Siamo dinnanzi a una folla che ha fame. Gesù respinge le due soluzioni dei discepoli: che vadano al mercato o che noi compriamo qualcosa. Ed ecco Gesù che prende i cinque pani...recita su di essi la benedizione, li spezza e li dà ai suoi discepoli perchè li distribuissero alla folla. E tutti ne mangiarono a sazietà.
Il senso è chiaro: la fame si affronta non facendo miracoli, moltiplicando il pane ma condividendo ciò che abbiamo. Il gesto di Gesù che spezza il pane, rende grazie e lo dà ai suoi discepoli ci ricorda il Gesù nella Ultima Cena con i suoi discepoli:
prese il pane, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli
Questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi.
Il Gesù della Ostia è il Gesù offerto in sacrificio, cioè il Gesù della Croce. Fate questo in memoria di me cioè rendetemi presente in mezzo a voi come Corpo offerto in sacrificio ma pero con voi perchè con me anche voi vi offriate in sacrificio per la salvezza di tutti. Questo è il senso del fate questo in memoria di me, anche voi con me sacrificate la vostra vita per gli altri.
Difatti il Gesù presente nella Ostia è il Gesù Resuscitato che forma con noi un solo corpo che è la Chiesa. questo è il mio Corpo ci vuole dire: Io sono presente nella Ostia non da solo ma con voi perchè voi siete il mio Corpo.
Nella messa raggiungiamo il massimo della nostra unione con Gesù, partecipi del sacrificio della sua vita sulla croce per la salvezza del mondo.
Preghiamo
Signore, ci riesce difficile capire tanto amore tuo nel segno povero di un pezzo di pane che è la Eucarestia. Per questo chiediamo l'aiuto del tuo Spirito perchè ci illumini.
Ci confrontiamo
La Eucarestia è l'alternativa alla cultura dominante del "fai da te", "pensa a te stesso".
Basta solo pensare quanto ci comanda Gesù: Se tu stai per fare la tua offerta, in questo caso la Eucarestia, e t'accorgi che tuo fratello ha qualcosa contra di te, lascia la tua offerta e va riconciliarti e poi vieni. La socialità e la fraternità è punto di partenza e di arrivo della Eucarestia.
Ci compromettiamo
Il grande pericolo per la Eucarestia è il devozionismo cioè la Eucarestia come una delle tante devozioni in cui uno prega il Santo e poi se ne va tranquillo. Difatti osservate al terminar di una messa: segue subito il mercatino dei commenti più curiosi del giorno.
Nessun segno di stupore per aver incontrato Gesù vivo.
don Erminio
domenica 29 maggio 2016
mercoledì 25 maggio 2016
Il compleanno del Club
Sembra ieri (lo so, lo dico sempre) ma sono già passati tanti anni e noi siamo ancora qua, il Club del Libro va avanti. E per questo compleanno abbiamo invitato Giovanna Barra, una donna eccezionale per davvero con un sorriso contagioso.
E' la mamma di Alberto, un ragazzo disabile. Detto così sempre l'inizio di una storia tristissima ma in realtà, ascoltandola, l'unico sentimento che si percepisce è la serenità, non la difficoltà o lo sconforto. Non che la situazione non sia stata difficile, tutta la sua vita è stata "riconfigurata" per poter essere la mamma di Alberto, per capire cosa fare, come meglio offrirgli un'esistenza il più possibile vera e piena.
Il libro di cui ci ha parlato, minuscolo nelle dimensioni ma denso, come la stessa autrice ci ha detto una sorte di manuale d'uso per Alberto perchè questo volumetto dall'aspetto così innocuo è scritto facendo sì che Alberto si racconti in prima persona per permetterci di capire come lui è davvero.
Lo trovo un librino coraggioso così come è coraggiosa Giovanna che, in questi anni, ha lavorato non solo per il suo Alberto ma per tutti gli Alberto del mondo.
E ora torniamo alla nostra lista.
Dopo il numero 31 (un libro che parla di libri), siamo al numero 21 (un giallo).
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui
E' la mamma di Alberto, un ragazzo disabile. Detto così sempre l'inizio di una storia tristissima ma in realtà, ascoltandola, l'unico sentimento che si percepisce è la serenità, non la difficoltà o lo sconforto. Non che la situazione non sia stata difficile, tutta la sua vita è stata "riconfigurata" per poter essere la mamma di Alberto, per capire cosa fare, come meglio offrirgli un'esistenza il più possibile vera e piena.
Il libro di cui ci ha parlato, minuscolo nelle dimensioni ma denso, come la stessa autrice ci ha detto una sorte di manuale d'uso per Alberto perchè questo volumetto dall'aspetto così innocuo è scritto facendo sì che Alberto si racconti in prima persona per permetterci di capire come lui è davvero.
Lo trovo un librino coraggioso così come è coraggiosa Giovanna che, in questi anni, ha lavorato non solo per il suo Alberto ma per tutti gli Alberto del mondo.
E ora torniamo alla nostra lista.
Dopo il numero 31 (un libro che parla di libri), siamo al numero 21 (un giallo).
"La ragazza del treno"
di Paula Hawkins
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui
domenica 22 maggio 2016
S.Trinità
Oggi celebriamo la festa della TRINITA': un solo Dio in tre Persone: Padre,Figlio, Spirito Santo.
-Conosciamo Dio come Creatore del universo e in tutti gli interventi nella storia del popolo ebreo.
-Dio si rivela come Padre nella venuta del Figlio in Gesù di Nazareth che si incarna nella Vergine Maria.
-Gesù ci parla dello Spirito Santo come Amore che c'è tra Lui e il Padre cioè tra Padre e Figlio.
Leggiamo il Vangelo di oggi e iniziamo con le domande di sempre. Gesù si rende conto che i suoi discepoli non sono in grado di capire il suo progetto di salvezza:
Quando verrà Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a Qual è questa verità a cui lo Spirito ci va a guidare? Già l'abbiamo meditata... Anche domenica scorsa
-Gesù ce l'ha -detto: se uno mi ama il Padre mio lo amerà, verremo a Lui e porremo la dimora in lui.
-Cosi pure S.Paolo: avete ricevuto uno spirito di adozione che vi permette di chiamare Dio come Padre.
-Leggiamo poi la preghiera di Gesù nel capitolo 17 di Giovanni: si parla dell'unità tra il Padre,Gesù e noi.
Il progetto di Dio è chiaro: incorporare l'uomo nella vita divina per renderlo capace di amare come Lui. Per questo il Figlio di Dio si è fato uno di noi per metterci in comunione con La Trinità.
Questo è il progetto di Dio: rendere l'uomo parte della famiglia trinitaria, divinizzare l'uomo.
Signore, grazie per tanto amore con cui hai contraccambiato il peccato di Adamo e Eva riportandoci ancora alla piena comunione con la tua vita trinitaria. Ora aiutaci a vivere amandoci come tu ci ami perchè possiamo essere felici già. Alla luce della Trinità comprendiamo come Dio abbia creato l'uomo a sua immagine e somiglianza cioè capace di amare alla maniera di Dio. Questo sopratutto quando l'uomo forma una famiglia. E' nel amore uno e indissolubile degli sposi che si riflette l'amore indissolubile di Dio per noi. Per cui quando si rompe o si profanare l' amore in una famiglia è l'amore stesso di Dio in mezzo a noi che si sfigura.
Domanda: sarà per questo che la famiglia è l'istituzione più attaccata in questi nostri giorni?
Ma ancor più se l'uomo è un essere divinizzato cioè parte della famiglia di Dio, pensiamo allora alle situazioni tragiche in cui vivono milioni di persone che muoiono di fame o vivono in estrema povertà, o vittime dello sfruttamento sessuale,o vendute per commercio di organi. Le statistiche sono spaventose.
E che dire ora che si dà nientemeno il commercio degli ovuli femminili, la maternità surrogata o l' utero in affitto?
L'uomo rischia di diventare una merce da mercato...Non è certo il progetto di Dio.
Ci compromettiamo
La grande sfida per la nostra fede è evangelizzare, incominciando dalle famiglie. Questo suppone
--famigliarità con la Parola di Dio che ci fa comunicare con Dio;
--una grande esperienza della Eucarestia dove la persona di Gesù ci inserisce nel vivo della Trinità.
don Erminio
-Conosciamo Dio come Creatore del universo e in tutti gli interventi nella storia del popolo ebreo.
-Dio si rivela come Padre nella venuta del Figlio in Gesù di Nazareth che si incarna nella Vergine Maria.
-Gesù ci parla dello Spirito Santo come Amore che c'è tra Lui e il Padre cioè tra Padre e Figlio.
