A cullare i sogni dei giovinetti amanti,
col suo manto bianco-amaranto
a disegnare i fiori e l’incanto.
E si posò leggera e leziosa,come petalo di rosa
cullato dal vento.
Ed ecco sgorgar dai prati
Fiori dai mille colori
E frusciar d’ali dalle mille tinture
sommessi ronzii e mormorar di fronde
rotto ogni tanto da mille silenzi lontani,
là dove il cielo si sposa col mare…
Io credo che quando Dio creò il mondo,volle dargli l’impronta del paradiso
e alla fine quando si riposò,
stanco a sera, guardo la sua opera
soddisfatto e volle chiamarla Primavera!
Bagur
E oggi è anche la Giornata Mondiale della Poesia.
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