Inizia la rassegna d'inverno e stavolta con la musica.
Sul palco ragazzi e non più ragazzi ma che sanno divertirsi davvero con la musica, non serve essere perfetti ma suonare uno strumento col cuore. Non servono canzoni gettonate, reduci dalla top ten, ma brani che hanno fatto la nostra storia, la nostra comune giovinezza, quando in Oratorio bastava una chitarra e partiva, senza dire una parola, un coro di voci.
Basta davvero poco per sentirsi parte di un'insieme più grande e penso sia proprio questo il motivo che spinge i giovanotti di ritorno della 591bis a mettersi in gioco, a salire sul palco e, in questo modo, con l'esempio, la lezione più grande ed efficace, far nascere nuove passioni per la musica come quella che hanno dimostrato di avere i "supporter", la band dei "Sound Station", 3 ragazzi che insieme fanno a malapena 50 anni ma che hanno già un proprio repertorio personale. Canzoni semplici ma chi lo dice che un brano deve essere complicato per essere efficace, non è forse vero che i ritornelli che abbiamo in testa sono tutt'altro che virtuosismi?
Unico rammarico... lo scarso pubblico, non neghiamolo!
Sappiamo fare di meglio.
Settimana prossima tocca alla commedia in dialetto della compagnia "Lo Schizzaidee" dei ragazzi di Bolzone, mi raccomando... non mancate.
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