domenica 31 luglio 2016

e GMG sia!

Nella messa finale della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù, Papa Francesco ha incoraggiato i giovani a credere nell’amore di Dio, a crescere in un rapporto personale con Lui. Rifiutare la tentazione dello scoraggiamento, della tristezza o della vergogna, per lasciare spazio all’incontro vero, profondo e liberante.
A Dio non importa “il cellulare che usi – ha detto Francesco ad oltre un milione di giovani accorsi alla cerimonia – non gli importa se sei alla moda, gli importi tu. Ai suoi occhi vali e il tuo valore è inestimabile”.
“Non lasciatevi anestetizzare l’anima”, ha ribadito con forza, chiedendo ai giovani di rifiutare la tristezza, che “è un virus che infetta e blocca tutto, che chiude ogni porta, che impedisce di riavviare la vita, di ricominciare”. Mentre Dio “crede sempre che possiamo rialzarci e non si rassegna a vederci spenti e senza gioia”. Dio “fa sempre il tifo per noi come il più irriducibile dei tifosi”.
“Gesù – ha detto Francesco – desidera essere il tuo ‘navigatore’ sulle strade della vita!”.
La prossima GMG sarà a Panama e chissà se il nostro don Lorenzo avrà più compagnia!

domenica 24 luglio 2016

XXVIIa Domenica


XXVII-esima Domenica

Luca 11, 1-13
I discepoli di Gesù dopo di averlo visto pregare gli dicono : Signore insegnaci a pregare Leggere il Vangelo.
Come ci si presenta Gesù ?
Gesù risponde alla richiesta dei discepoli dicendo : quando pregate dite:
--Padre! Creati a sua immagine e somiglianza e incorporati al suo Figlio Gesù, siamo famiglia sua.
La preghiera allora è un dialogo tra padre e figlio. Questo dialogo avviene con la Parola. Dio ci parla e noi lo ascoltiamo. Noi gli parliamo e Lui ci ascolta. Senza scambio reciproco non c’è preghiera. Se Dio è Padre di noi, tutti noi siamo fratelli. E’ qui dove la nostra preghiera rischia di fallire. E’ Gesù stesso che ci dice: se tu stai per fare la tua offerta e t’accorgi che uno ha qualcosa contro di te, lascia la tua offerta e va a riconciliarti ...
Non è possibile aver incontro con Dio se non ci sentiamo fratelli.
--Sia santificato il tuo nome! Come? Comportandoci bene come figli così che tutti possano dire bene di Lui.
--Venga il tuo Regno! Il Regno di Dio lo rendiamo presente amandoci e nel servizio agli ultimi.
--Dacci oggi il nostro pane quotidiano! Tutti i beni sono di Dio creati da Lui per tutti. Nessuno quindi è padrone assoluto di ciò che possiede. Appartiene anche a chi non ne ha e ne ha bisogno. Dio dà a tutti il pane quotidiano servendosi di noi suoi figli. Pregare il Padre Nostro diventa una sfida al nostro egoismo.
--Perdona a noi i nostri peccati ... Il perdono di Dio è il segno più grande del suo amore di Padre.
--Non abbandonarci alla tentazione! Un Padre è presente soprattutto nelle emergenze dei propri figli .
--Segue la parabola dell’amico che va chiedere di notte il pane per gli amici che gli sono arrivati e l’invito: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Un Padre è sempre disponibile
Preghiamo
Signore, solo se ti sentiamo Padre e noi tuoi figli è possibile pregare in un dialogo di amore con Te. Aiutaci!

Ci confrontiamo
La preghiera come dialogo con Dio è segno della nostra fede. Se non preghiamo, la fede la perdiamo. Abbiamo delle tentazioni da superare:
- troppe cose da fare,
-non abbiamo tempo per pregare,
- molte illusioni della vita facile di oggi ci distraggono
- e ancor più una falsa idea della preghiera: ho pregato e non ho ottenuto niente .... “No ho ricevuto quanto gli ho chiesto, pero non mi è mai mancato quanto mi era necessario

Ci compromettiamo
A chi volesse intentare una vera esperienza di preghiera gli consigliamo di imparare a pregare leggendo piccoli brani del Vangelo con la domanda: che cosa mi vuol dire Gesù con quanto ho letto? Servirsi poi della lettura di alcuni salmi.
don Erminio

lunedì 18 luglio 2016

Arriva la mongolfiera

Fine del Grest......ma per davvero?
Con tutte queste settimane aggiunte, ho perso un po' il conto ma dovrebbe essere proprio così. E per chiudere con il botto non ci facciamo mancare niente, nemmeno una mongolfiera VERA!
Sabato prossimo, dalle ore 19.00, sarà possibile provare l'ebbrezza del volo in mongolfiera presso l'Oratorio di San Bernardino per vedere lontano ma anche ammirare quanto abbiamo tutto il giorno sotto gli occhi e forse abbiamo perso di vista!
Vi aspettiamo !

domenica 17 luglio 2016

XVI Domenica


DOMENICA XVI DEL TEMPO ORDINARIO
Luca 10,38-42
Gesù arriva a Gerusalemme dove dovrà scontrarsi con i sacerdoti che controllavano la vita religiosa del Tempio. Nella casa di Marta e Maria può vivere una pausa di distensione tra persone amiche.
A Marta che rimproverava Gesù perché Maria non la aiutava nelle faccende domestiche, Gesù risponde: “Marta,Marta .... di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”. “Di una cosa sola c’è bisogno”. Quale? Quella scelta da Maria seduta ai piedi di Gesù. Maria ai piedi di Gesù si sentiva amata. Le sue parole le davano conforto. Esatto: è ciò che l’uomo cerca nella sua vita per sentirsi felice cioè sentirsi amato senza condizioni. E’ quanto esperimentava Maria ai piedi di Gesù.
Ed è quanto Gesù volle far intendere anche a Marta preoccupata solo per le cose materiali: che solo abbandonandosi al suo amore potrà essere felice. Viene spontaneo pensare subito all’ Eucarestia dove Gesù ha voluto restare per essere alla portata di tutti e perché tutti avessimo la possibilità di fare l’esperienza di Maria.
Ricordiamoci che il Gesù della Eucarestia è il Gesù che ci ha amati fino a dar la vita su di una Croce. Lo diciamo in
Questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi ....
Questo è il mio Sangue versato per voi ...
Non c’è amore più grande di chi dà la vita per chi ama.
Nella Eucarestia c’è il Gesù che ci ama e sentendoci amatici sentiamo felici come Maria ai piedi di Gesù.
Signore, ciò che ti chiediamo è di poter renderci conto che tu sei lì nell’Eucarestia per facilitare a tutti la possibilità di innamorarci di te così che nessuno si senta solo soprattutto nella prova. La messa è la celebrazione della morte di Gesù in croce, l’avvenimento più grande della storia. Verrebbe spontaneo immaginare una partecipazione massiva della gente. Così pure pensando a Gesù presente in persona nella Santa Ostia, che si conserva nel Tabernacolo, viene spontaneo pensare a chiese frequentate.
Tutto il contrario. Partecipazione decimata alla messa e chiese deserte. Se c’è qualcuno che entra in Chiesa è per accendere un lumino a qualche santo. Non parliamo poi di quando finisce la messa. Dovremmo vedere gente compunta come se scendesse dal calvario. Che va ... E’un vero mercato che si dà dopo la messa .... E così che oggi la maggior parte di chi va alla messa fa anche la Comunione .... E’ un vero problema. Se questa è la situazione, allora quanti vanno alla messa e purtroppo non fanno l’esperienza di Maria, la sorella di Marta, seduta ai piedi di Gesù. Sarà per questo che nonostante che andiamo a messa poi continuiamo a vivere tristi e sfiduciati, come chi non si sente amato da nessuno?

Ci compromettiamo
Urge un proposito: Conoscere che cos’è la Messa dove Gesù ci dice tutto l’amore che Lui ha per noi. Non mancano foglietti che ci aiutano a capire che cos’è la Messa. Ognuno cerchi nella parrocchia. Pretendere di amare ciò che non si conosce è assurdo. La fede oggi si perde per ignoranza religiosa.
Ridurre la Messa a un puro rito religioso è come se dicessimo a Gesù che la sua morte in croce non ci riguarda poi tanto.
don Erminio

sabato 16 luglio 2016

Matrimonio!

