L'avevamo già detto ma passare un pò di tempo con lui ed ascoltarlo rapisce. La sua voce racconta vicende che, viste da distanza, sono tremende, la giovane età ed una malattia degenerativa senza cura, ma attraverso i suoi racconti questa esperienza davvero scovolgente, nel senso più profondo del termine, ha una prospettiva diversa, quasi come se anche questa diagnosi abbia un senso profondo che chiede di essere capito, fatto proprio non solo accettato.
Accettare in fondo assomiglia ad una rassegnazione, accettare significa non aver modo di cambiare le cose, forse anche un pò subirle ma Mauro no, non ci sta. E' vero, è malato e questo cambia radicalmente la sua vita ma non accetta anzi domina e controlla il progredire della malattia, senza smettere un attimo di cercare un senso alla vita, senza rinnegare che la sua vita ora è diversa ma non significa che non possa essere "viva", anche facendo scelte giudicate dai più pericolose per la sua salute.
Mauro ha molte teorie e, contrariamente a quanto si potrebbe essere portati a credere, davvero tutte di gran buon senso, frutto di una riflessione profonda e, a mio personale parere, uno spirito indomito che vuole vivere e non solo sopravvivere. Una di queste, e che riassume un pò tutte le altre, è quella delle tre dimensioni della vita: una vita si può allungare ma non ha senso dare continuità ad un percorso che non è più tale, vedi tutte quelle procedure al limite dell'accanimento terapetico per sembrare eternamente giovane quando il nostro fisico crolla a pezzi; una vita si può allargare, riempire di cose e di esperienze, ma troppo strorpia e non si vive appieno nessuna delle situazioni di cui ci siamo riempiti, facciamo esperienza ma questa resta superficiale perchè abbiamo troppe cose da rincorrere; allora una vita si può approfondire, non allungandola a dismisura ma restando fedeli alla propria dignità nè riempindola di impegni che non ci danno la sensazione di essere "vivi" ma in realtà solo occupati. Una vita approfondita è fatta di meno cose, l'indispensabile, ma ognuna di queste esperienze ha tutta la nostra attenzione ed energia perchè é nostro desiderio viverla appieno.
Mauro ha affrontato tante, tantissime difficoltà ma riesce a trasmettere serenità, forza e anche fede. Con tutti è gentile, per tutti ha una parola speciale (abbiamo avuto modo di comprendere bene questo attraverso le dediche che ci ha scritto sulla nostra copia del suo libro), è divertente, é acuto, è, in una parola, sereno, pervaso da una serenità che noi "sani" non abbiamo. Ti lascia basito e incredulo questa sua energia, questo suo volerti ascoltare, questo suo volerti vivere.
Mauro ci ha colpito e sicuramente lo inviteremo di nuovo perchè ha tanto ma davvero davvero tanto da condividere con gli altri... ma in realtà siamo noi che abbiamo bisogno di lui!Il prossimo libro é
"Caracreatura" di Pino Roveredo
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