lunedì 31 agosto 2009

L'economia secondo i bambini

Leggo sul Corriere di oggi un divertente articolo che riferisce di una ricerca, fatta in Spagna, in cui era chiesto ai bambini, dai 4 ai 14 anni, di spiegare come, secondo loro, si potrebbe uscire dalla crisi economica. Devo riconoscere che hanno una visione più chiara e semplice di molti economisti.
"Abbassare e tasse", "Risparmiare" e "Creare posti di lavoro" sono fra le soluzioni prospettate ma non manca anche "Togliere ai ricchi per dare ai poveri", chiaramente ispirato a Robin Hood, fonte di idee condivisa anche con il nostro ministro Tremonti.
Che i bambini siano di ispirazione è ormai risaputo ma la visione che hanno delle cose, a metà fra il buon senso e l'ironia, è talmente disarmante, nella loro sana ingenuità, che fa pensare.
Per avere un'altra dose di infantile buonumore, vi suggerisco di leggere tutta l'intervista fatta da un quotidiano dell'hinterland torinese a bambini di quinta elementare... santa innocenza!
Eccovi un assaggio.
Che lavoro fa il banchiere?
«Conserva i soldi di una persona che non li deve spendere».
Cos’è la bancarotta?
«E’ quando il ladro vuole i soldi e spacca il vetro della banca per entrare». «Quando in banca la cassaforte non si apre più». «E’ una banca tagliata a metà».
E chi è che taglia a metà una banca, scusa?
«Un ladro con una spada super tagliente». È serissimo. Che domande.
Che cosa fa chi gioca in borsa?
«Ruba le monete».
Mai sentito parlare di Wall Street?
«E’ quello di Star Wars». Nessuna esitazione: questi giornalisti sono veramente ottusi.
E il tasso fisso?
Momento di panico. «Un animale…». «Un tasso che non si muove». «Un tasso imbalsamato».

Nessun commento: