domenica 26 luglio 2015

XVII Domenica

DOMENICA XVII DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo di Giovanni 6,1-15

Che cosa ci dice Gesù?
Gesù si trova di fronte a una gran folla che ha fame. Dialoga con i suoi discepoli. Dove incontrar il pane per tanta gente? Duecento denari di pane non sono sufficienti. C'è qui un ragazzo con cinque pani e due pesci. Fateli sedere tutti. Gesù prese i pani, rese grazie e li diede loro. Così fece dei pesci. E tutti mangiarono.
Che cosa ci vuol dire Gesù con questo miracolo? Che la fame si vince condividendo quanto abbiamo. Dio infatti ha creato la terra per tutti senza privilegi nè esclusioni. I beni sono per tutti. Quanto ho è anche di chi non ha. La proprietà privata tiene una ipoteca sociale. Così vivevano i primi cristiani tra di loro non c'era nessun bisognoso. La proprietà privata poi, quando tocca le risorse naturali, deve essere sempre in funzione dei bisogni dei popoli, non di un gruppo di privilegiati.

Riflettiamo
Questo miracolo di Gesù, ci si sfama condividendo, ci porta a riflettere sulla tragica situazione attuale.
L'uno per cento della popolazione possiede il 50 per cento dei beni del mondo.Il venti per cento della popolazione possiede il 45 per cento dei beni del mondo. Il settanta nove per cento della popolazione mondiale deve vivere con il 5 per cento dei beni rimasti.
Dice il Papa Francesco: Viviamo sotto la dittatura del denaro che muove e controlla tutto il sistema economico mondiale. Come liberarcene? Il Papa nella sua visita a Bolivia, parlando all'organizzazione dei gruppi popolari, ha confermato la formula già in atto da loro. Dice loro: Ho conosciuto da vicino diverse esperienze vostre in cui i lavoratori riuniti in cooperative e in altre forme di organizzazioni comunitarie sono riusciti a creare un lavoro dove c'erano scarti dell'economia idolatrica (del denaro). Vi ho visto lavorare per la terra e l'agricoltura contadina, per l'autocostruzione di abitazioni e lo sviluppo di infrastrutture di quartiere e in tante attività comunitarie.
Voi, i più umili, gli sfruttati, i poveri e gli esclusi, voi potete fare molto. Oserei dire che il futuro dell'umanità è in gran parte nelle vostre mani, nella vostra capacità di organizzare e promuovere alternative ai grandi cambiamenti in corso sia regionali che nazionali e globali.
Che dite di questa proposta per un cambio mondiale fatta dal Papa là in Bolivia? Ci credete? Potete esprimere le vostre opinioni.

Preghiamo
Oggi Signore, la preghiera ci è quanto mai nesessaria per chiederti la conversione da una vita a uso e consumo personale a una vita più comunitaria fino al punto di saper condividere ciò che abbiamo con chi non ha. Questo cambio solo tu, Signore, ce lo puoi far fare. Per questo ti diciamo: aiutaci, Signore!

Ci compromettiamo
a valorizzare e a partecipare a tutte le organizazzioni popolari e anche eclesiali presenti nel nostro ambiente per mantenere vivo in noi quello spirito comunitario necessario per essere domani persone pronte per un cambio. Non dimentichiamo che collaborare per formare comunità nelle nostre parrocchie è la base per creare un cambio nell'ambiente in cui viviamo.
don Ermminio

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