giovedì 29 dicembre 2011

Piccole donne... rompono

Questo libro non è solo divertente ma è soprattutto una celebrazione della maternità vista con gli occhi commossi e un po' insolenti dell'autrice. Certo, è nato con una chiara connotazione commerciale (riempire un editoriale per il giornale più "mammoso" dell'editoria italiana) ma gli episodi di vita narrati non possono che strappare un sorriso e tutta la nostra solidarietà. Il libro non è altro che la raccolta di tutti questi scritti, dal 1998, alla vigilia della nascita di Emma, la primogenita, fino al 2010, quando ormai in casa di bambini ce ne sono quattro.
Il libro è spassoso e commovente perchè fa rivivere nel lettore, sarebbe meglio dire nella "lettrice", le avventure che una maternità porta che sè, dall'allattamento alla teoria del vasino, dalle calze sempre spaiate dopo il bucato alle gelosie/ complicità/ bisticci con i relativi fratellini/ sorelline. Nello scorrere delle pagine, si scopre come un figlio possa dare un imprinting, ossia, per dirla alla Konrad Lorenz, trasformare due paperotti trentenni in un padre ed una madre, capaci di godere e meravigliarsi di questa straordinaria esperienza. Le pagine più toccanti sono (ed è un parere condiviso quasi in modo unanime dal resto del club) quelle in cui si parla di allattamento e ricordare il visino beato di un pargolo sazio non può che suscitare teneri ricordi, ragadi a parte!
"Un clan numeroso e bizzarro, dove i bambini si partoriscono in casa e vengono svezzati a tortellini, il papà disegna fumetti e pulisce la cucina meglio della mamma, le nonne sono tutte andate in cielo, la gatta fa da babysitter e la tivù è quasi sempre spenta. E chi ne ha bisogno con tre ragazzine? Emma, Gioconda e Iris bastano a riempire il palinsesto quotidiano di commedie, tragedie, cabaret, talent show e sport (in genere lotta libera). Quando vogliamo annoiarci un pò, accendiamo il televisore. Tuttavia alla quarta gravidanza," arriva Orlando a "contendere lo spazio ad un mucchio di piccole donne che rompono..."
Quattro figli, che dire, di materiale da scrivere ce n'è ed anche in abbondanza, tanto che arrivare all'ultima pagina davvero dispiace. Molti autori per le soap dovrebbero davvero leggerlo per avere idee per i prossimi 10 anni!
PS: se cliccate sull'immagine iniziale, dove l'autrice è ritratta con tutta la sua prole, potete accedere al suo sito e leggere altre pagine divertenti, come "Alieni a Rimini, come integrarsi fra i riminesi e non perdere il buonumore".

Per il prossimo appuntamento abbiamo azzardato, proponendoci di leggere un "classico" della Letteratura, iniziativa finora snobbata.
Il prossimo libro é
"I quarantanove racconti" di Ernest Hemingway
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.

mercoledì 28 dicembre 2011

Fuori stagione

Si chiamano "Easter Eggs" (Uova di Pasqua) e sono piccoli scherzi che i programmatori mettono nel proprio lavoro.
Il più recente è del team di Google ed ecco come si fa:
1) Aprite la pagina di ricerca www.google.it
2) Digitate nella barra let it snow e date invio
E voilà...
una bella nevicata, con tanto di schermo appannato e funzione Defrost (sbrinamento).
E' proprio vero che non ci sono più persone serie in giro!

martedì 27 dicembre 2011

Dopo Natale

Dopo Natale, dopo la cena della Vigilia o il pranzo "solenne", dopo lo "spacchettamento", la conta dei regali ricevuti e di quelli che avremmo voluto ricevere, dopo la Messa di mezzanotte ed il bacio al Bambino, dopo qualche buona azione, perchè a Natale siamo tutti più buoni, eccoci qua nei giorni fra Natale a Capodanno.
Per me e forse per molti di voi, sono quelli della vacanza vera, quando, passata una festa abbiamo qualche giorno per "non far niente" e goderci il lento scorrere del tempo, per fare una bella passeggiata anche se è gelato durante la notte o passare ore sul divano a leggere un bel libro, in attesa della festa che arriverà fra poco, in battibaleno e saremo di nuovo tutti di corsa. Sono i giorni in cui stiamo di più con i nostri familiari, per dovere o per piacere, che passiamo con i nostri bambini ad inventarci con fare con loro, giorni in cui abbiamo un po' di tempo, e finalmente!, per noi.
E' un periodo dell'anno in cui si comincia a pensare all'anno nuovo mentre in realtà facciamo i conti con quello appena passato, facciamo la lista delle cose fatte e quelle ancora da fare, delle persone incontrate e quelle che avremmo voluto conoscere meglio, dei progetti realizzati e di quelli falliti, delle occasioni prese al volo e di quelle sprecate. "Che bello quando..." oppure "Se solo..." iniziano i nostri pensieri e ci costringono a pensare a come vorremo che fosse l'anno che verrà.
In questi giorni ho rivisto "Fuga dal Natale", divertentissimo film tratto da un altrettanto spassoso romanzo, e ho capito cosa ci serve: il sentirsi comunità, stare insieme condividendo piccole cose. Particolarmente bella mi è sembrata l'iniziativa di Gigi e Mauro (ma anche di altri ne sono certa) che hanno realizzato il bel presepe nel parchetto di via Moloise-Allende e che hanno invitato, nella sera della vigilia, il vicinato ad un piccolo momento di preghiera insieme: un'idea semplice ma che ci ha colpito nel segno, ci ha permesso di condividere un breve attimo e in quell'attimo ci siamo sentiti "uniti".
Sarà sciocco ma è questo che auguro per il nostro 2012.

PS: la foto qui sopra è quella del presepe del parchetto. Andate a vederlo, merita.

venerdì 23 dicembre 2011

Storia a puntate:capitolo 10

Siete pronti per il Gran Finale?!

..."E' sorprendente rendersi conto di quante cose il nostro cervello possa capire, collegare e scoprire in pochi secondi!" pensò Sonia che, in piedi nell'ampio stanzone, osservava,attraverso l'ampio televisore, i milioni di persone che eseguivano gli ordini del nano celeste assolutamente incoscienti e comodamente seduti su divani e poltrone.
La ragazza che aveva ormai compreso le intenzioni dell'essere magico si guardava intorno meravigliata e rifletteva su come fare a fermare dei piani così famelici. Per l'ennesima volta rumori sinistri e angoscianti le arrivarono all' orecchio e, poco dopo, si nascose dietro l'enorme schermo, cercando attentamente qualche via d'uscita. Più impaurita di prima ammise a sè stessa che c'era solo una piccola porticina che si trovava nella direzione opposta rispetto a lei. Poco dopo i passi pesanti di un "sorvegliante" rimbombarono nella sala e la piccola venne presa dal panico. L'uomo controllò che tutto fosse in ordine e stava già per andarsene quando a Sonia sfuggì uno starnuto. Quindi il famigerato controllore si diresse verso la TV scorgendo la ragazza che si diede ad una pazza fuga attraverso la porticina.
Intanto il rumore sordo di una sirena iniziò a martellarle nelle orecchie e ben presto le sembrò di sentire che i passi dietro di lei raddoppiavano, anzi triplicavano... Percorse, quasi trattenendo il respiro, corridoi e salette completamente vuote quindi, dopo aver svoltato un angolo si trovò di fronte l' ampio salone pieno di impiegati intenti nel loro lavoro. La ragazza s'inchiodò all'ingresso della stanza ma poi, spronata dai passi che udiva dietro di sé, riprese la corsa "zigzagando" tra sedie e scrivanie.
Ad un certo punto, quando stava per essere raggiunta, s'infilò in una piccola apertura e sparì nel buio.

Oltrepassato il passaggio venne accolta da una forte luce e le sembrò di essere stata catapultata a...Hollywood! Davanti a lei: la scenografia di una palestra con un campo da palla canestro e decine di cameraman che filmavano un giocatore di basket mentre, dopo essersi allenato, si riposava guardando la TV e mangiando patatine. Il giocatore concludeva poi la pubblicità dicendo:"Riposati anche tu guardando la TV!"
Appena l'attore ebbe finito di pronunciare queste parole un urlo acutissimo uscì dalla bocca di Sonia, ormai stufa di bugie, che si fiondò di fronte alle telecamere dicendo:"Basta! Non è possibile! Sono tutte storie! Ehi gente, dico a voi che ve ne state tutto il giorno sul divano a guardare la TV: aprite gli occhi! Non capite che vi stanno prendendo in giro?! Ormai sapete solo guardare e copiare atteggiamenti, parole, modi di fare della televisione; avete dimenticato tutti quanti cosa vuol dire giocare con gli amici, leggere un buon libro, chiacchierare, scambiarsi idee...donare agli altri un sorriso, un po' del vostro amore!" Ormai Sonia non si curava più dei suoi inseguitori, dei cameraman che cercavano invano di fermare la registrazione, né di chiunque altro, le importava soltanto di salvare i miliardi di teledipendenti dai destini così crudeli che li aspettavano; perciò anche quando la trascinarono via di pesò continuò a pregare tutti i telespettatori di tornare a vivere davvero come persone e non come robot!
Dopodiché, quando ormai nessuno pote più sentirla a parte i due uomini che la stavano trascinando al cospetto del nano, si abbandonò ad un pianto sommesso.
Arrivata davanti al magico folletto la ragazza si sentì definitivamente perduta e, come era successo la prima volta che l'aveva incontrato, perse i sensi.
Quando riaprì gli occhi si ritrovò nell'assai conosciuta prigione. Tra le mani stringeva l'assai conosciuto ciondolo e,quando una lacrima lo bagnò, una luce bianca l'avvolse e, in men che non si dica, si ritrovò nella piccola cameretta che da tanto non vedeva. Quando capì dova l'aveva condotta il fiore magico, corse fuori dalla stanza chiamando a gran voce i genitori. Come risposta sentì, però, solo l'eco della sua stessa voce.
Stava già per perdere ogni speranza di ritrovare i propri cari quando li vide, tutti e tre, imbambolati davanti alla TV! Un moto di delusione e repulsione la avvolse quando notò che non solo non accorrevano alle sue grida ma che erano impegnati a fissare incantati quel congegno elettronico che lei tanto odiava. Quando si avvicinò vide, però, che la sorella e i genitori stavano fissando con la bocca aperta proprio lei e il suo discorso rivolto al mondo intero! Allora, colta tutto d'un tratto da tenerezza e compassione, si gettò al collo della madre, strinse a sé il padre e diede un bacio alla sorella!
Più sorpresi e felici che mai anche i genitori l'abbracciarono commossi ed anche Gloria sempre così assente e distaccata ricambiò quel bacio pieno d'affetto.
Dopo un tempo interminbile dove Sonia raccontò per intero tutta la sua storia, bussarono alla porta parenti, amici e addirittura giornalisti che, avendo sentito del suo ritorno a casa, erano accorsi per complimentarsi con la ragazza che aveva salvato gli uomini da una vita in schiavitù e da automi! Eh sì, perché da quel giorno si riniziò a vedere bambini che giocavano insieme a pallone o con le bambole, ci si riabituò a sentire gli adulti chiacchierare beatamente tra loro ridendo e scherzando... e si ricominciò, pian piano, a comprendere il vero significato della parola amare!






mercoledì 21 dicembre 2011

Il presepe di Via Martini

Siete tutti invitati il 24 Dicembre, la Vigilia di Natale, alle ore 21.00, davanti al Presepe di via Enrico Martini ( via Moloise) per un momento di preghiera insieme.
Portate una pila!

martedì 20 dicembre 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Luca Lc 1,26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. ’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza
dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Per l’ultima domenica di avvento ritroviamo il brano della Annunciazione, già proclamato nella festa della Immacolata concezione. Mentre allora abbiamo sottolineato il saluto a Maria, chiamata dall’angelo ‘piena di grazia’, per ricordare che tutto è opera di Dio, della sua grazia, oggi ci soffermiamo sulla risposta di Maria, cioè sulla attesa di Dio della risposta positiva di Maria. I due aspetti da tener presenti sono proprio questi: da una parte l’uomo ha bisogno dell’intervento di Dio, da solo non può salvarsi, ma dall’altro Dio non vuole salvare l’uomo senza il suo assenso, senza il suo contributo. Anche la prima lettura ci ricorda che è Dio a costruire una casa a Davide, promettendo una discendenza, anzi la discendenza da cui verrà il salvatore del mondo. Questa promessa genera speranza, di cui abbiamo tanto bisogno, specialmente in questo momento di crisi. Dio non viene ad aggiustare le nostre vicende finanziarie o i problemi del lavoro, ma ci dà la speranza che possiamo farcela; con il suo aiuto ed il nostro impegno possiamo rendere sempre migliore la nostra vita e il mondo attorno a noi. La certezza di questo Natale diventa la speranza per il nostro futuro.

domenica 18 dicembre 2011

99 candeline

Ieri sera, nella chiesa parrocchiale, abbiamo festeggiato "a modo suo" il compleanno di don Vincenzo.
"A modo suo" perchè è stata la musica la protagonista, l'arte più amata dal nostro "prevosto" emerito, una serata riempita dalle note del coro di Santa Maria della Croce, diretta da Luca Angelini, e dal nostro coro.
"A modo suo" perchè alle 22.00 il concerto era già finito perchè il nostro festeggiato va a letto presto e le 22.00 sono ben oltre il suo limite consueto.
Una serata davvero riuscita dove i due cori si sono misurati e confrontati esibendosi nei propri cavalli di battaglia, fra i quali non potevano mancare brani natalizi, dalla tradizione popolare ma anche autentici capolavori tratti dalla storia della musica. Ovviamente anche il festeggiato è stato parte del repertorio con una "Pastorale" che noi sanbernardinesi conosciamo molto bene.
Auguri quindi al nostro don Vincenzo e chissà se, il prossimo 21 Dicembre (data "vera" del compleanno), avrà una torta con le candeline? Chissà se le candeline saranno davvero 99 ?

martedì 13 dicembre 2011

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 1,6-8.19-28

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?».
Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo».
Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?».
«Non lo sono», disse.
«Sei tu il profeta?».
«No», rispose.
Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero:«Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Il simbolo certamente più visibile ed eloquente del periodo natalizio è la luce. Presente certo anche a Pasqua, ma insieme ad altri simboli, è invece centrale nel Natale di Gesù, la luce che viene ad illuminare il mondo. Anche per la congiuntura astronomica del solstizio d’inverno e per l’apparente vittoria del sole che riprende pian piano il potere sulle tenebre già prima di Cristo in tutte le culture era presente questa immagine forte della luce, che per noi diventa naturalmente la presenza di Cristo nel mondo e nella nostra vita.
Ci stupisce però che ci sia bisogno di un testimone della luce, perché vediamo che questa si impone ai nostri occhi. Ma come dice l’evangelista Giovanni, nel brano che ascolteremo il giorno di Natale, anche se la luce splende, le tenebre non l’hanno accolta. Lo sappiamo bene, non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. E noi tante volte non vogliamo essere illuminati da Cristo perché il peccato ‘a noi’ ci piace e ancor di più ci piace riservare alcune zone d’ombra nella nostra vita, alcune situazioni in grigie che non vogliamo cambiare. Ecco perché abbiamo bisogno di un testimone della luce, perché ci svegliamo dal nostro torpore e accettiamo di lasciarci illuminare da Lui, pronti a far spazio a Gesù nella nostra casa, facendo piazza pulita dei luoghi d’ombra, lasciando che sia lui ad illuminare tutta la nostra vita.

lunedì 12 dicembre 2011

Avete il mazzolino?

Se non vi siete ancora organizzati siamo messi davvero male perchè stanotte E' la notte... come quale? Ma quella di Santa Lucia!
E chi di voi dice di non aver fatto un giretto per negozi di giocattoli o dolciumi, sa di dire una tremenda bugia. Carbone, carbone, carbone...
Ma se siete stati appena appena buoni allora, domattina, qualche sorpresina ve l'aspettate... non siate timidi, in fondo non si cresce mai.

giovedì 8 dicembre 2011

SANTA LUCIA.... C'E' POSTA PER TE!!

Ormai è tradizione. Ormai Santa Lucia lo sa, che a San Bernardino le letterine le spediamo a modo nostro!
Ed ecco che questa domenica, dopo messa, una colorata massa di palloncini è volata in cielo portando con se tutte le lettere per la Santa, in attesa che passi da casa nella notte di lunedì.
E deve piacerle tanto l'idea del gruppo Scuola di San Bernardino, perchè la nostra amata Santa ogni anno, nella domenica precedente al suo arrivo, fa splendere il sole e chiede al vento di sospingere, senza scossoni, le letterine, fino a casa sua!
E così, dopo il fatidico conto alla rovescia, ecco partire le letterine che, siamo sicuri, anche quest'anno Santa Lucia leggerà, portando tutti i doni chiesti!
Viva Santa Lucia!












mercoledì 7 dicembre 2011

Speriamo nel sole

... e direi anche decisamente bella perchè domani ci sono due eventi che hanno bisogno di una bella giornata, almeno senza nebbia, per essere davvero apprezzati.
Il primo, già annunciato dal nostro blog, è il lancio dei palloncini con le letterine di Santa Lucia che si terrà in piazza, dopo la messa delle ore 10.30,a cura dell'Associazione "Amici della Scuola Elementare" del nostro quartiere.
La seconda, davvero originale e che non voglio perdere, è la possibilità di salire in cima al campanile del Duomo della nostra città. Come riportato da CremaOnLine, la diocesi e le associazioni vogliono far riappropriare i cittadini di questo luogo simbolo, da troppo tempo "impacchettato", e per questo motivo, oltre alla scalata, è stato anche organizzato il concerto di Natale "In adventu Domini", dove si esibiranno il coro e l'orchestra del Collegium Vocale diretto dal maestro Giampietro Innocente.
Appuntamento quindi con la musica per Domenica 18 dicembre alle 21, nella chiesa di San Bernadino- Auditorium Manenti, ma ricordate che SOLO domani, dalle ore 9.45 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.30, sarà possibile salire sul campanile del Duomo!
E quando mai ci ricapita!

martedì 6 dicembre 2011

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Marco Mc 1,1-8
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Anche se quest’anno il calendario ci propone un periodo d’avvento completo, capitando il S. Natale di Domenica, è sempre troppo corto questo tempo speciale di preparazione. Oggi la figura di Giovanni il Battista ci aiuta a passare dall’attesa della seconda venuta di Cristo alla preparazione per rivivere la sua prima venuta in mezzo a noi. E’ importante infatti vivere oggi la venuta del Signore, senza distrarci perché tanto è lontano il suo ritorno e lontani nel tempo sono gli eventi della sua nascita a Betlemme. Noi oggi dobbiamo vivere sapendo che Cristo viene ancora oggi, anche se già sappiamo tutto della sua opera tra gli uomini. Anche se il Natale è un momento così certo da non suscitare dubbi dobbiamo vivere questo periodo come in attesa di una grande novità, perché come dice Isaia, Ecco… il Signore è qui. Deve succedere a noi tutti come quando da bambini piccoli aspettavo con certezza la venuta di S. Lucia sapendo bene i doni che ci avrebbe portato, ma con una incredibile ansia e attesa fino all’ultimo momento, fino a quella mattina magica. Anche se sappiamo già tutto del Natale il primo passo per prepararsi bene è proprio quello di metterci in attesa di un qualcuno che verrà a sconvolgere i nostri piani e la nostra vita, perché noi sentiamo di aver bisogno di lui.


domenica 4 dicembre 2011

Su per il cielo

Non solleveremo una casa ma... le letterine di Santa Lucia SI!
Il prossimo 8 Dicembre appuntamento, dopo la S.Messa delle ore 10.30, per il nostro ormai tradizionale lancio delle letterine legate ai palloncini, organizzato dall' Associazione "Amici della Scuola Elementare" di San Bernardino. Se siete piccoli, mi raccomando, venite con la vostra letterina e, se siete grandi, non perdete la speranza e portate anche la vostra, non si sa mai.

venerdì 2 dicembre 2011

Un avvocato per davvero!

Scusate non posso resistere devo proprio usare questo blog per fare i complimenti, anzi dei SUPERCOMPLIMENTI a Nicola che oggi è diventato AVVOCATO per davvero!
Ma che bravo il nostro Nico!

giovedì 1 dicembre 2011

Ancora Pinguini

Dopo il pinguino temerario di "Surf Up", arriva un pinguino ballerino. Fin qui niente di strano (per il mondo dei cartoni animati) se non fosse che tutta la sua comunità è "canterina" e lui invece è stonato come una campana.
Ma quelli che escono dalla massa e si distinguono ci piacciono, e anche tanto, altrimenti nessuno di noi amerebbe Paperino più di Topolino.
Insomma, un bel filmetto da domenica nebbiosa. Appuntamento alla prossima.