venerdì 8 maggio 2009

Terra Madre


Ieri sera allo "Spazio Oberdan", in anteprima milanese (il film uscirà nelle sale domani) è stato proiettato il nuovo film-documentario di Ermanno Olmi, con la collaborazione del grande documentarista Franco Piavoli, "Terra Madre", presentato all'ultimo festival del cinema di Berlino in rappresentanza dell'Italia. Come prevedibile, tutti esauriti i posti in pochi minuti (io sono fortunatamente riuscito a guadagnare un posto in seconda fila) per assistere alla proiezione ed ascoltare le parole di Piavoli, presente in sala. "Quando Ermanno è possato a casa mia (Pozzaglio, ndr) mi ha detto che ero il più indicato per il tipo di progetto che stava realizzando insieme a Slow Food, e non ho potuto dire di no! La terra è la nostra grande madre".
Un film davvero bello, in grado di coinvolgere lo spettatore in ambientazioni rilassanti ad allo stesso tempo emozionanti, con una fotografia ben curata, insieme a musiche e suoni (il "Rumore" della terra la fa da padrone per buona parte della proiezione). Il film è suddivisibile sostanzialmente in quattro micro-storie: il racconto della conferenza di Terra Madre (organizzato da Slow Food a Torino) che ha visto la presenza dei contadini di tutto il mondo, con i loro volti (primi piani splendidi!), le loro emozioni, i loro racconti, il racconto del progetto avviato dall'Unione Europea in un'isola norvegese dove è stata creata una "banca delle sementi", per preservare dal cambiamento climatico le migliaia di varietà vegetali, la vita di un uomo, in un paesino del Veneto, che per 35 anni ha vissuto in un casale solamente dei prodotti della sua terra, senza alcun "aiuto" esterno (non aveva elettricità, telefono, riscaldamento, non faceva la spesa...) ed infine la storia dell'Ortolano (firmata Piavoli): il passaggio, a mio avviso, più bello del film. Venti minuti in cui la telecamera accompagna un uomo della val d'Adige nella produzione degli ortaggi, passando attraverso le stagioni, con i suoni della natura interrotti solamente dal fastiodioso passaggio degli aerei, attraverso le fasi dell'aratura, la semina, il raccolto, la selezione delle sementi. Può apparire un argomento semplice e banale, forse noiso. Ma la scelta delle immagini, dei particolari sui quali il regista si sofferma, i passaggi ben calibrati rendono questa piccola storia nella storia un vero capolavoro. Anche per chi, e forse sono i più, non hanno mai vissuto la vita contadina ed i suoi passaggi (e credo che ieri a Milano, a parte pochi fortunati, nessuno conoscesse le operazioni narrate). Come prevedibile, per chi conosce Olmi, un capolavoro nel settore del film-documentario. Gli effetti speciali, in Terra Madre, sono forniti dalla Terra stessa.
Clicca sull'immagine della locandina per vedere il trailer del film

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