giovedì 29 aprile 2010

Conferenza Stampa

Oggi pomeriggio, i nostri eroi erano convocati in Comune per una Conferenza Stampa in cui i protagonisti erano loro!
L'evento era programmato per presentare il Concorso Musicale organizzato in collaborazione fra il Palio di San Bernardino, l'Associazione "La Settima Corda" di Soncino e l'Assessorato alle Politiche Giovanili, con l'Orienta Giovani.

mercoledì 28 aprile 2010

Calciolando 2010

Ecco a voi i nostri piccoli calciatori, impegnati nel torneo Calciolando 2010, presso il campo dei Sabbioni.
Prossimo appuntamento, Sabato 1 Maggio, alle 17, per la nostra partita con la squadra di Credera.

martedì 27 aprile 2010

Numero 3

Siamo in ritardo!
Ve ne sarete accorti ma questo numero de "L'Eco del Palio" ha avuto una serie di guai alla sua produzione peggio di Fantozzi.
Ci sono ottimi motivi a nostra discolpa.
Il primo e fondamentale è che ciascuno di noi ha una vita sua, che significa lavoro, casa, famiglia.
“Bella scusa”, direte voi.
Vero, concreta ma decisamente insufficiente per farci perdonare.
Il giornale è il frutto del contributo di tutti, e questo si configura come un valore inestimabile, ma proprio in questo è la sua fragilità.
Se il testo richiesto è vergognosamente corto, questo va riscritto; se, peggio, il testo non arriva, e qui altre mille scuse o silenzi ai cellulari, qualcuno, ma in fondo sempre gli stessi, devono scrivere; se l’articolo manca di fotografie, queste vanno pensate e realizzate perché anche le immagini hanno la loro importanza.
E’ un ingranaggio complesso, fatto da molte ruote che si innescano a vicenda e, se una ruota rallenta o si inceppa, il funzionamento dell’intero meccanismo ne è compromesso.
Questo post vuole essere un richiamo deciso a tutti i collaboratori perché il giornale è nostro, di tutti noi.
E’ un’occasione d’oro di comunicare, di fare informazione, di esprimere pareri, giudizi, ammirazione ma anche critiche purchè tutto sia finalizzato a creare un clima sereno intorno a questo evento-tsunami che ci sta per investire, il Palio di San Bernardino. In un mondo dove sempre meno spazio è dato alla libera circolazione delle informazioni, abbiamo un margine in cui dire la nostra, bella o brutta che sia. Quanto ci si deve fidare di quello che il giornale riporta? Molto e, nello stesso tempo, molto poco. Molto, perché ogni articolo è sottoposto al controllo ed è firmato, quindi sappiamo con chi prendercela; poco, perché questo controllo dovrebbe essere integrato con una bella rubrica del tipo “I commenti dei lettori”. Infatti, questo giornale è un’impresa partecipativa, un collettore di notizie di vissuto e, a volte, di riportato.
E’ un’opportunità concreta per coinvolgere le persone perché la gente è curiosa e vuole saperne di più: la prova più concreta sta nel fatto che le precedenti uscite sono andate a ruba, tanto da farci pensare di una maggiore tiratura e distribuzione. Infatti da questo numero, potrete trovare “L’Eco del Palio” anche presso l’edicola di Via Brescia.
E’ una possibilità di riconoscerci ancora di più in quello che stiamo facendo, attraverso una memoria comune che le pagine di questo giornale offrono, costruendo ricordi da condividere con gli altri, di cui parlane negli anni a venire.
E’ un sogno e bisogna crederci.

lunedì 26 aprile 2010

Gita in montagna?

