domenica 30 aprile 2017

La prima volta del Vescovo Daniele

La prima celebrazione della S.Cresima nella sua nuova diocesi è stata da noi!
Ed ecco la foto ricordo del vescovo daniele con il gruppone dei ragazzi della S.Cresima.

mercoledì 26 aprile 2017

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Scegliere un libro da presentare al pubblico è importante e quando l'autore è letteralmente uno di noi diventa una responsabilità. Bisogna fare bene perchè é importante fare bella figura e... così è stato!
Per il compleanno di quest'anno abbiamo ospitato Ferruccio che, con il suo primo romanzo, sta raccogliendo un bel successo.
E di cosa poteva scrive un ingegnere? Ma di tecnologia, che altro? Il romanzo in questione è un thriller tecnologico che parte da due fatti veri o almeno verosimili. Il primo è l'"abbandono voluto" di un nuovo modello di cellulare top di gamma, pratica svolta ad alcune compagnie per testare funzionalità e apprezzamento da parte del pubblico. La seconda, meno verosimile ma che porta si sé tanta speranza, è il rientro in Italia di un giovane e talentuoso programmatore dopo anni di esilio lavorativo negli Stati Uniti. In un momento storico dove mai prima d'ora il tema della sicurezza e della protezione della propria privacy è al centro del dibattito, questo romanzo racconta cosa potrebbe succedere se la peggiore delle ipotesi su questi temi si avverasse.
Fa incursione anche l'Intelligenza Artificiale, nella sua forma migliore, altro tema molto ma molto chiacchierato tanto che la prossima edizione del Wired Next Fest del prossimo Maggio, a Milano, avrà proprio questo come tema!
Ma basta, non devo dirvi più nulla perchè altrimenti vi guasto il finale e non è bello. Leggetelo e fate sapere all'autore che ne pensate... lo apprezzerà!
E non poteva mancare la foto ricordo....

Sarà stata la festa o la stanchezza ma stavolta niente urna! Tocca a Roberta scegliere e la prossima lettura sarà...
"Ragazzi di zinco"
di Svjatlana Aleksievič

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

domenica 23 aprile 2017

2a Domenica di Pasqua


DOMENICA II DI PASQUA
Giovanni 20, 19-31

Come ci si presenta il Gesù Risorto
Nel giorno stesso della Pasqua Gesù apparve a porte chiuse ai discepoli e disse loro: Pace a Voi: è la pace dell’amore che vince l’odio. E’quanto ha fatto Gesù nella sua Passione e sulla Croce.
E mostrò loro le mani e il fianco. Le sue ferite e le sue piaghe sono quelle che lo identificano. Ci ricordano il suo amore che lo ha portato ad amare tutti gli uomini perfino quelli che lo torturarono e lo uccisero.
I discepoli gioirono al vedere il Signore. Anche la gioia è un grande dono del Risorto. La gioia è propria di chi vive nell’amore e ci libera dalla paura.
Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi. Gesù ci affida la sua stessa missione. E’ quanto ci ha detto nell’Ultima Cena: amatevi come io vi ho amati cioè anche voi sappiate amarvi dando la vita come me.
Ricevete lo Spirito Santo. E’ lo stesso Spirito di Amore che lo ha portato a dare la sua vita per gli altri. Ora lo dà anche a noi perché sappiamo fare altrettanto.
A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati e a chi non li perdonerete non saranno perdonati. Perdonare i peccati è un miracolo più grande che resuscitare un morto. Il perdono infatti ci rimette in comunione con Dio e con i fratelli così che possiamo dire: Padre Nostro. E questo è un grande miracolo.
Questi sono i doni di Gesù Risorto e sono i segni della Misericordia di Dio che Lui è venuto a portare in mezzo a noi. Ce li ha comunicati perché anche noi continuassimo a rendere presente la sua Misericordia.
E’ per questo che si è scelto questa II Domenica di Pasqua come LA DOMENICA DELLA MISERICORDIA.

Preghiamo
Signore, ti ringraziamo per averci coinvolti nella tua stessa missione di Redentore invitandoci a donare a tutti la tua Misericordia. Aiutaci a vivere questi tuoi doni perché la tua Misericordia sia alla portata di tutti.

Ci confrontiamo
Viene sempre meno la pratica religiosa in mezzo a noi. Le cause sono molte. Però alla luce del Vangelo di oggi ci domandiamo: se Gesù il Risorto fosse per noi cristiani una Buona Notizia, forse sentiremmo l’entusiasmo di parteciparla anche ad altre persone incominciando dalle nostre famiglie. Andiamo a messa, forse facciamo anche la Comunione e tutto resta un fatto privato. Quindi la fede viene meno anche perché non viene condivisa da parte di chi dice di credere in Gesù. Non cìè evangelizazione.

