapere a che ora!

Ora di cena... quest'anno va di moda il thailandese. Ve lo siete persi? Proprio male. Io me lo sono proprio gustato, fritto ma per niente unto e pure con un bis di Wonton... gnam!

Dopo cena, musica. Sul palco i Kukumer (che non è un gruppo tedesco!) direttamente da Moscazzano centro. Front-girl, Francesca, la nipote del don, la cui voce abbiamo già avuto modo di apprezzare.

Domenica come da copione e arriviamo a Lunedì sera. E si sa... non aspettano che questa occasione per sfoggiare "la divisa" da confratello e far prendere un po' d'aria a San Bernardino.

E come sempre, non può manca la banda di Trigolo e San Bassano che ormai è in grado di suonare il nostro inno ufficiale ("Inno a San Bernardino" scritta dal nostro indimenticato don Vincenzo de Maestri), anche entrando in chiesa e dribblando i confratelli con tanto di statua in spalla.

E chi era lo special guest ? Suor Angela direttamente da Brisbane, Australia. E' stata breve nel suo intervento durante la messa ma solo perchè abbiamo già un altro appuntamento fissato.