lunedì 9 novembre 2009

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Marco Mc 12, 38-44
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».



Abbiamo seguito nelle ultime Domeniche Gesù verso Gerusalemme. Ora è arrivato ma il nostro cammino non è finito. Siamo chiamati a seguirlo fino alla croce, abbiamo quindi ancora bisogno delle sue indicazioni sullo stile del cristiano, per essere pronti e degni a stare sempre con lui.
Contrariamente al modo di fare di scribi e farisei tutti siamo chiamati a vivere con maggior umiltà, più attenti ai veri valori che alla apparenza del nostro essere. Proprio a noi, spesso schiavi della nostra società che fa dell’apparire, in tv o in genere sui massmedia, lo scopo principale, giunge questo richiamo. Sentiamo nel profondo che Gesù ha ragione. Noi stessi vorremmo ribellarci a questo modo così esteriore di giudicare se stessi, gli altri e il mondo intero. Facciamo fatica ma sentiamo di potercela fare, o perlomeno vogliamo provarci.
Ben più difficile seguire invece l’esempio della vedova povera cha da tutto. Gesù si accorge di questo gesto perché certamente vi vede quasi un preannuncio di quanto lui sta per fare. È venuto infatti a Gerusalemme per dare la vita, per dare tutto se stesso. Gesù l’ha fatto, come esempio abbiamo anche questa povera donna, e noi cosa aspettiamo? Se vogliamo seguire Gesù fino in fondo, se vogliamo davvero essere suoi discepoli, questa è la strada.

Nessun commento: