venerdì 29 aprile 2011

Mi racconti un colore?

Ci piace leggere ma anche ascoltare una voce narrare di avventure e di leggende, di draghi e di buoni, di cattivi e di principi, di gioie e di pianto. E' l'immaginazione che ci fa vivere le emozioni che stanno rinchiuse nel fitto delle pagine di un libro, così appiccicate le une alle altre da non avere aria per respirare finché qualcuno non lo apre e lì inizia la magia!
Se questa breve introduzione vi ha fatto sognare o almeno incuriosito, vi segnalo un'iniziativa della Biblioteca di Offanengo, la stessa della lettura di "Orgoglio e Pregiudizio" dello scorso anno.
La proposta per il prossimo mese di Maggio è "Mercoledì a Colori".
Si comincia il 4 Maggio con il Racconto ROSSO, per proseguire l'11 con il racconto in ROSA. Il 18 Maggio sarà la volta del racconto GIALLO e si chiuderà il 25 con il racconto in BIANCO.
Tutti gli appuntamenti sono alle ore 21.30, presso la sede della Biblioteca, in via Clavelli Martini al n. 5.
Per maggiori informazioni potete chiamare il numero 0373.244084 o scrivere una mail a biblioteca@comune.offanengo.cr.it

martedì 26 aprile 2011

Concorsone

Avete voglia di mettervi in gioco?
Non aspettavate che l'occasione di tornare un pò bambini che se siete un pò "cresciuti"?
E' da tanto che sognate di riprendere matite e pennarelli, acquerelli e pastelli a cera?
O forse avere una rima che vi suona in testa o una poesiola di quando eravate sui banchi?
Beh, è giunta l'ora di dar sfogo alla vostra fantasia, al quel lato infantile che nessun di noi ha mai abbandonato. La pimpante Associazione "Amici della Scuola Elementare" propone in concorso per tutti gli allievi ed ex-allievi, anche coloro che ora sono nonni e portano i loro nipotini proprio alla nostra scuola elementare!
Allora? All'opera! Avete tempo fino a mezzogiorno del 6 Maggio per inoltrare la vostra opera d'arte.
Per avere tutti i dettagli, cliccate sull'immagine iniziale.

lunedì 25 aprile 2011

Il nostro frizzante catechista

Così titola una mail giunta in redazione (modo pomposo per indicare la mia casella di posta elettronica) annunciata a voce fra imbarazzo e trepidazione.
Sono stra-felice di partecipare agli auguri per un tipo "effervescente naturale" come il destinatario di questa missiva. E poi il blog serve proprio a questo, a farci conoscere ed apprezzare persone ordinarie ma alle quali vogliamo bene, che sanno farci ridere, riflettere, crescere con tutta la loro straordinaria umanità.
Il nostro catechista è intelligente,
buono, affascinante e sorridente.
Lui ci vizia con i gelati
e di caramelle svuota i mercati.
Adora tutti i bambini,
soprattutto i più piccini.
Le sue gite son speciali,
mega-belle, eccezionali
Matteo ci porta da Milano
fino a Cusio e al Monte Avaro.
Poi con Lucia ci insegna la sequenza
e, credeteci, ci vuole molta pazienza.
Al nostro Gramy piace l’azione
per questo salva molte persone.
Quando andiamo in giro lo saluta mezzo mondo
e noi gli stiamo tutti attorno.
E terminando con un lieto fine
Matteo ci vuole un bene senza confine.
Per questo e altro noi lo ringraziamo
e tanta felicità gli auguriamo!

Augurissimi dalla tua classe di catechismo
Michele, Anna, Rebecca, Simona, Francesca, Elena, Rita, Sara, Luca, Cj, Cinzia, Marina, Marco, Gabriele, Beatrice, Paolo, Martina e Lucia.

domenica 24 aprile 2011

Auguri!


