lunedì 26 settembre 2011

Castagnata!

Andiamo a raccogliere le castagne in montagna!
Il prossimo 16 Ottobre, tutti a San Zeno, sul lago di Garda, alle pendici del Monte Baldo. La gita costa € 17,00, € 10,00 per il pullman e € 7,00 per l'ingresso nel bosco
dove sarà possibile raccogliere fino a 5 kg di bellissime castagne. Per i bambini sotto gli 8 anni, il costo è ridotto a soli € 10,00.
Cosa state aspettando, correte ad iscriversi al Bar dell'Oratorio!

domenica 18 settembre 2011

festival filosofia

Abbiamo bisogno di un festival?
Festival della filosofia...
A guardare i volti delle persone accorse numerose a Modena in questo fine settimana per la undicesima edizione del festival della filosofia direi che la risposta è sì, ne abbiamo bisogno! Migliaia di persone di tutte le età, dai 15 ai 70 e oltre, sono arrivate a Modena e si sono ritrovate ancora una volta, in Piazza Grande o in altri punti della città, o a Sassuolo e Carpi, sedute comodamente o in terra, a prendere appunti o ascoltare rapiti le lezioni magistrali di illustri filosofi o studiosi provenienti da diverse parti del mondo. Il tema era quest'anno "Natura". La piazza così gremita si vede di solito ai concerti rock, invece tutta questa folla, nella foto, stava ascoltando l'intervento di Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose, che ci ha fatto riflettere sul "Pane della Terra". Pane che è nutrimento, ma non solo perchè "non di solo pane vive l'uomo", pane che però manca a milioni di persone e che sono respinte da noi popoli sazi.

sabato 17 settembre 2011

Comunque speranza

Questo libro è un prodigio, un racconto pacato e intelligente che parla di dolore, che non cade mai nel fin troppo facile vittimismo ma è un inno alla speranza, alla possibilità anzi alla certezza che la vita continua, che è più forte e che il dolore non può stroncare ogni possibilità.
Questo non è un libro sulle vittime del terrorismo ma su coloro che alle stragi sopravvivono, le loro famiglie e come ciascuna di esse ha "tirato avanti" dopo la tragedia. Calabresi, Custra, Tarantelli, Marangoni, Alessandrini, Biagi, Tobagi... tante sono le storie, a volte accennate altre approfondite che questo racconto ci fa conoscere e per tutte ci sono parole pacate, perché il dolore va elaborato e poi comunque accettato per poter poi andare avanti.
La fotografia di copertina dice molto di come questa vedova giovanissima (soli 25 anni) con due figli piccolissimi (Mario aveva solo 2 anni) ed un terzo in arrivo ha cresciuto i suoi ragazzi, trasmettendo loro regole chiare, come spiegate nel libro: mai una polemica, mai una parola di troppo, rispetto e gentilezza per tutti e soprattutto fiducia nella magistratura. Lo Stato è stato per troppo tempo latitante, non avendo forse le idee chiare sull'intera faccenda, distribuendo targhe e francobolli a destra e manca, sia alle vittime che ai carnefici, fino al 2004, a 32 anni dall'assassinio, Carlo Azeglio Ciampi non ne dà pubblica riconoscenza. «Il Presidente scherza, sorride, si emoziona. Quando arriva il nostro turno ci chiede di raccontare, poi si fa serio, allunga la mano e accarezza la faccia di mia madre e le dice le parole che lei aspettava da una vita, già rassegnata a non sentirle mai: “Abbiamo ritrovato la memoria… È un onore per me consegnarle questa medaglia, anche se tutto ciò accade in grande ritardo”. Non l’ho mai vista così serena».
Mario Calabresi ci insegna, in questo libro, come sia possibile ricominciare a vivere con un dolore che lo accompagnerà tutta la vita, un dolore annunciato e poi abbattutosi con estrema ferocia tanto da lasciarlo con solo due piccolissimi ricordi del padre.
Spesso nella vita si elencano le occasioni perdute, io tengo anche la lista delle occasioni non sprecate.

Il prossimo libro é
"L'esatta melodia dell'aria" di Richard Harvell
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

venerdì 16 settembre 2011

Celebrazione conclusiva

E con questa immagine, per la quale mi scuso perchè è pure mossa, si chiusa ieri sera la Sagra 2011, con la S.Messa alla chiesina della Pietà.
Non vi resta che aspettare l'imminente uscita dell'"Eco del Palio" per conoscere tutti i dettagli della festa, anche il suo conto economico, ed aspettare la prossima occasione, che potrebbe essere non troppo in là.

martedì 13 settembre 2011

Le foto della Sagra


Come promesso ecco le fotografie, poche ma belle, dei festeggiamenti della Sagra.
Ci sono gli ingegneri all'opera per il grande gioco, i "rapanelli"-pedine e le penitenze, gli acrobati del circo e quelli della cucina, i balli in coppia o di gruppo e i confratelli che anche stavolta si sono portati il Santo a fare un giro.
PS: le foto sono animate e, se ci cliccate sopra, potete accedere all'album fotografico e anche scaricarle.

lunedì 12 settembre 2011

Back to school

Oggi siamo tornati a scuola e io ne sono felice. Sembrerà strano ma mi pervade una gioiosa emozione e stamattina non ho fatto altro che sorride e salutare i colleghi, man mano che li incontravo, augurando loro buon lavoro: alcuni mi guardavano basiti ("ma cos'avrà da sorridere questa?"), altri rispondevano al mio saluto con altrettanto calore.
La scuola è difficile ma è una sfida,o ci si arrende o si combatte e io voto per la seconda. Non è facile starci, è una macchina complessa che è il simbolo perfetto di quale paradosso sia il nostro paese, ma ne vale la pena perchè una nazione ricca ed ignorante è destinata a scomparire.
Vi lascio un brano tratto dal libro di Beppe Severgnini, "L'Italia spiegata agli stranieri", di cui vi ho già parlato qui, e auguro anche a voi un buon anno scolastico.
Guardateli. Adolescenti robusti, ragazze belle, capelli folti, nudità allegre. Telefonini e motorini accesi. Biciclette incatenate. Zainetti colorati e pensanti: gli studenti dei primi anni sembrano gnomi costretti a trasportare pietre dalla miniera. [...]
Tra i professori che vedete trascinarsi fuori , stremati come mandriani dopo la marchiatura, ce ne sono di eroici e furbi, geniali e pigri, appassionati e inadeguati.[...] Gli insegnanti italiani soffrono di una nuova indigenza, antichi complessi, cronica afonia e scarsa autostima. Un tempo venivano pagati anche attraverso il prestigio sociale. Oggi le famiglie hanno molte pretese e poca riconoscenza. Li considerano collaboratori domestici, col vantaggio che non girano per casa. [...]
Ogni scuola è il laboratorio e la prova di alcune caratteristiche nazionali: la ripetività, la tradizione, la consuetudine, la diffidenza, la sobrietà involontaria, il privilegio, la pigrizia e infine la stranezza.
L'istruzione, l'avete capito, è il posto dove il vecchio e il nuovo s'incontrano, come due mari, e formano onde curiose. La scuola italiana ha affondato ministri, altri ne ha sopportati o assecondati: eppure resiste. E' il riassunto impeccabile di quello che siamo. Un esempio di brillante imperfezione, con vette di eccellenza e abissi di insufficienza.
Un risultato, però, l'ha conseguito: ha tenuto insieme una nazione.

Vi lascio anche il riferimento per l'editoriale di Marco Rossi Doria, uscito sulla Stampa oggi con un titolo quanto mai propositivo, "Apriamo il cantiere della speranza"
E neanche questo è male: "ricominciamo a far pensare" dal sito di Republica.it

PS: lo so che stavate aspettando le foto della Sagra. Domani provvedo, promesso!

domenica 11 settembre 2011

Ground Zero

Prima che il giorno termini, voglio ricordare a tutti noi che questa data ha cambiato il mondo.
UN pensiero, un ricordo, una preghiera per tutti coloro che da quel giorno persero la vita, nelle torri e nella guerra che seguì.
Tutti i giornali dedicano speciali e foto reportage dalla immagini bellissime, io ho scelto questi:
Il Corriere della Sera : 10 anni dopo
La Repubblica : Il tributo delle luci

Un' avventura con la "A" maiuscola!


