sabato 25 agosto 2012

LA FELICITA’ E’ REALE SOLO QUANDO CONDIVISA

Ho imparato che sette giorni sono sufficienti per guardare le cose da una diversa prospettiva. Basta andare nel posto giusto. Il posto giusto io l’ho trovato a Bajze, in Albania. E’ il posto in cui trovi qualche casa, sterminati campi di sterpaglie e poco altro: tre suore instancabili, un prete e una cinquantina di bambini. Siamo partiti con la Caritas di Crema con l’intento di organizzare un campo estivo per i bambini albanesi. Un’idea di ciò che abbiamo fatto potete farvela se conoscete il Grest. Perché dunque viaggiare per 34 ore per cercare una cosa che troverei a cinquanta metri da casa? Perché un’esperienza del genere scioglie ogni pregiudizio. Perché vivere con quindici persone che non conosci ti costringe a metterti un po’ in discussione. E perché queste quindici persone ora mi piace definirle interessanti ed interessate e stando qui non avrei avuto modo di conoscerle in maniera approfondita. Perché ho imparato a non dare per scontate le possibilità che noi ragazzi abbiamo qui in Italia; soprattutto noi ragazze possiamo vestirci come ci pare, uscire come, quando, dove e con chi vogliamo; possiamo proseguire gli studi se lo desideriamo oppure cercarci un lavoro. Perché ho capito che se vai in giro senza trucco, con i capelli legati alla bell’e meglio e tutta sudata non sei brutta, hai solo caldo. Ma soprattutto per quello che ti danno dei bambini che non sono abituati a ricevere attenzioni, a vedere un adulto che gioca con loro e ad essere applauditi. E per i ragazzi e le ragazze, adorabili, che ci hanno aiutato con entusiasmo ed hanno collaborato nel ruolo di animatori; il loro contributo è stato fondamentale. Perché ho capito molto bene “che dal bene nasce il meglio”. M

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