giovedì 30 agosto 2012

I pinguini di Mr. Popper



Sei simpaticissimi pinguini sono i protagonisti del film di questa settimana insieme al mitico Jim Carrey che, nelle vesti del signor Tom Popper, interpreta un'immobiliarista che, grazie alla sua audacia e alla sua assistente tuttofare, riesce a ottenere qualsiasi contratto e a concludere ogni affare. Proprio quando egli deve riuscire ad acquistare il Tavern on the Green, leggendario locale di Central Park per diventare socio della società per cui lavora, il padre avventuriero che era sempre in giro per il mondo fin da quando Tom era piccolo, decide di lasciargli in eredità non uno ma ben sei pinguini! Questi ultimi che dapprima sembrano solo capaci di distruggere e disordinare il suo "minuscolo" appartamento (solo 300 mq nel centro di New York!)diventano poi il mezzo che gli permetterà di riallacciare i rapporti con i due figli e la moglie da cui era separato. Inoltre questa esperienza lo arricchisce come uomo in quanto riconosce che prima dei soldi, degli affari ci sono valori molto più importanti come quelli dell'amore e della famiglia! Infatti è proprio grazie alla nuova persona che è diventato che riuscirà ad ottenere la fiducia e l'approvazione della proprietaria del locale di Central Park: la signora Selma Van Gundy (Angela Lansbury) che gli venderà l'edificio. Il film si conclude con il viaggio della famiglia Popper in Antartide dove i pinguini si sentiranno finalmente a casa!

sabato 25 agosto 2012

LA FELICITA’ E’ REALE SOLO QUANDO CONDIVISA

Ho imparato che sette giorni sono sufficienti per guardare le cose da una diversa prospettiva. Basta andare nel posto giusto. Il posto giusto io l’ho trovato a Bajze, in Albania. E’ il posto in cui trovi qualche casa, sterminati campi di sterpaglie e poco altro: tre suore instancabili, un prete e una cinquantina di bambini. Siamo partiti con la Caritas di Crema con l’intento di organizzare un campo estivo per i bambini albanesi. Un’idea di ciò che abbiamo fatto potete farvela se conoscete il Grest. Perché dunque viaggiare per 34 ore per cercare una cosa che troverei a cinquanta metri da casa? Perché un’esperienza del genere scioglie ogni pregiudizio. Perché vivere con quindici persone che non conosci ti costringe a metterti un po’ in discussione. E perché queste quindici persone ora mi piace definirle interessanti ed interessate e stando qui non avrei avuto modo di conoscerle in maniera approfondita. Perché ho imparato a non dare per scontate le possibilità che noi ragazzi abbiamo qui in Italia; soprattutto noi ragazze possiamo vestirci come ci pare, uscire come, quando, dove e con chi vogliamo; possiamo proseguire gli studi se lo desideriamo oppure cercarci un lavoro. Perché ho capito che se vai in giro senza trucco, con i capelli legati alla bell’e meglio e tutta sudata non sei brutta, hai solo caldo. Ma soprattutto per quello che ti danno dei bambini che non sono abituati a ricevere attenzioni, a vedere un adulto che gioca con loro e ad essere applauditi. E per i ragazzi e le ragazze, adorabili, che ci hanno aiutato con entusiasmo ed hanno collaborato nel ruolo di animatori; il loro contributo è stato fondamentale. Perché ho capito molto bene “che dal bene nasce il meglio”. M

lunedì 20 agosto 2012

La ricchezza di un sorriso



Guardate chi sbuca in mezzo a questo gruppo di ragazzi in camice bianco?!
Ma sì, è proprio il nostro nelloRapa che ha fatto compagnia a questi bravissimi dottori che con la loro voglia e il loro coraggio hanno aiutato e donato un sorriso a molti bambini!
Davvero tanti complimenti!!!


Ed ora ecco la testimonianza di uno di loro:

 "Ciao a tutti, vi racconterò la mia fantastica esperienza in Croazia, precisamente all'ospedale di Gornja Bistra dove ho svolto la mia attività di volontario. Qui credo di aver vissuto l'esperienza più bella di tutta la mia vita; in primo luogo perché sono stato a contatto con bambini che hanno malattie gravissime a cui ho potuto dare un po' della mia felicità, e in secondo luogo ho conosciuto ragazze e ragazzi la cui amicizia spero non svanirà mai. I bambini hanno attirato molto l'attenzione di tutti soprattutto qualcuno in particolare come Mate che ogni mattina si svegliava cantandosi "Tanti auguri" da solo oppure la canzone "Azzurro"; poi ancora c'era un ragazzo soprannominato "fuggitivo" perché ogni volta che usciva dall'ospedale si metteva a correre e nessuno riusciva a fermarlo! In seguito durante questi dieci giorni abbiamo lavorato molto usando picconi, pennelli ma soprattutto la nostra forza di volontà e, arrivata la sera, ci rilassavamo davanti ad un grande falò cantando tutti insieme, facendo il karaoke, giocando a carte oppure a ping pong. Arrivato però il momento di ripartire, l'emozione è salita alle stelle e sono scese un po’ a tutti quelle quattro lacrime che fanno capire quanto sia stata bella un'esperienza simile e che bisognerà ritornare per forza per rivedere il sorriso di quei bambini a cui ti sei tanto affezionato!"
Cristian

domenica 19 agosto 2012

A spasso per i monti

E chi lo dice che ad Agosto non ci sia la neve?
Guardate un po' qua chi sie è fatto portare in giro da don Natale!

sabato 18 agosto 2012

A ferragosto

... non tutti stanno a casa a "tirare le orecchie" ai due festeggiati!
C'é anche chi, come i nostri amici qui ritratti, va in giro per monti a prendere un po'di fresco, facendo anche un po' di fatica ma ne vale la pena... vuoi mettere la vista dal rifugio Gherardi?

venerdì 17 agosto 2012

Buon compleanno

A Ferragoto non ci sono solo i gavettoni ma anche i compleanni, ben due, di Lorena e di Davide che, in questo scatto non troppo felice, si stano esibendo in una gara di soffio alle candeline.
Davide ci ha messo tanta e tale energia da risultare... mosso!

giovedì 16 agosto 2012

From my diary...lettera n° 3

Hi Elisabetta!
Tutto ok?
Io non prpoprio: sono appena uscita di casa sbattendo la porta e, dopo aver attraersato tutto il paese, mi sono rintanata qui: nella nostra vecchia casa disabitata!
 E vuoi sapere il perchè di una fuga così improvvisa? Il punto è che ho scovato mia sorella mentre stava frugando tra le mie cose, in particolare, nella scatola dove ho nascosto le lettere dedicate a te! Così, rossa per la rabbia e l'indignazione, le ho mollato uno schiaffo in pieno viso e, prima che si rendesse conto di quello che era successo, io me ne ero già andata con la mia corrispondenza sotto braccio.
Ma è possibile che i fratelli minori non si possano mai fare i fatti loro??!
Spero solo per lei che non le abbia lette altrimenti...

Beh, ora veniamo a noi. Io sono tornata a casa dal camposcuola e le attività sono ricominciate a tempo pieno! Presumo che tu invece sia andata invacanza con i tuoi per sfuggire all'afa che incombe minacciosa lì da voi... Spero che ti sia divertita.

Uffa! Oggi ho la testa fra le nuvole: non faccio in tempo a scrivere due frasi che i miei pensieri tornano alla mia camera sottosopra e a mia sorella che tenta di aprire con forza la parte più segreta di me.
E' stata davvero un ficcanaso... anche se un po' mi ricorda noi da piccole quando frugavamo dappertutto e volevamo sempre sapere e scoprire ogni cosa.

Una volta infatti ci siamo addirittura perse nel boschetto dietro casa nostra perchè volevamo semplicemente osservare la volta celeste dalla radura che c'è al di là del bosco. Così molto ingenuamente ci siamo avventurate un po' troppo in là e il buio ci ha colto alla sprovvista cambiando i sentieri e modificando il nostro senso dell' orientamento.
Che terribile spavento abbiamo preso! Ongi rumore, anche il più innocuo, ci terrorizzava a morte e le stelle non sembravano più così belle e luminose ma fioche e tetre.
Poi, finalmente dopo minuti che sembravano anni, abbiamo visto in lontananza una flebile luce e ci siamo messe a correre in quella direzione quindi ci siamo gettate tra le braccia dei rispettivi padri, per poi ascoltare i rimproveri carichi di apprensione, piangendo lacrime di sollievo e contentezza.

Che momenti!
Sarebbe bellissimo riviverli... insieme.

mercoledì 15 agosto 2012

La mia vita è uno zoo

Molti di voi staranno pensando che questa sia una confessione o semplicemente una condizione condivisa mentre in realtà è il titolo del film che abbiamo visto insieme. In effetti, almeno qualcosa nella nostra vita assomiglia ad uno zoo ma il protagonista, un eccezionale Matt Damon (finalmente un in ruolo "umano" senza muscoli in bella mostra), ha un sacco di buone ragioni per dire ciò.
La storia, tratta da una vicenda vera, racconta di un padre che, volendo dare una svolta alla propria vita e quella dei figli, lascia il lavoro di reporter e cambia casa. Non una casa qualunque ma addirittura uno zoo, con tanto di leoni, tigri, orsi e altri animali esotici e "lontano 9 miglia dal negozio di alimentari più vicino". E' l'inizio della loro avventura, di come il dolore per la perdita dell'amatissima moglie e madre possa essere metabolizzato ed infine superato, o meglio come sia possibile sfuggire all'apatia in cui il dolore fa sprofondare. Detta così sembra una storia strappalacrime ma questo film è davvero divertente, a cui fanno da cornice perfetta i dipendenti dello zoo, dallo scozzesse sanguigno all'affascinante inserviente (interpretata da Scalett Johannsson), uno zio molto sopra le righe ed una figlietta davvero tanto tenera quanto saggia ("tu sei più bello di altri papà, loro non hanno i capelli"). E' quando, alla fine, la riapertura dello zoo è un successo , il lieto fine è davvero ovvio.
E' un film per tutta la famiglia ma che non tocca affatto temi sciocchi, il dolore per una perdita, le comprensioni fra adolescenti e genitori, le difficoltà per un lavoro precario ma tutto questo è presentato (complice anche l'happy ending) in una chiave ottimista, come a dimostrare che le difficoltà possono essere affrontare e (spesso) superate, specie se si può contare sull'aiuto di tutta la propria famiglia e della comunità locale. E' bellissima la scena in cui la cassiera di un supermercato incoraggia il protagonista a non mollare e gli prenota addirittura dei biglietti per il giorno dell'inaugurazione.
Da questo film ci sono due frasi che lo spiegano tutto (e che ci sono anche nel trailer qui sopra)
La prima: Rosie "Papà perchè non racconti più storie?" Benjamin "Perchè la stiamo vivendo"
e la seconda: Benjamin al figlio Dylan "A volte tutto quello che serve sono venti secondi di spudorato coraggio, davvero bastano venti secondi di imbarazzante coraggio e posso assicurarti che il risultato può essere meraviglioso!"
La vicenda è tratta, come vi dicevo, da una storia vera.
Il Dartmoor Zoo esiste davvero, si trova nella zona sud-ovest dell' Inghilterra, occupando ben 33 acri (quasi 14 ettari) di campagna e boschi. E' stato acquistato dalla famiglia Mee nel 2007 e a Luglio dello stesso anno ha riaperto. Questa vicenda è stata quindi raccontata in un libro, scritto dallo stesso Benjamin Mee e tradotto in ben 20 lingue, e poi tradotta per il grande schermo con un cast di tutto rispetto. Se volete saperne di più su questo parco, cliccate QUI.

