sabato 24 ottobre 2015

Che brutto libro!

Quanto ci si affeziona ad uno scrittore (come nel mio caso) e si sbatte contro un romanzo davvero terribile è una doppia sofferrenza: la prima riguarda la "caduta di un mito" e la seconda è invece rappresentata dal tempo perso nel leggere una tale ... schifezza.
Che forse Camilleri cominci a sentire tutti i suoi 90 anni?
La storia, pur essendo ispirata a fatti veri, è morbosa e inquietante e nessuno, ma proprio nessuno di questi personaggi è solo lontanamente simpatico, non chiedo Moltalbano ma mi sarei accontentata di qualcosa di meno tragico.
Non l'ho capito, forse serve una laurea in Psicologia per fare ciò e sinceramente non ho intenzione di perdere altro tempo indagando quale sia il fine ultimo di un siffatto libro... forse Camilleri avrà voluto sperimentare ma il risultato lascia perplessi.
La vicenda raccontata è torbida, pruriginosa e sicuramente malata.
Sintetizzando: il riccone incontra la belloccia (e psicopatica) ma non può soddisfarla (biblicamente parlando), perciò sceglie e paga bellocci più o meno giovani, più o meno aitanti per "tener compagnia" alla moglie, che ha un luogo "tuttomio" dove parla con le bambole e letteralmente ammazza gli amanti.
Non vi dico il giro di batture pre-riunione che andavano dal "ma è un libro porno?" al "io non lo finisco!".
Come ho già detto, solo un'enorme perdita di tempo! Avrei dovuto sospettarlo visto che non è edito da Sellerio ma dal più commerciale Mondadori...

Dopo il meraviglioso libro precedente, confido che il prossimo possa riportate serenità e magari anche una bella storia, quindi stiamo per leggere...
"Il calice della vita"
di Glenn Cooper

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

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