Torna la primavera e il don lo non tiene più nessuno! Da oggi, infatti,è riaperta la stagione delle gite con la prima escursione al Monte Penice, solo una passeggiata per sgranchirsi le gambe.
Ecco a voi quindi il calendario completo.
Sabato 1 maggioCastello di GainoE2h
Lunedì 10 MaggioLa filaressa del M.te di NeseE2h
Lunedì 17 MaggioM.te Palo di LodrinoE2h
Lunedì 24 MaggioM.te Carena - BagolinoE3H
Lunedì 7 GiugnoRifugio DordonaE3h
Sabato 19 GiugnoLago Palabione - ApricaE3h
Sabato 26 GiugnoPizzo Alto di PremanaEE4h
Sabato 3 LuglioPizzo Camino da BornoEE4h
16 e 17 LuglioPunta San MatteoFghiacciaio
23 e 24 LuglioMonte RosaFghiacciaio
30 e 31 LuglioCervinoDghiacciaio
dal 2 al 7 AgostoGiro del MonvisoEEfra rifugi
13 e 14 AgostoPizzo del DiavoloEE3h+6h
27 e 28 AgostoMonte PelmoF

Legenda:
E:escursionistica - EE:escursionisti esperti
F:alpinistica facile - D:alpinistica poco difficile

domenica 25 aprile 2010

Quante cose!

Oggi ci sono state davvero tante cose. La mattina è iniziata con il Mercatino del Libro Usato, di cui non ho un'immagine, e con la bancarella della contrada delle Pietà. Era disponibili torte casalinghe e non, qualche professionista ha contribuito (Grazie alla Pasticceria Bassano e alla forneria di Danilo e Mara, Pane e tentazioni), sacchetti di cioccolato e naturalmente tutte la gratitudine della contrada in questione.
Subito dopo messa, il don ha benedetto il calcetto nuovo e tutti abbiamo avuto la possibilità di calpestarlo e provare quella sensazione di "rimbalzo", di cui vi avevo già parlato qui.
Il campo piace davvero a tutti... guardate questo topolino!
E nel pomeriggio, via alle gare e con un pallone si gioca ad oltranza...
e poi ci hanno davvero giocato tutti!
A questo punto, un'esortazione!
Siate generosi quando si sarà chiesto di donare qualcosa, qualche soldino o almeno un pò disponibilità, per l'Oratorio.
Non vi piace che tutto sia bello e nuovo?

sabato 24 aprile 2010

Palla in campo


I nostri bambini della Scuola Calcio giocheranno, al campo dei Sabbioni, Sabato 24 aprile, alle ore 19, e Domenica alle ore 20.
ciao vi aspettiamo numerosi!

venerdì 23 aprile 2010

La bambina libica

La storia vista dalla gente comune, se mi passate il termine. Comune mica tanto, direbbe chi ha letto il libro. Già perchè la vicenda narrata non è affatto ordinaria ma ben 28.000 italiani furono coinvolti nella colonizzazione della Libia.
La vicenda ruota intorno a Linda, una bambina "libica". Il termine "libico" era utilizzato per indicare tutti quei bambini, figli di coloni italiani in Libia, che furono reimpatriati allo scoppio della 2a guerra mondiale, "solo per andare un'estate in colonia". L'estate diventò un inverno, e l'inverno un anno e poi un altro ed un altro ancora. La nostalgia per la famiglia si trasformò un dolore, il dolore in strazio. La guerra li seguì e questi bambini furono rimbalzati da una colonia all'altra fino alla fine della guerra e qualche parente riuscì a ritrovarli, vivendo di stenti in condizioni disumane.
Linda è una bambina forte, molto più matura della sua età, che si preoccupa molto per la sorella minore di saluta cagionevole. E' anche saggia e ha sviluppato una propria filosofia di vita, non doveva immaginarsi nulla, ma stare a guardare le cose così come venivano, guarda la vita con una profonda tristezza rassegnata, convinta che non si può essere tutti felici o tutti infelici, non sarebbe giusto.
La cosa che più colpisce del romanzo è l'indicibile sofferenza che attraversa tutta la vicenda, declinata in ogni possibile forma: la bambina e i suoi fratelli tolti alla famiglia, la madre vittima di una profonda depressione, il padre che insiste nel coltivare il deserto, la delusione di Domenico, il fratello maggiore, nel rendersi conto che tutti i suoi sogni sono stati infranti. Ogni personaggio, anche minore, ha una propria storia di dolore interna alla grande storia ma il libro ha un fascino tutto suo che porta il lettore fino all'ultima pagina.
Un libro intenso che narra una vicenda troppo trascurata dell'ultimo conflitto mondiale e che Nino ha saputo portare a noi in modo davvero coinvolgente. Bravo!
Come ogni compleanno che si rispetti c'era anche la torta con le candeline. Veramente c'era una sola candelina ma di torte ben quattro! Il club non era al completo e nella foto c'è pure Cristina, che si nasconde dietro Roberta.
La serata è stata bellissima, abbiamo parlato molto e Nino ci ha anche mostrato un documentario-testimonianza sul tema dei bambini libici. Abbiamo fatto la nostra bella figura perchè, ovviamente, avevamo letto tutte il libro e ne abbiamo colto molti aspetti, non sempre immediati.