martedì 14 agosto 2012

40 anni: che traguardo

Purtroppo solo oggi ho avuto questa fotografia, scattata lo scorso 10 Giugno, presso il Centro ANFFAS delle Villette, dove una grande festa ha celebrato don Luciano Taino.
Cari ragazzi questo nome non vi dirà nulla ma ai vostri genitori, oggi quarantenni e anche più, sappiate che don Luciano è stato il nostro curato, colui che ha fatto dell'Oratorio il luogo che conoscete e talmente denso di vita e esperienze che oggi nemmeno lo potete immaginare. E' il curato che ci ha fatto "crescere", quello che se venivi all'Oratorio era perchè dovevi (e non potevi) sporcarti le mani, quello che ci ha insegnato il valore della comunità e del volontariato.
Non si può che ringraziare un prete così e oggi, anche questo modesto blog, lo celebra.
Caro don, auguri per i tuoi primi 40 anni di sacerdozio e per tutti quelli che verranno.

lunedì 13 agosto 2012

Chiusura col botto!

Se non l'avete vista non sapete che cosa vi siete persi!
Una cerimonia di chiusura in grande stile ovviamente, perchè Londra voleva far bella figura anche in questa occasione ma spendendo meno soldi. Filo conduttore: la musica, perchè quando si parla di musica gli inglesi hanno di che potersi giustamente vantare e, ieri notte nello stadio olimpico trasformato in discoteca, c'erano tutti, vivi e morti! Eh si, perchè perfino John Lennon e Freddy Mercury hanno dato il loro contributo, ovviamente in video, ma da pelle d'oca; penso che i 2 minuti del leader dei Queen resteranno nella storia.
Volete sapere chi c'era ? Emili Sandé bravissima come sempre, Liam Gallagher (era una mia impressione o non era per niente intonato?), Jessie J che poteva anche vestirsi già che c'era!, George Michael occhiali scuri e cintura MOLTO tamarra, i Take That che mi piacciono sempre molto, Fatslim Boy e finalmente gli atleti cominciano a ballare, quel che resta dei Queen e dei Pink Floyd con i loro successi inossidabili, Annie Lennox con una scenografia alla "Pirati dei Caraibi" e da lei interpretata con la solita bravura smisurata, le Spice Girls che in questi anni non ci sono per niente mancate, i Pet Shop Boy e i Muse.
E siccome siamo in vena di resoconti, vediamo cosa ci lascia questa olimpiade.
Sarah Attar, 16 anni, prima rappresentante olimpica dell’Arabia Saudita che ha corso con addosso tutto quanto le è stato concesso ma, non mollando, è arrivata al traguardo con 30 secondi dopo di chi l'ha preceduta, cioè la penultima. Davvero coraggiosa e in perfetta linea con lo spirito olimpico.
Parliamo di medaglie rubate, nel pugilato (davvero clamoroso), nella ginnastica (anche quando il regolamento complotta contro i nostri) e nei tuffi (davvero senza parole). E pensare che, proprio in questa disciplina, un tuffatore ha chiesto ed ottenuto (il ragazzo era inglese, ovviamente!) di rifare il tuffo perchè "disturbato" dai flash del pubblico e poi ha anche vinto il bronzo... ma che faccia di... bronzo!
Non parliamo di medaglie attese e non prese ma di quelle guadagnate negli sport meno "famosi" come il Takwondo (quella specie di judo dove gli atleti sono imbottiti come degli omini Michelin) dove abbiamo portato a casa un ORO, il tiro al volo e affini che ci hanno dato tante soddisfazioni e un eroico (e non può essere definito in altro modo) BRONZO nella mountain-Bike, un'autentica impresa da far invidia anche al ragionier Fantozzi!
Nulla da ridire sull'organizzazione londinese ma, da italiani nati esperti di moda, non si può tacere! Parliamo delle terribili divise indossate dagli addetti alle premiazioni, un viola ma viola-viola, davvero orribile, e per di più coordinato ad un cappellino che sembra un aeroplanino atterrato in modo sfortunato; va beh, li hanno disegnati in una scuola di design... perdoniamo l'inesperienza. Ma che dire delle divise della squadra inglese, disegnate addirittura da Stella McCartney (figlia del più famoso Paul): tutti bianchi con quei risvolti dorati sembravano proprio dei... formaggini! Ma il meglio del peggio è stato messo in mostra dalla squadra ungherese. Si sa che a Londra piove sempre e allora... ecco qua delle belle galosce, ovviamente come parte integrante della divisa della squadra olimpica. Che dire? Mica tutti hanno Giorgio Armani...
E adesso tocca alle Paraolimpiadi. Appuntamento al 29 Agosto!

