sabato 31 marzo 2012
Ma bravo!
Auguri dottore!
venerdì 30 marzo 2012
Volo non vola
A nessuna di noi è piaciuto, è insolente e farcito di esperienze che definire discutibili è un gran complimento. E' vero è la storia di un "Peter Pan", o sarebbe meglio chiamarlo bamboccione, incapace di avere una rotta nella propria vita o di avere una qualunque posizione che richiede un minimo di non diciamo responsabilità ma neanche dignità. Una serie infinita di sproloqui giustificata dal fatto che l'autore non ha mai negato la sua frequentazione con le droghe leggere... e si capisce bene fin dalle prima pagine del romanzo, o cosa possa essere questo spreco di carta.
Ma passiamo ad altro che è meglio!
Il prossimo mese festeggeremo il terzo compleanno del Club e, per questo motivo, abbiamo pensato a qualcosa da condividere.
Proponiamo per Martedì 24 Aprile
una conferenza tenuta da Paolo Gennari, giornalista, e da Raffaella Sangiovanni, docente, sul tema:
Quindi non mancate, in Oratorio e naturalmente ci sarà anche una bella torta e 3 candeline.
E per prepararsi a questa serata, il prossimo libro é
"Facebook in the rain" di Paola Mastroccola
giovedì 29 marzo 2012
Grandiose
La prossima partita è difficile per la Frassati; se la squadra scende in campo con la stessa grinta però, il risultato non è così scontato.
Marta
mercoledì 28 marzo 2012
Il Vangelo della Domenica
Dal vangelo secondo Giovanni Gv 12, 20-33
In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci.
Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
Per l’ultima domenica di preparazione alla grande settimana santa ci viene offerta una chiave di lettura degli avvenimenti centrali della nostra storia della salvezza proposta dallo stesso Gesù. La parabola del seme che muore per portare più frutto, e un frutto di vita e di bene, viene a completare l’immagine della morte redentrice di Cristo interpretata in senso sacrificale da tante pagine della Bibbia. Pensiamo per esempio ai canti del Servo del profeta Isaia che ascolteremo durante la Settimana Santa. Gesù accetta per obbedienza il sacrificio della sua vita offerta in riscatto per molti e per il peccato di tutti, ma vuole anche suggerirci che la sua passione e morte non è per la sofferenza. Offre la sua vita perché noi abbiamo la vita e l’abbiamo in abbondanza. Dalla morte di uno solo scaturisce la vita per molti. Se accogliamo fino in fondo la realtà della offerta di Gesù dobbiamo pensare che noi siamo il frutto del suo sacrificio. Questo è un grande onore ma comprende anche il grande onere di seguirlo fino in fondo, capaci anche noi di dare la nostra vita per portare frutti d’amore per i nostri fratelli. Da quell’unico seme gettato nei solchi della storia dell’umanità si sviluppa attraverso di noi un frutto sempre più abbondante per il bene degli uomini.
martedì 27 marzo 2012
E ritorna Angelo...
La locandina annunciava l'edizione numero 40 ma io sono convinta che questo numero sia già stato superato e da un pezzo. Numeri a parte, l'iniziativa è stata un successo e questo è davvero un bene per il nostro gruppo Caritas: infatti tutto il ricavato va a favore dei missionari che da San Bernardino sono partiti ed ora sono qua e là nel mondo.
lunedì 26 marzo 2012
Sono già qui
Così ieri pomeriggio, attori e comparse, scenografi e registi si sono rimboccati le maniche e voilà, una bel pavimento di moquette è ora steso.
Anche il palco è stato allestito ed è proprio una bellezza.
Questa commedia si annuncia un evento, non sono per il ritorno al dialetto "puro" della compagnia ma anche per la collaborazione (che speriamo proficua e lunga) con il gruppo dei "Ciapa la cioca". Il debutto sarà
domenica 25 marzo 2012
In attesa della S.Pasqua...
La Via Crucis per gli adolescenti (anche se di quelli ce n'erano pochi!) al S.luigi:
Il mercatino per i missionari:
Ed ora aspettiamo con fervore.... la S.Pasqua!!!!
sabato 24 marzo 2012
La Via della Croce
Tema di quest'anno non poteva che essere la Famiglia, e non solo per la Giornata Mondiale che si terrà a Milano il prossimo Giugno.
E' stata l'occasione, attraverso 5 stazioni ben costruite (anche la scenografia ha aiutato e non poco), per riflettere sulla nostra idea di Famiglia e sulla Famiglia di Gesù, attraverso l'incontro con Zaccheo, l'ultima cena con gli Apostoli rivisitata da coloro che faranno quest'anno la prima Comunione, il rapporto con sua madre Maria e infine il legame (non solo figurato) che ci lega a lui.
Grazie di cuore a chi ci ha lavorato e appuntamento a Venerdì prossimo, per un'altra Via Crucis, stavolta in Chiesa.
giovedì 22 marzo 2012
Non arrendersi mai
La Frassati combatte fino all'ultimo pallone purtroppo perdendo per 3 a 2 la sfida contro lo Spino d'Adda. Partita abbastanza equilibrata, ottima pallavolo da entrambe le squadre e dispiacere generale per la sconfitta. Solo per il primo set, la squadra cremasca si meritava qualche punto in piu. Pochi errori e tanta voglia di vincere. Speriamo sia avanzata un pò di grinta per la partita di sabato, si gioca ad Agnadello.
Marta
mercoledì 21 marzo 2012
Bentornata Primavera
A cullare i sogni dei giovinetti amanti,
col suo manto bianco-amaranto
a disegnare i fiori e l’incanto.
E si posò leggera e leziosa,
come petalo di rosa
cullato dal vento.
Ed ecco sgorgar dai prati
Fiori dai mille colori
E frusciar d’ali dalle mille tinture
sommessi ronzii e mormorar di fronde
rotto ogni tanto da mille silenzi lontani,
là dove il cielo si sposa col mare…
Io credo che quando Dio creò il mondo,
volle dargli l’impronta del paradiso
e alla fine quando si riposò,
stanco a sera, guardo la sua opera
soddisfatto e volle chiamarla Primavera!
Bagur
E oggi è anche la Giornata Mondiale della Poesia.
martedì 20 marzo 2012
Il Vangelo della Domenica
Dal vangelo secondo Giovanni Gv 3, 14-21
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.
Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Anche per la quarta Domenica la Parola di Dio proposta è ricca di spunti di riflessione. Ci fermiamo soltanto sulla simbologia della luce, richiamata da Gesù nella seconda parte del Vangelo. Sappiamo che è uno dei simboli più cari all’evangelista Giovanni, ma anche la nostra liturgia pone al centro il simbolo della luce. Basta pensare alle due più grandi feste della cristianità. Il S. Natale trova infatti in Cristo la luce che viene a vincere le tenebre, anche quelle fisiche della notte invernale. Ma ancor di più la Pasqua è centrata su Cristo luce del mondo presente col simbolo del cero pasquale per tutto il periodo dei 50 giorni. Certo S. Giovanni riporta le parole di Gesù consapevole che per noi lasciarci illuminare da Cristo è il primo passo per arrivare alla fede. Anzi questo è il primo effetto della luce di Gesù nel nostro cuore: chi viene alla luce, vede Gesù, e crede in lui, e ha la vita eterna.
La luce di Cristo ha poi come secondo effetto quello di aiutarci a scoprire le nostre tenebre, quegli angoli bui della nostra vita che spesso noi stessi amiamo tenere all’oscuro. Illuminati da Lui possiamo riconoscere il nostro peccato e avviare un vero cammino di conversione.
Da ultimo la luce di Gesù ci indica la strada da seguire, le opere buone che dobbiamo compiere, perché sia presente in noi, nella nostra vita e attorno a noi l’amore di Dio.
lunedì 19 marzo 2012
Auguri Papà!
Oggi è San Giuseppe e noi festeggiamo i papà. Non è davvero bello il Doodle di Google?
Ma lo sapete che, nel mondo, la maggioranza dei paesi festeggia questa ricorrenza la terza domenica di Giugno. Va beh! Non fa niente, l'importante è ricordarsi di queste persone speciali, come non lo so... usate la fantasia! Se avete voglia di cucinare, dovete provare a fare le "Zeppole di San Giuseppe", sono davvero facili e proprio perfette per questa data. La ricetta la trovate QUI.
mercoledì 14 marzo 2012
Stanno arrivando...
Gli attori della Compagnia delle 4 Vie che, il prossimo 1 e 2 Aprile, debutteranno con l'ultimo lavoro, una commedia brillante in dialetto cremasco. La compagnia non è nuova al debutto nel nostro oratorio, non ricordate lo spettacolare "San Furment"?
Quindi... state attenti anche perchè dai prossimi giorni, presso il bar Fiori di via Brescia, sarà possibile accedere alla prevendita.
martedì 13 marzo 2012
Il Vangelo della Domenica
Dal vangelo secondo Giovanni Gv 2, 13-25
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
Anche in questo brano di S. Giovanni Gesù si propone come il vero profeta, il messia promesso, non riconosciuto dalle autorità religiose ma accolto e creduto dai discepoli. Gesù è innanzitutto profeta perché realizza le promesse delle scritture. Il gesto di scacciare i mercanti dal tempio è profetico perché è scritto che lo zelo per la tua casa mi divora. Ma Gesù è profeta anche perché quanto compie è un segno che preannuncia la sua morte e risurrezione, la distruzione e la ricostruzione del suo corpo. Abbiamo anche qui un preannuncio della sua passione, del significato salvifico della sua morte. Ma Gesù è profeta anche per noi, perché tutti noi, nel battesimo, siamo chiamati a diventare Tempio vivo dello Spirito Santo. Ciò che avviene in Gesù è un segno per tutti noi, chiamati nella fede a partecipare al suo destino di gloria. Se con lui viviamo l’offerta della nostra vita ai fratelli, con lui viviamo anche l’esperienza di essere tempio, casa di preghiera per tutti gli uomini. Viviamo questo santo periodo con e nella chiesa, nella comunità dei fratelli, ma consapevoli di avere ciascuno un compito personale perché la presenza di Dio in mezzo ai fratelli dipende dalla nostra vita e testimonianza.
lunedì 12 marzo 2012
Il Vescovo da noi
Il vescovo Oscar, che nella scorsa vista pastorale, aveva promesso i tornare fra noi ha mantenuto fede a questa promessa.
Una celebrazione sobria, senza troppa pompa magna, e dal tono "familiare" che ha davvero coinvolto tutti i presenti... i bambini erano più silenziosi del solito e questo non è poco!
Alla fine della celebrazione, c'è stato un momento speciale per tutte le classi di catechismo che Sua Eccellenza ha voluto salutare una per una.
Ci ha fatto davvero piacere la sua visita e speriamo che torni presto.
giovedì 8 marzo 2012
8 Marzo
Troppo facile scrivere OGGI di fiori e diritti elusi o negati!
Meglio un bel film... anzi due.
Dalla notte degli Oscar di pochi giorni, una sempre bravissima Meryl Streep, lucente del proprio talento e del terzo premio Oscar, per "The iron lady".
E sempre dalla stessa cerimonia, esce premiato anche "The Help", una storia corale di donne ambientato nell'America razzista anni '50.
Quale miglior modo per festeggiarsi?
mercoledì 7 marzo 2012
Blu OltreMare
Allora andate alla cittadella dell cultura (l'ala nuova del Museo civico S.Agostino) ed ammirate le meravigliose fotografie subacque scattate da Sergio Sarta, un vero artista in materia. Foto suggestive e di grande atmosfera tanto che proprio l'immagine scelta per la locandina, nel 2010, ha persino vinto il premio italiano per la fotografia naturalistica. E volete sapere un'altra cosa? L'autore è lì presente e con gli amici del Crema Sub vi faranno anche da guida spiegandovi ogni curiosità delle immagini esposte. Lo sapevate che gli squali hanno un metabolismo tale che li condanna a muoversi in continuazione e pre questo motivo sono sempre così "affamati"?
Quindi non perdete questa fantastica occasione per conoscere un pò meglio il nostro meraviglioso mare.
La mostra resterà aperta fino al 12 Marzo, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00.
martedì 6 marzo 2012
Pallavolo 1a divisione
L’avversario sicuramente non era tra le squadre più forti del campionato ma in questo momento alla formazione cremasca serviva una vittoria così, decisa, con una media di 7 errori per set, buon gioco e concentrazione e un’ottima partita da parte di tutte le giocatrici. Serviva sicuramente per risollevare il morale dopo una settimana difficile in tutti i sensi; sabato le cose saranno più dure, si giocherà una partita molto difficile e contro un’avversaria molto forte, anche se c’è da ricordare che la Frassati ha disputato la sua miglior partita proprio contro la Dinamo Zaist, che le sconfisse 3 set a 1 con difficoltà.
Chissà se pure stavolta le ragazze di Crema riusciranno a tener testa alle rivali Cremonesi. Si gioca a Cavatigozzi, Sabato 10 Marzo alle ore 21.00.
Marta
lunedì 5 marzo 2012
Minivolley
Poche foto ma buone per festeggiare la prima vittoria alla prima partita di questa stagione per la squadra di minivolley della Frassati che, sul campo di Lodi nel Pala San Fereolo, ha rifilato un secco 3 a 0 alla formazione della PGS LAUS.
Davvero complimenti!
Il Vangelo della Domenica
Dal vangelo secondo Marco
Mc 9, 2-10
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
Come ogni anno nella seconda domenica di Quaresima ci viene proposto il racconto della trasfigurazione di Gesù per predisporre il nostro cuore a vivere gli eventi della passione e morte di Gesù con lo spirito rinfrancato dalla certezza della sua vittoria finale. A differenza degli apostoli noi già sappiamo e siamo certi della resurrezione di Cristo e forse riteniamo superfluo meditare sulla trasfigurazione. Ma in realtà proprio per la presunta conoscenza rischiamo di vivere senza la dovuta partecipazione, anche affettiva, gli eventi centrali della nostra salvezza. Innanzitutto dobbiamo accettare fino in fondo la legge dell’incarnazione, seguendo Gesù fino alla morte in croce. Per lui non è stato come per Isacco, salvato all’ultimo momento, come ci è stato raccontato nella prima lettura. Gesù è andato fino in fondo. E la sua offerta totale in obbedienza al Padre ha meritato a lui la resurrezione e a tutti noi la salvezza, la nuova ed eterna alleanza. Nei 40 giorni della quaresima ci prepariamo a vivere bene la Pasqua, non solo il triduo ma anche tutti i 50 giorni fino alla Pentecoste. Solo così potremo realizzare già sulla terra il regno di Dio, che aspetta le nostre opere in obbedienza alla parola di Gesù, che ci chiede di amare tutti e sempre.
domenica 4 marzo 2012
Margherita dolcevita
"Somigliava al deposito di Zio Paperone, un cubo gigantesco di vetro nero, non si vedevano nè porte nè finestre. Era alta il doppio della nostra casina che si specchiava dentro, e sembrava galleggiare in un acquario fumè. [...] Intorno, una siepe recintata tipo Fort Alamo e un cancello d'acciaio, mancava solo il ponte levatoio. Ho guardato il citofono e c'era scritto:
NIENTE PUBBLICITA'- NIENTE AMBULANTI- ATTENTI AL CANE- CANCELLO CON ALLARME.
E poi una fila di tasti bianchi, senza cognomi. Piccole lapidi della morta cordialità"
Tutti nelle sua famiglia sembravo impazzire per i nuovi vicini. Il fratello grande, Giacinto, buzzurro di prima categoria, letteralmente sbava dietro Labella, la figlia perfetta, tanto da cambiare addirittura squadra del cuore. La mamma, Emma, diventa succube di Lenora e delle sue mode, dalle soap opera ai capelli cotonati. Guido, il papà, si mette in affari "poco chiari" con Frido, il capofamiglia dei DelBene che riesce a incantare anche il fratellino più piccolo, Eraclito, con video giochi non ancora disponibili sul mercato. Anche Margherita ha la sua dose di DelBene, prendendosi una cotta per Angelo il figlio ribelle che non si conforma a questa perfezione fatta persona. Solo il nonno è sospettoso senza timore ma un insolito incidente d'auto lo allontana da casa, costringendolo in una casa di riposo. La situazione diventa sempre più ingarbugliata fino ad arrivare ad un'esplosione finale (non è un modo di dire!) a cui non si capisce bene chi sopravvive, fatta eccezione della protagonista.
Questo libro è carino ma non ci ha convinto fino in fondo, ultimamente siamo di gusti difficili. La storia è avvincente e davvero molto divertente fino alla metà del libro mentre sembra un po' trascinarsi nella parte finale. E' la stessa impressione che ho avuto leggendo "Bar Sport", sempre dello stesso autore, inizia bene in modo scoppiettante ma poi sembra non riuscire a tenere questo registro.
Una lettura leggera ma che ha comunque alcuni temi che vale la pena approfondire: il rispetto della natura, la cementificazione sempre più pressante, lo sforzo per apparire sempre belli e in forma, l'abbandono degli anziani, la mancanza di tolleranza verso i diversi, siano questi anche nostri familiari, ed infine il potere che é possibile esercitare su chi è ingenuo, sfruttando le sue debolezze.
Dopo Benni, ci dedichiamo ad un altro autore contemporaneo italiano... vedremo come va'.
Il prossimo libro é
"Esco a fare due passi" di Fabio Volo
venerdì 2 marzo 2012
Quasi primavera ma...
guardate cosa ho trovato in rete. Non è una vera bellezza?
giovedì 1 marzo 2012
Un pezzo di nostra storia
La ditta è finita male ma una parte della nostra storia locale sta lì e aspettava solo il Centro Galmozzi per rivivere. Sabato prossimo, in Sala Alessandrini, dalle 16.30, ci sarà la presentazione di un libro con allegato DVD che racconta tutto questo. Un'occasione per ricordare ma anche per conoscere un po' più di noi.