Il prossimo libro è
"La ragazza fantasma" di Sophie Kinsella
Dopo un libro triste, bello ma triste, tutte noi avevamo voglia di qualcosa di leggero!
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

giovedì 22 aprile 2010

101


Ho perso un po' la vista,
molto l'udito.
Alle conferenze
non vedo le proiezioni
e non sento bene.
Ma penso più adesso
di quando avevo vent'anni.
Il corpo faccia quello che vuole.
Io non sono il corpo:
io sono la mente.

Rita Levi Montalcini

mercoledì 21 aprile 2010

Il calcetto nuovo!!!

Ma che meraviglia!
In poco più di 2 settimane ecco a voi il nuovo calcetto! Il campo è spettacolare, verde verde come non ce lo ricordavamo e con un'erbetta sintetica "morbidosa". L'impegno richiesto è stato importante, per un oratorio che ha in ballo anche altri ingenti lavori di ristrutturazione, vedi la gru!, ma era necessario per poter ritornare ad utilizzare bene questo spazio.
Le idee adesso sembrano rifiorire tanto che i giocatori della Terza categoria vogliono realizzare un torneo estivo.
Quindi siamo pronti per la 13-esima edizione della Sonnambul Cup che, quest'anno, si terrà dalle 19.30 di Sabato 19 Giugno. Chi volesse iscriversi, può contattare la sede della Polisportiva (0373.81876).Sapete cosa sta facendo Gianni? Sta provando se, sul nuovo terreno, è possibile rimbalzare.
La risposta è SI. Ci ho provato anch'io!

martedì 20 aprile 2010

Promemoria

Due piccoli promemoria per tutti coloro che potessero essere interessati.

Mercoledì 21 Aprile 2010, ore 21, presso l'auditorium Manenti, si terrà un incontro con Padre Bartolomeo Sorge sul tema "PER UN’ITALIA SOLIDALE. ECONOMIA, ETICA E POLITICA".
L’Italia vive una stagione di grande incertezza economica, etica e politica. Quali percorsi per uscirne? Quali prospettive? Quale il compito dei cristiani?
A partire dal recente documento dei vescovi Per un Paese solidale, ne discutiamo con p. Bartolomeo Sorge, già direttore delle riviste Civiltà Cattolica e Aggiornamenti Sociali, studioso della dottrina sociale della Chiesa, politologo. L’incontro si rivolge a tutti coloro che sentono il bisogno di riflettere sul bene comune e di collaborare alla sua realizzazione nella politica, nell’economia e nella società.

