giovedì 2 luglio 2009

Operazione Senegal

Ieri pomeriggio, su un quotidiano online di Crema, incurisosito dal titolo vado a leggere una notizia di Cronaca: "Operazione Senegal".


"Carabinieri e agenti della polizia locale hanno fermato 10 stranieri e sequestrato 367 articoli. Multe e contravvenzioni per quasi 27mila euro. Il comandante Peverelli: «Gente infastidita»

Crema - Operazione «Senegal», raid di carabinieri e polizia locale al mercato di via Verdi e al parcheggio dell’ospedale Maggiore. Nel mirino vucumprà e parcheggiatori abusivi. Sono stati fermati 10 stranieri. Di questi, cinque sono risultati clandestini. Privi di permesso di soggiorno. Sono stati denunciati per aver violato la legge sull’immigrazione. Alcuni dei fermati risultavano inoltre già espulsi. Si tratta soprattutto di senegalesi, ma c’erano anche marocchini, egiziani e un giovane della Mauritania. La loro merce è stata sequestrata. Più di 360 articoli fra accendini, incensi, ombrelli, rasoi elettrici, portafogli e altri articoli di pelle. Polizia locale e carabinieri hanno emesso contravvenzioni per quasi 27mila euro. Le multe hanno raggiunto i 5mila euro. I carabinieri hanno identificato gli stranieri presso il comando di via Macallè. La polizia locale si è occupata del sequestro della merce. L'ordine è venuto dal sindaco: «Troppe lamentele»Il piano, come ci spiega il comandante della polizia locale Alberto Peverelli, era già stato stabilito in precedenza. Voluto con forza dal sindaco Bruno Bruttomesso. Ha dato il proprio contributo anche il capitano dei carabinieri Antonio Savino. Da tempo infatti, ha detto il comandante Peverelli, i cittadini si lamentavano perchè erano continuamente agganciati al mercato e in altri punti della città dai vucumprà che cercavano di vender loro qualcosa. A volte in modo fin troppo insistente e invadente. Gli immigrati si proponevano anche come aiutanti nel trovare i posteggi agli automobilisti aspettandosi in cambio qualche moneta. Comportamenti che hanno sempre più esacerbato gli animi dei cremaschi. Al punto che è stato necessario intervenire. Così, quando le segnalazione dei cittadini si sono moltiplicate, Peverelli e Savino, sollecitati dal sindaco, si sono attivati. Il raid è stato programmato per questa mattina. Ma sentiamo che cosa ci dicono i due protagonisti. Peverelli, polizia locale: «Una vera emergenza»«Non potevamo sottrarci a questo impegno, anche perché le segnalazioni da parte dei cremaschi negli ultimi tempi si erano fatte davvero pressanti» ha esordito il comandante Peverelli, «così le pattuglie stamattina si sono mosse simultaneamente in diverse zone della città con lo scopo di fermare gli ambulanti». Ingenti i sequestri di articoli venduti senza autorizzazione. Il comandante della polizia locale è soddisfatto: «I cittadini avevano ragione, abbiamo trovato una situazione di emergenza che ora speriamo non si ripresenti più. Siamo qui a vigilare proprio per questo». Peverelli non teme che l’operazione “Senegal” possa essere additata come eccessiva: «Abbiamo semplicemente dato ascolto ai cittadini: sono stati loro a richiedere maggior sicurezza. Sto parlando di gente normale, che ci ha segnalato un disagio persistente. Che cosa dovevamo fare, ignorarli?»Savino, carabinieri: «Sfruttati, ma niente racket»Il capitano Antonio Savino si è occupato invece della fase più investigativa dell’operazione. I suoi uomini sono degli specialisti in questo campo. Mentre gli agenti della polizia locale hanno predisposto la mappa dei luoghi in cui intervenire, i carabinieri hanno indagato sulla provenienza degli stranieri fermati. E soprattutto hanno cercato di capire se, alle loro spalle, ci fosse un racket che li sfruttava. Ecco le conclusioni del capitano: «Vengono tutti dal Milanese. Non c’è nessun racket nel loro caso. Certo, sono sfruttati, ma solo per le misere condizioni in cui vivono e tentano di lavorare. Sono figure isolate, sparute, non sono inserite in un piano più ampio. Non rappresentano certo agli occhi della criminalità organizzata una fonte di reddito. Se poi i cittadini ritengono di essere più sicuri se non vengono fermati a ogni metro da questi ambulanti abusivi, è un altro discorso. Qui entriamo nel campo della percezione della sicurezza piuttosto che in quello della criminalità. Il racket non c’entra niente».
Alcune domande sorgono spontanee:

*** Quale grande pericolo hanno rappresentato per la città di Crema alcuni ambulanti e parcheggiatori?

*** I cittadini erano infastiditi... Caspita, se erano spacciatori, questi cittadini, che facevano? scappavano a gambe levate dalla città?

*** Peverelli: "una vera emergenza". Scusi capitano, quale emergenza?

*** "abbiamo trovato una situazione di emergenza"? Caspita...

*** Ma questa è la stessa Crema accogliente, tranquilla e serena che conoscevo fino a ieri??

*** La COMPRENSIONE (ed il BUONSENSO) è rimasto in qualche angolo della città??

*** Ed infine, chi di noi non ha mai comprato un accendino, si è fatto tenere il posto, o ancora ha comprato l'accendi-gas da un ambulante? CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA...

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