Leggiamo il Vangelo di oggi e iniziamo con le domande di sempre. Gesù si rende conto che i suoi discepoli non sono in grado di capire il suo progetto di salvezza:
Quando verrà Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a Qual è questa verità a cui lo Spirito ci va a guidare? Già l'abbiamo meditata... Anche domenica scorsa
-Gesù ce l'ha -detto: se uno mi ama il Padre mio lo amerà, verremo a Lui e porremo la dimora in lui.
-Cosi pure S.Paolo: avete ricevuto uno spirito di adozione che vi permette di chiamare Dio come Padre.
-Leggiamo poi la preghiera di Gesù nel capitolo 17 di Giovanni: si parla dell'unità tra il Padre,Gesù e noi.
Il progetto di Dio è chiaro: incorporare l'uomo nella vita divina per renderlo capace di amare come Lui. Per questo il Figlio di Dio si è fato uno di noi per metterci in comunione con La Trinità.
Questo è il progetto di Dio: rendere l'uomo parte della famiglia trinitaria, divinizzare l'uomo.
Signore, grazie per tanto amore con cui hai contraccambiato il peccato di Adamo e Eva riportandoci ancora alla piena comunione con la tua vita trinitaria. Ora aiutaci a vivere amandoci come tu ci ami perchè possiamo essere felici già. Alla luce della Trinità comprendiamo come Dio abbia creato l'uomo a sua immagine e somiglianza cioè capace di amare alla maniera di Dio. Questo sopratutto quando l'uomo forma una famiglia. E' nel amore uno e indissolubile degli sposi che si riflette l'amore indissolubile di Dio per noi. Per cui quando si rompe o si profanare l' amore in una famiglia è l'amore stesso di Dio in mezzo a noi che si sfigura.
Domanda: sarà per questo che la famiglia è l'istituzione più attaccata in questi nostri giorni?
Ma ancor più se l'uomo è un essere divinizzato cioè parte della famiglia di Dio, pensiamo allora alle situazioni tragiche in cui vivono milioni di persone che muoiono di fame o vivono in estrema povertà, o vittime dello sfruttamento sessuale,o vendute per commercio di organi. Le statistiche sono spaventose.
E che dire ora che si dà nientemeno il commercio degli ovuli femminili, la maternità surrogata o l' utero in affitto?
L'uomo rischia di diventare una merce da mercato...Non è certo il progetto di Dio.
Ci compromettiamo
La grande sfida per la nostra fede è evangelizzare, incominciando dalle famiglie. Questo suppone
--famigliarità con la Parola di Dio che ci fa comunicare con Dio;
--una grande esperienza della Eucarestia dove la persona di Gesù ci inserisce nel vivo della Trinità.
don Erminio
sabato 21 maggio 2016
Stai sul pezzo
Il Torneo #StaiSulPezzo sta agitando il nostro Oratorio, sede del torneo di calcio a 5 e di basket.
Ogni scuola superiore, in base agli iscritti, ha costituito da 1 a più squadre e gli arbistri del CSI stanno lavorando non poco per tenerli in riga.
E stasera... tutti a CremArena per la conclusione in musica della manifestazione.
Ogni scuola superiore, in base agli iscritti, ha costituito da 1 a più squadre e gli arbistri del CSI stanno lavorando non poco per tenerli in riga.
E stasera... tutti a CremArena per la conclusione in musica della manifestazione.
sabato 14 maggio 2016
Pentecoste
Celebriamo la festa della Pentecoste cioè la discesa dello Spirito Santo. Secondo il Vangelo di oggi ci domandiamo: "Se mi amate, osserverete i miei comandamenti".E' una dichiarazione d'amore Anche Gesù ci dice :se tu mi ami vivi come me osservando i comandamenti.
Poi Gesù aggiunge:"E io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perchè rimanga con voi per sempre. Lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto".
Questo Paraclito è lo Spirito Santo che ha il compito di aiutarci a far comunione di vita con Gesù.Per conoscere come opera e quanto opera lo Spirito Santo, ecco come si presenta nel giorno della Pentecoste là nel Atti degli Apostoli 2,1-11
Venne dal cielo un fragore, quasi come un vento che si abbatte impetuoso e riempì tutta la casa. Lo Spirito Santo si presenta come una forza che ci scuote dalla indifferenza e dalla ignoranza. Apparvero lingue di fuoco che si posarono su ciascuno di loro e tutti furono colmati di Spirito Santo.
Lo Spirito Santo è come un fuoco: ci purifica da tutto ci che ci impedisce di amare Gesù. E cominciarono a parlare in altre lingue secondo che lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Lo Spirito Santo rompe ogni forma di l'individualismo che ci impedisce di intenderci e renderci così capaci di amarci.
E si domandavano stupiti e fuori di sè per la meraviglia: tutti costoro sono Galilei e ciascuno di noi, provenienti da diverse regioni, li sente parlare nella propria lingua nativa. Lo Spirito Santo oltre che unirci nell'amore è anche una luce che ci rende capaci di capire tutti la stessa Parola di Dio. Ecco qui nascere la Chiesa, una grande famiglia che abbraccia tutto il mondo nelle sue diversità.
O Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, tu che sei Amore, Luce,Verità ispiraci ciò che dobbiamo pensare, ciò che dobbiamo dire, ciò che dobbiamo fare per infondere in questo mondo l’amore. Alla cultura dell’individualismo che ci fa vivere ognuno per conto proprio, lo Spirito Santo introduce una nuova cultura di vita. Proponiamo come esempio di questo nuovo stile di vita la Comunità degli Atti degli Apostoli 2,42-45: Tutti i credenti vivevano uniti, assistevano alla Parola degli Apostoli, alla Eucarestia... e condividevano quanto avevano...Leggere anche 4,32-37.
Lo Spirito Santo ci sorprende sempre.
Ci compromettiamo
Il Papa Francesco ci fa una domanda: Chi è lo Spirito Santo per te e come agisce nella tua vita? Per facilitare la risposta ecco i frutti dello Spirito Santo che S. Paolo ci dà in Galati 5,22-23: amore – gioia – pace – comprensione – cordialità - bontà – fedeltà – mansuetudine- dominio di sé.
don Erminio
mercoledì 11 maggio 2016
In partenza
Ieri sera, in una chiesa gremitissima, abbiamo salutato don Francesco e suor Maria in imminente partenza per le rispettive missioni, la diocesi di San José de Mayo in Venezuela e a Hong Kong e Macao.
... e con una certa emozione abbiamo recitato questa preghiera:
Signore,
tu scegli qui mandare a portare il tuo nome,
ti affidiamo suor Maria perchè tu la illumini e
le apra le strade per l'annuncio del tuo Vangelo e
per accompagnare e servire il popolo di Dio e
ogni fratello e sorella in Cina.
E come popolo di Dio radunato nel tuo nome
ti affidiamo ogni fratello e sorella
della diocesi di San José de Mayo, in terra di Uruguay,
dove inviamo don Francesco per aggregarsi a don Federico.
Buon viaggio e buona missione!
... e con una certa emozione abbiamo recitato questa preghiera:
Signore,
tu scegli qui mandare a portare il tuo nome,
ti affidiamo suor Maria perchè tu la illumini e
le apra le strade per l'annuncio del tuo Vangelo e
per accompagnare e servire il popolo di Dio e
ogni fratello e sorella in Cina.
E come popolo di Dio radunato nel tuo nome
ti affidiamo ogni fratello e sorella
della diocesi di San José de Mayo, in terra di Uruguay,
dove inviamo don Francesco per aggregarsi a don Federico.
Buon viaggio e buona missione!
martedì 10 maggio 2016
Marcia nuziale
Grande festa la scorsa domenica per gli anniversari di matrimonio... e con tanto di marcia nuziale e bouquet fiorito per le spose.
Iniziando da 5 anni fino a 55, i nostri "sposini" erano soprattutto imbarazzati per il fatto di essere poi stati al centro dell'attenzione, visto che sono stati piazzati sull'altare!
Se volete vedere (e scaricare) tutte le foto, cliccate sull'immagine iniziale.
Iniziando da 5 anni fino a 55, i nostri "sposini" erano soprattutto imbarazzati per il fatto di essere poi stati al centro dell'attenzione, visto che sono stati piazzati sull'altare!
Se volete vedere (e scaricare) tutte le foto, cliccate sull'immagine iniziale.
domenica 8 maggio 2016
sabato 7 maggio 2016
Ascensione
La Ascensione di Gesù è narrata dallo stesso Luca nel capitolo 1 degli Atti degli Apostoli 40 giorni dopo la sua Resurrezione. Qui lo stesso Luca nel suo Vangelo pone la Ascensione nella notte di Pasqua in cui Gesù appare agli Apostoli. Leggiamo il Vangelo e meditiamo alcune parti più significative.
Come si presenta Gesù
Gesù si presenta agli Apostoli la notte del giorno della sua Resurrezione e dice loro: Così stà scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno...
Perchè questo annuncio...? E' che Gesù incontrò gli apostoli delusi perchè Lui era finito su di una croce come un fallito e non un uomo di successo come si aspettavano loro. Basta pensare a quanto dicevano anche i due discepoli di Emmaus durante il loro viaggio di ritorno. Ecco allora perchè Gesù parla loro della sua morte per dire loro che ciò che nella vita vale non è il successo ma il donarla la vita. Solo l'amore sopravvive alla morte.
E poi aggiunge:e nel suo nome saranno predicati a tutti popoli la conversione e il perdono dei peccati...
--la conversione cioè non vivere egoisticamente ma fare della vita un dono per gli altri;
--il perdono dei peccati cioè tutto quanto Dio fa per convincerci che il peccato non ci realizza e non ci rende felici. Questo è il perdono di Dio e viene prima del nostro pentimento, anzi è proprio questo perdono di Dio che ci porta poi al pentimento. Questo perdono di Dio si chiama MISERICORDIA.
Questa è la buona notizia che gli Apostoli dovranno predicare in tutto il mondo.
Poi li condusse fuori...e mentre li benediceva si staccava da loro verso il cielo.... La benedizione è un gesto per trasmettere la vita. E' quanto fa Gesù dal cielo su tutti noi.
Lo hanno capito subito gli Apostoli che ritornarono a Gerusalemme con grande gioia.
Signore, tu che ora dal cielo ci stai aspettando, aiutaci a prepararci a questo incontro finale con te amando tutti anche i nemici perchè solo l'amore ci farà risuscitare per star sempre con te.
Ci confrontiamo
E' importante in mezzo a tanto materialismo ricuperare la capacità di saper guardare al cielo per ricordarci che siamo fatti per l'Aldilà e che solo il bene fatto è quanto ci portiamo con noi. Ma sopratutto oggi per far fronte alle molte illusioni della società del benessere dobbiamo far ricorso alla Parola d Dio che sempre ci guida al vero bene. Solo ascoltandolo possiamo capire il suo Perdono-Misericordia che ci porta al pentimento e al perdono dei nostri peccati.
Ci compromettiamo
Come proposito di questa riflessione, la conclusione del Papa Francesco agli adolescenti a Roma:
Come possiamo crescere nell'amore? Il segreto è ancora Gesù che ci dà se stesso nella messa: questo è il mio Corpo offerto per voi; questo è il mio Sangue versato per voi.
E poi ci offre il perdono e la pace nella Confessione. Lì impariamo ad accogliere il suo Amore, a farlo nostro e a rimetterlo in circolo per il mondo. E quando amare sembra pesante, guardate la croce di Gesù, abbracciatela. E' quella che vi risolleva quando cadete. Dio ci ha creati per stare in piedi...
don Erminio
martedì 3 maggio 2016
La sovrana lettrice
Questo è un libro delizioso, sembrerà curiosa la scelta di questo aggettivo ma credo che lo definisca perfettamente: é intrigante al punto giusto tanto che la sua lettura scorre via veloce veloce, é divertente ma dell'humour tipicamente inglese, quindi non sguaiato né grossolano, é curioso perchè chi mai avrebbe immaginato la Regina così piena di iniziativa ed infine è piccolo, solo 95 pagine tutto da leggere d'un fiato.
Tutto nasce quando una mattina, Elisabetta casualmente scopre che il palazzo è visitato settimanalmente da una biblioteca ambulante: si parcheggia di solito vicino alle cucine, per non dare nell'occhio, ma soprattutto perché il suo unico frequentatore è Norman, un lavapiatti bruttino, "pel di carota" e soprattutto molto gay, condizioni che gli impediscono di aspirare a una carriera di valletto. La regina sale sul furgone per cortesia e altrettanto per cortesia prende in prestito un libro di una dama che lei stessa ha nominato, sempre per cortesia, ma che rivela di una noia mortale. Sempre per cortesia, ci riprova la settimana dopo, e, su consiglio di Norman, questa volta prende un romanzo che la farà appassionare al punto da non riuscire più a smettere di leggere, scatenando la curiosità del marito e dell'intero entourage. La regina scopre così un mondo, quello dei libri, che per troppo tempo, anche a causa del suo ruolo, aveva sempre ignorato. Ma tutto questo provoca qualche guaio per la precisissima agenda di sua maestà: inizia ad essere distratta, a non riuscire a fare altro che leggere e parlare di quello che ha letto o sta leggendo, nell'imbarazzo generale di sudditi, politici e corte.
