Appartiene ad un gruppo di amici variamente assortito, con ragazzi di ogni colore e provenienza, uniti da grande amicizia e complicità.
Ma uno di loro, Youssef, viene rimpatriato perché i genitori non hanno il permesso di soggiorno, i famosi "sans-papier" che per lungo tempo hanno occupato e occupano le aperture dei telegiornali d'oltralpe.
La paura si diffonde e Milana teme di essere la prossima a dover tornare nel paese d'origine dei genitori. Ma i suoi compagni decidono di mettere in atto un piano per salvarla ed arrivano perfino a nasconderla a casa loro, pianificando una fuga in piena regola che porterà all'atteso lieto fine.
Questa è la trama di un film in uscita proprio oggi in Italia, che ha commosso il pubblico e la giuria al Festival di Cannes e che, in Francia, ha scosso qualche coscienza, spingendo l'intera comunità a guardare in faccia un problema all'apparenza distante. Gli immigrati sono i vicini di casa, i compagni di classe dei propri figli, le persone che si incontrano per strada e che distrattamente si salutano.
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