"Due figlie ed altri animali feroci" di Leo Ortolani
giovedì 26 aprile 2012
Virtuale o reale?
Evandra è una signora che potremmo definire "di mezza età", non lavora perchè il marito si è sempre preoccupato di tutto, non ha un famiglia vicina perchè la sorella abita a 30 km di distanza. Soffre di una solitudine profonda, che la svuota lentamente ma inesorabilmente, specie quando piove perchè non può andare al cimitero, unico luogo dove può incontrare persone tristi come lei, le altre vedove. E quando arriva un autunno più piovoso del solito, l'angoscia la prende e, confidandosi con un'amica, sente parlare di Facebook e della grandiosa opportunità che le offre: diventare un'altra persona, reinventarsi, farsi immaginare per quella che non è. E così inizia a prendere lezioni di "computer", di Facebook, di come si usa la rete, di come si chiede e si risponde ad una richiesta di amicizia, collezionando amici in numero spropositato, perchè "l'amicizia non si nega a nessuno", tanto da accettare di incontrare nel mondo reale i suoi amici di Facebook. Ma dopo una brutta esperienza, Evandra diventa triste e scopre il comandamento supremo del mondo virtuale: "vi parlerete e vi immaginerete per immagini finte, mai vi sarà dato di vedervi davvero , pena la vostra perdizione!". "Facebook allo stato puro, cristallino, etereo, denso di entità umane dotate di una vita particolare, fatta di finestrelle e icone". Comincia a sperare, quando arriva la primavera, che possa piovere sempre, per potersi godere ogni istante collegata alla rete e le sue preghiere trovano, ahimé, ascolto. Il suo insegnante di computer ed il cognato le realizzano una macchina della pioggia, sperando di rallegrarla, ma questo è l'inizio della fine, la solitudine totale, l'estraneità dal mondo reale solo per godere di quello virtuale... la resa definitiva della protagonista.
Questo romanzo ha fatto da spunto alla presentazione, tenutasi in occasione per il terzo compleanno del Club, da paolo Gennari e Raffaella Sangiovanni, guidandoci nella riflessione su cosa sia il flusso mediatico, quali "astuzie" usa per essere così affascinante ed esercitare il suo potere specie sulle generazioni più giovani, sulla finta sensazione di essere parte di una comunità mondiale mentre in realtà isola ed esclude. Inoltre è anche stata l'occasione per riflettere come invece la tecnologia possa essere al servizio della persona,attraverso la presentazione di alcune iniziative in atto presso il Galilei di Crema, dove Raffaella e Paolo lavorano.
Possiamo dire che è stato un bel compleanno!
Anche in questa occasione, abbiamo svolto il nostro rituale per il prossimo libro che èPer sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento