Anche la stampa nazionale si occupa di noi!
E con un bell'articolo ci dipinge come una comunità curiosa e attenta a quello che succede intorno a noi, non solo leggendo il quotidiano cattolico in oggetto, ma anche attraverso le numerosissime iniziative culturali, dal teatro al cineforum passando dal blog.
Se volete leggere quanto scrivono, basta fare click sull'immagine!
domenica 30 settembre 2012
martedì 25 settembre 2012
Fai bei sogni
Dal titolo sembrerebbe che il libro sia una storia d'amore e di serenità, visto che è frase con cui l'autore veniva salutato dalla mamma prima di addormentarsi, ma al contrario, fin dalle prime pagine, rivela un'infanzia e un'adolescenza inquieta.
Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infautazioni a senso unico l’oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe bruscamente il flusso di un’energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.
Il protagonista si trascina da un fallimento all'altro fino a quando incontra la sua anima gemella, una donna serena in primo luogo con sé stessa e in grado di illuminare l'oscuro che Gramellini cela, la sua costante paura di "vivere" e di come questo costi fatica, uno sforzo tale da lasciare spesso senza fiato. Raccontato così sembrerebbe un libro difficile, molto psicologico ma il vicediretore della Stampa scrive come nessun altro, usando con arte non solo le parole ma anche l'ironia.
E infine una citazione da lode:
I "se" sono il marchio dei falliti. Nella vita si diventa grandi "nonostante".
E dopo le vacanze estive torniamo al solito ed unico libro.
Il prossimo libro del Club e'Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.
Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infautazioni a senso unico l’oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe bruscamente il flusso di un’energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.
Il protagonista si trascina da un fallimento all'altro fino a quando incontra la sua anima gemella, una donna serena in primo luogo con sé stessa e in grado di illuminare l'oscuro che Gramellini cela, la sua costante paura di "vivere" e di come questo costi fatica, uno sforzo tale da lasciare spesso senza fiato. Raccontato così sembrerebbe un libro difficile, molto psicologico ma il vicediretore della Stampa scrive come nessun altro, usando con arte non solo le parole ma anche l'ironia.
E infine una citazione da lode:
I "se" sono il marchio dei falliti. Nella vita si diventa grandi "nonostante".
E dopo le vacanze estive torniamo al solito ed unico libro.
Il prossimo libro del Club e'
"L'angolo dei lettori ribelli" di Rebecca Makkai
lunedì 24 settembre 2012
Il diario di Eva
Un libro minuscolo ma davvero, davvero affascinante e di tale modernità! Poche pagine ma con tanta di quella poesia, tenero e dalla lettura facile facile che incatena il lettore.
E' praticamente un diario in cui Eva, nei primi giorni della Creazione, racconta le sue impressioni, le sue scoperte e la vita nel Paradiso terrestre. Io ho letto il libro e poi l'ho anche ascoltato, raccontato dalla grandiosa Angela Finocchiaro, che mi ha fatto amare ancora di più questo romanzetto. Le sensazioni di Eva, raccontate da questa brava attrice, non possono che coinvolgere per la loro freschezza e sincerità quando parla della Luna e dell'altro esperimento, Adamo.
E' ancora lì. Si direbbe che stia riposando. Ma è un trucco: la domenica non è il giorno giusto; è il sabato il giorno destinato al riposo. A me dà l'impressione di essere una creatura alla quale, più che qualsiasi altra attività, interessa il riposo. Dovessi riposare così a lungo, io mi stancherei moltissimo. Solo a starmene seduta a guardare un albero, mi stanco. Non riesco a capire a che cosa possa servire, quell'essere; non una volta che sia riuscita a vederlo fare qualcosa, una cosa qualsiasi.
Ieri sera hanno restituito la luna, ne ho provato una felicità immensa! Penso che si siano comportati molto onestamente. Poi è riscivolata verso il basso e ancora una volta è caduta fuori, ma non ho provato tristezza; quando si hanno dei vicini simili non c'è di che preoccuparsi; la riporteranno dov'era.
