Ciao Betta!
Come stai? Ti sono mancata?!
Sai, mi sono presa anch'io il mio periodo di riposo per sfuggire alle mille faccende di tutti giorni che spesso non ci lasciano respirare: dal pascolo delle mucche, alla mungitura delle capre o alla nascita di un puledrino... Però dalla montagna non sono riuscita a scappare: è stato più forte di me! E' per questo che la mia unica vacanza si è rivelata anche quest'anno il camposcuola ad Avolasio! Sì, esatto: proprio come quello a cui eravamo andate insieme io e te nella lontana estate del 2012!
Chissà come sono le vacanze lì da te... il caldo afoso mescolato allo smog, il rumore dei clacson e del solito traffico cittadino che non si prende mai neanche una settimana di ferie. Beh, c'è da dire che in questo momento non ti invidio nemmeno un po' perché io tra le mie montagne mi trovo proprio benone! Il sole mi accarezza dolcemente la pelle e nello stesso tempo un venticello leggero mi abbraccia affettuoso per non farmi provare quel caldo torrido che invade le vostre città e uniforma tutti mille colori esistenti in un’unica tonalità: il grigio.
Comunque, dato che mi è venuto in mente, perché non immergerci pian piano nei ricordi con un lungo boccaglio che ci permetta di rimanere abbastanza aggrappati alla realtà da poter tornare facilmente in superficie nel caso dovessimo spingerci troppo in profondità?
…“Quella mattina io non avrei voluto partire: d'un tratto tutta la determinazione e la voglia mi avevano lasciato sola con le mie insicurezze e paure. Ma quando ho sentito la tua mano nella mia ho capito che nulla poteva fermarci perché eravamo una squadra e ci saremmo sempre (o almeno credevo) compensate a vicenda e aiutate nelle difficoltà!
E' proprio con questo presupposto che siamo partite e... non ce ne siamo pentite!
Il tempo è stato meraviglioso per quasi tutta la settimana e ci ha permesso di fare numerose gite ed escursioni.
Quella più dura, alla quale neanche i nostri piedi ben allenati hanno saputo resistere e senza procurarci due enormi vesciche, è stata quella ai Piani di Artavaggio. Dopo essere arrivati qui grazie a tre ore di duro cammino il nostro gruppo di coraggiosissimi si è spinto oltre: fino alla cima della Soda Dura, meglio conosciuta come Piramide! Appena toccata la vetta, dopo aver ripreso fiato, in noi si è insinuato un sentimento che non avevamo quasi mai provato in modo così intenso, te lo ricordi, l'orgoglio? Era bellissimo guardare gli altri dall'alto al basso (nel vero senso del termine) anzi, non vederli proprio!
Un altro momento molto emozionante è stato il tuffo nel torrente... non
scorderò mai la sensazione di sconfiggere ogni timore, arrivare a testa alta sul trampolino di roccia e... saltare, ritrovandosi per un secondo nel vuoto e pensando:- L'ho fatto davvero!!!-, per poi sentirsi trafitti da mille lame di acqua ghiacciata e nuotare il più in fretta possibile per uscire alla ricerca di un salviettone ma anche di un nuovo scoglio, magari leggermente più alto!
E le mille risate alle due di notte?! Quelle non puoi averle dimenticate, come neppure le scorpacciate di nutella, lo spaventoso horror e le mille scenette che ci imbarazzavano ma ci facevano anche tanto divertire!
Da questa fantastica esperienza però, non ci siamo portati a casa solo i bans e i balli di gruppo (mi sembra che quell'anno la canzone dell'estate fosse Balada!) ma anche tanti insegnamenti per vivere meglio con sé stessi e con gli altri.
Infatti abbiamo capito che è importante saper ascoltare gli altri, fidarsi, condividere, rispettare, scegliere bene valutando tutte le possibilità e testimoniare la parola di Dio!
E' anche grazie a questo campo che tra noi è nata un'intesa molto forte e il nostro legame si è saldato! Quanto vorrei rivivere questi momenti!”
Pluff! Sei tornata anche tu in superficie sana e salva?! Spero di sì perché tra le onde dei miei ricordi potresti affogare molto facilmente!
Ora ti devo proprio salutare perché le attività qui al campo non finiscono mai e la “Respo” del gruppo ci sta chiamando!!!
Spero che anche tu ti stia divertendo!
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