lunedì 14 marzo 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Matteo Mt 4, 1-11
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Fin dalla prima domenica, sempre dedicata al racconto delle tentazioni affrontate e vinte da Gesù, la Quaresima ci propone in abbondanza la parola di Dio con evidenti richiami e consonanze tra le diverse letture. Oggi addirittura la pagina di S. Paolo fa da cerniera e interpretazione tra le altre due letture.
Lasciamoci guidare anche noi però dalla presenza dello Spirito Santo che conduce Gesù nel deserto per le tentazioni. Siamo certi infatti che lo Spirito non solo accompagna Gesù ma lo sostiene nella lotta contro il male. È lui infatti che suggerisce le risposte e ci indica come vincendo gli appetiti mondani s possa raggiungere la vittoria sul male con le opere dello Spirito seguendo la Paola del Signore.
Il grande periodo della quaresima non si conclude a Pasqua, che rimane il centro della nostra vita di fede, ma si completa con il dono dello Spirito a Pentecoste. E solo grazie al suo aiuto possiamo sperare di vincere anche noi, come Gesù, le tentazioni quotidiane. Le nostre piccole rinunce quaresimali devono servire proprio per ricordarci che possiamo fare a meno di qualcosa di concreto perché solo l nostro vero cibo è la parola di Dio e la nostra vita è quella dello Spirito. Iniziamo con decisione il nostro cammino lasciandoci guidare in tutto dallo Spirito del Signore

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