Nella messa finale della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù, Papa Francesco ha incoraggiato i giovani a credere nell’amore di Dio, a crescere in un rapporto personale con Lui. Rifiutare la tentazione dello scoraggiamento, della tristezza o della vergogna, per lasciare spazio all’incontro vero, profondo e liberante.
A Dio non importa “il cellulare che usi – ha detto Francesco ad oltre un milione di giovani accorsi alla cerimonia – non gli importa se sei alla moda, gli importi tu. Ai suoi occhi vali e il tuo valore è inestimabile”.
“Non lasciatevi anestetizzare l’anima”, ha ribadito con forza, chiedendo ai giovani di rifiutare la tristezza, che “è un virus che infetta e blocca tutto, che chiude ogni porta, che impedisce di riavviare la vita, di ricominciare”. Mentre Dio “crede sempre che possiamo rialzarci e non si rassegna a vederci spenti e senza gioia”. Dio “fa sempre il tifo per noi come il più irriducibile dei tifosi”.
“Gesù – ha detto Francesco – desidera essere il tuo ‘navigatore’ sulle strade della vita!”.
La prossima GMG sarà a Panama e chissà se il nostro don Lorenzo avrà più compagnia!
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