Un anno fa, L’Aquila veniva sconvolta da un terremoto che lasciava l’Italia tutta senza fiato.
E’ tornata la primavera ma, in quei territori, molti edifici sono ancora inagibili ma la voglia concreta di ricominciare è tanta.
Rubo questo spazio per raccontarvi la storia di chi non ha fatto le valige aspettando che altri “aggiustassero tutto” e di un’iniziativa di aiuto, partita in Internet, che ha capito fin da subito cosa c’era da fare oltre l’emergenza. Un gruppo di blogger si interessa di un'azienda storica di L'Aquila, attiva dal 1835, Sorelle Nurzia, in forte difficoltà dopo il sisma.
L'intento di 99 Colombe, 99 come le cannelle della più celebre fontana della città, non è di promuovere una vendita una tantum ma di far conoscere l'azienda e i suoi prodotti, molto apprezzati in un’area circoscritta, perché solo riaccendendo i motori dell’economia locale è davvero possibile ricominciare. Nel giro di poco, il tecnologico tam-tam ha raccolto una notevolissima e solidale adesione: 210 blog collegati, 1612 i fans su Facebook, una moltitudine di ordini a “Sorelle Nurzia” (i loro prodotti hanno recensioni da 5 stelle) e i media ne parlano sottolineando proprio come sia possibile, dopo grandi catastrofi, dar respiro e sostegno a coloro che non si arrendono.
Forse è proprio questa la filosofia con cui si vive dopo un terremoto, il non guardarsi indietro ma camminare sempre e solo avanti, attingendo a risorse sconosciute che lo spirito di sopravvivenza ti spinge a tirare fuori ed a una solidarietà davvero intelligente.
Cliccando sull'immagine iniziale, andrete al sito dell'iniziativa in cui trovate tutti i dettagli di questa per conoscerla meglio ed anche apprezzare il lavoro fatto in questi mesi da coloro che hanno avuto un'idea così furba ma soprattutto efficace.
Trovate anche il riferimento all'azienda "Sorelle Nurzia", chi sa, potremmo fare un ordine in società?
Io, modestamente, ho fatto queste colombine (parte dello zucchero è sostituito da torrone tritato), in occasione di oggi, perchè mi sembrava bello esserci anche noi, con il nostro urban blog, all'interno di un quadro più grande e dimostrare, in questo modo, tutta la nostra solidarietà.
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