giovedì 29 dicembre 2011

Piccole donne... rompono

Questo libro non è solo divertente ma è soprattutto una celebrazione della maternità vista con gli occhi commossi e un po' insolenti dell'autrice. Certo, è nato con una chiara connotazione commerciale (riempire un editoriale per il giornale più "mammoso" dell'editoria italiana) ma gli episodi di vita narrati non possono che strappare un sorriso e tutta la nostra solidarietà. Il libro non è altro che la raccolta di tutti questi scritti, dal 1998, alla vigilia della nascita di Emma, la primogenita, fino al 2010, quando ormai in casa di bambini ce ne sono quattro.
Il libro è spassoso e commovente perchè fa rivivere nel lettore, sarebbe meglio dire nella "lettrice", le avventure che una maternità porta che sè, dall'allattamento alla teoria del vasino, dalle calze sempre spaiate dopo il bucato alle gelosie/ complicità/ bisticci con i relativi fratellini/ sorelline. Nello scorrere delle pagine, si scopre come un figlio possa dare un imprinting, ossia, per dirla alla Konrad Lorenz, trasformare due paperotti trentenni in un padre ed una madre, capaci di godere e meravigliarsi di questa straordinaria esperienza. Le pagine più toccanti sono (ed è un parere condiviso quasi in modo unanime dal resto del club) quelle in cui si parla di allattamento e ricordare il visino beato di un pargolo sazio non può che suscitare teneri ricordi, ragadi a parte!
"Un clan numeroso e bizzarro, dove i bambini si partoriscono in casa e vengono svezzati a tortellini, il papà disegna fumetti e pulisce la cucina meglio della mamma, le nonne sono tutte andate in cielo, la gatta fa da babysitter e la tivù è quasi sempre spenta. E chi ne ha bisogno con tre ragazzine? Emma, Gioconda e Iris bastano a riempire il palinsesto quotidiano di commedie, tragedie, cabaret, talent show e sport (in genere lotta libera). Quando vogliamo annoiarci un pò, accendiamo il televisore. Tuttavia alla quarta gravidanza," arriva Orlando a "contendere lo spazio ad un mucchio di piccole donne che rompono..."
Quattro figli, che dire, di materiale da scrivere ce n'è ed anche in abbondanza, tanto che arrivare all'ultima pagina davvero dispiace. Molti autori per le soap dovrebbero davvero leggerlo per avere idee per i prossimi 10 anni!
PS: se cliccate sull'immagine iniziale, dove l'autrice è ritratta con tutta la sua prole, potete accedere al suo sito e leggere altre pagine divertenti, come "Alieni a Rimini, come integrarsi fra i riminesi e non perdere il buonumore".

Per il prossimo appuntamento abbiamo azzardato, proponendoci di leggere un "classico" della Letteratura, iniziativa finora snobbata.
Il prossimo libro é
"I quarantanove racconti" di Ernest Hemingway
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

mercoledì 28 dicembre 2011

Fuori stagione

Si chiamano "Easter Eggs" (Uova di Pasqua) e sono piccoli scherzi che i programmatori mettono nel proprio lavoro.
Il più recente è del team di Google ed ecco come si fa:
1) Aprite la pagina di ricerca www.google.it
2) Digitate nella barra let it snow e date invio
E voilà...
una bella nevicata, con tanto di schermo appannato e funzione Defrost (sbrinamento).
E' proprio vero che non ci sono più persone serie in giro!

martedì 27 dicembre 2011

Dopo Natale

Dopo Natale, dopo la cena della Vigilia o il pranzo "solenne", dopo lo "spacchettamento", la conta dei regali ricevuti e di quelli che avremmo voluto ricevere, dopo la Messa di mezzanotte ed il bacio al Bambino, dopo qualche buona azione, perchè a Natale siamo tutti più buoni, eccoci qua nei giorni fra Natale a Capodanno.
Per me e forse per molti di voi, sono quelli della vacanza vera, quando, passata una festa abbiamo qualche giorno per "non far niente" e goderci il lento scorrere del tempo, per fare una bella passeggiata anche se è gelato durante la notte o passare ore sul divano a leggere un bel libro, in attesa della festa che arriverà fra poco, in battibaleno e saremo di nuovo tutti di corsa. Sono i giorni in cui stiamo di più con i nostri familiari, per dovere o per piacere, che passiamo con i nostri bambini ad inventarci con fare con loro, giorni in cui abbiamo un po' di tempo, e finalmente!, per noi.
E' un periodo dell'anno in cui si comincia a pensare all'anno nuovo mentre in realtà facciamo i conti con quello appena passato, facciamo la lista delle cose fatte e quelle ancora da fare, delle persone incontrate e quelle che avremmo voluto conoscere meglio, dei progetti realizzati e di quelli falliti, delle occasioni prese al volo e di quelle sprecate. "Che bello quando..." oppure "Se solo..." iniziano i nostri pensieri e ci costringono a pensare a come vorremo che fosse l'anno che verrà.
In questi giorni ho rivisto "Fuga dal Natale", divertentissimo film tratto da un altrettanto spassoso romanzo, e ho capito cosa ci serve: il sentirsi comunità, stare insieme condividendo piccole cose. Particolarmente bella mi è sembrata l'iniziativa di Gigi e Mauro (ma anche di altri ne sono certa) che hanno realizzato il bel presepe nel parchetto di via Moloise-Allende e che hanno invitato, nella sera della vigilia, il vicinato ad un piccolo momento di preghiera insieme: un'idea semplice ma che ci ha colpito nel segno, ci ha permesso di condividere un breve attimo e in quell'attimo ci siamo sentiti "uniti".
Sarà sciocco ma è questo che auguro per il nostro 2012.

PS: la foto qui sopra è quella del presepe del parchetto. Andate a vederlo, merita.

venerdì 23 dicembre 2011

Storia a puntate:capitolo 10

Siete pronti per il Gran Finale?!

..."E' sorprendente rendersi conto di quante cose il nostro cervello possa capire, collegare e scoprire in pochi secondi!" pensò Sonia che, in piedi nell'ampio stanzone, osservava,attraverso l'ampio televisore, i milioni di persone che eseguivano gli ordini del nano celeste assolutamente incoscienti e comodamente seduti su divani e poltrone.
La ragazza che aveva ormai compreso le intenzioni dell'essere magico si guardava intorno meravigliata e rifletteva su come fare a fermare dei piani così famelici. Per l'ennesima volta rumori sinistri e angoscianti le arrivarono all' orecchio e, poco dopo, si nascose dietro l'enorme schermo, cercando attentamente qualche via d'uscita. Più impaurita di prima ammise a sè stessa che c'era solo una piccola porticina che si trovava nella direzione opposta rispetto a lei. Poco dopo i passi pesanti di un "sorvegliante" rimbombarono nella sala e la piccola venne presa dal panico. L'uomo controllò che tutto fosse in ordine e stava già per andarsene quando a Sonia sfuggì uno starnuto. Quindi il famigerato controllore si diresse verso la TV scorgendo la ragazza che si diede ad una pazza fuga attraverso la porticina.
Intanto il rumore sordo di una sirena iniziò a martellarle nelle orecchie e ben presto le sembrò di sentire che i passi dietro di lei raddoppiavano, anzi triplicavano... Percorse, quasi trattenendo il respiro, corridoi e salette completamente vuote quindi, dopo aver svoltato un angolo si trovò di fronte l' ampio salone pieno di impiegati intenti nel loro lavoro. La ragazza s'inchiodò all'ingresso della stanza ma poi, spronata dai passi che udiva dietro di sé, riprese la corsa "zigzagando" tra sedie e scrivanie.
Ad un certo punto, quando stava per essere raggiunta, s'infilò in una piccola apertura e sparì nel buio.

Oltrepassato il passaggio venne accolta da una forte luce e le sembrò di essere stata catapultata a...Hollywood! Davanti a lei: la scenografia di una palestra con un campo da palla canestro e decine di cameraman che filmavano un giocatore di basket mentre, dopo essersi allenato, si riposava guardando la TV e mangiando patatine. Il giocatore concludeva poi la pubblicità dicendo:"Riposati anche tu guardando la TV!"
Appena l'attore ebbe finito di pronunciare queste parole un urlo acutissimo uscì dalla bocca di Sonia, ormai stufa di bugie, che si fiondò di fronte alle telecamere dicendo:"Basta! Non è possibile! Sono tutte storie! Ehi gente, dico a voi che ve ne state tutto il giorno sul divano a guardare la TV: aprite gli occhi! Non capite che vi stanno prendendo in giro?! Ormai sapete solo guardare e copiare atteggiamenti, parole, modi di fare della televisione; avete dimenticato tutti quanti cosa vuol dire giocare con gli amici, leggere un buon libro, chiacchierare, scambiarsi idee...donare agli altri un sorriso, un po' del vostro amore!" Ormai Sonia non si curava più dei suoi inseguitori, dei cameraman che cercavano invano di fermare la registrazione, né di chiunque altro, le importava soltanto di salvare i miliardi di teledipendenti dai destini così crudeli che li aspettavano; perciò anche quando la trascinarono via di pesò continuò a pregare tutti i telespettatori di tornare a vivere davvero come persone e non come robot!
Dopodiché, quando ormai nessuno pote più sentirla a parte i due uomini che la stavano trascinando al cospetto del nano, si abbandonò ad un pianto sommesso.
Arrivata davanti al magico folletto la ragazza si sentì definitivamente perduta e, come era successo la prima volta che l'aveva incontrato, perse i sensi.
Quando riaprì gli occhi si ritrovò nell'assai conosciuta prigione. Tra le mani stringeva l'assai conosciuto ciondolo e,quando una lacrima lo bagnò, una luce bianca l'avvolse e, in men che non si dica, si ritrovò nella piccola cameretta che da tanto non vedeva. Quando capì dova l'aveva condotta il fiore magico, corse fuori dalla stanza chiamando a gran voce i genitori. Come risposta sentì, però, solo l'eco della sua stessa voce.
Stava già per perdere ogni speranza di ritrovare i propri cari quando li vide, tutti e tre, imbambolati davanti alla TV! Un moto di delusione e repulsione la avvolse quando notò che non solo non accorrevano alle sue grida ma che erano impegnati a fissare incantati quel congegno elettronico che lei tanto odiava. Quando si avvicinò vide, però, che la sorella e i genitori stavano fissando con la bocca aperta proprio lei e il suo discorso rivolto al mondo intero! Allora, colta tutto d'un tratto da tenerezza e compassione, si gettò al collo della madre, strinse a sé il padre e diede un bacio alla sorella!
Più sorpresi e felici che mai anche i genitori l'abbracciarono commossi ed anche Gloria sempre così assente e distaccata ricambiò quel bacio pieno d'affetto.
Dopo un tempo interminbile dove Sonia raccontò per intero tutta la sua storia, bussarono alla porta parenti, amici e addirittura giornalisti che, avendo sentito del suo ritorno a casa, erano accorsi per complimentarsi con la ragazza che aveva salvato gli uomini da una vita in schiavitù e da automi! Eh sì, perché da quel giorno si riniziò a vedere bambini che giocavano insieme a pallone o con le bambole, ci si riabituò a sentire gli adulti chiacchierare beatamente tra loro ridendo e scherzando... e si ricominciò, pian piano, a comprendere il vero significato della parola amare!






mercoledì 21 dicembre 2011

Il presepe di Via Martini

Siete tutti invitati il 24 Dicembre, la Vigilia di Natale, alle ore 21.00, davanti al Presepe di via Enrico Martini ( via Moloise) per un momento di preghiera insieme.
Portate una pila!

martedì 20 dicembre 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Luca Lc 1,26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. ’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza
dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Per l’ultima domenica di avvento ritroviamo il brano della Annunciazione, già proclamato nella festa della Immacolata concezione. Mentre allora abbiamo sottolineato il saluto a Maria, chiamata dall’angelo ‘piena di grazia’, per ricordare che tutto è opera di Dio, della sua grazia, oggi ci soffermiamo sulla risposta di Maria, cioè sulla attesa di Dio della risposta positiva di Maria. I due aspetti da tener presenti sono proprio questi: da una parte l’uomo ha bisogno dell’intervento di Dio, da solo non può salvarsi, ma dall’altro Dio non vuole salvare l’uomo senza il suo assenso, senza il suo contributo. Anche la prima lettura ci ricorda che è Dio a costruire una casa a Davide, promettendo una discendenza, anzi la discendenza da cui verrà il salvatore del mondo. Questa promessa genera speranza, di cui abbiamo tanto bisogno, specialmente in questo momento di crisi. Dio non viene ad aggiustare le nostre vicende finanziarie o i problemi del lavoro, ma ci dà la speranza che possiamo farcela; con il suo aiuto ed il nostro impegno possiamo rendere sempre migliore la nostra vita e il mondo attorno a noi. La certezza di questo Natale diventa la speranza per il nostro futuro.

domenica 18 dicembre 2011

99 candeline

Ieri sera, nella chiesa parrocchiale, abbiamo festeggiato "a modo suo" il compleanno di don Vincenzo.
"A modo suo" perchè è stata la musica la protagonista, l'arte più amata dal nostro "prevosto" emerito, una serata riempita dalle note del coro di Santa Maria della Croce, diretta da Luca Angelini, e dal nostro coro.
"A modo suo" perchè alle 22.00 il concerto era già finito perchè il nostro festeggiato va a letto presto e le 22.00 sono ben oltre il suo limite consueto.
Una serata davvero riuscita dove i due cori si sono misurati e confrontati esibendosi nei propri cavalli di battaglia, fra i quali non potevano mancare brani natalizi, dalla tradizione popolare ma anche autentici capolavori tratti dalla storia della musica. Ovviamente anche il festeggiato è stato parte del repertorio con una "Pastorale" che noi sanbernardinesi conosciamo molto bene.
Auguri quindi al nostro don Vincenzo e chissà se, il prossimo 21 Dicembre (data "vera" del compleanno), avrà una torta con le candeline? Chissà se le candeline saranno davvero 99 ?

martedì 13 dicembre 2011

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 1,6-8.19-28

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?».
Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo».
Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?».
«Non lo sono», disse.
«Sei tu il profeta?».
«No», rispose.
Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero:«Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Il simbolo certamente più visibile ed eloquente del periodo natalizio è la luce. Presente certo anche a Pasqua, ma insieme ad altri simboli, è invece centrale nel Natale di Gesù, la luce che viene ad illuminare il mondo. Anche per la congiuntura astronomica del solstizio d’inverno e per l’apparente vittoria del sole che riprende pian piano il potere sulle tenebre già prima di Cristo in tutte le culture era presente questa immagine forte della luce, che per noi diventa naturalmente la presenza di Cristo nel mondo e nella nostra vita.
Ci stupisce però che ci sia bisogno di un testimone della luce, perché vediamo che questa si impone ai nostri occhi. Ma come dice l’evangelista Giovanni, nel brano che ascolteremo il giorno di Natale, anche se la luce splende, le tenebre non l’hanno accolta. Lo sappiamo bene, non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. E noi tante volte non vogliamo essere illuminati da Cristo perché il peccato ‘a noi’ ci piace e ancor di più ci piace riservare alcune zone d’ombra nella nostra vita, alcune situazioni in grigie che non vogliamo cambiare. Ecco perché abbiamo bisogno di un testimone della luce, perché ci svegliamo dal nostro torpore e accettiamo di lasciarci illuminare da Lui, pronti a far spazio a Gesù nella nostra casa, facendo piazza pulita dei luoghi d’ombra, lasciando che sia lui ad illuminare tutta la nostra vita.

lunedì 12 dicembre 2011

Avete il mazzolino?

Se non vi siete ancora organizzati siamo messi davvero male perchè stanotte E' la notte... come quale? Ma quella di Santa Lucia!
E chi di voi dice di non aver fatto un giretto per negozi di giocattoli o dolciumi, sa di dire una tremenda bugia. Carbone, carbone, carbone...
Ma se siete stati appena appena buoni allora, domattina, qualche sorpresina ve l'aspettate... non siate timidi, in fondo non si cresce mai.

giovedì 8 dicembre 2011

SANTA LUCIA.... C'E' POSTA PER TE!!

Ormai è tradizione. Ormai Santa Lucia lo sa, che a San Bernardino le letterine le spediamo a modo nostro!
Ed ecco che questa domenica, dopo messa, una colorata massa di palloncini è volata in cielo portando con se tutte le lettere per la Santa, in attesa che passi da casa nella notte di lunedì.
E deve piacerle tanto l'idea del gruppo Scuola di San Bernardino, perchè la nostra amata Santa ogni anno, nella domenica precedente al suo arrivo, fa splendere il sole e chiede al vento di sospingere, senza scossoni, le letterine, fino a casa sua!
E così, dopo il fatidico conto alla rovescia, ecco partire le letterine che, siamo sicuri, anche quest'anno Santa Lucia leggerà, portando tutti i doni chiesti!
Viva Santa Lucia!












mercoledì 7 dicembre 2011

Speriamo nel sole

... e direi anche decisamente bella perchè domani ci sono due eventi che hanno bisogno di una bella giornata, almeno senza nebbia, per essere davvero apprezzati.
Il primo, già annunciato dal nostro blog, è il lancio dei palloncini con le letterine di Santa Lucia che si terrà in piazza, dopo la messa delle ore 10.30,a cura dell'Associazione "Amici della Scuola Elementare" del nostro quartiere.
La seconda, davvero originale e che non voglio perdere, è la possibilità di salire in cima al campanile del Duomo della nostra città. Come riportato da CremaOnLine, la diocesi e le associazioni vogliono far riappropriare i cittadini di questo luogo simbolo, da troppo tempo "impacchettato", e per questo motivo, oltre alla scalata, è stato anche organizzato il concerto di Natale "In adventu Domini", dove si esibiranno il coro e l'orchestra del Collegium Vocale diretto dal maestro Giampietro Innocente.
Appuntamento quindi con la musica per Domenica 18 dicembre alle 21, nella chiesa di San Bernadino- Auditorium Manenti, ma ricordate che SOLO domani, dalle ore 9.45 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.30, sarà possibile salire sul campanile del Duomo!
E quando mai ci ricapita!

martedì 6 dicembre 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Marco Mc 1,1-8
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Anche se quest’anno il calendario ci propone un periodo d’avvento completo, capitando il S. Natale di Domenica, è sempre troppo corto questo tempo speciale di preparazione. Oggi la figura di Giovanni il Battista ci aiuta a passare dall’attesa della seconda venuta di Cristo alla preparazione per rivivere la sua prima venuta in mezzo a noi. E’ importante infatti vivere oggi la venuta del Signore, senza distrarci perché tanto è lontano il suo ritorno e lontani nel tempo sono gli eventi della sua nascita a Betlemme. Noi oggi dobbiamo vivere sapendo che Cristo viene ancora oggi, anche se già sappiamo tutto della sua opera tra gli uomini. Anche se il Natale è un momento così certo da non suscitare dubbi dobbiamo vivere questo periodo come in attesa di una grande novità, perché come dice Isaia, Ecco… il Signore è qui. Deve succedere a noi tutti come quando da bambini piccoli aspettavo con certezza la venuta di S. Lucia sapendo bene i doni che ci avrebbe portato, ma con una incredibile ansia e attesa fino all’ultimo momento, fino a quella mattina magica. Anche se sappiamo già tutto del Natale il primo passo per prepararsi bene è proprio quello di metterci in attesa di un qualcuno che verrà a sconvolgere i nostri piani e la nostra vita, perché noi sentiamo di aver bisogno di lui.


domenica 4 dicembre 2011

Su per il cielo

Non solleveremo una casa ma... le letterine di Santa Lucia SI!
Il prossimo 8 Dicembre appuntamento, dopo la S.Messa delle ore 10.30, per il nostro ormai tradizionale lancio delle letterine legate ai palloncini, organizzato dall' Associazione "Amici della Scuola Elementare" di San Bernardino. Se siete piccoli, mi raccomando, venite con la vostra letterina e, se siete grandi, non perdete la speranza e portate anche la vostra, non si sa mai.

venerdì 2 dicembre 2011

Un avvocato per davvero!

Scusate non posso resistere devo proprio usare questo blog per fare i complimenti, anzi dei SUPERCOMPLIMENTI a Nicola che oggi è diventato AVVOCATO per davvero!
Ma che bravo il nostro Nico!

giovedì 1 dicembre 2011

Ancora Pinguini

Dopo il pinguino temerario di "Surf Up", arriva un pinguino ballerino. Fin qui niente di strano (per il mondo dei cartoni animati) se non fosse che tutta la sua comunità è "canterina" e lui invece è stonato come una campana.
Ma quelli che escono dalla massa e si distinguono ci piacciono, e anche tanto, altrimenti nessuno di noi amerebbe Paperino più di Topolino.
Insomma, un bel filmetto da domenica nebbiosa. Appuntamento alla prossima.

martedì 29 novembre 2011

Open Day e Favole

In occasione dell'Open Day del prossimo Lunedì 5 Dicembre, l'Associazione Amici Scuola San Bernardino organizza un grandioso Laboratorio di "Favole Animate".
Dalle ore 16.15 alle ore 17.15, siete invitati e soprattutto lo sono i bambini dell'ultimo anno della Scuola dell'Infanzia, in modo tale che possano conoscere e visitare la nostra bella Scuola.
Inoltre, alle ore 16.30, la Dirigente Scolastica e le Maestre saranno liete di incontrare i genitori presenti per illustrare le attività e le caratteristiche della scuola.
Inutile dire che siete tutti invitati!!!

lunedì 28 novembre 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Marco
Mc 13,33-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento.
È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».


Con l'inizio dell'anno liturgico cambiamo evangelista ma siamo sempre nei capitoli, gli ultimi, in cui ci vengono presentate le parole di Gesù riguardanti la fine del mondo. Ancora una volta siamo chiamati a riflettere sull'impegno della vigilanza, dell'essere pronti ad accogliere il Signore quando verrà alla fine dei tempi. Ma naturalmente si arricchisce ora questa parola, della attesa del natale, quindi del ricordo esplicito del fatto che il Signore è già venuto in mezzo a noi e che noi siamo già chiamati ad accoglierlo. Ciascuno infatti ha il suo compito e non dobbiamo aspettare bloccati dalla paura la sua venuta anzi è proprio nella realizzazione del proprio compito, del progetto che Dio ha su ciascuno di noi, che si realizza compiutamente l'attesa del signore finchè egli venga. Il segno dell’uomo che lascia la propria casa ci indica innanzitutto che Dio si fida di noi: ci affida questa casa, l’intero creato, perché lo custodiamo e miglioriamo. Nello stesso tempo è una grande responsabilità: lui non è sempre dietro di noi ad aggiustare i nostri sbagli, tocca a noi realizzare il compito di costruire la casa di Dio il suo regno, con piena consapevolezza e responsabilità.

venerdì 25 novembre 2011

La violenza

Oggi é la giornata mondiale per la lotta alla violenza sulle donne. Una delle tante depravazioni che l'animo umano è in grado di compiere.
Per riflettere e per farsi un'idea, clicca QUI.

giovedì 24 novembre 2011

WebStory


Girovagando per la rete ho trovato QUESTO. Una Web Story, ossia una storia raccontata per immagini ed altre risorse Internet, con un linguaggio chiaro ed accattivante per cercare di comprendere (se qualcuno ci crede davvero) l'origine della crisi economica che ormai ci sta sfinendo.

lunedì 21 novembre 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Matteo
Mt 25, 31-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Sono tanti i titoli con cui possiamo chiamare Gesù, non ultimo proprio quello di Figlio dell’uomo della parabola di oggi. Per S. Giovanni per esempio è da privilegiare quello di Rivelatore del Padre. Certamente il titolo di re è risuona un po strano. Non tanto perchè la nostra esperienza di re è legata alle conoscenze storiche degli studi scolastici quanto il nostro re è davvero un re strano. Non manda infatti a morire i suoi sudditi ma è lui che da la vita per loro, è nato povero e vive privilegiando i poveri e gli ultimi, non raccoglie tasse e dice chiaramente che il suo regno non è di questo mondo.
Ma proprio per questo ci gloriamo di aver un tale re, contenti che alla fine ci chiederà conto di come abbiamo investito in amore per i nostri fratelli.
L’insistenza della parabola sulla concretezza del nostro amore verso i fratelli non ci esclude da donare a Dio tempo e attenzione nella preghiera e negli atti di culto ma mette chiaramente al primo posto il servizio e l’attenzione al fratello bisognoso. Solo così ci prepariamo adeguatamente all’incontro definitivo col nostro re e signore dell’universo.

domenica 20 novembre 2011

La Star della Domenica

Oggi l'Associazione "Amici della Scuola Elementare di San Bernardino" ha portato in piazza l'asinello di S.Lucia, per promuovere la vendita dei mazzolini che è necessario avere alla finestra affinchè la nostra Santa ci porti un dono.
Il prossimo appuntamento è per Giovedì 8 Dicembre quando, come è ormai di tradizione, saranno lasciati volare in cielo i palloncini con le letterine indirizzate proprio a Santa Lucia. Quindi non mancate, l'Associazione ha bisogno di tutti noi.

sabato 19 novembre 2011

Breaking dawn!!!

E' ARRIVATO!!!
Uno dei film più attesi dell' anno è approdato nelle sale cinematografiche di tutta Italia il 16 Novembre. Il quarto capitolo della saga di Twilight non ha catturato solo i cuori di tantissime adolescenti ma anche quelli di molti adulti che hanno ancora tempo di imbattersi in nuove storie, nuove avventure!
L' ultima opera della fortunatissima Stephenie Meyer ci fa vivere l' amore dell' affascinante vampiro Edward Cullen che, con la sua famiglia, è riuscito a calmare la sua "sete" e a nutrirsi solo di sangue animale e l'attraente Bella Swan il cui cuore riserva sempre un posto caldo e affettuoso per l' amico Jacob.
Tutti i loro parenti e ed amici dovranno quindi affrontare le conseguenze di un matrimonio da favola e dell' incantevole luna di miele che porterà alla nascita di una bambina... un po' speciale!
Questa romanticissima storia ci fa sognare un mondo fantastico dove tutto è possibile: nel quale si può essere salvti anche dalla morte ed è possibile "vivere" per l'eternità!
Ora non ci resta che aspettare la seconda parte che uscirà, in Italia, il prossimo Novembre!
Il mio commento al libro e al film??!
Una storia che fa tremare d'impazienza, piacere e paura fino al famigerato arrivo della parola "fine" che a volte vorremmo non fosse mai stata inventata...!

