Questo libro, sconosciuto ai più, merita invece una grande attenzione perchè è davvero davvero bello.
Racconta la storia di Leo, un adolescente come tanti ma unico nel suo genere. La cosa che mi piace di più, fin dalla prima pagina, è l'uso delle similitudini per paragonare la sua vita, i suoi stati d'animo, le sue emozioni ai colori.
I colori più usati ? Bianco e Rosso... come nel titolo!
"Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. Non so rimanere in silenzio o da solo che è lo stesso. Ho un iPod in compenso. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un'altra dimensione. Entri nel colore giusto. [...] Non che mi annoi. Perchè avrei mille progetti, diecimila desideri, un milione di sogni da realizzare, un miliardo di cose da iniziare. Ma poi non riesco a iniziarne una che sia una, perchè non interessa a nessuno. [...] Ma se davanti alla scuola c'é Beatrice é un'altra cosa. Occhi verdi che quando li spalanca prendono tutto il viso. Capelli rossi che quando li scioglie l'alba ti viene addosso. Poche parole ma giuste. Colore? Beatrice è rosso. Come l'amore è rosso. Tempesta. Uragano che ti spazza via. Terremoto che fa crollare il corpo a pezzi. Così mi sento ogni volta che la vedo. Lei ancora non lo sa , ma un giorno di questi glielo dico."
Beatrice, il suo amore, la cui sola vista illumina la giornata intera, finora divisa fra scuola, calcetto e sfidoni col bat-cinquantino. La malattia incombe e nonostante questa Leo inizia a vivere, realizzando a pieno che la vita è fatta di immenso dolore ma anche di tanto immenso amore.
"Leo, amare è un verbo, non un sostantivo. Non è una cosa stabilita una volta per tutte, ma si evolve, cresce, sale, scende, si inabissa, come i fiumi nascosti nel cuore della terra, che però non interrompono mai la loro corsa verso il mare. A volte lasciano la terra secca, ma sotto, nelle cavità oscure, scorrono, poi a volte risalgono e sgorgano, fecondando tutto."
DOVETE leggere questo libro!
E' categorico!
Lo so mi ripeto spesso, sembra che tutti i libri siano meravigliosi, ma questo, nelle mia personale classifica di quelli proposti dal Club, si piazza direttamente al primo posto, condiviso dal libro di Randy Pausch, perchè va dritto al cuore sia che voi siate adolescenti o genitori. Ci sono libri che sanno portarci in altri luoghi o vedere la realtà con disincanto ma questo romanzo non fa alcuna magia, usa un linguaggio semplice e racconta una storia che potrebbe essere la nostra o dei nostri figli. E' decisamente ben scritto ed è popolato da personaggi che meritano di essere conosciuti, dal prof Sognatore ai genitori stessi di Leo, da Silvia, la personale ancora di salvezza, all' amico del cuore Niko. Fa pensare e piangere ( si, ho pianto e lo fareste anche voi!) ma, dopo il dolore e le lacrime, resta solo speranza... e non mi sembra poco.
Per concludere, riporto un brano dalla pagina dei ringraziamenti che l'autore stesso scrive, a chiusura del volume, perchè penso che dire "grazie" sia una delle cose più difficili, scontate e inattese che possiamo fare.
"Qualcuno ha detto che i cattivi scrittori copiano, quelli buoni invece rubano. Non so a quale categoria mi assegnerà il lettore, ma certo é che entrambe saltano fuori dal debito verso la vita e le persone da cui si è copiato, rubato o -meno furtivamente- ricevuto. La vita ha sempre il migliore copyright: un'inesauribile sceneggiatura che fa di noi personaggi sempre più capaci di amore e di amare.
"E allora come si dice?" ci tormentavano da bambini. Rispondevamo con quei "grazieee" dalla e leziosamente allungata, senza crederci nemmeno un po'. Crescendo, invece, dire grazie è diventato per me non solo un atto di buon senso, ma forse il modo più felice di stare al mondo."
Cliccando sulla copertina del libro, potete accedere al blog dell'autore, Alessandro D'Avenia, giovanissimo professore di Storia e Filosofia torinese.
Il prossimo libro é
"L'amministratore" di Antony Trollope
Nessun commento:
Posta un commento