E' Pasqua stamattina,
è Pasqua, mio Signore!
Per questo la collina
si sveglia tutta in fiore.
L'argento degli ulivi
illumina i declivi;
ogni fontana aspetta
con l'acqua benedetta;
campane e campanelle
sono tutte sorelle
festose, umili, chiare
cominciano a cantare

Auguri a tutti e... non mangiate troppa cioccolata :O)

sabato 23 aprile 2011

Sabato di silenzio


Un giardino, simbolo della vita con i suoi colori, accoglie il mistero dell’uomo creato e redento. In un giardino Dio collocò la sua creatura e da lì la cacciò dopo la caduta. In un giardino ebbe inizio la Passione di Gesù e in un giardino un sepolcro nuovo accoglie il nuovo Adamo che torna alla terra, grembo materno che custodisce il seme fecondo che muore.
E' il tempo della fede che attende silente, e della speranza che sul ramo secco già scorge lo spuntare di una piccola gemma, promessa di salvezza e di gioia.
Ora la voce di «Dio parla nel gran silenzio del cuore».

dalla Via Crucis al Colosseo
Venerdì santo 2011

venerdì 22 aprile 2011

Earth Day

Oggi è la giornata della Terra, 24 ore dedicate all'ambiente e alla salvaguardia del nostro pianeta, l'ennesima buona idea per prenderci cura del pianeta, la nostra casa!
Ma cosa fanno le aziende di concreto per aiutare il delicato ecosistema in cui viviamo?
"Topolino", storico settimanale Disney, ha deciso di uscire con un numero impatto zero, cioé compensando le emissioni di CO2 prodotte per l'uscita del giornalino con la creazione di un'area di oltre 15.000 metri quadrati di foresta in Costa Rica che, tra le altre cose, è lo stato con la più alta biodiversità al mondo.
Il tema dell'edizione 2011 è "Billion Acts of Green", ovvero impegni volontari e concreti presi da singoli cittadini, associazioni, aziende, enti e governi per promuovere la sostenibilità e ridurre le emissioni di CO2. L'obiettivo è quello di raggiungere un miliardo di azioni entro il prossimo Summit della Terra di Rio de Janeiro previsto per il prossimo 14 maggio.
Se vuoi saperne di più, cliccando sulle immagini puoi accedere al sito internazionale e nazionale relativi a questa iniziativa.

giovedì 21 aprile 2011

LA GIUSTIZIA ESISTE, E N’HO LE PROVE



Un titolo di questo genere, con i tempi che corrono, appare alquanto fuori luogo. Ed invece mai fu più giusto.

Il 15 aprile 2010 è arrivata la storica sentenza del Tribunale di Torino in merito al rogo della Thyssen. Sedici anni per l'ad Espenhahn. Condannati gli altri 5 imputati: 13 anni per quattro dirigenti, 10 anni per Moroni. La condanna muove dal presupposto che gli imputati siano colpevoli di omicidio volontario per “dolo eventuale”: ovvero l'agente si rappresenta la possibilità che l'evento si verifichi e accetta la possibilità che tale fatto si verifichi, decidendo di agire “costi quel che costi”. È la prima volta che un Tribunale riconosce un reato così grave per “incidente” sul lavoro, nel quale, il 6 dicembre del 2007, morirono 7 persone.

Secondo l’accusa il rogo della ThyssenKrupp fu una “tragedia annunciata”, causata dalla colpevole omissione di adeguate misure di sicurezza all’interno di uno stabilimento in via di dismissione: sistemi di rilevazione incendi assenti, estintori vuoti o malfunzionanti, carenza di manutenzione, sporcizia e, soprattutto, quell’email firmata Harald Espenhahan in cui l’amministratore delegato dichiarava il dirottamento di un investimento di 800 mila euro (sollecitato dalle assicurazioni nel 2006 dopo un analogo incendio nello stabilimento tedesco di Krefeld) “from Turin”, cioè non a Torino, ma a Terni, dove la linea 5 avrebbe dovuto essere smontata e trasferita (dove peraltro, come ben ricordiamo, vi furono altri incidenti).

Certo, la sentenza non darà certo la vita alle persone morte in quel triste giorno inveranale, non darà un padre, un figlio, un marito alle famiglie degli operai, ma almeno la consolazione che la Giustizia, ogni tanto, esiste. Che alla fine qualcuno pagherà per quel che è successo.

Il lavoro non è solo profitto, aumento della produzione. Il lavoro è il fondamento della vita di ognuno, e deve essere svolto nella consapevolezza di poter tornare, alla fine della giornata, a casa dalle proprie famiglie.

E, forse almeno per una volta, gli italiani si sono ricordati che “L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro” (art. 1 Costituzione) e che “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni” (art. 35).

mercoledì 20 aprile 2011

Cosa c'entra?