Ci sono due cose ci ha sorpreso in modo unanime. La prima è che questo libro è stato scritto nell'800 e la seconda è che l'autore è un uomo, il Mark Twain dei libri di avventura!
E domani vi racconterò l'altro libro che abbiamo letto lo scorso mese e vi dirò quale è il nuovo testo. Buona notte!
E' praticamente un diario in cui Eva, nei primi giorni della Creazione, racconta le sue impressioni, le sue scoperte e la vita nel Paradiso terrestre. Io ho letto il libro e poi l'ho anche ascoltato, raccontato dalla grandiosa Angela Finocchiaro, che mi ha fatto amare ancora di più questo romanzetto. Le sensazioni di Eva, raccontate da questa brava attrice, non possono che coinvolgere per la loro freschezza e sincerità quando parla della Luna e dell'altro esperimento, Adamo.
E' ancora lì. Si direbbe che stia riposando. Ma è un trucco: la domenica non è il giorno giusto; è il sabato il giorno destinato al riposo. A me dà l'impressione di essere una creatura alla quale, più che qualsiasi altra attività, interessa il riposo. Dovessi riposare così a lungo, io mi stancherei moltissimo. Solo a starmene seduta a guardare un albero, mi stanco. Non riesco a capire a che cosa possa servire, quell'essere; non una volta che sia riuscita a vederlo fare qualcosa, una cosa qualsiasi.
Ieri sera hanno restituito la luna, ne ho provato una felicità immensa! Penso che si siano comportati molto onestamente. Poi è riscivolata verso il basso e ancora una volta è caduta fuori, ma non ho provato tristezza; quando si hanno dei vicini simili non c'è di che preoccuparsi; la riporteranno dov'era.
Ci sono due cose ci ha sorpreso in modo unanime. La prima è che questo libro è stato scritto nell'800 e la seconda è che l'autore è un uomo, il Mark Twain dei libri di avventura!
E domani vi racconterò l'altro libro che abbiamo letto lo scorso mese e vi dirò quale è il nuovo testo. Buona notte!
venerdì 21 settembre 2012
Mostra Fotografica
Sabato 22, alle ore 17:00,presso il convento di S.Agostino in città si aprirà una mostra fotografica a cui Robi collabora. E' davvero bravo e lo abbiamo già visto in qualche occasione, anche a San Bernardino.
Andate a visitarla e fate un pensierino circa una possibile partecipazione al corso di Fotografia che sarà riproposto in autunno. Potreste scoprire il lato artistico che è in voi e finire... in un campo di papaveri!
venerdì 14 settembre 2012
Altre foto dalla sagra
Ecco quello che mancava della Sagra appena chiusa.
Il Vescovo Oscar è venuto Domenica sera per la benedizione alle aule nel complesso appena ristrutturato. C'era molta gente e questo momento è stato davvero bello. condividere questo progetto, vedendo dal vero quello che è stato realizzato è davvero emozionante.
La sera ci ha visto seduti in piazza per la tradizionale "cena della Sagra" a base di tortelli. E c'era anche la musica country a tenerci compagnia ed un gruppo di ballerini davvero assortiti ma molto bravi.
E per finire,oltre al ametro Zanibelli, la Banda di Trigolo e San Bassano, che ha accompagnato la processione, ha avuto un maestro d'eccezione che si è pure esibito in una assolo... di tamburo: Franco Martinenghi!
Il Vescovo Oscar è venuto Domenica sera per la benedizione alle aule nel complesso appena ristrutturato. C'era molta gente e questo momento è stato davvero bello. condividere questo progetto, vedendo dal vero quello che è stato realizzato è davvero emozionante.
La sera ci ha visto seduti in piazza per la tradizionale "cena della Sagra" a base di tortelli. E c'era anche la musica country a tenerci compagnia ed un gruppo di ballerini davvero assortiti ma molto bravi.
E per finire,oltre al ametro Zanibelli, la Banda di Trigolo e San Bassano, che ha accompagnato la processione, ha avuto un maestro d'eccezione che si è pure esibito in una assolo... di tamburo: Franco Martinenghi!
lunedì 10 settembre 2012
Hippy Hour
E ancora tanti, tanti, tanti complimenti a chi l'ha realizzato!
domenica 9 settembre 2012
Never give up
Questo è il motto di ciascun sportivo ma nel caso degli atleti paraolimpici risulta particolarmente vero.
E’ vero, i numeri non sono mai oggettivi: nessuno li legge allo stesso modo, ognuno ci vede dentro quello che vuole. Su quelli dell’Italia ai Giochi Paralimpici di Londra, però, l’evidenza lascia pochissimi margini alla manipolazione. È stata un’edizione grandiosa per gli Azzurri. Con le sue 28 medaglie (le stesse registrate dal medagliere olimpico il mese scorso, ndr), la delegazione italiana occupa la posizione numero 13 del medagliere, ed è nella Top ten europea. [...]
“E’ stato un trionfo – non ha dubbi Luca Pancalli, presidente del Cip –: Londra segnerà uno spartiacque nella storia delle Paralimpiadi. Si sono affacciati alla ribalta atleti molto giovani, ma abbiamo visto anche straordinari campioni che hanno fatto la nostra storia.”.[...]
Londra, quindi, punto di partenza per un reale cambiamento che ponga lo sport paralimpico al centro di una crescente visibilità, permettendo a un numero sempre maggiore di persone con disabilità di praticare sport. Le medaglie, alla fine, sarebbero inutili incorniciate nelle case dei campioni. Sono chiavi che servono ad aprire porte, a sviluppare idee. Averne vinte 28 significherà qualcosa.
Se volete leggere tutto l'articolo della Gazzetta dello Sport, cliccate QUI.
sabato 8 settembre 2012
E' arrivata la Sagra
venerdì 7 settembre 2012
In Grecia
Un'autentica calamità, quasi paragonabile alle piaghe dell'antico Egitto, e che costringe i turisti furbi (quelli nella foto con Nello) ad autentiche levatacce, in modo da essere sui luoghi più belli del mondo, come in questo caso, alla loro apertura, ossia alle 8:00 o al massimo alle 8:10 di una qualunque giornata di vacanza!
Ma perchè tanta pena?
Ma per schivare una fiumana di turisti-non-fai-da-te, giapponesi con i loro super gadget, bambini che hanno fame-sete-sonno-caldo, adolescenti che zampettano con le infradito (nella versione maschile) o con zeppe impossibili (nella versione femminile) rischiando una storta ad ogni passo, saggi anziani con bottigliette dell'acqua e cappelloni formato spiaggia e, ovviamente, le mamme italiane che magari non si vedono ma si sentono a distanza con i loro "ma 'ndo sei? - vieni da mammmà - tieni la maglietta che ti scotti - bevi che ti disidrati" e tutto il resto del consueto campionario, declinato nei più disparati accenti presenti nell'italica penisola.
giovedì 6 settembre 2012
In Trentino
Ecco un altro avvistamento del nostro Nello Rapa che, al seguito di un gruppo di amici dell'Oratorio, ha pensato bene di godersi qualche giorno di tranquillità in montagna.
mercoledì 5 settembre 2012
From my diary... lettera n° 4
Oh Elisabetta!!!
Non immagini cos'è successo ieri...
Le mie lettere, cioè no, le tue... insomma: le lettere indirizzate a te sono sparite!
Te lo giuro ho controllato dappertutto ma non le ho trovate, così mi sono precipitata da mia sorella e le sono saltata addosso per sapere se le aveva prese lei.