Eccoli qua, belli come il sole in una giornata con un cielo da cartolina a celebrare il loro matrimonio!
... e il primo "parrocchiano" per don Lorenzo.
Auguri a Valentina e a Matteo, al secolo meglio noto come "il Pedro", per questa meravigliosa avventura insieme!

domenica 10 luglio 2016

XV Domenica


DOMENICA XV DEL TEMPO ORDINARIO
Luca 10,25-37
Nel suo cammino verso Gerusalemme Gesù incontra un dottor della legge. Meditiamo il dialogo tra i due.
Come ci si presenta Gesù?
Amare Dio con tutto il cuore ......e il prossimo come te stesso ... Fa questo e vivrai ...si,perché uno diventa ciò che ama. Se amiamo Dio diventiamo come Lui e in Lui ci ritroviamo tutti fratelli. E’ quanto ci vuole far capire Gesù rispondendo alla domanda del dottor della legge: chi è il mio prossimo, con la parabola del Buon Samaritano. Leggere attentamente il testo della parabola. Vediamo i due atteggiamenti che si danno.
-- L’atteggiamento del sacerdote e del levita che passarono oltre senza soccorrere il moribondo assaltato dai briganti. Gesù, anche senza parole, ce lo fa sentire disumano e contro Dio. Ignorare la sofferenza dell’uomo che soffre è ignorare –Per riscontro passa invece un Samaritano, uomo disprezzato e fuori dalla religione ufficiale, che vide, ne ebbe compassione, gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino. Poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. E all’albergatore disse: Abbi cura di lui,e pagò.
Questo uomo mette in risalto una qualità umana essenziale per la nostra convivenza che è la compassione.
Ed è quanto fa anche Dio con ciascuno di noi. Ci viene incontro,conosce tutti i nostri dolori, sa quanto abbiamo bisogno di aiuto e di consolazione. Ci viene vicino e non ci abbandona mai. Esattamente così si comportava anche Gesù con la gente del suo tempo. Gesù infatti è la rivelazione dell’amore del Padre. E allora chi è il Buon Samaritano? E’Dio che in Gesù, suo Figlio, si fa accanto a chi soffre.

Preghiamo
Signore, riconosciamo che in te l’amore è condivisione, compassione, vicinanza con chi soffre. Aiutaci ad essere buoni Samaritani con tutti quelli che soffrono sia nel corpo che nello spirito, come fai tu. Fortunatamente non mancano Samaritani nella nostra società. Pensiamo alle case famiglia e a tutta l’Opera della Papa Giovanni nel riscatto della prostituzione, ai volontari per l’assistenza degli anziani e ammalati negli ospizi e a tutte le forme di volontariato che sono in corso per i migranti. E’ certo che viviamo nella cultura del benessere che tende a globalizzare l’indifferenza. Però il Papa con l’Anno Santo della Misericordia sta tentando di presentarci il vero volto di Dio Padre che accompagna sempre i suoi figli nella sofferenza.

Ci compromettiamo
Solo se sento che Gesù è stato per me un buon samaritano , diventerò capace di fare altrettanto con gli altri, prendendomi cura di loro fino a pagare di persona come ha fato Gesù con me. Per questo è importante prendere coscienza ogni giorno di quanto Gesù ha fatto per me così che io possa fare altrettanto con chi è in difficoltà. Dopo la parabola del Buon Samaritano la domanda del dottor della legge: chi è il mio prossimo diventa: di chi devo farmi prossimo cioè chi ha bisogno di me Restare indifferenti oggi davanti a tanta gente che soffre è come se negassimo Dio .
don Erminio

giovedì 7 luglio 2016

E c'è anche il minigrest

Facebook mi viene in soccorso e ho scoperto che, giusto oggi, il miniGrest ha fatto visita al sindaco.
Bella iniziativa e davvero un preziosissimo aiuto per le famiglie!

mercoledì 6 luglio 2016

La ragazza del treno

Questo libro spiega benissimo perchè nel Regno Unito si voti di Giovedì!
Non è uno scherzo! Per un lavoratore inglese il giovedì è come il 26 del mese per un pensionato italiano: l’ultimo giorno utile prima della paga successiva, che è settimanale. Quindi i governanti britannici scelsero il giovedì per garantirsi che gli elettori proletari non avessero più soldi per sbronzarsi al pub!
La storia di Rachel inizia così, con una sbronza colossale (e nemmeno così occasionale) che non le permette di ricordare con chiarezza quello che ha visto. Rachel ha perso il lavoro ma continua a prendere il treno che la porta a Londra, ingannando la coinquilina che, dopo il brutto divorzio, l'ha accolta in casa. E' sola, non ha amici e l'unica cosa che fa è spiare le gente dal treno e immaginare le loro vite come se questi fossero usi amici, fantasticando su come vivano, su cosa facciano e come passino le loro giornate. Così inizia a speculare sulla vita di una coppia, Megan e Scott, guardandoli ogni mattina dal treno. Così quando Megan scompare e viene poi trovata morta, Rachel è incapace da stare da parte, si fa avanti fino a diventare una sospettata.
La storia si infittisce, con un ritmo da autentico thriller che giustamente conferma il fatto che questo romanzo abbia avuto tutto questo successo, tanto che ne faranno un film e con un'attrice bravissima, Emily Blunt.

Siamo in un periodo vacanziero e quindi ci sono ben due libri per farci compagnia in questa estate...
"L'analfabeta che sapeva contare"
di Jonas Jonasson

"La teologia del cinghiale"
di Gesuino Nemus

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

domenica 3 luglio 2016

XIV Domenica


XIV Domenica del tempo ordinario
Luca 10,1-12.17-20
Domenica scorsa Gesù ci aveva presentato le esigenze per essere suoi discepoli. Ora Gesù invia in missione un gruppo di 72 discepoli. Il numero di 72 è simbolico per dirci la Chiesa in missione verso il mondo intero. Come si svolge questa missione?
Sandali di ricambio e soprattutto come agnelli in mezzo ai lupi cioè senza atteggiamenti di prepotenza o La Chiesa di Gesù è missionaria. Gesù così l’ha fondata. Se non è missionaria non è più la Chiesa di Gesù.

Preghiamo
Signore, tu stesso oggi ci dici: “pregate il Padrone della messe perché mandi operai nella tua messe” cioè che tutti i battezzati siano apostoli nella tua Chiesa. E’ quanto ti vogliamo chiedere anche noi oggi, Signore.

Ci confrontiamo
Oggi si parla tanto della Chiesa in uscita nell’intento di arrivare alle 99 pecore che se ne sono andate dall’ovile. In America Latina si è in piena Missione Continentale. Anche da noi si moltiplicano attività pastorali di grande portata, però sempre settoriali. Come esempio, pensiamo a tutta l’attività catechistica che però non riesce a dare continuità alla vita religiosa dei ragazzi perché se in famiglia non si va in chiesa, anche il figlio farà altrettanto anche se ha fatto la Cresima.
Così si dica della grande attività estiva del Grest...e di altre formazioni di gruppi. Mai si è pensato a una missione per le famiglie che sono la cellula base di tutta la vita cristiana in una E poi se vi domandate: chi dovrebbe evangelizzare? La risposta la sappiamo: i preti... le suore...
Ma c’è nientemeno che un gruppo missionario nella parrocchia... Non siamo per tanto Eppure evangelizzare dovrebbe nascere dall’aver conosciuto e amato Gesù. Se amiamo Gesù non possiamo far finta di non conoscerlo e non parlare di Lui ad altri. E se non lo facciamo? Probabilmente la persona di Gesù non ci ha ancora ben impattato. Dobbiamo rivedere il nostro modo di credere.

Ci compromettiamo
E’ chiaro che la fede nasce e cresce con la Parola e con la Eucarestia. Però è con l’annuncio che diventa adulta. La fede si fortifica comunicandola. Da questo possiamo misurare la nostra fede cioè se amiamo o non amiamo Gesù. Qui urge formulare un proposito serio:annunciare la Parola.

venerdì 1 luglio 2016

Sabato e Domenica

Dove si mangiano i tortelli più buoni del mondo?
Da noi, a all'Oratorio di San Bernardino, questo Sabato e Domenica!
Prenotare è meglio e Sabato c'é pure il maxischermo per la partita dell'Italia.