mercoledì 11 agosto 2010

L'Italia spiegata agli stranieri

Meglio tardi che mai!
Il Club del Libro è passato ormai da giorni ad un nuovo testo ma io (tutta colpa mia!) non ho ancora scritto nulla. Non perchè il libro non mi sia piaciuto e neanche piaciuto ma perchè le vacanze sono arrivate ed ora sono finite! Comunque vi dirò che il libro di Severgnini è scritto bene, come un professionista sa fare, ma ha lasciato me e qualche altro membro qualche perplessità. E' in pratica una raccolta di articoli, oserei dire "post da blog", alcuni sicuramente anche pubblicati dal Corriere della Sera, e ricorda molto il viaggio che lo stesso autore ha fatto lo scorso Aprile, in treno da Berlino a Palermo, con un collega tedesco.
Il libro è suddiviso in 10 giornate o tappe su e giù per l'Italia, cominciano e finiscono all'aeroporto di Malpensa, dove in mezzo ad un gruppo eterogeneo di turisti noi italiani sappiamo sempre distinguerci e non sempre per motivi edificanti. Ogni capitolo racconta alcuni nostri modi di fare, di pensare soprattutto nei riguardi delle più elementari leggi che tendiamo inesorabilmente ad adattare alle nostre personali necessità. L'esempio lampante riguarda la "sfumatura" di rosso che può avere semaforo: se questo si trova su una strada sgombra e dalla buona visibilità possiamo pensare che si "quasi-rosso" dato che non arriva nessuno dall'altra parte? Ogni storia è raccontata con leggerezza, evidenziando sia i nostri pregi che i nostri comuni difetti, ma la pagina più bella è verso il fondo... un'autentica dichiarazione d'amore alla nostra città, Crema.
Mille anni di storia complicata hanno partorito un meccanismo semplice e perfetto. Una città così è il terzo cerchio difensivo, dopo la famiglia e la piazza. Un cerchio che protegge e sorveglia. Un cerchio antico, dentro il quale sappiamo muoverci e al quale finiamo per affezionarci: perfino troppo. Guardate i bar, passando. Sono servizi sociali e miniere di talento sprecato. [...]
Un luogo come Crema non piace solo agli italiani stanchi di traffico e di periferie. Piace anche a voi stranieri. Capite subito che una cittadina così assicura la giusta combinazione di imprevedibilità e rassicurazione.

Scritto bene, carino, di facile lettura ma, sinceramente, speravo meglio o almeno cercavo un filo conduttore che, personalmente, non ho trovato.

Il prossimo libro è
"Come un uragano" di Nicholas Sparks
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

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