sabato 12 novembre 2011

Storia a puntate: capitolo 9

Dopo una lunghissima suspance eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio...o quasi!!!Vi faccio il succo delle puntate precedenti: Sonia dopo settimane di prigionia riesce a trovare la via di fuga dalla sua cella multimediale creata per chi, come lei, non è un amante dei congegni elettronici, in particolar modo della televisione e, per questo motivo, rischia di rompere i piani di un magico folletto...

...Sonia, con occhi sbarrati, fissava il bianco corridoio che le si apriva davanti tentando di dare una spiegazione logica a quanto stava succedendo. Ma poi, come da un po' si era abituata a fare, si arrese perché si era convinta che nella vita non si può dare un senso a tutto quello che succede: alcune cose accadono e basta!Quindi dopo essersi girata un' ultima volta per osservare quella che era stata la sua "casa" in punta di piedi se ne andò.
Percorse metri e metri di quel corridoio che sembrava infinito, poi, voltato un angolo, si ritrovò di fronte ad un immenso ufficio dove segretari e impiegati sedevano ordinatamente davanti a computer e telefoni lavorando come in trance; infatti i loro occhi erano persi nel vuoto e le braccia o la bocca sembravano staccati dal resto del corpo: pareva che funzionassero per conto loro!D' istinto, la piccola si ritrasse nel corridoio alle sue spalle ma, quando fece per girare l'angolo e tornare indietro sbatté contro un grosso muro che, come per magia, aveva chiuso il passaggio segreto che l'avrebbe condotta alla libertà ( o, almeno, così sperava!)Sonia in preda al panico vide una donna giovane e molto carina che stava camminando nella sua direzione. Così ,in fretta e furia, fu costretta a rifugiarsi dietro una grossa tenda blu per non essere catturata prima di aver provato a salvarsi; poi, ignorando le centinaia di persone presenti nell'ampia stanza che lavoravano dandole le spalle, la seguì.
Dopo due corridoi dove non incontrarono anima viva, l' affascinante signorina svoltò in una stanzetta vuota oscurata da pesanti tendoni rossi e sparì in un uno sbuffo di fumo chiudendosi alle spalle una piccola porticina. Sonia sentendosi improvvisamente molto vulnerabile, si nascose di nuovo in prossimità delle finestre e scoprì, guardando fuori, di trovarsi in uno degli ultimi piani di un altissimo grattacielo. Stava ancora contemplando quel panorama che tanto l'attraeva quanto le metteva i brividi quando, dalla piccola porta, uscirono sia la signorina che... il famigerato nano! Improvvisamente la ragazza si sentì assalire dai brividi e, istintivamente, si ritrasse ancora di più dietro i pesanti tendoni. Intanto il nano e la giovane signorina parlottavano sommessamente e la povera Sonia riuscì a cogliere solo alcuni stralci della conversazione: "Il mio piano è infallibile!" sostenne solenne il nano..."ma la ragazza non sembra voler cedere!" rispose con la stessa autorità la donna..."cambierà idea, te lo assicuro!" aggiunse il nano convinto. Poi, mentre i due imboccavano il corridoio, Sonia sentì queste ultime ma non meno importanti parole:"Ormai non hanno più speranza, cadranno tutti nella mia trappola!!!"Appena la nostra protagonista si riprese da questa agghiacciante conversazione, notò ancora una volta il marchio floreale impresso nella parete vicino alla porta e, senza esitare, desiderò con tutta sé stessa di avere il ciondolo a forma di fiore fra le mani e, due istanti dopo, questo, le apparve come per incanto. Stringendolo nel palmo Sonia pensò che, ancora una volta, qualcosa nella situazione che stava vivendo non le tornava: -Di che piano parlava il nano? Chi non aveva più possibilità?- Mentre mille domande le frullavano in testa si ritrovò, senza accorgersi, di fianco alla misteriosa porticina e, in men che non si dica, il suo ciondolo raggiunse il marchio nel muro!Pouuffff! Con uno sbuffo di nebbia la ragazza venne trasportata in un immensa stanza al cui centro si trovava un ampio televisore.
Esso trasmetteva immagini di bambini e adulti completamente soggiogati da questo ingegnoso apparecchio che, con gli occhi fissi sugli schermi, obbedivano come automi agli ordini impliciti che i vari programmi televisivi inviavano; mi spiego meglio! Se un programma stava pubblicizzando, per esempio, un pallone da calcio firmato gli spettatori del programma aggiungevano questo prodotto alla lista della spesa e andavano a comprarlo senza troppi ripensamenti per poi dimenticarsene dopo qualche giorno; oppure: se un attore annunciava al suo pubblico:" E' iniziata la sfida: vince chi colleziona più figurine possibili!" tutti i bambini che stanno assistendo al programma si fiondano addosso ai loro genitori chiedendo di poter comprare almeno dieci pacchetti per poter vincere l' ambito concorso...A questo punto tutti i tasselli del puzzle si ricomposero nella testa di Sonia e la ragazza capì che il nano stava cercando di schiavizzare, grazie alla TV, i tantissimi "tele-dipendenti" presenti nel mondo... con una sola eccezione!!!
...continua...

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