Quello che ne risulta è un ritratto decisamente inconsueto della regina: i suoi battibecchi in carrozza con il povero Filippo, il suo cercare di far conversazione letteraria con valletti, sudditi, primi ministri in carica e ospiti stranieri in visita, la rendono molto simpatica e molto umana.
Trovo che questo libro sia un perfetto elogio alla lettura e al potere che può esercitare su chiunque, regine comprese.
E infine qualche piccolo bonus extra:
se non avete tempo, esiste anche la versione audio letta dalla bravissima Paola Cortellesi
e un paio di citazioni che proprio sono d'obbligo, la seconda è la mia preferita:
"Stava anche scoprendo che un libro tira l'altro; ovunque si voltava si aprivano nuove porte e le giornate erano sempre troppo corte per leggere quanto avrebbe voluto"
“Il ragguaglio è succinto, concreto e pertinente. La lettura è disordinata, dispersiva e sempre invitante. Il ragguaglio esaurisce la questione, la lettura la apre.”
Abbiamo rimandato il festeggiamento del compleanno ma adesso è proprio ora.
Per l'occasione abbiamo invitato Giovanna Barra e la ascolteremo raccontarci la sua storia. Siete tutti inivitati il prossimo 20 Maggio alle ore 21.00, nella sala grande dell'Oratorio, conoscere questo libro:
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui
Tutto nasce quando una mattina, Elisabetta casualmente scopre che il palazzo è visitato settimanalmente da una biblioteca ambulante: si parcheggia di solito vicino alle cucine, per non dare nell'occhio, ma soprattutto perché il suo unico frequentatore è Norman, un lavapiatti bruttino, "pel di carota" e soprattutto molto gay, condizioni che gli impediscono di aspirare a una carriera di valletto. La regina sale sul furgone per cortesia e altrettanto per cortesia prende in prestito un libro di una dama che lei stessa ha nominato, sempre per cortesia, ma che rivela di una noia mortale. Sempre per cortesia, ci riprova la settimana dopo, e, su consiglio di Norman, questa volta prende un romanzo che la farà appassionare al punto da non riuscire più a smettere di leggere, scatenando la curiosità del marito e dell'intero entourage. La regina scopre così un mondo, quello dei libri, che per troppo tempo, anche a causa del suo ruolo, aveva sempre ignorato. Ma tutto questo provoca qualche guaio per la precisissima agenda di sua maestà: inizia ad essere distratta, a non riuscire a fare altro che leggere e parlare di quello che ha letto o sta leggendo, nell'imbarazzo generale di sudditi, politici e corte.
Quello che ne risulta è un ritratto decisamente inconsueto della regina: i suoi battibecchi in carrozza con il povero Filippo, il suo cercare di far conversazione letteraria con valletti, sudditi, primi ministri in carica e ospiti stranieri in visita, la rendono molto simpatica e molto umana.
Trovo che questo libro sia un perfetto elogio alla lettura e al potere che può esercitare su chiunque, regine comprese.
E infine qualche piccolo bonus extra:
se non avete tempo, esiste anche la versione audio letta dalla bravissima Paola Cortellesi
e un paio di citazioni che proprio sono d'obbligo, la seconda è la mia preferita:
"Stava anche scoprendo che un libro tira l'altro; ovunque si voltava si aprivano nuove porte e le giornate erano sempre troppo corte per leggere quanto avrebbe voluto"
“Il ragguaglio è succinto, concreto e pertinente. La lettura è disordinata, dispersiva e sempre invitante. Il ragguaglio esaurisce la questione, la lettura la apre.”
Abbiamo rimandato il festeggiamento del compleanno ma adesso è proprio ora.
Per l'occasione abbiamo invitato Giovanna Barra e la ascolteremo raccontarci la sua storia. Siete tutti inivitati il prossimo 20 Maggio alle ore 21.00, nella sala grande dell'Oratorio, conoscere questo libro:
"Qualcosa di me"
di Giovanna Barra
Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui
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