domenica 12 agosto 2012

Ancora mare

Ma chi è che fa capolino dietro la Banda Zuccotti?
Si, si, è proprio lui, quello che vuole fare un giro in tutte le belle località di mare, monti, laghi e qualunque altro luogo dove di possa essere un "rapanello" in vacanza.
Quindi se volete anche voi portare a... quel paese (basta che sia vacanza!) il nostro Nello Rapa, cliccate sull'immagine a destra dello schermo e seguite le istruzioni.
E' davvero facilissimo!

sabato 11 agosto 2012

Strani ometti blu

Grande Puffo, Quattrocchi, Tontolone, Puffetta.. chi non se li ricorda?
Il film di questa settimana è stato proprio "I Puffi", un giusto mix di animazione, tecnologia 3D e saga a misura di bambini. La trama è davvero molto semplice ma questo non significa produrre un film banale: Gargamella insegue i Puffi fuori del villaggio in cui abitano e loro, attraverso un portale magico, arrivano a New York; non si lasciamo scoraggiare e si rivelando davvero ingegnosi nel tentativo di riaprire il portale e tornare a casa prima che Gargamella li catturi.
Un film destinato ai bambini ma davvero piacevole anche per noi adulti che, sicuramente, da piccoli seguivamo le loro avventure in tv e collezionavamo i loro pupazzetti. Questi Puffi sono decisamente più moderni, sanno andare con lo skateboard e Puffetta va letteralmente "in palla" al reparto abbigliamento-bambole del centro commerciale, sanno, dopo un iniziale "sfasamento", come non sorridere alla battuta “Uuuuuhhhh… Google…” quando l’umano che li sta aiutando usa il motore di ricerca, adattarsi alla perfezione al nuovo mondo e, per questo loro spirito di avventura, non possono che essere simpatici!
Insomma una bella serata e finalmente con un numeroso pubblico di bambini!

Colgo l'occasione per comunicare che Mercoledì prossimo è Ferragosto quindi la prossima proiezione sarà Martedì.Segnatelo sul calendario e non puffate... ops, mancate!

venerdì 10 agosto 2012

Troppi giochi

Se volete sapere perché il post di oggi ha tutte queste belle immagini allora andate a leggere l'editoriale di Massimo Gramellini e vi verrà da sorridere ogni volta che, in futuro, sentire parlare di questi sport.
E stasera... tutti a fare il tifo per l'Italia del Volley e della Pallanuoto!

mercoledì 8 agosto 2012

Doodle per le Olimpiadi

Doodle significa "scarabocchio" e, in questi anni, i designers di Google si hanno letteralmente viziato.
Non c'è occasione in cui la loro creatività non ci sorprenda e, durante questi giochi olimpici, stanno proponendo cose davvero strabilianti.
Ogni giorno fa la sua comparsa sulla home page del motore di ricerca uno sport olimpico in versione fumetto ma, ieri e oggi, i Doodle non sono solo animati ma sono degli autentici giochi! Infatti ieri la sfida era sulla corsa ad ostacoli ed oggi la pallacanestro.
I Doodles interattivi sono molto popolari e non sono esattamente una novità, infatti scorrendo la galleria on-line ce ne sono davvero molti partendo dal primo che celebrava il Gioco del Pac Man.
Anche se i Doodles sono una vera sorpresa per gli utenti, il team di Google ci lavora e accetta anche suggerimenti: se avere un'idea potete scrivere a proposals@google.com.
E per vedere l'intera galleria olimpica, ad oggi, basta cliccare sull'immagine iniziale!