Ci compromettiamo
Urge conoscere Gesù per poterlo amare così da sentire poi il desiderio di farlo conoscere.
Urge pure saper di più su la Eucarestia perché le nostre comunioni sono purtroppo un fatto privato che contraddicono l’amore di Gesù in croce che ci viene comunicato quando facciamo la Comunione.

don Erminio

giovedì 20 aprile 2017

Come passa il tempo

Vent'anni fa don Lorenzo fu ordinato sacerdote e, per questo motivo, ieri sera abbiamo fatto festa grande.
nutile dire che c'entra un botto di gente...

domenica 16 aprile 2017

Pasqua


DOMENICA DI RESURREZIONE
Giovanni 20,1-9

Ecco quanto accadde il primo giorno della settimana. Maria di Magdala si recò al sepolcro e avendolo incontrato vuoto corse da Simon Pietro e Giovanni per dire loro: hanno portato via il Signore dal sepolcro … Andarono al sepolcro. Entrò Pietro, osservò i teli posati là e il sudario a parte. Poi entrò Giovanni VIDE E CREDETTE cioè che GESÙ ERA RISORTO.
Come arrivò alla fede?
Il sepolcro vuoto gli ricordò quanto Gesù aveva detto:IL TERZO GIORNO RISUSCITERÒ. Credette alla Parola di Gesù e che quindi era Risorto.

Come ci si presenta Gesù Risorto
Gesù risorto è il Gesù che ora accompagna a tutti gli uomini per continuare la sua missione di Salvatore iniziata in Palestina. Questa missione di Gesù ci è stata presentata nelle cinque domeniche di Quaresima:
- Gesù che vince il demonio con la Parola di Dio
– Gesù che si trasfigura per dire ai suoi discepoli che altrettanto sfolgorante sarà l’amore che Lui manifesterà sulla croce - Gesù che è luce guarendo un cieco dalla nascita e poi lo porta alla luce della fede – Gesù che rivela alla Samaritana un amore che toglie la sete per sempre liberandola dal peccato
– Gesù che risuscita Lazzaro dimostrando che ha il potere sulla morte.
Questo è il Gesù che resuscitato continua ora a vivere tra tutti gli uomini portandoli alla salvezza.

Preghiamo
Preghiamo con la preghiera di S. Francesco che più riflette i tratti della missione di Gesù Risorto tra noi:
Signore, fa di me uno strumento della tua Pace:
Dove è odio, che io porti l’Amore.
– Dove è offesa, che io porti il Perdono.
- Dove è discordia, che io porti l’Unione.
- Dove è dubbio, che io porti la Fede.
– Dove è errore, che io porti la Verità.
– Dove è la disperazione, che io porti la Speranza.
– Dove è la tristezza che io porti la Gioia.
– Dove sono le tenebre, che io porti la Luce.
- Oh, Maestro, fa che io non cerchi tanto:
- Ad essere consolato, quanto a consolare.
- Ad essere compreso, quanto a comprendere.
- Ad essere amato, quanto ad amare.
– Sì, è Donando , che si riceve.
– Perdonando che si è perdonati.
– Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.

Ci confrontiamo
Non vi sembra che con più abbiamo e più ci sentiamo insoddisfatti e anche sempre più chiusi in noi stessi cioè con meno capacità di amare? Non dimentichiamo che l’uomo è un essere immortale. Niente lo può soddisfare. Gesù Risorto è un amico che ci accompagna tutti giorni verso la nostra Resurrezione. risorgerò nel mio popolo.

Ci compromettiamo
Il Cristo, nostro amico Risorto dove lo incontriamo oggi? Lui ce lo ha detto:
- Nei poveri: tutto quello che avrete fatto ai più piccoli dei miei fratelli è a me che l’avrete fatto.
- Dove c’è Comunione di vita: Dove ci sono due o tre riuniti nel mio nome lì sono presente io.
- Nella sua Parola: La mia Parola è Spirito e vita.
- Nei Sacramenti, soprattutto nella Eucarestia: Prendete: Questo è il mio Corpo … Questo è il mio Sangue …
don Erminio

venerdì 14 aprile 2017

Venerdì santo

Raccolta, commossa e anche partecipata...
questa Via Crucis del Venerdì santo!

