venerdì 23 dicembre 2011

Storia a puntate:capitolo 10

Siete pronti per il Gran Finale?!

..."E' sorprendente rendersi conto di quante cose il nostro cervello possa capire, collegare e scoprire in pochi secondi!" pensò Sonia che, in piedi nell'ampio stanzone, osservava,attraverso l'ampio televisore, i milioni di persone che eseguivano gli ordini del nano celeste assolutamente incoscienti e comodamente seduti su divani e poltrone.
La ragazza che aveva ormai compreso le intenzioni dell'essere magico si guardava intorno meravigliata e rifletteva su come fare a fermare dei piani così famelici. Per l'ennesima volta rumori sinistri e angoscianti le arrivarono all' orecchio e, poco dopo, si nascose dietro l'enorme schermo, cercando attentamente qualche via d'uscita. Più impaurita di prima ammise a sè stessa che c'era solo una piccola porticina che si trovava nella direzione opposta rispetto a lei. Poco dopo i passi pesanti di un "sorvegliante" rimbombarono nella sala e la piccola venne presa dal panico. L'uomo controllò che tutto fosse in ordine e stava già per andarsene quando a Sonia sfuggì uno starnuto. Quindi il famigerato controllore si diresse verso la TV scorgendo la ragazza che si diede ad una pazza fuga attraverso la porticina.
Intanto il rumore sordo di una sirena iniziò a martellarle nelle orecchie e ben presto le sembrò di sentire che i passi dietro di lei raddoppiavano, anzi triplicavano... Percorse, quasi trattenendo il respiro, corridoi e salette completamente vuote quindi, dopo aver svoltato un angolo si trovò di fronte l' ampio salone pieno di impiegati intenti nel loro lavoro. La ragazza s'inchiodò all'ingresso della stanza ma poi, spronata dai passi che udiva dietro di sé, riprese la corsa "zigzagando" tra sedie e scrivanie.
Ad un certo punto, quando stava per essere raggiunta, s'infilò in una piccola apertura e sparì nel buio.

Oltrepassato il passaggio venne accolta da una forte luce e le sembrò di essere stata catapultata a...Hollywood! Davanti a lei: la scenografia di una palestra con un campo da palla canestro e decine di cameraman che filmavano un giocatore di basket mentre, dopo essersi allenato, si riposava guardando la TV e mangiando patatine. Il giocatore concludeva poi la pubblicità dicendo:"Riposati anche tu guardando la TV!"
Appena l'attore ebbe finito di pronunciare queste parole un urlo acutissimo uscì dalla bocca di Sonia, ormai stufa di bugie, che si fiondò di fronte alle telecamere dicendo:"Basta! Non è possibile! Sono tutte storie! Ehi gente, dico a voi che ve ne state tutto il giorno sul divano a guardare la TV: aprite gli occhi! Non capite che vi stanno prendendo in giro?! Ormai sapete solo guardare e copiare atteggiamenti, parole, modi di fare della televisione; avete dimenticato tutti quanti cosa vuol dire giocare con gli amici, leggere un buon libro, chiacchierare, scambiarsi idee...donare agli altri un sorriso, un po' del vostro amore!" Ormai Sonia non si curava più dei suoi inseguitori, dei cameraman che cercavano invano di fermare la registrazione, né di chiunque altro, le importava soltanto di salvare i miliardi di teledipendenti dai destini così crudeli che li aspettavano; perciò anche quando la trascinarono via di pesò continuò a pregare tutti i telespettatori di tornare a vivere davvero come persone e non come robot!
Dopodiché, quando ormai nessuno pote più sentirla a parte i due uomini che la stavano trascinando al cospetto del nano, si abbandonò ad un pianto sommesso.
Arrivata davanti al magico folletto la ragazza si sentì definitivamente perduta e, come era successo la prima volta che l'aveva incontrato, perse i sensi.
Quando riaprì gli occhi si ritrovò nell'assai conosciuta prigione. Tra le mani stringeva l'assai conosciuto ciondolo e,quando una lacrima lo bagnò, una luce bianca l'avvolse e, in men che non si dica, si ritrovò nella piccola cameretta che da tanto non vedeva. Quando capì dova l'aveva condotta il fiore magico, corse fuori dalla stanza chiamando a gran voce i genitori. Come risposta sentì, però, solo l'eco della sua stessa voce.
Stava già per perdere ogni speranza di ritrovare i propri cari quando li vide, tutti e tre, imbambolati davanti alla TV! Un moto di delusione e repulsione la avvolse quando notò che non solo non accorrevano alle sue grida ma che erano impegnati a fissare incantati quel congegno elettronico che lei tanto odiava. Quando si avvicinò vide, però, che la sorella e i genitori stavano fissando con la bocca aperta proprio lei e il suo discorso rivolto al mondo intero! Allora, colta tutto d'un tratto da tenerezza e compassione, si gettò al collo della madre, strinse a sé il padre e diede un bacio alla sorella!
Più sorpresi e felici che mai anche i genitori l'abbracciarono commossi ed anche Gloria sempre così assente e distaccata ricambiò quel bacio pieno d'affetto.
Dopo un tempo interminbile dove Sonia raccontò per intero tutta la sua storia, bussarono alla porta parenti, amici e addirittura giornalisti che, avendo sentito del suo ritorno a casa, erano accorsi per complimentarsi con la ragazza che aveva salvato gli uomini da una vita in schiavitù e da automi! Eh sì, perché da quel giorno si riniziò a vedere bambini che giocavano insieme a pallone o con le bambole, ci si riabituò a sentire gli adulti chiacchierare beatamente tra loro ridendo e scherzando... e si ricominciò, pian piano, a comprendere il vero significato della parola amare!






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