martedì 7 agosto 2012

Life on Mars

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Si chiama Curiosity (come deciso attraverso un concorso bandito in tutte le scuole americane) ed è atterrato (dopo 8 mesi e mezzo di navigazione nello spazio) su Marte. "L'ultima frontiera" come è stata chiamata, in un modo che ricorda Star Trek.
E' grande come un Suv e ha trasmesso già la prima foto in bianco e nero, ma ora si limiterà ad autocontrollarsi: solleverà la torre con le camere per le foto in 3D, libererà le coperture di tutti gli obiettivi e sistemerà gli strumenti. Fra tre giorni, inizierà a esplorare veramente con una prima panoramica a colori del cratere dove è atterrato.
Questo mi ricorda molto il simpatico rover di "Planet 51" che, spedito su un pianeta sconosciuto, spediva solo fotografie di rocce invece di cercare forme di vita umana o almeno un po' di acqua.
Nel frattempo la rete l'ha buttata sul ridere...

lunedì 6 agosto 2012

E ora in Sicilia

Dopo essere stato in spiaggia in Sardegna, il nostro Nello ha deciso di fare una tappa "culturale" visitando la bellissima cittadina di Noto in Sicilia, famosa per il barocco che qui ha trovato la sua massima espressione scolpito in queste pietre di tufo giallo. Davvero uno splendore!
Ed è qui che il nostro amico Diego (quello della redazione di CremAvvenimenti) lo ha "beccato"!
E voi dove l'avete incontrato ?

domenica 5 agosto 2012

Il mare di Sardegna

I nostri ragazzi sono andati in Sardegna (e dove trovare un tale splendore di mare e spiagge!) e il nostro Nello li ha seguiti!
Beati loro! Ma le vacanze non sono ancora finite!
Allora fateci sapere dove siete stati in ferie e quali altre mete ha visitato il nostro eroe.

sabato 4 agosto 2012

Andiamo a Rio

Il film che abiamo visto insieme, questa settimana, è stato "Rio" e il bel video clip qui sopra ci ricorda uno dei momenti salienti della storia. Blue è un pappagallo raro, per la precisione un ara macao, catturato appena "fuori dal guscio" per essere venduto ai ricchi paesi del Nord America e così finisce in Minnesota, dove, caduto dal camion che lo trasportava, viene soccorso e adottato da Linda, una ragazzina tutta libri e vita tranquilla. Cresciuto a cioccolata e mashmallows, Blu è un pappagallo "istruito" che ama la vita sedendaria, infatti non è capace di volare ma compensa questa mancanza con l'ingegno e la fantasia (fino ad oggi non avete mai visto un pappagallo in skateboard?). Raggiunta da Tullio, un ornitologo quanto mai stravagante, Linda scopre che Blue é l'unico esemplare maschio della specie e, per questo motivo, acceta di andare in Brasile affinchè questo si accoppi con Gioiel, magnifica e sola femmina rimasta sul territorio brasiliano. Nella giungla amazzonica e attraverso rocambolesche (dis)avventure, Blu scoprirà la propria identità, imparando ad amare e a volare.
Un film carino che ci fa riflettere circa le nostre possibilità o meglio le nostre potenzialità troppe spesso inespresse. In fondo è scritto nel DNA che un pappagallo debba sapere volare come é scritto che chiunque sia brasiliano sappia ballare!
E quante battute davvero fulminanti... come
"Non parlarmi di natura: io guardo Animal Planet, so tutto della catena alimentare!" oppure
"Come andare nella giungla? Sai quando dicono 'E' una giungla là fuori!' non penso che lo dicano in senso positivo"
Davvero un bel filmetto!

mercoledì 1 agosto 2012

From my diary... lettera n°2

Ciao Betta!
Come stai? Ti sono mancata?!
Sai, mi sono presa anch'io il mio periodo di riposo per sfuggire alle mille faccende di tutti giorni che spesso non ci lasciano respirare: dal pascolo delle mucche, alla mungitura delle capre o alla nascita di un puledrino... Però dalla montagna non sono riuscita a scappare: è stato più forte di me! E' per questo che la mia unica vacanza si è rivelata anche quest'anno il camposcuola ad Avolasio! Sì, esatto: proprio come quello a cui eravamo andate insieme io e te nella lontana estate del 2012! 
Chissà come sono le vacanze lì da te... il caldo afoso mescolato allo smog, il rumore dei clacson e del solito traffico cittadino che non si prende mai neanche una settimana di ferie. Beh, c'è da dire che in questo momento non ti invidio nemmeno un po' perché io tra le mie montagne mi trovo proprio benone! Il sole mi accarezza dolcemente la pelle e nello stesso tempo un venticello leggero mi abbraccia affettuoso per non farmi provare quel caldo torrido che invade le vostre città e uniforma tutti mille colori esistenti in un’unica tonalità: il grigio.
Comunque, dato che mi è venuto in mente, perché non immergerci pian piano nei ricordi con un lungo boccaglio che ci permetta di rimanere abbastanza aggrappati alla realtà da poter tornare facilmente in superficie nel caso dovessimo spingerci troppo in profondità?
…“Quella mattina io non avrei voluto partire: d'un tratto tutta la determinazione e la voglia mi avevano lasciato sola con le mie insicurezze e paure. Ma quando ho sentito la tua mano nella mia ho capito che nulla poteva fermarci perché eravamo una squadra e ci saremmo sempre (o almeno credevo) compensate a vicenda e aiutate nelle difficoltà!
E' proprio con questo presupposto che siamo partite e... non ce ne siamo pentite!
Il tempo è stato meraviglioso per quasi tutta la settimana e ci ha permesso di fare numerose gite ed escursioni.
Quella più dura, alla quale neanche i nostri piedi ben allenati hanno saputo resistere e senza procurarci due enormi vesciche, è stata quella ai Piani di Artavaggio. Dopo essere arrivati qui grazie a tre ore di duro cammino il nostro gruppo di coraggiosissimi si è spinto oltre: fino alla cima della Soda Dura, meglio conosciuta come Piramide! Appena toccata la vetta, dopo aver ripreso fiato, in noi si è insinuato un sentimento che non avevamo quasi mai provato in modo così intenso, te lo ricordi, l'orgoglio? Era bellissimo guardare gli altri dall'alto al basso (nel vero senso del termine) anzi, non vederli proprio!
Un altro momento molto emozionante è stato il tuffo nel torrente... non
scorderò mai la sensazione di sconfiggere ogni timore, arrivare a testa alta sul trampolino di roccia e... saltare, ritrovandosi per un secondo nel vuoto e pensando:- L'ho fatto davvero!!!-, per poi sentirsi trafitti da mille lame di acqua ghiacciata e nuotare il più in fretta possibile per uscire alla ricerca di un salviettone ma anche di un nuovo scoglio, magari leggermente più alto!
E le mille risate alle due di notte?! Quelle non puoi averle dimenticate, come neppure le scorpacciate di nutella, lo spaventoso horror e le mille scenette che ci imbarazzavano ma ci facevano anche tanto divertire!
Da questa fantastica esperienza però, non ci siamo portati a casa solo i bans e i balli di gruppo (mi sembra che quell'anno la canzone dell'estate fosse Balada!) ma anche tanti insegnamenti per vivere meglio con sé stessi e con gli altri.
 Infatti  abbiamo capito che è importante saper ascoltare gli altri, fidarsi, condividere, rispettare, scegliere bene valutando tutte le possibilità e testimoniare la parola di Dio!
E' anche grazie a questo campo che tra noi è nata un'intesa molto forte e il nostro legame si è saldato! Quanto vorrei rivivere questi momenti!”
Pluff! Sei tornata anche tu in superficie sana e salva?! Spero di sì perché tra le onde dei miei ricordi potresti affogare molto facilmente!
Ora ti devo proprio salutare perché le attività qui al campo non finiscono mai e la “Respo” del gruppo ci sta chiamando!!!
Spero che anche tu ti stia divertendo!