domenica 24 luglio 2016

XXVIIa Domenica


XXVII-esima Domenica

Luca 11, 1-13
I discepoli di Gesù dopo di averlo visto pregare gli dicono : Signore insegnaci a pregare Leggere il Vangelo.
Come ci si presenta Gesù ?
Gesù risponde alla richiesta dei discepoli dicendo : quando pregate dite:
--Padre! Creati a sua immagine e somiglianza e incorporati al suo Figlio Gesù, siamo famiglia sua.
La preghiera allora è un dialogo tra padre e figlio. Questo dialogo avviene con la Parola. Dio ci parla e noi lo ascoltiamo. Noi gli parliamo e Lui ci ascolta. Senza scambio reciproco non c’è preghiera. Se Dio è Padre di noi, tutti noi siamo fratelli. E’ qui dove la nostra preghiera rischia di fallire. E’ Gesù stesso che ci dice: se tu stai per fare la tua offerta e t’accorgi che uno ha qualcosa contro di te, lascia la tua offerta e va a riconciliarti ...
Non è possibile aver incontro con Dio se non ci sentiamo fratelli.
--Sia santificato il tuo nome! Come? Comportandoci bene come figli così che tutti possano dire bene di Lui.
--Venga il tuo Regno! Il Regno di Dio lo rendiamo presente amandoci e nel servizio agli ultimi.
--Dacci oggi il nostro pane quotidiano! Tutti i beni sono di Dio creati da Lui per tutti. Nessuno quindi è padrone assoluto di ciò che possiede. Appartiene anche a chi non ne ha e ne ha bisogno. Dio dà a tutti il pane quotidiano servendosi di noi suoi figli. Pregare il Padre Nostro diventa una sfida al nostro egoismo.
--Perdona a noi i nostri peccati ... Il perdono di Dio è il segno più grande del suo amore di Padre.
--Non abbandonarci alla tentazione! Un Padre è presente soprattutto nelle emergenze dei propri figli .
--Segue la parabola dell’amico che va chiedere di notte il pane per gli amici che gli sono arrivati e l’invito: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Un Padre è sempre disponibile
Preghiamo
Signore, solo se ti sentiamo Padre e noi tuoi figli è possibile pregare in un dialogo di amore con Te. Aiutaci!

Ci confrontiamo
La preghiera come dialogo con Dio è segno della nostra fede. Se non preghiamo, la fede la perdiamo. Abbiamo delle tentazioni da superare:
- troppe cose da fare,
-non abbiamo tempo per pregare,
- molte illusioni della vita facile di oggi ci distraggono
- e ancor più una falsa idea della preghiera: ho pregato e non ho ottenuto niente .... “No ho ricevuto quanto gli ho chiesto, pero non mi è mai mancato quanto mi era necessario

Ci compromettiamo
A chi volesse intentare una vera esperienza di preghiera gli consigliamo di imparare a pregare leggendo piccoli brani del Vangelo con la domanda: che cosa mi vuol dire Gesù con quanto ho letto? Servirsi poi della lettura di alcuni salmi.
don Erminio

Nessun commento: