lunedì 15 novembre 2010

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Luca Lc 21,5-19
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Sappiamo bene che le immagini apocalittiche di cui parla Gesù ormai non ci spaventano più di tanto. Probabilmente per i primi cristiani, che han vissutola distruzione di Gerusalemme e le prime persecuzioni, le stesse parole avevano un altro impatto: le profezie di Gesù si sono avverate.
Oltretutto per noi c’è la realtà quotidiana vomitata nelle nostre case dai servizi giornalistici della televisione, e sono immagini e fatti ben più cruenti e pieni di male e malvagità. Ci stiamo un po’ assuefacendo al male.
Ma proprio per questo abbiamo bisogno del messaggio pieno di speranza di Gesù. Non sarà subito la fine e con la nostra perseveranza salveremo le nostre vite. Alla fine Gesù ci rassicura, il male sarà vinto dal bene. Quindi consapevoli che anche noi contribuiamo un poco alla quantità di male nel mondo facciamo quanto sta a noi per vincere il male con il bene. Costruiamo il regno di Dio, regno di giustizia pace a amore cominciando da casa nostra e dalle nostre strade. Ogni gesto di bene aiuta il mondo ad essere migliore.

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