sabato 12 novembre 2016
XXXIII Domenica
Come ci si presenta Gesù
Gesù annuncia la distruzione del Tempio di Gerusalemme, motivo di orgoglio del popolo ebreo. Segue poi una descrizione di una storia tutta convulsionata:si solleverà nazione contra nazione…vi saranno terremoti, carestie, pestilenze, fatti terrificanti…metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno…
Questa descrizione che Gesù fa è anche la storia del nostro tempo ed è proprio ciò che ci pone un grande interrogativo: Dov’è Dio? Perché Dio non interviene in favore di tanti suoi figli vittime delle violenze, delle ingiustizie e anche di cataclismi naturali, per non dire della molta soffrenza di bimbi innocenti?
Mi ricordo la risposta che fu data a uno che inorridito di fronte al corpo colgante dal patibolo di pade Kolbe che si era offerto al posto di un padre di famiglia per salvarlo là nei campi di sterminio nazista e che si questionava: dov’è Dio? Gli fu risposto: Dio è là con il corpo colgante di pade Kolbe.
Questo fatto ci svela come Dio ci ha salvati non castigando o eliminando il male. Se così avesse fatto forse non ci sarebbero più uomini in questo mondo. Invece di castigare Dio ha inviato suo Figlio in mezzo a noi. Egli non è venuto a togliere la sofferenza che affligge la nostra vita ma è venuto a condividere tutte le sofferenze nostre fino a morire su di una croce. Questa è stata la missione di Gesù: aiutarci ad amare pur in mezzo alle forze del male e alle molte sofferenze. E’ questa la Redenzione che Gesù è venuto toglie a portare. L’amore non la sofferenza dei mali che ci affliggono ma ci dà la forza di sopportarli fino a dare un senso alla stessa sofferenza. Notiamo come Gesù è morto su di una croce amando quelli che lo avevano crocifisso fino a perdonarli. E’ il massimo dell’Amore. La sofferenza ci può portare ad amare.
Preghiamo
Signore, saper amare sempre anche quando le cose non vanno bene o non siamo corrisposti è difficile ma è importante. Pero sappiamo que tu sei presente in ogni sofferenza e ti diciamo: aiutaci!!!
Ci confrontiamo Subito ci salta agli occhi i suicidi in aumento, le vittime del terremoto, Haiti rasa al suolo dal maltempo, tutte le vittime delle guerre in corso con barbarità inaudite… Dov’è Dio? Ci viene spontanea la domanda. Dio è certamente presente in ciascuno dei suoi figli che soffrono anche se noi non sempre lo sappiamo cogliere. Per esempio in questi giorni a motivo del giubileo dei carcerati siamo venuti a conoscenza del cambio di vita di molti carcerati proprio attraverso la sofferenza del carcere. E il Papa a tutti i carcerati ha detto: Dio vi ama e come Buon Pastore è in cerca di tutti e specialmente di voi.
Ci compromettiamo
Saper vedere Gesù che agisce nella storia del nostro tempo e in ciascuno di noi soprattutto nei momenti di sofferenza è possibile solo se riusciamo ad avere un tratto amichevole con Lui. Come? Leggendo il Vangelo e incontrandolo nella Eucarestia.
don Erminio
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