venerdì 23 aprile 2010

La bambina libica

La storia vista dalla gente comune, se mi passate il termine. Comune mica tanto, direbbe chi ha letto il libro. Già perchè la vicenda narrata non è affatto ordinaria ma ben 28.000 italiani furono coinvolti nella colonizzazione della Libia.
La vicenda ruota intorno a Linda, una bambina "libica". Il termine "libico" era utilizzato per indicare tutti quei bambini, figli di coloni italiani in Libia, che furono reimpatriati allo scoppio della 2a guerra mondiale, "solo per andare un'estate in colonia". L'estate diventò un inverno, e l'inverno un anno e poi un altro ed un altro ancora. La nostalgia per la famiglia si trasformò un dolore, il dolore in strazio. La guerra li seguì e questi bambini furono rimbalzati da una colonia all'altra fino alla fine della guerra e qualche parente riuscì a ritrovarli, vivendo di stenti in condizioni disumane.
Linda è una bambina forte, molto più matura della sua età, che si preoccupa molto per la sorella minore di saluta cagionevole. E' anche saggia e ha sviluppato una propria filosofia di vita, non doveva immaginarsi nulla, ma stare a guardare le cose così come venivano, guarda la vita con una profonda tristezza rassegnata, convinta che non si può essere tutti felici o tutti infelici, non sarebbe giusto.
La cosa che più colpisce del romanzo è l'indicibile sofferenza che attraversa tutta la vicenda, declinata in ogni possibile forma: la bambina e i suoi fratelli tolti alla famiglia, la madre vittima di una profonda depressione, il padre che insiste nel coltivare il deserto, la delusione di Domenico, il fratello maggiore, nel rendersi conto che tutti i suoi sogni sono stati infranti. Ogni personaggio, anche minore, ha una propria storia di dolore interna alla grande storia ma il libro ha un fascino tutto suo che porta il lettore fino all'ultima pagina.
Un libro intenso che narra una vicenda troppo trascurata dell'ultimo conflitto mondiale e che Nino ha saputo portare a noi in modo davvero coinvolgente. Bravo!
Come ogni compleanno che si rispetti c'era anche la torta con le candeline. Veramente c'era una sola candelina ma di torte ben quattro! Il club non era al completo e nella foto c'è pure Cristina, che si nasconde dietro Roberta.
La serata è stata bellissima, abbiamo parlato molto e Nino ci ha anche mostrato un documentario-testimonianza sul tema dei bambini libici. Abbiamo fatto la nostra bella figura perchè, ovviamente, avevamo letto tutte il libro e ne abbiamo colto molti aspetti, non sempre immediati.

Il prossimo libro è
"La ragazza fantasma" di Sophie Kinsella
Dopo un libro triste, bello ma triste, tutte noi avevamo voglia di qualcosa di leggero!
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

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