Cosa c'entra la macchina qui sopra con noi? Non l'avete riconosciuta? E' la 500 Topolino, prodotta dalla FIAT nel 1936, e in comune con noi ha proprio 500!
Tanti auguri al blog che oggi, con questo post, ha raggiunto quota 500... 500 post di di gioie, di proposte, di progetti, di cose da fare e già fatte insomma di vita vissuta e condivisa.
Auguri a tutti noi!

martedì 19 aprile 2011

lunedì 18 aprile 2011

Ho scoperto che...

...oggi, in America (dove se non qui?), è la Pet Owner Day cioé la giornata dedicata a tutti coloro che hanno un animale domestico.
E per l'occasione guardare cosa ho scovato in giro per la rete!
Traduzione: "state attenti al cane ma anche il gatto non scherza!"

martedì 12 aprile 2011

San Furmént

Giovedì sera, presso il Teatro San Domenico, la compagnia teatrale delle Quattro Vie proporrà,all'interno della tradizionale rassegna organizzata dalla Fondazione San Domenico, la sua ultima fatica, "San Furmént, il film". Non mancate, passate parola vi aspettiamo!

lunedì 11 aprile 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Giovanni Gv 11, 1-45
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Completiamo il cammino di preparazione alla grande settimana santa con il racconto della resurrezione di Lazzaro. Questo miracolo compiuto da Gesù se da una parte ci affascina per il pianto di Gesù per l’amico dall’altra ci inquieta per il gesto straordinario compiuto da verso un amico, quasi fosse un privilegiato. Ma in realtà, come sottolinea sempre S.Giovanni Gesù non compie un miracolo, ma un segno. Il gesto non è da riferire al fortunato che ottiene la guarigione ma a noi per i quali diventa un segno importante per il nostro cammino di fede, perché rimanda a qualcosa di più. Oggi in particolare alla vittoria definitiva di Gesù sulla morte. In gioco è ancora la nostra fede, come per i diversi personaggi del brano, i discepoli che ancora non capiscono, Marta e Maria che da sempre hanno fede in Gesù e i tanti Giudei che credono solo dopo aver visto il segno. Insieme ai nostri catecumeni siamo dunque chiamati ad esprimere personalmente la nostra fede in Gesù perché ci dia la vita, la vita in abbondanza, la vita eterna.

domenica 10 aprile 2011

Auguri don Vincenzo

Quel giovanotto nel tondo rosso è il nostro don Vincenzo, il nostro parroco emerito, quel musicista ispirato che accompagna sempre con MOLTA energia le funzioni all'organo.
Quel "giovanotto", che il prossimo Dicembre compirà 99 anni, ha appena ottenuto in rinnovo della patente di guida e sta per tagliare un altro sorprendente traguardo.
75 anni sono una vita, 75 anni di lavoro sono un'impresa e se poi il "lavoro" è una missione... beh, lui è una categoria a parte!
Domani compirà 75 anni di Messa, era l'11 Aprile del lontano 1936 quando il "giovanotto" diventò sacerdote e, poco dopo, arrivò da noi, a San Bernardino, per non lasciarci più.
Se li merita proprio gli auguri, no?

sabato 9 aprile 2011

Una scuola vivacissima

Quest’anno le classi 4^ e 5^ hanno avuto l’occasione di partecipare ad un laboratorio di danza. Vista la grinta, la precisione e la bravura nel realizzare la coreografia è arrivato un grande riconoscimento: l'invito a partecipare come "Ospiti" alle Olimpiadi della Danza tenutesi a Crema, nella sezione dedicata alle scuole superiori. Anche se fuori età e misura i nostri giovani eroi hanno sfoggiato una bravura invidiabile e il successo è stato indiscutibile, sottolineato anche dai numerosi applausi.
Dopo la bellissima performance dei mitici di 4^ e 5^ alle Olimpiadi della danza… i nostri alunni con i loro carissimi insegnanti sono di nuovo in pista!
La partecipazione alla ormai tradizionale Festa dell’albero è stata l’occasione per arricchire il nuovissimo giardino della Scuola di piante autoctone e di bellissime viole, piantate dagli alunni stessi insieme con i loro insegnanti.
E’ un modo piacevole e sicuramente efficace per insegnare non solo con la teoria ma anche con la pratica l’amore e il rispetto per la natura.
Infatti quale miglior modo esiste per far interiorizzare conoscenze, caratteristiche ed esigenze, in questo caso del mondo vegetale, se non attraverso l’osservazione diretta, la coltivazione, l’irrigazione e la cura costante di fiori, piante… che, oltre ad essere oggetto di studio, diventano anche espressione delle meraviglie che la natura ci offre. Gli alunni si affezionano, le sentono loro, le rispettano e ancora meglio se ne prendono cura volontariamente e ci si appassionano!
Un grazie di cuore agli insegnanti dei nostri figli che hanno saputo cogliere al volo quest’opportunità trasformandola in momento di crescita e di studio gratificante!!!
Le meraviglie non finiscono qui infatti Domenica 3 aprile scorso si è tenuta la “Bancarella di primavera” organizzata dall’Associazione “Amici Scuola San Bernardino” con vendita di torte, “dolcezze” varie e fiori. E’ stata anche questa un successo e perciò ringraziamo mamme, nonne e chiunque abbia offerto il suo tempo e il suo impegno per amore della “nostra” Scuola.
Il ricavato, come sempre verrà utilizzato, per supportare le varie iniziative della Scuola:
* insegnante madrelingua;
* pre-postorario;
* materiale didattico;
* e per i tanti progetti in cantiere e da realizzare…
Ne vedrete delle belle… le idee non ci mancano …….sta per arrivare un grande concorso……
Associazione Amici della Scuola Elementare di San bernardino

venerdì 8 aprile 2011

La via Crucis nel parco

Nel segno del prossimo beato, Papa Giovanni Paolo II, stasera Via Crucis nel Parco dell'Oratorio.



giovedì 7 aprile 2011

Un ricordo

dal sito di CremaOnLine

Crema
Lutto nella diocesi di Crema per la scomparsa di don Franco Mandonico, trovato morto nel suo appartamento all’interno del Centro giovanile San Luigi mercoledì mattina. Il religioso, salito agli onori delle cronache nazionali un paio di mesi fa per aver firmato sul sito della diocesi di Crema un documento di apertura verso il mondo omosessuale, è stato stroncato con tutta probabilità da un infarto. Aveva 62 anni.

lunedì 4 aprile 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Giovanni Gv 9, 1-41
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!». Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».

Il racconto evangelico anche oggi ci chiede di compiere un passo in avanti nella consapevolezza della nostra fede. Come per la samaritana Gesù ha in serbo un grande dono da fare al cieco. Non solo la vista fisica ma anche quella della fede. Eppure anche lui, come tutti noi, si è trovato coinvolto da Gesù suo malgrado, proprio come noi diventati cristiani non per nostra scelta. Pian piano viene però condotto ad una risposta personale di fede, pronto a rendere conto da se di quanto gli è capitato. Di fronte ai due catecumeni della nostra comunità abbiamo il dovere di chiedere loro la coerenza con la fede che hanno scoperto ma dobbiamo ancor di più sentirci chiamati a dare una testimonianza coerente della fede che abbiamo ricevuto. Tocca a noi portare i frutti degni della fede che diciamo di avere, perché la notte di pasqua possiamo rinnovare la grazia del battesimo ricevuto con una assunzione consapevole e coerente degli impegni battesimali.

domenica 3 aprile 2011

Sembra ieri


ma sono già passati 6 anni dalla morte di papa Giovanni Paolo II e, si può ben dire, si avvicina a grandi passi la sua beatificazione, programmata per il prossimo 1^ Maggio e realizzata a tempi a dir poco record.
Da sabato 30 aprile a lunedì 2 maggio Roma orbiterà intorno alla figura dello scomparso pontefice con eventi e preghiere in ogni luogo. Ci sarà anche una "Notte bianca" con gran parte delle chiese del centro di Roma aperte per momenti di raccoglimento e preghiera.
L'Ufficio per la Pastorale Giovanile della Diocesi ha organizzato un viaggio proprio per l'occasione, chissà se qualche nostro baldo giovane è riuscito ad iscriversi?

Cliccando sull'immagine, si può leggere un bell'articolo su come la vita di Giovanni Paolo II sia una testimonianza della fiducia in Dio

venerdì 1 aprile 2011

Pesce d'Aprile


Il pesce d'Aprile più divertente?
Sicuramente il Google traduttore per animali... e c'é chi l'ha bevuta!