Mercoledì 28 Aprile 2010, Ore 21, presso il Centro di Spiritualità in Via Medaglie d'Oro,si terrà un incontro con DON LUISITO BIANCHI dal titolo "DON PRIMO MAZZOLARI, UN PRETE RIBELLE PER AMORE".
L’anno sacerdotale stimola a chiedersi: “chi è il prete?”, a cercare esempi veri, credibili e luminosi. Don Primo Mazzolari è stato un grande prete lombardo. Negli anni difficili del fascismo e del dopoguerra, ha testimoniato il coraggio di assumere posizioni nuove e scomode per fedeltà al Vangelo. Parliamo di lui con don Luisito Bianchi, testimone diretto della vicenda di don Primo. Attualmente cappellano presso il monastero di Viboldone, don Luisito è stato insegnante, prete-operaio, scrittore.

lunedì 19 aprile 2010

Il Vangelo della Domenica


Dal vangelo secondo Giovanni Gv 21, 1-19
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Proclamare questa pagina del Vangelo proprio il giorno della prima comunione, dà un sapore particolare alle parole di Gesù.
Certamente non sfugge il riferimento al pane eucaristico, offerto da Gesù ai discepoli sulla riva. E anche i 153 grossi pesci, simbolo della totalità dell’impero romano, il mondo allora conosciuto, ci invitano a portare a tutti la gioia dell’incontro con Gesù. Questo vale per i giovani amici della prima comunione, ma anche per tutti noi.
Ma è certamente il dialogo con Pietro che suscita ancor oggi emozioni. Pietro stesso si rende conto della richiesta particolare di Gesù, ripetuta tre volte per ricordagli il triplice tradimento. Ma ora, dopo la risurrezione e il perdono accordato, Gesù richiede nuovamente una scelta personale e decisa, fondata sull’amore, per la sua persona. Ed in effetti tutti i vangeli sono concordi nel sottolineare questa pretesa personale di Gesù. Non è un maestro come gli altri e neanche più bravo degli altri. Il fondamento del rapporto con Gesù non è tanto il suo messaggio e i suoi insegnamenti o miracoli, ma è proprio Lui. Tutto dipende dal rapporto personale che ciascuno di noi ha con Gesù.
L’eucaristia è il dono più grande e intimo che Gesù poteva farci. Abbiamo la possibilità di entrare in comunione profonda con lui, per ricevere la vita e la forza quotidiana per la nostra testimonianza. Rinnoviamo il nostro si a Gesù, a lui che sa tutto e sa che anche noi lo amiamo, e accogliamo il suo invito a seguirlo.

domenica 18 aprile 2010

Medioevo e dintorni

Ieri sera, il maestro Claudio Demicheli ed il gruppo Armonia Antiqua, di cui fa parte, ci hanno deliziato (e questo verbo mi sembra quanto mai appropriato) con un repertorio di musiche medioevali e rinascimentali. Tutto questo è reso possibile alla straordinaria competenza dei musicisti coinvolti e alla ricerca storica che un repertorio del genere richiede, cominciando proprio dagli strumenti musicali. Sapete le ghironde e le nichelarpe (e sono solo pochissimi degli strumenti che costoro sanno suonare) non le vendono mica in negozio. Infatti questi sono ricostruiti da abili artigiani su disegni o schizzi tratti da documenti dell'epoca.
Lo "location" era suggestiva, l'idea di fare in chiesa il concerto è stata davvero appropriata e il pubblico presente ha apprezzato anche questa scelta.
Davvero una bella serata!

sabato 17 aprile 2010

Martini allo scatto

Vi sono mancata?
Potete mentire e dire di SI. Sono stata in gita in Germania e, ve lo devo proprio confessare, mi sono divertita molto (visto che bel orso mi abbraccio? E poi chi lo dice che i professori debbano essere sempre seriosi) ma sono altrettanto esausta! Il programma era intenso e comprensivo di uscita al bowling, all'Hard Rock Cafè di Berlino e Monaco e ovviamente in birreria, per un totale di circa 50.000 passi fatti fra strade berlinesi e della Baviera, campi di concentramento, parchi e musei, trascinando quasi 60 studenti che si muovevano a passo bradipo.Comunque eccomi qua e ricomincio dove ho lasciato ossia a domenica scorsa, il 12, quando la Contrada Martini, bruciando sul tempo tutte le altre contrade, ha realizzato una bancarella per raccogliere i fondi necessarie alle spese di gestione della contrada. L'iniziativa è stata un successone, nonostante una dispettosa pioggia, e dagli sguardi sorridenti degli organizzatori ha fruttato un bel gruzzoletto con cui iniziare a lavorare.
Davvero complimenti a questi temerari e un invito a fare altrettanto ed anche meglio a tutte le altre.

lunedì 12 aprile 2010

Il Vangelo della Domenica

Dal Vangelo secondo Giovanni 20, 19-31
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.


La pagina conclusiva del Vangelo di Giovanni ci presenta il senso profondo e l’intenzione che ha guidato l’evangelista nella stesura del vangelo: vi ho raccontato i segni compiuti da Gesù perché crediate e abbiate la vita. Ed è proprio questa che noi cerchiamo, non solo la vita eterna promessa per l’eternità ma il senso e il gusto della vita qui e adesso. Solo se vissuta con la consapevolezza della presenza del Cristo accanto a noi, la vita di ogni giorno acquista il pieno valore.
Anche la figura di Tommaso ci aiuta a dare alla fede in Gesù il suo preciso contorno. In realtà Tommaso non è campione di incredulità. Ci è vicino non perché chiede la conferma tangibile alla propria fede, ma soprattutto perché lui è li, presente, guidato dalla propria fede, che vuole irrobustire. Non è scappato, come per esempio i discepoli che tornavano delusi ad Emmaus. Pur dubitando delle affermazioni dei suoi amici, lui è li presente con loro otto giorni dopo, secondo il calendario settimanale che fin dall’inizio la comunità cristiana ha vissuto nell’incontro con il Signore.
Anche noi siamo qui, otto giorni dopo, a cercare quella conferma alla nostra fede che ci aiuti a dare senso cristiano compiuto a tutta la nostra esistenza.
Il dono dello Spirito, già assicurato fin da quel primo giorno dopo il sabato, ci sostenga nel cammino quotidiano perché possiamo diventare davvero testimoni credibili della presenza del Cristo risorto tra di noi

domenica 11 aprile 2010

Gio Bressanelli

... auguro a tutti quelli che passano dall'Oratorio
di vivere quello che ho vissuto io! Gio
Questa è la dedica che Giovanni ha scritto sulla copia del suo CD donata all'Oratorio. Bello, vero? Bello come il concerto che ieri sera ha tenuto al "suo" oratorio, quello dove tutti noi siamo cresciuti e ieri sera, con tante facce note intorno, è stato un po' come tornare indietro nel tempo. Le canzoni nella raccolta sono davvero belle ma io non sono proprio obiettiva perchè Giovanni lo conosco da sempre, da quando tentava di insegnare a suonare la chitarra, nei pomeriggi invernali all'Oratorio, a negati come me. Ci sono ballate dalle sonorità familiari ma anche autentici scherzi in musica, come, per sua stessa definizione, una canzone scema ("più le canzoni sono sceme e più la gente le impara subito") come "Andé 'n po ù a ént", una collezione di stupidate in dialetto cremasco. Non è però un CD improvvisato ma frutto di una ricerca continua, che solo chi ama la musica, nel profondo del proprio animo, fa senza sosta e con autentica e rinnovata passione ad ogni vibrare di corda, tentando anche di trasmettere il significato vero della vita. Il titolo stesso del disco è pesante, "Il pane del giorno prima" come ad esprimere che niente va buttato via, anche se sembra aver esaurito la sua funzione primaria.
Il CD é prodotto dall'Associazione "Il canto del Cucù", associazione nata nell'Aprile del 2008 a seguito di una tragedia vissuta proprio dalla famiglia di Miriam e Giovanni, allo scopo promuovere, attraverso la musica e la cultura, l'amore per queste e offrire anche momenti di aggregazione e di crescita umana e civile.
Fare musica, fare cultura, amare la musica, amare la cultura
significa amare la vita anche nelle sue fatiche più grandi
e significa viverne intensamente ogni attimo
senza sprecarne neppure un soffio...