Un camposcuola in montagna, in mezzo agli amici e alla natura è proprio quel che ci vuole per godersi gli ultimi momenti di libertà estiva.
Decisi a non farci rovinare la vacanza né dal brutto tempo, né dal basso numero di iscritti (eravamo in sette!), siamo partiti con un gran sorriso!
Abbiamo subito imparato a ri-apprezzare i "buoni, vecchi giochi di società!", che sanno divertire in ogni momento: in casa al calduccio mentre fuori piove o in un prato verde in mezzo alle cicale!
E' anche stato interessante osservare, che a chi vive fra i monti la creatività non manca, infatti tante formichine originali ci hanno fatto venir voglia di scattare qualche foto!
In quanto a passeggiate, poi, il don non ci ha risparmiato ma, devo dire, che ne è valsa la pena!!!
In particolare gli sono stata molto grata quando, arrivati in cima al Benigni, abbiamo potuto ammirare lo stupendo panorama che ci circondava: vette innevate al di là di una valle, un laghetto d'acqua limpidissima e mooolto fresca, crepacci e dirupi da mozzare il fiato, il tutto sotto un cielo celeste macchiato qua e là da nuvolette dispettose!
Un'altra gradita ricompensa dopo le faticose passeggiate era il pranzo! Ringrazio di cuore Barbara, la nostra bravissima "mamma-cuoca" di Cusio, per i piatti succulenti che ci ha preparato che, se non l'avesse capito, sono stati molto apprezzati!!!
Insomma la nostra estate non poteva finire meglio, anche se questo non deve essere una fine, ma un inizio di nuove esperienze ed avventure!!!

sabato 10 settembre 2011

Il Grande Gioco in piazza


Abbiamo scoperto che la piazza della Chiesa è proprio un bello spazio per giocare: è grande abbastanza, è molto visibile per chiunque passi e diventa molto bella una volta montata tutta la scenografia del gioco.
Ieri sera ci siamo divertiti, qualcuno si è anche un pò bagnato, e abbiamo passato una serata davvero piacevole. Non vi racconto altro, aspettate il prossimo (e ultimo per quest'anno) de "L'Eco del Palio".
Intanto stasera, Happy Hour (senza gara) e scuola circense.

giovedì 8 settembre 2011

Meno UNO

Ci siamo!
La Sagra è arrivata. Stasera si inizia con una celebrazione liturgica e da domani anche con la cucina e gli spettacoli.
Non mancate,è la nostra festa!

lunedì 5 settembre 2011

Altri avvistamenti

Stavolta il nostro Nello ha "pedinato",è proprio il caso di dirlo, la famiglia Zuccotti.
Qua sopra fa capolino in una simpatica foto di famiglia scatta a Lovere mentre, qui sotto, guida addirittura un gommone nel mare della Corsica.
E' arrivato Settembre ma chissà se qualcuno di voi ci manderà altri avvistamenti del nostro eroe giramondo?

sabato 3 settembre 2011

L'Italia vista coi piedi

In questo primo fine settimana di Settembre, l'ultimo prima della grande ripresa, la Sagra, la scuola, il lavoro e tutti i ritmi che questi si portano con sé, parliamo di Vacanze!
E' da un pò che mi ero segnata questi due articoli, usciti durante l'estate, che raccontano di quali possano essere buone idee per una vacanza fuori dagli schemi.
Il primo, "Il Belpaese a piedi", racconta l'esperienza di Enrico Brizzi, scrittore di professione ma camminatore per passione, che, passin passetto, ha attraversato tutta l'Italia dal profondo Nord al lontano Sud, da Bolzano a Capo Passero, in Sicilia. Non è la sua prima esperienza di questo tipo, ha già percorso la via Francigena, la linea gotica, ha attraverso l'Italia anche in orizzontale con una Tirreno-Adriatico e, nel 2008, è partito da Roma per arrivare a Gerusalemme. "Eppure, vista con i piedi, l'Italia è anche altro. [...] È la forza dei piedi: la fatica regala l'umiltà necessaria per guardare le cose da vicino. Toglie le parole e lascia solo il sentire.
Il secondo articolo si intitola "Il giro del mondo che non buca il cielo" e suggerisce come sia possibile vedere il mondo senza aereo, come fece Tiziano Terzani per un anno intero per poi raccontarlo nel suo libro "Un indovino mi disse". Certo, altri mezzi richiedono tempo, molto più tempo ma le vacanze possono, anzi devono essere proprio questo, un tempo diverso in cui ogni singola azione viene realizzata con i suoi tempi e scoprire che, con il treno, si raggiunge Mosca in poco meno di 4 giorni anziché poco meno di 4 ore con un aereo.
Ci sono due riflessioni in questi articoli che mi piacciono molto e che vorrei condividere.
La prima riguarda proprio il tempo e l'uso che ne facciamo; una delle frasi più ripetute (e che mi sento ripetere un pò troppo spesso) è "non ho tempo" ma spesso mi viene da pensare che la risposta esatta sia "non sono capace di usare bene il mio tempo". Facciamo delle scelte, tagliamo le attese e i ritardi, raccimoliamo ogni minutino della nostra giornata e troveremo tempo (e di qualità) per le cose che davvero ci piacciono.
La seconda riguarda proprio il nostro modo di intendere le vacanze: il riposo totale, tipo spiaggia, lettino e ombrellone o un campeggio magari in montagna? Inutile dirvi che io preferisco (e vi suggerisco caldamente) la seconda. "Stessa spiaggia stesso mare" può andare per necessità (figli piccoli ad esempio) ma le vacanze devono essere anche l'occasione per varcare i confini e non intendo solo quelli geografici. Noi siamo le esperienze che facciamo e quale migliore occasione delle vacanze per un'esperienza di vita.

