Continua il Testamento di Gesù nel discorso dell'Ultima Cena. Leggere il brano del Vangelo segnalato.
Come ci si presenta Gesù ?
Se uno mi ama...il Padre mio lo amerà...Verremo a lui e porremo il lui la nostra dimora... Gesù ci fa la rivelazione più sconcertante: DIO,PADRE-FIGLIO-SPIRITO SANTO, viene a vivere in noi.
Come?
Amando: se uno mi ama... Amando si arriva a una sintonia tale con Dio da formare con Lui una comunione di vita come una sola dimora. Già Gesù ce lo aveva anticipato parlandoci del giudizio: avevo fame, sete, in tutto quello che avrete fatto al più piccolo... è a me che l'avrete fatto. Gesù presente negli ultimi. E per saper vedere Gesù negli ultimi e ancor più apprezzare questa comunione con Dio, Gesù ci dice: Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Lui vi insegnerà ogni Che ci va a insegnare? Che amare è il cammino che ci porta a far comunione con Dio già in questa terra. Possiamo fare alcuni esempi dell'opera dello Spirito Santo in noi: che un giovane gestisca la sua sessualità con amore e non egoisticamente, che una copia di sposi si riconcili, il mantenerci liberi dalla schiavitù dei beni materiali, il saper perdonare le offese,...ma ancor più il saper far della vita un dono per gli altri. Pensiamo ai molti volontari e alle vocazioni sacerdotali e religiose.
Preghiamo
Anzitutto ti ringraziamo, Signore, per essere venuto a porre la tua dimora in noi. Non c'è dubbio che ci ami.
Fa che uniti a te possiamo amare come Te.
Ci confrontiamo
Il Papa Francesco per combattere questa cultura dell'individualismo ci propone la pratica delle Opere di Misericordia Spirituali e Corporali. E' un modo di imitare l'Amore Misericordioso con cui Dio ci ama.
Ci compromettiamo
a un serio esame di coscienza per renderci conto se amiamo così da poter dire: Dio dimora in me.
E poi scegliere tra le opere di Misericordia quelle urgenti per far fronte alle necessità dove vivo.
Questo è il simbolo ufficiale dell’ANNO DELLA MISERICORDIA.
C’è la figura di Cristo Buon Pastore che porta sulle spalle Adamo, recuperato dagli inferi e che rappresenta l’umanità perduta e salvata con la morte in croce del Figlio di Dio di cui si vedono i segni nelle mani e nei piedi. Notiamo come gli occhi di Cristo e di Adamo si fondono in un unico sguardo per dirci che l’uomo incomincia a vedere ciò che vede Dio, segno che l’uomo davvero è diventato la Dimora di Dio come ci dice il Vangelo di oggi.
sabato 30 aprile 2016
domenica 24 aprile 2016
5a Domenica di Pasqua
Inizia il discorso nell'Ultima Cena. E'il Testamento di Gesù. Leggiamo il brano che ci propone la liturgia.
Come ci si presenta Gesù
Quando Giuda uscì dal Cenacolo, Gesù disse:--"Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato e Dio stesso è stato glorificato in Lui..." Notiamo come Gesù chiama la sua morte in croce come una glorificazione, sua e in lui del Padre. Perchè?
Non c'è amor più grande di chi dà la vita per chi ama. E Gesù morendo in croce ci ha voluto dire quanto ci abbia amato. E' sorprendente e per noi anche incomprensibile vedere un Gesù, figlio di Dio, che si lascia uccidere dall'odio delle sue stesse creature, vittima del peccato dell'uomo e che muore amando perdonando. E' la Glorificazione, la gloria dell' amore suo e del Padre per noi.
--"Figliuoli...vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati..." E' l'eredità che ci ha lasciato Gesù, la forza del suo amore. Non è una utopia. Il Cristianesimo si è subito diffuso mediante la maniera di amarsi dei cristiani e la loro testimonianza:"guardate come si amano" dicevano i pagani e molti hanno dato la vita come Gesù.
L'amore e la testimonianza sono le grandi forze della evangelizzazione.