PS: cliccando sull'immagine iniziale potete vedere il trailer ufficiale.

mercoledì 16 novembre 2011

La ricerca di sé

Il libro di questo mese è una storia travagliata di una madre, di origine algerina, la cui figlia, francese di seconda generazione, vuole portare il velo. Lo stupore, la rabbia, l'angoscia si abbatte come una furia su questa madre che, ben integrata, con un buon lavoro, una situazione economica tranquilla, non può che vedersi sbattere la porta in faccia dalla propria figlia, indisponibile a qualsiasi discussione e soprattutto a cambiare idea.
Così la madre prende carta e penna e le scrive, le racconta la sua storia, la storia della sua famiglia, di come i suoi genitori abbiano scelto di lasciare l'Algeria e la situazione difficile e pericolosa in cui il paese versava in quei tempi. La Francia era la scelta più logica e lì la vita offriva possibilità di rinascita. La famiglia, col passare del tempo, si integra e questo porta con sè la scelta di non portare più il velo, con tutte le sue conseguenze ed implicite possibilità.
E quando questa ragazzina, non ancora maggiorenne, "sgancia la bomba" questa madre entra in una crisi profonda e tenta, con tutto il buonsenso che possiede, di trovare una ragione e di spiegare, soprattutto, cosa il velo significhi nella Francia moderna dove un simbolo religioso così evidente porta con sè un inseme di conseguenze sulle possibilità offerte una donna che lo indossa.
Ma cosa vuole questa ragazzina? Cerca sicurezza perchè il velo le permette di acquisire un ruolo prestabilito, cerca la propria storia perchè le sue antenate lo indossavano, cerca un'identità che la società francese non le dà. Il libro non ce lo spiega ma i dubbi sulle ragioni di questa scelta restano.
Un tema spinoso e che ci ha fatto discutere molto soprattutto su come un segno religioso possa impattare in modo così devastante sulla vita di una donna, tanto da farla diventare un "oggetto sullo sfondo" non una persona con tutte le sue qualità.

E dopo un tema così serio, passiamo a qualcosa di più leggero e che speriamo sappia anche farci ridere.
Il prossimo libro é
"Piccole donne rompono" di Lia Celi
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

lunedì 14 novembre 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Matteo [Mt 25,14-30]

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

La parabola di questa domenica sottolinea un altro aspetto dell’attesa del regno. Non basta la vigilanza. Questa deve essere operosa e portare buoni frutti, secondo i talenti ricevuti. Le parole di Gesù sembrano innanzitutto consolatorie, visto che presuppone statisticamente un due terzi di servi buoni e fedeli. E comunque nessuno di noi si sente come il servo inutile e fannullone. Tuttavia non possiamo neanche riconoscerci pienamente con i servi capaci di rendere il cento per cento. La prima difficoltà che incontriamo è quella di saper riconoscere i doni e i talenti che Dio ci fa. Siamo troppo convinti che anche le cose buone che facciamo siano frutto nostro, solo delle nostre capacità. Dobbiamo riconoscere che non solo i doni naturali sono tutti di Dio ma anche le nostre buone disposizioni d’animo, i doni della grazia, sono solo dono suo. A noi spetta il compito di rispondere in modo adeguato ai talenti offerti a ciascuno di noi da Dio. Ognuno di noi deve con coraggio prendere consapevolezza dei doni ricevuti da Dio, e del progetto che lui ha per ciascuno, in modo da realizzare quella parte del regno di Dio che ci spetta personalmente.

domenica 13 novembre 2011

Il nuovo Consiglio Pastorale

Come già annunciato, lo scorso fine settimana abbiamo votato per il rinnovo del Consiglio Pastorale.
Questa nuova "formazione" avrà già un primo impegno questo Venerdì, proprio per la riunione di insediamento del Consiglio stesso, con i 5 eletti rappresentanti per la Parrocchia di Vergonzana. E adesso annunciamo gli eletti!

Per la lista "Giovani" Fino a 40 anni), risultano eletti:
111 voti: Matteo Gramignoli
64 voti: Nicolò Premi
62 voti: Giorgio Stabilini
53 voti: Alice Gaudenzi
50 voti: Federico Barbati
48 voti: Matteo Pedrinazzi
47 voti: Albina Fusari
46 voti: Marta Fontanella

Per la lista "Adulti non Anziani" (over 40 anni), risultano eletti:
65 voti: Maria Vittoria Vannoni
64 voti: Teresina Sambusida
61 voti: Luciano Bastici
58 voti: Nadia Manclossi
56 voti: Rosangela Meleda
51 voti: Antonio Bettinelli
46 voti: Luca Monaci

Buon lavoro a tutti!

sabato 12 novembre 2011

Storia a puntate: capitolo 9

Dopo una lunghissima suspance eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio...o quasi!!!Vi faccio il succo delle puntate precedenti: Sonia dopo settimane di prigionia riesce a trovare la via di fuga dalla sua cella multimediale creata per chi, come lei, non è un amante dei congegni elettronici, in particolar modo della televisione e, per questo motivo, rischia di rompere i piani di un magico folletto...

...Sonia, con occhi sbarrati, fissava il bianco corridoio che le si apriva davanti tentando di dare una spiegazione logica a quanto stava succedendo. Ma poi, come da un po' si era abituata a fare, si arrese perché si era convinta che nella vita non si può dare un senso a tutto quello che succede: alcune cose accadono e basta!Quindi dopo essersi girata un' ultima volta per osservare quella che era stata la sua "casa" in punta di piedi se ne andò.
Percorse metri e metri di quel corridoio che sembrava infinito, poi, voltato un angolo, si ritrovò di fronte ad un immenso ufficio dove segretari e impiegati sedevano ordinatamente davanti a computer e telefoni lavorando come in trance; infatti i loro occhi erano persi nel vuoto e le braccia o la bocca sembravano staccati dal resto del corpo: pareva che funzionassero per conto loro!D' istinto, la piccola si ritrasse nel corridoio alle sue spalle ma, quando fece per girare l'angolo e tornare indietro sbatté contro un grosso muro che, come per magia, aveva chiuso il passaggio segreto che l'avrebbe condotta alla libertà ( o, almeno, così sperava!)Sonia in preda al panico vide una donna giovane e molto carina che stava camminando nella sua direzione. Così ,in fretta e furia, fu costretta a rifugiarsi dietro una grossa tenda blu per non essere catturata prima di aver provato a salvarsi; poi, ignorando le centinaia di persone presenti nell'ampia stanza che lavoravano dandole le spalle, la seguì.
Dopo due corridoi dove non incontrarono anima viva, l' affascinante signorina svoltò in una stanzetta vuota oscurata da pesanti tendoni rossi e sparì in un uno sbuffo di fumo chiudendosi alle spalle una piccola porticina. Sonia sentendosi improvvisamente molto vulnerabile, si nascose di nuovo in prossimità delle finestre e scoprì, guardando fuori, di trovarsi in uno degli ultimi piani di un altissimo grattacielo. Stava ancora contemplando quel panorama che tanto l'attraeva quanto le metteva i brividi quando, dalla piccola porta, uscirono sia la signorina che... il famigerato nano! Improvvisamente la ragazza si sentì assalire dai brividi e, istintivamente, si ritrasse ancora di più dietro i pesanti tendoni. Intanto il nano e la giovane signorina parlottavano sommessamente e la povera Sonia riuscì a cogliere solo alcuni stralci della conversazione: "Il mio piano è infallibile!" sostenne solenne il nano..."ma la ragazza non sembra voler cedere!" rispose con la stessa autorità la donna..."cambierà idea, te lo assicuro!" aggiunse il nano convinto. Poi, mentre i due imboccavano il corridoio, Sonia sentì queste ultime ma non meno importanti parole:"Ormai non hanno più speranza, cadranno tutti nella mia trappola!!!"Appena la nostra protagonista si riprese da questa agghiacciante conversazione, notò ancora una volta il marchio floreale impresso nella parete vicino alla porta e, senza esitare, desiderò con tutta sé stessa di avere il ciondolo a forma di fiore fra le mani e, due istanti dopo, questo, le apparve come per incanto. Stringendolo nel palmo Sonia pensò che, ancora una volta, qualcosa nella situazione che stava vivendo non le tornava: -Di che piano parlava il nano? Chi non aveva più possibilità?- Mentre mille domande le frullavano in testa si ritrovò, senza accorgersi, di fianco alla misteriosa porticina e, in men che non si dica, il suo ciondolo raggiunse il marchio nel muro!Pouuffff! Con uno sbuffo di nebbia la ragazza venne trasportata in un immensa stanza al cui centro si trovava un ampio televisore.
Esso trasmetteva immagini di bambini e adulti completamente soggiogati da questo ingegnoso apparecchio che, con gli occhi fissi sugli schermi, obbedivano come automi agli ordini impliciti che i vari programmi televisivi inviavano; mi spiego meglio! Se un programma stava pubblicizzando, per esempio, un pallone da calcio firmato gli spettatori del programma aggiungevano questo prodotto alla lista della spesa e andavano a comprarlo senza troppi ripensamenti per poi dimenticarsene dopo qualche giorno; oppure: se un attore annunciava al suo pubblico:" E' iniziata la sfida: vince chi colleziona più figurine possibili!" tutti i bambini che stanno assistendo al programma si fiondano addosso ai loro genitori chiedendo di poter comprare almeno dieci pacchetti per poter vincere l' ambito concorso...A questo punto tutti i tasselli del puzzle si ricomposero nella testa di Sonia e la ragazza capì che il nano stava cercando di schiavizzare, grazie alla TV, i tantissimi "tele-dipendenti" presenti nel mondo... con una sola eccezione!!!
...continua...

mercoledì 9 novembre 2011

Falling walls


Falling Walls in 100 secs
Muri che sono caduti, che cadono o che devono essere abbattuti.
Nella ricorrenza della caduta del muro di Berlino, di cui vi ho già parlato qui, nella capitale tedesca è in atto l'edizione di quest'anno della conferenza internazionale, il cui "trailer" è il video qui sopra, dal titolo "Falling walls", "muri che cadono".
Il tema è affascinante e a 20 scienziati è chiesto di presentare le loro ricerche che cambieranno il mondo.
C'è anche la possibilità di seguire in diretta gli interventi, ovviamente in inglese o nella lingua originale del relatore. Se siete curiosi, cliccate qui.

lunedì 7 novembre 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Matteo
Mt 25, 1-13
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

