Personalmente lo trovo veramente rivoluzionario e per usare le parole del regista- "E' prima di tutto il racconto di una maternità: quella di Maria di narareth, dal concepimento fino all'adolescenza di suo figlio Gesù. Il ritratto di una madre e della relazione con il proprio figlio, sostenuta dalla presenza discreta di Giuseppe, il patriarca "che si fa da parte", rinunciando al primato maschile. Una storia universale perchè legata a passaggi fondamentali delle nostre vite e radicati dentro ciascuno di noi...in una prospettiva squisitamente femminile:"-
La giovane Maria, figlia di pastori, è promessa in sposa a Giuseppe, vedovo con due figli piccoli, nella Galilea di duemila anni fa. Maria ben presto si sente a disagio con le storture del mondo patriarcale che la circonda, soprattutto con la famiglia del fratello maggiore di Giuseppe, Mardocheo. Maria, con il suo atteggiamento molto determinato, prima con i figli di Giuseppe e poi con il piccolo Gesù, provoca spesso l'indignazione di quanti sono convinti della necessità di punizioni e disciplina, nonchè di rigidità nell'applicazione della legge ebraica nei minimi ed inflessibili dettagli. Dando alla luce suo figlio Gesù infatti Maria si troverà ad affrontare scelte destinate a creare stupore e scandalo.
Film, secondo me, destinato ad un pubblico adulto con grandi possibilità di riflessioni e dibattiti.
Ornella
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