Preghiamo
Signore, l'amore viene solo da te perchè tu sei Amore. Inviaci il tuo Spirito d' Amore perchè anche noi sappiamo amarci come tu ci hai amati.
Ci confrontiamo
Oggi, come all'inizio del Cristianesimo, la evangelizzazione è affidata alla testimonianza di noi cristiani. Ce lo dice Gesù in ogni messa. Dopo la consacrazione del pane e del vino Gesù ci comanda: Fate questo in memoria di me, cioè anche voi date la vostra vita per il bene degli altri come ho fatto io.
Andiamo a messa per poi amare come Gesù nella nostra famiglia, nella nostra comunità, nel mondo del lavoro, ovunque ci troviamo...E’ così che l'amore di Gesù si diffonde.
Ci compromettiamo
Oggi le nostre comunità parrocchiali devono ricuperare un rapporto di amicizia y di cordialità con tutti al di là delle differenze sociali, culturali e religiose per far famiglia con tutti. Limitarci solo ad attendere le molte necessità materiali rischiamo di ridurci a una agenzia di servizi umanitari, necessari ma non sufficienti per comunicare il vero volto di Gesù nel suo amore per noi.
A questo scopo ricordiamo il messaggio del Papa nella sua visita ai migranti della isola di Grecia, Lesbo:
Voglio dirvi che non siete soli. Avete patito molte sofferenze, costretti a fuggire dalla guerra, dalla fame. Avete lasciato tutto, senza futuro. Sono venuto per ascoltare le vostre pene e anche per dire al mondo intero che Dio ha creato il genero umano perchè si formi una sola famiglia. Non perdete la speranza. Il più grande dono che possiamo offrirci è l'amore.
don Erminio
Come ci si presenta Gesù
Quando Giuda uscì dal Cenacolo, Gesù disse:--"Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato e Dio stesso è stato glorificato in Lui..." Notiamo come Gesù chiama la sua morte in croce come una glorificazione, sua e in lui del Padre. Perchè?
Non c'è amor più grande di chi dà la vita per chi ama. E Gesù morendo in croce ci ha voluto dire quanto ci abbia amato. E' sorprendente e per noi anche incomprensibile vedere un Gesù, figlio di Dio, che si lascia uccidere dall'odio delle sue stesse creature, vittima del peccato dell'uomo e che muore amando perdonando. E' la Glorificazione, la gloria dell' amore suo e del Padre per noi.
--"Figliuoli...vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati..." E' l'eredità che ci ha lasciato Gesù, la forza del suo amore. Non è una utopia. Il Cristianesimo si è subito diffuso mediante la maniera di amarsi dei cristiani e la loro testimonianza:"guardate come si amano" dicevano i pagani e molti hanno dato la vita come Gesù.
L'amore e la testimonianza sono le grandi forze della evangelizzazione.
Preghiamo
Signore, l'amore viene solo da te perchè tu sei Amore. Inviaci il tuo Spirito d' Amore perchè anche noi sappiamo amarci come tu ci hai amati.
Ci confrontiamo
Oggi, come all'inizio del Cristianesimo, la evangelizzazione è affidata alla testimonianza di noi cristiani. Ce lo dice Gesù in ogni messa. Dopo la consacrazione del pane e del vino Gesù ci comanda: Fate questo in memoria di me, cioè anche voi date la vostra vita per il bene degli altri come ho fatto io.
Andiamo a messa per poi amare come Gesù nella nostra famiglia, nella nostra comunità, nel mondo del lavoro, ovunque ci troviamo...E’ così che l'amore di Gesù si diffonde.
Ci compromettiamo
Oggi le nostre comunità parrocchiali devono ricuperare un rapporto di amicizia y di cordialità con tutti al di là delle differenze sociali, culturali e religiose per far famiglia con tutti. Limitarci solo ad attendere le molte necessità materiali rischiamo di ridurci a una agenzia di servizi umanitari, necessari ma non sufficienti per comunicare il vero volto di Gesù nel suo amore per noi.
A questo scopo ricordiamo il messaggio del Papa nella sua visita ai migranti della isola di Grecia, Lesbo:
Voglio dirvi che non siete soli. Avete patito molte sofferenze, costretti a fuggire dalla guerra, dalla fame. Avete lasciato tutto, senza futuro. Sono venuto per ascoltare le vostre pene e anche per dire al mondo intero che Dio ha creato il genero umano perchè si formi una sola famiglia. Non perdete la speranza. Il più grande dono che possiamo offrirci è l'amore.
don Erminio
sabato 23 aprile 2016
Il Giubileo dei ragazzi
Se nella vostra vita non c’è Gesù è come se non ci fosse campo per il cellulare.
Felicità non è una app, siate campioni di vita.
Se un giovane non è capace di sognare è già andato in pensione.
Vita si deve prendere da dove viene, come fa il portiere col pallone. Ma da dove arrivano queste pillole di saggezza? Ma da lui, il nostro e frizzante papa Francesco che per il Giubileo dei Giovani no si è fatto mancare proprio niente: folle oceaniche ad aspettarlo e qualche fuori programma, come quando si è presentato a sorpresa fra i confessori di piazza San Pietro.
E noi? A Roma ci andremo il prossimo Settembre, per una tre giorni tutta dedicata a questo Giubileo straordinario. Per informazioi ed iscrizioni basta chiedere a don Lorenzo o in Oratorio.
Felicità non è una app, siate campioni di vita.
Se un giovane non è capace di sognare è già andato in pensione.
Vita si deve prendere da dove viene, come fa il portiere col pallone. Ma da dove arrivano queste pillole di saggezza? Ma da lui, il nostro e frizzante papa Francesco che per il Giubileo dei Giovani no si è fatto mancare proprio niente: folle oceaniche ad aspettarlo e qualche fuori programma, come quando si è presentato a sorpresa fra i confessori di piazza San Pietro.
E noi? A Roma ci andremo il prossimo Settembre, per una tre giorni tutta dedicata a questo Giubileo straordinario. Per informazioi ed iscrizioni basta chiedere a don Lorenzo o in Oratorio.
domenica 17 aprile 2016
4a Domenica di Pasqua
Dopo le apparizioni delle domeniche precedenti. oggi la Liturgia ci presenta Gesù Risorto nella figura del BUON PASTORE nei rapporti con le sue pecore.
Come ci si presenta Gesù
Gesù in questo tratto di Giovanni che la liturgia ci presenta oggi ci dice: "le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono."
Le mie pecore ascoltano la mia voce. Ascoltare Gesù è una condizione indispensabile per conoscerlo e arrivare così a una intesa di amore tra Gesù e noi. E io le conosco. Da parte di Gesù ciascuno di noi non solo è conosciuto, ma amato con un amore sponsale proprio degli sposi. Così è il senso biblico del verbo conoscere. Lui ci possiede. Ed esse mi seguono. Il frutto dell'amarsi è camminare insieme. Non dimentichiamo che Gesù camminava tra i poveri, gli ammalati, lebbrosi...L'amore per Gesù diventa anche per noi un servizio...
"Io dò loro la vita eterna e non andranno perdute e nessuno le strapperà dalla mia mano..." E' una grande rivelazione che Gesù ci fa. Già in questa terra ci rende parte della sua vita di Figlio di Dio e come tali Lui ci difende perchè nessuno venga strappato dalle sue mani. E' il massimo dell'amore. Gesù è davvero il Buon Pastore che fa vita comune con le sue pecore e non le vuole perdere . Gesù aggiunge: "Io e il Padre siamo una cosa sola..."
Con Gesù entriamo in comunione anche con Dio Padre...Siamo parte della vita di Dio...Siamo grandi.
Preghiamo
Signore, solo con il tuo Spirito comprenderemo la tua opera di Buon Pastore nei nostri confronti.
Preghiamo: Vieni Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo Amore.
Ci confrontiamo
Oggi distratti dalle preoccupazioni del benessere e dal dio denaro ci rende incapaci di capire Dio-Amore. Però Il Papa con la presentazione di un Dio - Misericordia ci facilita una apertura verso di Lui. Come?
Facendoci prendere coscienza che il peccato ci rende insoddisfatti e delusi. Ed è proprio per liberarci dal peccato che Dio ci ha inviato suo Figlio, fatto uomo come noi, per liberarci dalla sofferenza del peccato. Ed ecco Gesù Buon Pastore che va in cerca della pecora smarrita, se la porta al ovile e fa festa.
Il Papa Francesco ci ripete ogni giorno che Gesù si china sul nostro peccato di pecore smarrite con tanto amore e attenzione fino a che non riesce a portarci al pentimento per perdonarci e così liberarci dal peccato.
Il Papa Francesco ci dice ancora: "il luogo in cui avviene l'incontro di Gesù con noi è il nostro peccato". Ecco allora dove incontro Gesù, nel mio stesso peccato e da lì posso capire il suo amore per me e iniziare così una esperienza di amore con Lui.
Ci impegnamo
a leggere il Vangelo dove Gesù è sempre in cerca dei peccatori. Non sono i sani ma i malati che hanno bisogno del medico. Per convincerci di questa preoccupazione di Gesù per noi peccatori leggiamo: in Luca 7,36-50 la donna prostituta che entra in casa di Simone dove Gesù stava pranzando;
in Luca 15,11-32 la parabola del Figliol Prodigo;
in Giovanni 8,3-11 la donna adultera.
Ci aiuterà a prendere coscienza del nostro peccato per poi ottenere il perdono nella Confessione.
don Erminio
Come ci si presenta Gesù
Gesù in questo tratto di Giovanni che la liturgia ci presenta oggi ci dice: "le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono."
Le mie pecore ascoltano la mia voce. Ascoltare Gesù è una condizione indispensabile per conoscerlo e arrivare così a una intesa di amore tra Gesù e noi. E io le conosco. Da parte di Gesù ciascuno di noi non solo è conosciuto, ma amato con un amore sponsale proprio degli sposi. Così è il senso biblico del verbo conoscere. Lui ci possiede. Ed esse mi seguono. Il frutto dell'amarsi è camminare insieme. Non dimentichiamo che Gesù camminava tra i poveri, gli ammalati, lebbrosi...L'amore per Gesù diventa anche per noi un servizio...
"Io dò loro la vita eterna e non andranno perdute e nessuno le strapperà dalla mia mano..." E' una grande rivelazione che Gesù ci fa. Già in questa terra ci rende parte della sua vita di Figlio di Dio e come tali Lui ci difende perchè nessuno venga strappato dalle sue mani. E' il massimo dell'amore. Gesù è davvero il Buon Pastore che fa vita comune con le sue pecore e non le vuole perdere . Gesù aggiunge: "Io e il Padre siamo una cosa sola..."
Con Gesù entriamo in comunione anche con Dio Padre...Siamo parte della vita di Dio...Siamo grandi.
Preghiamo
Signore, solo con il tuo Spirito comprenderemo la tua opera di Buon Pastore nei nostri confronti.
Preghiamo: Vieni Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo Amore.
Ci confrontiamo
Oggi distratti dalle preoccupazioni del benessere e dal dio denaro ci rende incapaci di capire Dio-Amore. Però Il Papa con la presentazione di un Dio - Misericordia ci facilita una apertura verso di Lui. Come?
Facendoci prendere coscienza che il peccato ci rende insoddisfatti e delusi. Ed è proprio per liberarci dal peccato che Dio ci ha inviato suo Figlio, fatto uomo come noi, per liberarci dalla sofferenza del peccato. Ed ecco Gesù Buon Pastore che va in cerca della pecora smarrita, se la porta al ovile e fa festa.
Il Papa Francesco ci ripete ogni giorno che Gesù si china sul nostro peccato di pecore smarrite con tanto amore e attenzione fino a che non riesce a portarci al pentimento per perdonarci e così liberarci dal peccato.
Il Papa Francesco ci dice ancora: "il luogo in cui avviene l'incontro di Gesù con noi è il nostro peccato". Ecco allora dove incontro Gesù, nel mio stesso peccato e da lì posso capire il suo amore per me e iniziare così una esperienza di amore con Lui.
Ci impegnamo
a leggere il Vangelo dove Gesù è sempre in cerca dei peccatori. Non sono i sani ma i malati che hanno bisogno del medico. Per convincerci di questa preoccupazione di Gesù per noi peccatori leggiamo: in Luca 7,36-50 la donna prostituta che entra in casa di Simone dove Gesù stava pranzando;
in Luca 15,11-32 la parabola del Figliol Prodigo;
in Giovanni 8,3-11 la donna adultera.
Ci aiuterà a prendere coscienza del nostro peccato per poi ottenere il perdono nella Confessione.
don Erminio
giovedì 14 aprile 2016
Puliamo l'Oratorio
Cosa fate domenica pomeriggio?
Vi aspettiamo all'Oratorio dove, armati di guanti, sacchi e tanta buona pazienza, puliremo il nostro parco.
Poche scuse... più siamo meglio é!
Vi aspettiamo all'Oratorio dove, armati di guanti, sacchi e tanta buona pazienza, puliremo il nostro parco.
Poche scuse... più siamo meglio é!
sabato 9 aprile 2016
3a Domenica di pasqua
E' la terza apparizione di Gesù Risorto agli Apostoli. Siamo al lago di Tiberiade. Leggere il Vangelo.
Come ci si presenta Gesù
--Questa apparizione al lago di Tiberiade ha un suo senso legato alla prima pesca miracolosa narrata da Luca al cap. 5 dove Gesù dice a Pietro: Tu sarai un pescatore di uomini. Con questa altra pesca miracolosa Gesù vuole ricordare ora agli apostoli che è prossima la loro vocazione di pescar uomini.
Si parla infatti di 153 pesci. Tra le varie interpretazioni si dice che fossero i paesi conosciuti a quel tempo. Tempo di missione quindi.
--Poi c'è il pranzo insieme dove Gesù rafforza i vincoli di amicizia con i suoi discepoli e li prepara a accettare quanto va proponendo a Pietro.
--Pietro, mi ami tu più di costoro? Cioè hai capito l'amore che ti ho dimostrato sulla Croce? Lo fa per tre volte fino a che Pietro prende coscienza del suo peccato di tradimento e gli risponde : Tu conosci tutto...
E capisce che l'amore di Gesù è più grande del suo peccato, e che il suo peccato lo aiuta ancora di più a capire quanto Gesù lo ami.Ci siamo resi conto che Gesù chiede a Pietro como requisito per la sua missione:mi ami? cioè l'Amore e nessun altro requisito?
Preghiamo
Signore, il nostro peccato ti muove a compassione perchè ci vedi infelici e senza e senza capacità di amare. Fa che anche noi sappiamo fare altrettanto verso tutti coloro che vivono una situazione di peccato e possano così comprendere che tu li ami proprio nel loro peccato.
Ci confrontiamo
Abbiamo già detto che siamo in fase di permissivismo cioè tutto è permesso e il peccato scompare.
Come evangelizzare gente che stà perdendo la coscienza del peccato? Anche se il peccato non è più riconosciuto come tale pero una vita lontana da Dio è sempre insodisfatta e scontenta."Dio ci ha fatti per Lui e il nostro cuore è inquieto fino a che non riposa in Lui".
Chiaro che da parte di chi evangelizza ci deve essere un amore appassionato per Gesù . Solo ciò che si ama fa colpo in chi ti ascolta. E' l'esperienza di vita che si comunica, non le idee.
Gli Apostoli erano degli innamorati di Gesù e così i primi cristiani disposti fino a morire per Gesù.
Ci compromettiamo
a innamorarci di Gesù. Come?
--Conoscendolo mediante una lettura quotidiana del Vangelo. Non si può amare chi non si conosce.
--Facendo l'esperienza del suo amore nel perdono dei peccati con il Sacramento della Confessione.
--Vivendo una amicizia sempre più profonda con Gesù presente nell' Eucarestia con la Santa Messa e la visita a Gesù Eucarestia. Chi avesse bisogno di sussidi sull'Eucarestia può farne richiesta.
don Erminio
domenica 3 aprile 2016
Domenica in Albis
Vediamo in questa apparizione i doni che Gesù Risorto fa agli Apostoli che sono la sua Chiesa.
Come ci si presenta Gesù
"Pace a Voi" : E' il grande dono di DIO-AMORE che la Chiesa deve portare a tutto il mondo che vive nella violenza.
"Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi": La Chiesa continua la missione di Gesù cioè darlo a conoscere a tutti gli uomini di tutti i tempi.
"Soffiò sopra di loro e disse: ricevete lo Spirito Sanrto": Lo Spirito Santo che ha guidato Gesù nella sua missione ora continuerà a condurre anche la sua Chiesa.
"A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete..." : Il perdono dei peccati è il segno della Resurrezzione di Gesù.
Basta ricordare la forza distruttiva del peccato como l'abbiamo visto nella Passione e Morte di Gesù.
Liberando l'uomo dal peccato Gesù riduce la sofferenza che causa il peccato tra gli uomini e rende l'uomo capace ancora di amare. Ed è per questo infatti che Gesù è venuto in mezzo a noi e ora Risorto continua ad attuare perdonando i nostri peccati.
Preghiamo
Signore, aiutaci a capire che tu sei venuto per liberaci dal peccato. Tu hai perfino pianto sui nostri peccati perchè hai visto quanto ci rendono infelici e egoisti. Che nel tuo perdono,Signore, possiamo capire quanto ci ami e ancor più la possibilità di rifarci una vita nuova aperta all'amore.
Ci confrontiamo
La cultura dominante tende al permissivismo: tutto è lecito se questo ti aiuta...se ti fa contento...fallo.
Vediamo ciò che oggi l'uomo è arrivato a legittimare: l'uso egoistico della sessualità, la teoria del genero: uomini e donne non si nasce ma si diventa, matrimoni omosessuali, tutte le forme di corruzioni in corso e le seduzioni del denaro..., gli aborti a migliaia, i divorzi facili..., le molte forme di violenze che stan marcando la civiltà odierna al punto di crearci un complesso di insicurezza come se fossimo in stato di guerra...,e ancor più tutti i peccati di omissioni cioè il bene che non si fa... L'uomo sotto la forza del peccato potrebbe arrivare anche a un conflitto nucleare?
Tutto questo urge la presenza di Gesù che perdoni tanto male che ci tiene schiavi e ridoni così all'uomo la capacità di amare e di convivere pacificamente.
Ci compromettiamo
Legittimando il peccato, Gesù non è più necessario, non lo si cerca più...Ci stiamo scristianizzando.
Qual'è allora la nostra missione?
Il Vangelo di oggi ce lo dice: Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi. Dove? Tra la gente come ha fatto Gesù. E gli Apostoli sono andati ovunque e riunirono la gente convertita in comunità, cioè gruppi di persone che libere dal peccato convivevano e condividevano la vita come una grande famiglia. Cfr. Atti degli Apostoli 2,42-46.E queste comunità diventavano una forza di evangelizazzione.
Oggi le nostre parrocchie non sono più in grado di far fronte al mondo sopra descritto. Deve strutturarsi in piccole comunità capaci di incarnarsi nei vari settori della Parrocchia e rendere così possibile l'incontro con gente ormai lontana dalla fede ed evangelizzarla.
La Parrocchia allora diventa Comunità di piccole comunità che agiscono nei vari settori. E' quanto ci dice il Papa di uscire verso le periferie. E' la grande sfida d'oggi e l'impegno di tutti noi cristiani.
don Erminio
sabato 2 aprile 2016
La storia infinita
Se avete visto il film, sappiate che avete presente solo metà della storia e se, come me, ne avete abbandonato la lettura sappiate che (parole di chi il libro l'ha finito!) avete fatto un grosso errore. Pazienza, rimedierò la prossima estate riprendendone la lettura.
L'inizio della storia è questo.
Bastiano Baldassarre Bucci, questo il suo nome, è un ragazzino impacciato e grassottello, privo di doti o talenti particolari, e sa bene che immergersi tra le pagine di un romanzo è l'unica consolazione che gli resta per sfuggire alla solitudine di un padre chiuso in se stesso e di una madre mancata molto tempo prima. È dunque con estreme naturalezza e gratitudine che Bastiano si lascia catturare dal volume che ha rubato, pronto per cancellare a colpi di fantasia la situazione difficile che lo circonda. Ma il libro che ha tra le mani è molto più di ciò che sembra. È molto più di quanto chiunque di noi sospetti che una copertina possa celare.
Bastiano comincia a leggere le incredibili avventure di Atreiu, un ragazzino coraggioso della tribù dei Pelleverde incaricato di cercare la cura per salvare l'Infanta Imperatrice. Quest'ultima, sovrana del mondo di Fantàsia, sembra infatti delibitata senza una ragione apparente e, oltre a consumare la splendida fanciulla, la malattia sta devastando la sua terra, in un cancro terribile chiamato il Nulla.
Dopo che Atreiu ha vissuto esperienze straordinarie, in compagnia di creature benevole e malevole, Bastiano si rende conto che la storia non può proseguire senza il suo aiuto e che i personaggi parlano come se lo vedessero, come se lo sentissero e lo aspettassero; il terrore lo coglie mentre capisce che per restituire a Fantàsia la sua imperatrice e sconfiggere il male che la affligge, è necessario che lui stesso entri a far parte del volume e cambi il corso della storia, restituendo all'Infanta un nuovo nome e risanando il mondo ricorrendo alla sua fantasia.
Inizia così il viaggio epocale e incantevole de La Storia Infinita, in cui realtà e immaginazione si intrecciano inscindibilmente e il lettore diventa creatura e creatore del racconto che sta leggendo, in un connubio straordinario, senza precedenti.
Per il prossimo mese, abbiamo deciso di seguire la lista suggerita dall'Italian Book Challenge e scegliere un libro che parlasse di libri. E così l'urna ci ha dato un librino davvero piccino il cui titolo è...
E per puro caso, la data del nostro prossimo incontro sarà proprio il giorno del compleanno di sua Maestà la regina Elisabetta II, protagonista di questo romanzo!
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui
L'inizio della storia è questo.
Bastiano Baldassarre Bucci, questo il suo nome, è un ragazzino impacciato e grassottello, privo di doti o talenti particolari, e sa bene che immergersi tra le pagine di un romanzo è l'unica consolazione che gli resta per sfuggire alla solitudine di un padre chiuso in se stesso e di una madre mancata molto tempo prima. È dunque con estreme naturalezza e gratitudine che Bastiano si lascia catturare dal volume che ha rubato, pronto per cancellare a colpi di fantasia la situazione difficile che lo circonda. Ma il libro che ha tra le mani è molto più di ciò che sembra. È molto più di quanto chiunque di noi sospetti che una copertina possa celare.
Bastiano comincia a leggere le incredibili avventure di Atreiu, un ragazzino coraggioso della tribù dei Pelleverde incaricato di cercare la cura per salvare l'Infanta Imperatrice. Quest'ultima, sovrana del mondo di Fantàsia, sembra infatti delibitata senza una ragione apparente e, oltre a consumare la splendida fanciulla, la malattia sta devastando la sua terra, in un cancro terribile chiamato il Nulla.
Dopo che Atreiu ha vissuto esperienze straordinarie, in compagnia di creature benevole e malevole, Bastiano si rende conto che la storia non può proseguire senza il suo aiuto e che i personaggi parlano come se lo vedessero, come se lo sentissero e lo aspettassero; il terrore lo coglie mentre capisce che per restituire a Fantàsia la sua imperatrice e sconfiggere il male che la affligge, è necessario che lui stesso entri a far parte del volume e cambi il corso della storia, restituendo all'Infanta un nuovo nome e risanando il mondo ricorrendo alla sua fantasia.
Inizia così il viaggio epocale e incantevole de La Storia Infinita, in cui realtà e immaginazione si intrecciano inscindibilmente e il lettore diventa creatura e creatore del racconto che sta leggendo, in un connubio straordinario, senza precedenti.
Per il prossimo mese, abbiamo deciso di seguire la lista suggerita dall'Italian Book Challenge e scegliere un libro che parlasse di libri. E così l'urna ci ha dato un librino davvero piccino il cui titolo è...
"La sovrana lettrice"
di Alan Bennet
E per puro caso, la data del nostro prossimo incontro sarà proprio il giorno del compleanno di sua Maestà la regina Elisabetta II, protagonista di questo romanzo!
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui
venerdì 1 aprile 2016
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