domenica 9 aprile 2017

Domenica delle Palme


Domenica delle Palme
Matteo 26,14-27,66

Come ci si presenta Gesù Oggi inizia la Settimana Santa dove la Passione e morte di Gesù domina tutta la liturgia di questi giorni.
Non c’è il tempo per commentarla. Però ciò che ci sorprende è che Gesù, il Figlio di Dio che ci ha creati tutti, si lasci umiliare fino ad essere uno zimbello nella mani dei facinorosi che lo vogliono eliminarlo a tutti i costi. Quando Gesù professa di essere” il Figlio di Dio che vedrete venire sulle nubi del cielo alla destra di Dio Padre …” gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono dicendo “fa il profeta per noi, Cristo, chi ti ha colpito?” E la folla che gridava sempre più forte a Pilato: ”sia crocefisso! Liberaci Barabba!”. E una volta crocefisso i capi del popolo e gli anziani sotto la croce, facendosi beffe di lui: “ha salvato gli altri non può salvare se stesso. Ha detto: sono figlio di Dio, che Dio lo liberi e noi gli crederemo”.E tanti insulti …
Ci sorprende che Gesù abbia sopportato tutti questi oltraggi e maltrattamenti senza dire niente, senza nessuna reazione. E’ che Gesù amava tutta questa gente che lo insultava. Era il peccato che c’era in loro che li portava ad odiarlo. E Gesù è venuto a togliere il peccato del mondo amando il peccatore. Infatti tutta questa scena drammatica termina proprio con il perdono dall’alto della croce: ” Padre perdona loro” E a Pietro proibisce la spada cioè l’uso delle armi per fare giustizia.
Il perdono è il segno più grande dell’amore: ”nessuno ha una amore più grande di chi dà la vita per chi ama”.
E l’amore è l’unica arma che porta alla pace. Questa attitudine di Gesù di amare i peccatori lo ha accompagnato in tutta la sua vita pubblica. Lo scandalo che sentiamo davanti a Gesù in croce è la stesso che abbiamo provato davanti a Gesù, il Figlio di Dio che nasce in una stalla a Betlemme. In tutto questo Gesù ci ha rivelato l’ amore del Padre che ha mandato il suo Figlio proprio per salvaci.
Quindi D I O E’ A M O R E!
E’ la grande rivelazione che Gesù ci ha fatto con la sua morte in croce. Questo lo diciamo perché c’è chi pensa che la Passione e Morte di Gesù sia un prezzo pagato a Dio per noi.

Preghiamo
Signore, non ci resta che dirti GRAZIE. Solo ti chiediamo di sapere apprezzare di più la tua Passione e Morte

Ci confrontiamo
Perché un atto così grande di amore come la Passione e Morte di Gesù, il Figlio di Dio, lascia sempre più indifferenti la maggior parte degli uomini? E’ opera del peccato. E’ stato il peccato che ha portato a infierire contro Gesù fino a ucciderlo. San Giovanni ce lo dice: la Luce è venuta nel mondo ma gli uomini hanno preferito le tenebre perché le loro opere erano malvagie.

Ci impegniamo
Possiamo far nostro tutto l’amore che ha portato Gesù a dare la vita per noi con l’Eucarestia. Il Gesù presente nel Pane e Vino consacrati è il Gesù della Croce. Nella comunione con Lui il suo amore passa a noi.-- Ci aiuterà pure a capire meglio la Passione di Gesù vedendo la Via Crucis di M. Teresa nel video annesso al messaggio della domenica.
don Erminio

sabato 8 aprile 2017

Via Crucis vivente

Come ogni Quaresima si rinnova la tradizione della Va Crucis nel parco dell'Oratorio.
Ma quest'anno c'é di più, la nostra celebrazione è diventata vivente!
Inutile dire che sia stata davvero di grande effetto oltre che molto partecipata.
E grazie a tutti coloro che hanno reso possibile ciò!

venerdì 7 aprile 2017

A volte ritorno

Dopo una vacanza di una sola settimana, Dio torna in ufficio e scopre che il mondo sta letteralmente andando a rotoli. Già perchè, in tempo terrestre, questo equivale a 5 secoli ed é proprio da riconoscere che l'uomo di danni ne ha fatti in questo tempo. A Dio non resta che fare un'unica cosa che possa rimettere nella giusta via l'umanità e così manda suo figlio Gesù a ripristinare l'ordine delle cose ed anche l'unico comandamento che secondo lui conta «Fate i bravi». Ogni volta che Dio ripensa alla meravigliosa semplicità di quella frase, il Suo unico e originale comandamento, gli subentra in automatico un altro pensiero: quel coglione di Mosè. Che razza di arrogante testa di cazzo butta nel cesso l’unico comandamento che gli è stato dato e ne tira fuori dieci inventati di sana pianta? Mosè, ecco chi. Tutta una marea di stronzate sul desiderare o meno il bue del vicino.
E così, dopo essere nato in una landa desolata da una ragazzina vergine, Gesù arriva a New York, dove vive con alcune delle persone più emarginate della società (drogati, malati, ladri, etc.) e, rendendosi conto in prima persona dell'assurdità del mondo degli uomini, cerca, come può, di dare una mano. Manon sa fare niente eccetto suonare la chitarra e cantare "da Dio" (ovviamente!). Partecipa ad un talent-show di successo con l'unico scopo di fare arrivare il suo messaggio a un sacco di gente ma poi, dopo una serie di avventure fra il comico e il blasfemo, la storia finisce come sappiamo: non più crocefisso ma ucciso con un'iniezione letale, come la pensa di morte dei civilissimi Stati Uniti permettono.
Questo libro è decisamente irriverente e anche la limite della decenza (in alcuni passaggi) ma resta comunque vera un'idea di base: se Gesù tornasse, non ci circonderebbe forse di tutti questi personaggi "discutibili"? Il linguaggio è spesso anzi troppo spesso sboccato in modo gratuito ma la storia ha uno suo filo logico.
Direi che da questo autore, di cui avevo letto altro prima, mi aspettavo qualcosa di meglio!