Cliccando sull'immagine iniziale, potete vedere le foto del concerto.

venerdì 9 aprile 2010

Numero 2

Alle stampe il secondo numero de "L'Eco del Palio".
In questo numero potrete trovare la presentazione di due delle 4 mostre che saranno aperte in occasione del Palio, una dedicata a Madre Teresa mentre la seconda sarà un reportage di Roberto Gramignoli sull'India.
Vi ricordo che c'è la possibilità di sottoscrivere un abbonamento, per tutti i dettagli chiedere ai capicontrada, o acquistare la vostra copia presso l'Oratorio o la locale edicola.

giovedì 8 aprile 2010

Nonnoteca

Come si divertivano i nostri nonni?
Che giochi facevano?
Come erano le loro case?
Un'iniziativa della Biblioteca di Offanengo (la stessa della lettura teatrale di "Orgoglio e Pregiudizio", romanzo di Jane Austen, di cui vi ho già parlato qui) si propone di scoprirlo e di farlo scoprire ai bambini.
Così Sabato 10,17 e 24 Aprile, dalle ore 9.30 alle 10.30, presso i locali della biblioteca potrete incontrare i nonni Franco Vailati e Gabriella Coti Zelati che racconteranno proprio questo mondo, MA...
durante il Palio avrete modo di scoprire quali erano i giochi nel dettaglio, con tanto di "manuale" e prove di gioco!

mercoledì 7 aprile 2010

Anche il calcetto

Per non farci mancare proprio niente sono iniziati i lavori di ripristino del calcetto. Infatti, da ieri, è all'opera una ditta specializzata che sta rimuovendo il vecchio fondo, ormai logoro e di un verde smunto, e che provvederà poi alla posa di uno nuovo fiammante. E' anche l'occasione per modificare la struttura che lo contiene, alzandola, in modo tale da garantire una maggiore tutela e rispetto dell'impegno fatto.
Fra 3 settimane quindi avremo un nuovo campetto e il prossimo 19 Giugno si svolgerà la tradizionale
SONNAMBUL CUP
giunta alla sua 13^ edizione.
Per tutti coloro che volessero parteciparvi, le iscrizioni sono già aperte e basta contattare la sede Frassati, al numero 0373.81876

martedì 6 aprile 2010

99 colombe per 99 cannelle

Un anno fa, L’Aquila veniva sconvolta da un terremoto che lasciava l’Italia tutta senza fiato.
E’ tornata la primavera ma, in quei territori, molti edifici sono ancora inagibili ma la voglia concreta di ricominciare è tanta.
Rubo questo spazio per raccontarvi la storia di chi non ha fatto le valige aspettando che altri “aggiustassero tutto” e di un’iniziativa di aiuto, partita in Internet, che ha capito fin da subito cosa c’era da fare oltre l’emergenza. Un gruppo di blogger si interessa di un'azienda storica di L'Aquila, attiva dal 1835, Sorelle Nurzia, in forte difficoltà dopo il sisma.
L'intento di 99 Colombe, 99 come le cannelle della più celebre fontana della città, non è di promuovere una vendita una tantum ma di far conoscere l'azienda e i suoi prodotti, molto apprezzati in un’area circoscritta, perché solo riaccendendo i motori dell’economia locale è davvero possibile ricominciare. Nel giro di poco, il tecnologico tam-tam ha raccolto una notevolissima e solidale adesione: 210 blog collegati, 1612 i fans su Facebook, una moltitudine di ordini a “Sorelle Nurzia” (i loro prodotti hanno recensioni da 5 stelle) e i media ne parlano sottolineando proprio come sia possibile, dopo grandi catastrofi, dar respiro e sostegno a coloro che non si arrendono.
Forse è proprio questa la filosofia con cui si vive dopo un terremoto, il non guardarsi indietro ma camminare sempre e solo avanti, attingendo a risorse sconosciute che lo spirito di sopravvivenza ti spinge a tirare fuori ed a una solidarietà davvero intelligente.
Cliccando sull'immagine iniziale, andrete al sito dell'iniziativa in cui trovate tutti i dettagli di questa per conoscerla meglio ed anche apprezzare il lavoro fatto in questi mesi da coloro che hanno avuto un'idea così furba ma soprattutto efficace.
Trovate anche il riferimento all'azienda "Sorelle Nurzia", chi sa, potremmo fare un ordine in società?
Io, modestamente, ho fatto queste colombine (parte dello zucchero è sostituito da torrone tritato), in occasione di oggi, perchè mi sembrava bello esserci anche noi, con il nostro urban blog, all'interno di un quadro più grande e dimostrare, in questo modo, tutta la nostra solidarietà.