Nulla. Non sono riuscita a cavarci un ragno dal buco! Non mi ha detto né sì né no, semplicemente è corsa piangendo da mia madre che mi ha spedito in camera senza tanti complimenti!
Quindi dato che lei è l'unica a conoscere l'esistenza delle lettere, non ho alcun dubbio che le abbia nascoste lei, ma il punto è: dove??!
... Ho frugato dovunque: tra le sue bambole, i suoi quaderni e peluches: neanche l'ombra! Ho lasciato la nostra camera tutta in disordine per trovarle... Non è nella scatola delle caramelle e nemmeno nell'armadio dei vestiti, non c'è né negli armadietti del bagno né giù in cucina.
Cara Betty aiutami tu! Non so più dove guardare!
L'unica idea che mi viene è talmente assurda che solo a pensarci scoppio in una risata isterica che si trasforma ben presto in un urlo disperato.
In cinque secondi afferro la felpa e mi fiondo qiù dalle scale senza badare agli schiamazzi dei miei gnitori che mi intimano di non varcare la soglia di casa perchè sono in punizione. Senza dargli retta mi dirigo verso il boschetto che c'è dietro casa e inizio a correre a perdifiato verso la scorciatoia che portava giù a valle.
Non immagini cos'è successo ieri...
Le mie lettere, cioè no, le tue... insomma: le lettere indirizzate a te sono sparite!
Te lo giuro ho controllato dappertutto ma non le ho trovate, così mi sono precipitata da mia sorella e le sono saltata addosso per sapere se le aveva prese lei.
Nulla. Non sono riuscita a cavarci un ragno dal buco! Non mi ha detto né sì né no, semplicemente è corsa piangendo da mia madre che mi ha spedito in camera senza tanti complimenti!
Quindi dato che lei è l'unica a conoscere l'esistenza delle lettere, non ho alcun dubbio che le abbia nascoste lei, ma il punto è: dove??!
... Ho frugato dovunque: tra le sue bambole, i suoi quaderni e peluches: neanche l'ombra! Ho lasciato la nostra camera tutta in disordine per trovarle... Non è nella scatola delle caramelle e nemmeno nell'armadio dei vestiti, non c'è né negli armadietti del bagno né giù in cucina.
Cara Betty aiutami tu! Non so più dove guardare!
L'unica idea che mi viene è talmente assurda che solo a pensarci scoppio in una risata isterica che si trasforma ben presto in un urlo disperato.
In cinque secondi afferro la felpa e mi fiondo qiù dalle scale senza badare agli schiamazzi dei miei gnitori che mi intimano di non varcare la soglia di casa perchè sono in punizione. Senza dargli retta mi dirigo verso il boschetto che c'è dietro casa e inizio a correre a perdifiato verso la scorciatoia che portava giù a valle.
Alcuni rami troppo alti mi sferzano il viso e il vento mi scompiglia i capelli; alzando lo sguardo noto che nuvoloni neri si stanno affollando sopra di me e penso che, ad occhio e croce, fra meno di mezz'ora scoppierà il diluvio universale. Questo pensiero mi costringe ad aumentare il passo e dopo un quarto d'ora arrivo alla prima casa della cittadina. Arranco fino alla piazzetta centrale e mi dirigo verso la... posta. Arrivata all'interno dell'ufficio chiedo quando passa il camioncino che la ritira.
L'impiegato mi fa' cenno di uscire e, dopo un po' che mi guardo in giro, vedo un furgoncino "Poste italiane" che sta per uscire dalla città, con un bel carico di cartoline, pacchetti, ricordi estivi e... lettere! Disperata cerco di inseguirlo ma decisamente invano: dovunque esso stia andando e qualunque cosa stia portando, io non posso più fermarlo. Tornando il temporale accoglie me e la mia disperazione; quando arrivo a casa non ho la forza né di rispondere ai rimproveri né di arrabbiarmi con l'artefice di tutto questo. Mi rintano semplicemente sotto le coperte e con lo stomaco vuoto e fradicio, mi lascio andare ad un sonno profondo.Senza sogni.
martedì 4 settembre 2012
Si avvicina la Sagra!
