martedì 27 dicembre 2016

Il presepe vivente

Ma cosa staranno mai combinando sulla piazza della Chiesa?
Un bel presepe! Perché non é Natale senza il Presepe e quest'anno la nostra Natività è davvero "grande" o meglio vivente.

E un enorme ringraziamento va a questa operosa combiccola per aver realizzato tutte le strutture necessarie. Grandi!

domenica 25 dicembre 2016

Natale alla porta


L'anno giubilare ci ha lasciato una porta e, ad ogni Domenica di Avvento, questa si è arricchita di un simbolo per aiutarci a vivere bene questo evento.
Buon Natale a tutti!

giovedì 22 dicembre 2016

Il visconte dimezzato

La storia inizia con un colpo di cannone che letteralmente spacca in due Medardo di Terralba proprio nel suo primo giorno sul campo di battaglia! Del suo corpo, si salva solo la parte destra, quella malvagia, che i medici pazientemente ricuciono, mentre quella buona, la sinistra, sembra andata distrutta dall’esplosione.
Quando il visconte torna a casa, tutta la parte malvagia si manifesta con violenza: taglia a metà un uccello inviatogli come regalo dal suo padre che, rimanendo colpito dalla cattiveria del figlio, si lascia morire; poi invia a Pratofungo, il paese dei lebbrosi, la vecchia balia Sebastiana pensando che anch’essa fosse ammalata della terribile malattia; tenta di uccidere anche il nipote,l'unico che gli è rimasto affezionato.
La situazione non cambia neanche quando Medardo si innamora di Pamela, una contadinella però non contraccambia il suo amore, allorché si vendica danneggiando e osteggiando in modo grave la famiglia della ragazza. La situazione diventa paradossale riappare la parte buona dello zio: il primo che lo incontra é il nipote che resta stupito e che lo riconosce solo perchè ha la mano no velenoso. Al contrario della “destra”, la “sinistra” compie sempre atti buoni e predica dottrine per i poveri e i lebbrosi.
Ma per la gente la troppa bontà assilla e opprime, esattamente come la troppa cattiveria.
Anche la parte "buona" si invaghisce della stessa Pamela ma anche questa é respinta. Dopo un tentato matrimonio fra Pamela e la parte sinistra, la vicenda culmina in un duello ma, dopo una lunga serie di fendenti e colpi, nessuno dei due riesce a uccidere l’altra parte. Alla fine entrambe le metà restano sanguinanti nelle rispettive parti monche e, a quel punto, non resta che l’intervento del dottor Trelawney per riunire le due metà riformando interamente il visconte Medardo di Terralba.
Ora, tutto intero nella sua bontà e nella sua cattiveria, Meraldo può finalmente sposare Pamela e a Terralba torna finalmente la normalità.
Un bel romanzo, lungo il giusto per non stancare, e con una bella storia sulla quale fare anche una bella riflessione perchè, come dice il saggio, "il troppo stroppia"!

Torniamo a libri di un certo "peso", complici le imminenti vacanze natalizie e, per il tema "un libro vecchio almeno 100 anni più la tua età", l'urna ci fa leggere...
"Dracula"
di Bram Stoker

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

domenica 18 dicembre 2016

Arpa meravigliosa

Pura poesia!
Ero perplessa circa questo concerto ma, sfidando la pigrizia e la nebbia fitta, sono stata ripagata con due ore di meraviglia; ho scoperto che l'arpa non è proprio quello strumento "palloso" che pare e anzi possiede una tale ampiezza di sfumature di suono che solo l'ascolto dal vivo riesce ad esprimere.
Peccato che eravamo davvero pochi ad apprezzare Vincenzo Zitello, virtuoso di questo strumento, il quale non si è scoraggiato davanti ad una platea così risicata e... anzi ha sfruttato questa l'occasione anche per raccontarsi ed introdurci al mondo dell'arpa.
Ed ecco qua un piccolo estratto... ma non rende giustizia all'esperienza. Cercatelo su YouTube!


sabato 17 dicembre 2016

4a Domenica di Avvento


DOMENICA IV DÌ AVVENTO
Matteo 1,18-24

Come ci si presenta Gesù
Oggi ci fa da guida al Natale di Gesù nientemeno che Giuseppe,padre, non naturale, di Gesù. Vediamolo.
--Giuseppe uomo giusto. Di fronte a Maria che ritorna dalla cugina Elisabetta già incinta Giuseppe evita lo scandalo e decide di ripudiarla segretamente. Questo ci dice che Lui, nonostante tutto, continuava ad amare Maria, non voleva farla soffrire e la rispettava. In coscienza non si sentiva di farsi padre di un figlio che non era suo.
--Giuseppe uomo di fede. Di fronte all’Angelo che lo mette al corrente di quanto è avvenuto in Maria, sua promessa sposa, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’Angelo del Signore e prese con sé la sua sposa. Ha fatto come Maria nell’Annunciazione. Ha rinunciato ai suoi progetti e ha accettato quello di Dio, dando così a Dio la possibilità di realizzare il suo piano di salvezza per gli uomini inviando suo Figlio in mezzo a noi. Questa fede poi lo ha accompagnato in tutta la sua vita dalla nascita di Gesù a Betlemme in una stalla, alla fuga in Egitto come migrante, e ai tanti anni vissuti nella quotidianità a Nazareth lavorando e osservando con fede questo figlio di Dio che cresceva in età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
--Giuseppe padre di Gesù Noi chiamiamo Giuseppe padre putativo cioè uno che fa le veci del padre senza esserlo. Non è molto corretto perché secondo la tradizione ebraica esercitare la paternità significava trasmettere ai figli tutti i valori umani e spirituali che potessero fare dei propri figli esseri simili a lui. E il padre questi valori che doveva trasmettere li doveva copiare da Dio. E’ quanto ha fatto Giuseppe con Gesù per cui Gesù nella sua formazione umana si assomigliava a Giuseppe. E questo per Giuseppe è molto più che essere un padre putativo perché connota una responsabilità formativa che normalmente non gli attribuiamo.

Preghiamo
San Giuseppe, nella tradizione popolare, appari come il Santo della buona morte. Non sembra che sia un tuo interesse particolare. Tu sei Colui che assieme alla Vergine Maria hai collaborato da vicino per la salvezza di tutti noi. E proprio perché come padre hai collaborato assieme a Maria a educare Gesù ai grandi valori evangelici,ora è quanto ti chiediamo anche per noi,soprattutto per tutti i papà e per tutte le famiglie.

Ci confrontiamo
Giuseppe è il santo più evangelico. Uomo contemplativo del mistero di Dio in Gesù che viveva con lui. E’importante per noi ricuperare la capacità di raccoglierci e contemplare per non venderci ai falsi valori della cultura dominante.

Ci compromettiamo
San Giuseppe è il santo più difficile da imitare proprio per la sua semplicità e la sua discrezione,contrarie alla nostra cultura. Proprio per questo è il più indicato per aiutare a capire il Natale di Gesù in una stalla.

don Erminio

giovedì 8 dicembre 2016

I palloncini di S.Lucia


Anche quest'anno, i palloncini con le letterine di S.Lucia hanno preso il volo grazie all'impegno dell'infaticabile associozazione "Amici della Scuola Elementare di S.Bernardino"
Siete stati bravi quest'anno?

giovedì 1 dicembre 2016

La monaca

Questo romanzo mi ha un po'stupito, non perchp non conoscessi l'autrice, Simonetta Agnello Horby, donna forte siciliana trapianta a Londra, ma perchè ha un sapore antico, quasi da romanzo ottocentesco.
Tutta la storia ruota intorno ad Agata, figlia minore di un maresciallo siciliano, ambientato fra la Sicilia e Napoli prima dell'Unità d'Italia. Tutto ha inizio in quella che avrebbe dovuto essere la sua giornata più felice, in cui si sarebbe ufficializzato il fidanzamento con Giacomo Lepre, un amore pure corrisposto. Ma la morte improvvisa del padre, l'unico in grado si apprezzarla, travolge il suo destino e la famiglia è costretta al trasferimento a Napoli con l'univa nave in partenza comandata da James Garson che ascolta rapito le confidenze di Agata. La situazione economica della famiglia è precaria, sommersa dai debiti per i matrimoni delle altre sorelle, e Agata, piangendo tutte le sue lacrime, accetta di entrare nel convento retto dalla zia badessa ma "a scadenza", solo per qualche mese. Passa il tempo e Agata non vede l'ora di poter "evadere" dalla clausura in cui è stata richiusa ma, pur di non accettare un matrimonio senza amore con un vecchio barone, inaspettatamente prende i voti. Tutto congiura contro la sua felicità e solo il rapporto fatto di libri che Garson regolarmente le invia informandola così della situazione politica che l'Italia sta attraversando. Dopo una serie di incredibili cattiverie, trasferimenti, sotterfugi e incomprensioni finalmente Agata sarà felice... come ogni buon romanzo di questo genere!
E' davvero un bel romanzo e che mi ha convinto pagina dopo pagina. Questa autrice è davvero una garanzia!

Con la scusa di ritrovarci ancora una volta prima di Natale per scambiarci gli auguri, abbiamo scelto un libro piccolo ma proprio piccolo, non più di 150 pagine e l'urna ci ha regalato...
"Il visconte dimezzato"
di Italo Calvino

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui