lunedì 12 ottobre 2009

Vangelo della Domenica


Dal vangelo secondo Marco Mc 10, 17-30
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».


Commento

Ancora una pagina che nella sua semplicità è carica di drammaticità. Sembra quasi che Marco voglia prepararci agli ultimi, tremendi, giorni di Gesù con piccole cariche dirompenti.
Ognuno di noi ha ricevuto, prima o poi, qualche rifiuto o qualche sgarbo. Per non parlare delle incomprensioni o mancanza di gratitudine. Non ci saremmo mai aspettati però che anche il Figlio di Dio ricevesse un NO così deciso; e da una persona che ama. Marco sottolinea il sentimento di compiacimento di Gesù per questa persona, così pronta per il regno al punto che Gesù lo ama: eppure in un attimo le strade si dividono.
Quanta nostra ricchezza ci allontana dal Signore? Noi siamo ricchi, e non solo di soldi, ma anche di cultura, capacità tecniche e manuali, umanità e carisma… Pronti a lasciare tutto per Lui?
O forse siamo come Pietro, capaci di chiedere in anticipo il conto per quanto abbiamo affidato al Signore della nostra vita. In fondo un po’ di ricompensa per il bene fatto ce la meritiamo, e soprattutto ci meritiamo un po’ di protezione celeste per i nostri meriti…
Per fortuna l’amore di Gesù per noi è incredibilmente più grande di quanto ci aspettiamo. Continua infatti ad avere fiducia in noi lasciandoci sempre liberi di deciderci per lui, solo per amore, e pronto a ricompensarci oltre misura ma con i beni che solo lui può dare per la vita eterna.

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