PS: ringrazio Claudia che mi ha mandato questi due avvistamenti del nostro Nello Rapa. La prima è in spiaggia ed osserva Giorgia-piccola fare le boccacce mentre, nella seconda, sta visitando Venezia con il resto della famiglia.

venerdì 2 settembre 2011

Diario - Seconda puntata


Finalmente un sequel (parolone cinematografico per dire "seguito") che forse è anche più bello del primo! Se le disavventure di Greg del primo diario vi hanno fatto ridere, questo non ci ha affatto deluso.
Se al primo anno delle scuole medie,l'obiettivo è sopravvivere a scuola, al secondo anno l'obiettivo diventare come sopravvivere... al proprio fratello. Il filo conduttore di tutta la storia sono infatti tutti quei continue e quotidiani dispetti fra fratelli, dalle macchie di cioccolato scambiate per cacca alla reclusione in cantina durante una festa per grandi. Greg se la vede davvero brutta, Rodrick,il maggiore, che lo tiranneggia, e Manny, il più piccolo, che lo rende colpevole di tutti suoi guai.
E ci si sette anche la mamma che pensa giusto di scrivere, sul giornale locale, una bella rubrica settimanale sull'educazione dei figli. E alla fine? Una bella morale senza retorica: "Siamo fratelli, in fondo" commenta Greg quasi incredulo di essere riuscito a trovare un canale di comunicazione (e anche di complicità) con Rodrick.
Non ci resta che aspettare, per l'estate prossima, l'uscita del terzo capitolo al cinema... ma, se vi piace leggere, sappiate che il terzo volume della saga (di cui vi avevo già parlato QUI) è disponibile in italiano e quella a lato è la sua copertina!

A proposito, il "Cinema sotto le stelle"torna l'anno prossimo.
Buon Settembre a tutti!

giovedì 1 settembre 2011

Quanto siamo poveri!

Ieri, guardando il DVD di un missionario africano mi è rimasta impressa questa storiella dal titolo:"QUANTO SIAMO POVERI!" e la sua morale, perciò ho pensato subito di farla conoscere anche a voi. Sarei felice di sapere se ne condividete il messaggio o se, semplicemente, vi è piaciuta!

Un padre ricco, volendo che suo figlio sapesse che significa essere povero, gli fece trascorrere un mese in un villaggio africano. Il giovane trascorse 30 giorni e 30 notti in una realtà di cui aveva solo distrattamente sentito parlare.
Di ritorno a casa il padre gli chiese come fosse andata quell'esperienza...
-Bella!- rispose il figlio.
-Hai imparato qualcosa?- insistette il padre.

-Che abbiamo una piscina con acqua trattata che arriva fino al giardino...loro hanno un fiume con acqua cristallina, pesci e altre bellezze!


-Che abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino...ma loro hanno le stelle e la luna che li illuminano!


-Che il nostro giardino arriva fino al muro...il loro fino all' orizzonte!


-Che noi compriamo il nostro cibo...loro lo coltivano, lo raccolgono, lo cucinano!


-Che noi ascoltiamo CD...loro il canto melodioso degli uccelli, le cicale e altri animali; tutto ciò accompagnato dal canto di un vicino che lavora i campi!


-Che noi utilizziamo il microonde...ciò che cucinano loro ha il sapore del fuoco lento!


-Che noi per proteggerci ci circondiamo di recinti muniti d'allarme, loro vivono protetti dall' amicizia del proprio vicino!


-Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione. Loro sono collegati alla vita, al cielo, all'acqua, ai campi, agli animali, alle proprie ombre...alle proprie famiglie!

Il padre rimase molto impressionato dalle parole del figlio!
Il figlio concluse:
"Grazie per avermi insegnato QUANTO SIAMO POVERI!"

Ogni giorno diventiamo sempre più poveri, perché non sappiamo osservare la natura, opera grandiosa di Dio.
Preoccupandoci di AVERE, AVERE E AVERE SEMPRE DI PIÙ!
Invece di preoccuparci unicamente di...ESSERE!