Gesù stesso oggi ci indica la chiave di lettura principale della parabola. Non conosciamo l’ora dell’incontro personale e universale con Dio, lo sposo atteso, e quindi dobbiamo vivere in continua e vigilante attesa.
La parabola è però già molto significativa per l’immagine scelta da Gesù per farci pensare alla fine del mondo, alla venuta del regno. Pur conoscendo, e qualche volta anche utilizzando, le tipiche immagini apocalittiche, già proposte dai profeti dell’Antico testamento come pure dal libro dell’Apocalisse di S. Giovanni, Gesù ci parla di una festa di nozze. La venuta finale del regno sarà vissuta come una festa, un momento di grande gioia personale e comunitaria. Non dobbiamo quindi attendere con paura ma vigilare con gioia sapendo che il ritorno dello sposo completerà il senso e il significato della nostra vita.
Anche i recenti fatti di cronaca ci aiutano poi a comprendere il messaggio di Gesù perché nonostante le nostre capacità ancora ci lasciamo sorprendere anche dalle calamità naturali. Così sarà anche per la venuta finale del regno. Ma soprattutto dobbiamo prepararci per tempo. Anche qui la realtà di questi giorni ci aiuta a comprendere le parole di Gesù. Per evitare i disastri delle alluvioni siamo tutti consapevoli che dobbiamo pensarci prima, con opere di bonifica e pulizia, in modo da ridurre al minimo i rischi delle calamità naturali. Ancor più necessario è pensare per tempo al nostro incontro con il Signore. Le nostre opere buone, l’olio per le lampade, devono essere abbondati, dobbiamo averne una buona scorta, per essere pronti ad andare incontro allo Sposo.

domenica 6 novembre 2011

Piove....

e alcune zone d'Italia sembrano sotto assedio da arte della pioggia. Non dimentichiamoci di loro e soprattutto non dimentichiamo come curare il nostro territorio affinchè queste piogge torrenziali non producano sempre così tanti danni.
Clicca sulla foto sopra per vedere cosa resta di Monterosso, una delle perle delle Cinque Terre, patrimonio dell'UNESCO, dopo l'alluvione del 25 Ottobre scorso.

martedì 1 novembre 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Matteo Mt 23, 1-12
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Ormai i rapporti tra Gesù e le autorità religiose del suo tempo sono definitivamente rovinati. Loro hanno già deciso di ucciderlo, e lui non parla più neanche con loro. Ancora Gesù si propone a noi come il vero maestro, colui che non solo insegna ma anche mette in pratica ciò che dice. Specialmente ai nostri giorni, così ricchi di personaggi bravi a parlare ma non coerenti nei fatti, si ricercano maestri capaci di mettere in pratica quanto insegnano.
Gesù è proprio tale e perciò si permette di darci insegnamenti davvero esigenti. Il tremendo consiglio di mettersi a servire gli altri per realizzare se stessi può essere dato solo da uno che per primo ha vissuto così, altrimenti sarebbe trattato da pazzo. Gesù ha dato se stesso servendo gli altri fino a dare la vita, come ha mostrato anche nel gesto profetico della lavanda dei piedi. Quindi può dire a noi suoi seguaci di seguire questo suo esempio. Anche se per noi può sembrare assurda la scelta di mettersi all’ultimo posto per arrivare primi, con un maestro così grande e coerente non possiamo tirarci indietro. Lui per noi ha già fatto tutto, a noi spetta solo di seguire il suo esempio, ricambiando il suo amore con l’offerta concreta della nostra vita ai fratelli.

lunedì 31 ottobre 2011

Meglio tardi che mai

Scusate il ritardo ma ci sono stati tanti tanti tanti guai... non ultimo l'impaginazione orrenda che ne ho tirato fuori... confido nella nostra infinita pazienza e buon cuore.
In questo ultimo numero troverete tutte le cronache della nostra sagra e anche qualche piano per questi ultimi mesi del 2011.
Tornerà l'Eco del Palio? Chi lo sa?
Aspettiamo fiduciosi...

domenica 30 ottobre 2011

7 miliardi

Fra circa 16 ore saremo 7 miliardi di persone su questo pianeta.
Un numero impressionante ed è ancora più impressionante pensare alle condizioni in cui più della metà di queste persone vivono. Ma proprio in questo numero le Nazioni Unite vedono speranza con la loro iniziativa "7Billion Actions Campaign", campagna per 7 miliardi di azioni.
Per il momento facciamo gli auguri al neonato che taglierà questo traguardo e cominciamo a pensare come salvare il nostro pianeta e salvare anche noi stessi.

PS: se volete tenere d'occhio il count-down, cliccate sull'immagine iniziale.

mercoledì 26 ottobre 2011

L'esatta melodia dell'aria

Siamo in Svizzera nel XVIII-esimo secolo e Moses, il protagonista di questo avvincente romanzo, vive con la madre sorda e minorata, che giorno e notte fa vibrare le campane più potenti mai realizzate in una valle sperduta. Per lui il mondo é quindi fatto di suoni.
La sua infanzia viene improvvisamente lacerata quando il prete del villaggio cerca di annegarlo in un torrente per impedirgli di svelare il prpprio peccato mortale. Invece Moses (il cui nome, guarda caso, significa “salvato dalle acque”) sarà miracolosamente tratto in salvo da due frati che lo porteranno a vivere con loro, lontano dalla madre e dalle sue campane, nella grandiosa abbazia di San Gallo.
Anche qui saranno i suoni a guidarlo: prima verso il coro della chiesa, poi verso una ragazzina fragile e sola che cercherà, attraverso il suo canto meraviglioso, di “curare” la propria madre,anch'essa gravemente malata; e, infine, verso il destino di gloria riservato a coloro che possiedono una voce incorruttibile...
E’ anche la storia struggente di un amore impossibile.. è la storia di un uomo che sapeva cogliere l’esatta melodia dell’aria e donarla al mondo.
Un libro che appassiona dall’inizio alla fine!
Luisella

Il prossimo libro é
"Lettera a mia figlia che vuole portare il velo" di Leila Djitli
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.