Ecco qua il bella mostra il nostroprogramma per la festa della Sagra di quest'anno.
L'esperimento, tentato lo scorso anno con il grande gioco, di utilizzare la piazza della Chiesa come "location" ci ha soddisfatto molto e quest'anno si replica. Quindi prestate attenzione nel leggere il programma perchè i diversi eventi si svolgeranno in post diversi.
E mi raccomando di prenotarvi per la CENA della sagra... non è un errore, stavolta facciamo una cena... ma sempre con i tortelli, quelli "veri" e fatti a mano dalle nostre signore!
L'esperimento, tentato lo scorso anno con il grande gioco, di utilizzare la piazza della Chiesa come "location" ci ha soddisfatto molto e quest'anno si replica. Quindi prestate attenzione nel leggere il programma perchè i diversi eventi si svolgeranno in post diversi.
E mi raccomando di prenotarvi per la CENA della sagra... non è un errore, stavolta facciamo una cena... ma sempre con i tortelli, quelli "veri" e fatti a mano dalle nostre signore!
sabato 1 settembre 2012
Un grande uomo di fede
"Ora viene il tempo in cui l'età e la malattia mi danno un chiaro segnale che è il momento di ritirarsi maggiormente dalle cose della terra per prepararsi al prossimo avvento del Regno."
Così si congedava, lo scorso Maggio, dalle colonne del Corriere della Sera dove, tempo prima, gli avevano affidato una rubrica seguitissima. Il cardinal Martini ha segnato senza dubbio la Chiesa mostrando come si possa parlare e discutere con tutti, fuori da una certa logica che non rende giustizia alla figura del credente.
Anche il direttore del Corriere, profondamente toccato dalla figura di Martini, lo ricorda con delle bellissime parole:
"Se lo avesse voluto, magari attenuando qualche sua posizione riformatrice, avrebbe potuto varcare il soglio pontificio. Ma a Roma preferì Gerusalemme. E al potere, gli studi e la gente. Martini non è stato soltanto un grande arcivescovo di Milano, negli anni difficili del terrorismo e dello sgretolamento morale della Prima Repubblica. Non è stato soltanto il tenace promotore della cattedra dei non credenti, il teologo raffinato e anticonformista, l'oppositore creativo pur nella disciplina delle gerarchie ecclesiastiche. È stato soprattutto un padre comprensivo in una società che di padri ne ha sempre meno, pur avendone un disperato bisogno. "
Per leggere il resto dell'editoriale, cliccate qui.
Così si congedava, lo scorso Maggio, dalle colonne del Corriere della Sera dove, tempo prima, gli avevano affidato una rubrica seguitissima. Il cardinal Martini ha segnato senza dubbio la Chiesa mostrando come si possa parlare e discutere con tutti, fuori da una certa logica che non rende giustizia alla figura del credente.
Anche il direttore del Corriere, profondamente toccato dalla figura di Martini, lo ricorda con delle bellissime parole:
"Se lo avesse voluto, magari attenuando qualche sua posizione riformatrice, avrebbe potuto varcare il soglio pontificio. Ma a Roma preferì Gerusalemme. E al potere, gli studi e la gente. Martini non è stato soltanto un grande arcivescovo di Milano, negli anni difficili del terrorismo e dello sgretolamento morale della Prima Repubblica. Non è stato soltanto il tenace promotore della cattedra dei non credenti, il teologo raffinato e anticonformista, l'oppositore creativo pur nella disciplina delle gerarchie ecclesiastiche. È stato soprattutto un padre comprensivo in una società che di padri ne ha sempre meno, pur avendone un disperato bisogno. "
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