E arriva Aprile e in questo mese festeggiamo il nostro compleanno, quindi siete tutti invitati alla vostra festicciola!
Venerdì 21 Aprile, ore 21:00
"Next" di Ferruccio Manclossi

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

lunedì 3 aprile 2017

Benvenuto Vescovo Daniele

Habemus vescovo!
Ha iniziato dal Santuario di S.Maria della Croce per poi passare in Cattedrale, accolto come una rockstar da un città in festa.



Daniele Gianotti, classe 1957, é docente di teologia, vicepreside della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna, vicario episcopale per la cultura e ex-parroco a Bagnolo in Piano. Benvenuto fra di noi e buon lavoro!

domenica 2 aprile 2017

5a di Quaresima


DOMENICA V DI QUARESIMA
Giovanni 11, 1-45

Come ci si presenta Gesù
Gesù ridona la vita a Lazzaro, morto da quattro giorni e si presenta come il Signore della vita.
Ciò che ci aiuta a capire il senso di questo miracolo è la risposta che Gesù dà a Marta, sorella di Lazzaro: “Io sono la Resurrezione e la Vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?”
E’ una grande rivelazione. Gesù ridà la vita al corpo morto di Lazzaro per poter poi rivelarci che egli è venuto in questo mondo proprio per comunicare a noi la sua stessa vita di Figlio di Dio, una vita che non muore mai, eterna.
Questo si dà se noi viviamo uniti a Gesù: Chi vive e crede in me non morirà in eterno.
Così pure vediamo in questo vangelo un Gesù profondamente umano di fronte all’amico Lazzaro morto al punto che scoppia in pianto con le sorelle Marta e Maria e con i Giudei che pure piangevano. Gesù piange perchè sente il male dell’uomo come proprio. E sarà proprio questa sua capacità di piangere con chi soffre che lo porterà a finire su di una croce: non c’è amore più grande di chi dà la vita per chi ama.

Preghiamo
Signore, chiamando alla vita Lazzaro morto, ci hai rivelato che la morte non è più un incubo perchè siamo fatti per vivere per sempre in unione con te ora e anche dopo morte.
Però liberaci dal pericolo del peccato che solo può spegnere questa tua vita in noi ora e anche per sempre.

Ci confrontiamo
Abbiamo paura della morte? E’una domanda che possiamo fare a tutti e la risposta sarà pressoché uguale: è meglio non pensarci. Ci disturba! La cultura dello star bene ci ha fatto dimenticare che siamo fatti per l’eternità e ci ha portati all’illusione dello star bene ora. Non si rinnega Dio ma si vive come se lui non fosse importante. E quando si arriva a una certa età avanzata, se non si ha la possibilità di una conversione, ci si trova in una terribile solitudine. Andate a visitare una casa di riposo per anziani. L’uomo è un essere immortale. Non c’è nulla che possa fare felice l’uomo per sempre su questa terra.

Ci compromettiamo
Come liberarci dal pericolo di vivere nell’illusione del provvisorio e ricuperare la coscienza che siamo fatti per stare sempre con Dio anche dopo morte? Stando con Gesù. Lo abbiamo sentito oggi nel suo Vangelo: Chiunque vive e crede in me non morirà in eterno. Ma ancor più chiaro nell’Eucarestia Gesù: Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue vive di vita eterna ed io Io risusciterò nell’ ultimo giorno.
Infatti quando noi mangiamo trasformiamo il cibo nel nostro corpo. Qui nell’Eucarestia quando mangiamo il Corpo di Gesù, presente nella Ostia, siamo noi che veniamo assimilati da Gesù così che noi diventiamo ciò che mangiamo, cioè diventiamo Gesù. I suoi pensieri, la sua capacità di amare diventano nostri. E’ sconvolgente. La Eucarestia ci apre alla fraternità.
Tra I CINQUE IDEALI che padre Antonio propone vi sono: IMITARE GESU’ e FARLO CONOSCERE.

don Erminio