lunedì 5 aprile 2010

Voci e Musica

Ecco a voi il nostro coro che in questi giorni di Pasqua sta facendo i straordinari, dimostrandoci che sono diventati ancora più bravi!
Se vede li siete persi, davvero quasi impossibile, non vi preoccupate visto che prossimamente sono previsti ben 2 concerti.
Per vedere il book fotografico, basta cliccare sull'immagine iniziale.

domenica 4 aprile 2010

Pasqua 2010

E poi… improvvisamente… un bagliore ad est.
Prima un lieve chiarore, che sbiadisce il nero dell’orizzonte e poi piano piano questo bagliore si estende e si espande fino ad occupare tutta la linea dell’orizzonte e poi… piano piano tutto il cielo ne è illuminato.
E’ arrivato un nuovo giorno e la luce, che porta con sé, ricolora tutte le cose e la vita ricomincia a scorrere, lasciando dietro di sé tutto quanto, il buio e le sue prove, manifestandosi in tutta la sua potenza ed ampiezza.
La Luce risana lo spirito dubbioso di chi ha attraversato la notte e ci spinge a vivere, a godere di quel dono straordinario che è la vita.

venerdì 2 aprile 2010

Venerdì Santo

"La notte ha avvolto la terra e ogni cosa ha perso colore, ogni essere vivente si è ritirato in sé stesso, al sicuro dalle avversità e dalle minacce che il buio porta con sé.
Solo chi ha fede sa che il buio non è eterno e attende con speranza l’alba di un giorno nuovo… il buio richiede una prova della nostra fede nel futuro e in quello che verrà."

dalla Via Crucis dei Giovani, 19.03.10

giovedì 1 aprile 2010

Meraviglie della Natura


Ma avete visto cosa si può trovare nel Parco del Serio, proprio in fondo alla Mirandola, quasi sull'argine? Un albero è in piena gravidanza, anzi quasi prossimo al parto che sarà studiato a livello mondiale. I maggiori luminari in campo botanico, biologico e chimico hanno dichiarato infatti che la pianta (è d'obbligo il femminile in questo caso) darà alla luce il suo bimbo non più tardi di fine mese.
Ma ci avete creduto?
Ma non avete visto la data di oggi?
Buon pesce d'Aprile a tutti, a quelli che hanno ricevuto scherzi innocui a anche a quelli che hanno creduto che David Beckman avesse accettato di fare il coach della nazionale australiana, ai prossimi di mondiali di calcio, convinto da un cesto di ananas e banane.
Buon pesce d'aprile anche a tutti coloro che si stanno divertendo, come me, a leggere quali siano le trovate di quest'anno. La BBC ha annunciato che Shakespeare fosse francese, la compagnia low-cost EasyJet ha deciso di trasmettere "Italia amore mio", la funesta canzone di Pupo, Emanuele Filiberto di Savoia e Luca Canonici, su tutti i voli da e per l'Italia per velocizzare le operazioni di sbarco dei passeggeri mentre Balotelli avrebbe fatto pace con Mourinho... ma è davvero un pesce d'aprile?
Comunque l'immagine iniziale è di un artista, scoperto da poco, e che avremo modo di apprezzare durante una delle numerose iniziative collaterali al Palio. La fotografia e anche il suo originale ritocchino è opera di Roberto Gramignoli, sensibile fotografo di professione benzinaio.
Per saperne di più su Robi, potete aspettare la prossima uscita de "L'eco del Palio" o cliccare sull'immagine iniziale.