lunedì 4 maggio 2015

5a Domenica dopo Pasqua

DOMENICA V DOPO PASQUA Vangelo di Giovanni 15,1-8
Sempre leggiamo questo Vangelo e lo meditiamo con le quattro domande.

Come ci si presenta Gesù: Gesù ci narra la parabola della vite e i tralci e ci si presenta come il tralcio che dà la linfa ai tralci e che permette loro di dare grappoli ricchi di uva.
Applicando la parabola a tutti noi, Gesù ci dice: Io sono la Vite e Voi i Tralci......Rimanete in me e io in voi....
E' il linguaggio degli innamorati: un possedersi reciprocamente come fossero una sola persona. Gesù ce lo ripeterà quando ci parlerà dell'Eucarestia: Chi mangia la mia carne...rimane in me e io in lui.......
Frutto di questa comunione di vita con Gesù ecco la grande rivelazione: Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto, perchè senza di me non potete far nulla....
Qui ci si dice che cos'è la fede: un incontro con la persona di Gesù e un amarsi a tu per tu. Gesù entra così nella nostra vita e la rende capace di amare e fare del bene a tutti come Lui.

GESU' DALLA CROCE E' LA VITE CHE ALIMENTA I TRALCI
Preghiamo
Signore, aiutaci a capire che la nostra vita vale e serve non per le nostre capacità ma solo se uniti a te con una vera fede come la vite e i tralci.

Riflettiamo
--Chi ha fatto storia in questo mondo? I Santi. Normalmente non erano le persone più capacitate.
--Da dove escono normalmente le vocazioni religiose e sacerdotali? Da famiglie dove Gesù è di famiglia. Lo stesso si dica di giovani disponibili a un volontariato o al servizio....
--Come una famiglia può vivere una vera esperienza di amore e evitare rotture? Sempre se Gesù vive nella famiglia come uno della famiglia. Per questo la lettura della Parola e la Preghiera è riconoscere a Gesù un suo posto di diritto nella famiglia.
--Chi ci può impedire di cadere nel baratro dell'individualismo e perdere la capacità di amare? Solo una amicizia vera con Gesù.
Ci impegnamo
a coltivare l'amicizia con Gesù cercandolo nella Parola del Vangelo, nei Sacramenti, e nelle persone in difficoltà. Tutto questo è facilitato se apparteniamo a una comunità parrocchiale.

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