L'angolo in questo caso è più un luogo simbolico dove Ian e Lucy si ritrovano, dove sono i libri a farla da padroni, perchè è la lettura la passione che li avvicina e li lega saldamente: la biblioteca stranita e senza un progetto di vita vede un questo ragazzino un'individualità da difendere mentre Ian, oppresso da una famiglia tutta perfettina, trova in lei la fonte delle risposte alle sue domande, che partono tutte dalle storie che i libri raccontano. Inizia così un'avventura irreale che più che una fuga sembra la ricerca del proprio posto nel mondo, iniziata per caso, da parte di Lucy, e in modo molto diverso per Ian, in una piovosa mattina. Tutto il viaggio è vissuto in modo quasi opposto dai due fuggitivi, con curiosità e una certa dose di pianificazione da parte di Ian e con continui incubi e paure da parte di Lucy. Se non fosse che solo Lucy ha una macchina e la patente si potrebbe pensare che Ian sarebbe fuggito da solo!
Il libro é bello spesso, dalla lettura a volte scorrevole a volte rallentata, ma che in fondo lascia qualche perplessità. Non è così avvincente come speravo: un libro che parla di libri e biblioteche si preannunciava come una "ghiotta" lettura e invece no; è uno specchietto per le allodole in cui il lato più intrigante è dato dal pedinamento della mafia russa. Non ho detto che il libro non sia divertente, ci sono molti passaggi o personaggi divertenti come l'incontro con una famiglia che alleva furetti o gli scherzi che i vicini di casa di Lucy organizzano. Diciamo che non è una pietra miliare della letteratura, non entra forse nella top ten delle nostre attuali letture, ma la storia è carina, senza troppe pretese.
Il prossimo libro del Club e'
"La vera storia di Carmela Iuculano" di Carla Cerami
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