martedì 31 gennaio 2012
Trasferta a Cingia de Botti
Si conclude 3-1 la partita contro le rivali di sempre a Cingia De Botti.
La Frassati si è trovata davanti una buona squadra; parte male il primo set ma poi riesce a riprendersi e riesce ad avvicinarsi alle avversarie concludendo il set a 22. Il secondo set invece la prestazione cala nuovamente e le cremasche non superano i 17 punti. Il set successivo invece c'è la svolta, la Frassati si impone con chiarezza, riesce a gestire e vincere il set cn piu di 10 punti di distanza. La carica è tanta ma le avversarie rispondono e inesorabilmente si aggiudicano anche il quarto set, aggiudicandosi altri 3 punti in classifica.
Ora si ricomincia il campionato e le ragazze devono rimboccarsi le maniche e conquistare piu punti possibili per raggiungere un punto in classifica che non preoccupi. I tanti infortuni e imprevisti, come la neve o le assenze degli allenatori che han provocato l'annullamento di 2 allenamenti su 3 in settimana, non aiutano, ma la voglia di vincere sarà superiore.
Sabato prossimo si gioca in casa!
lunedì 30 gennaio 2012
Il Vangelo della Domenica
Dal vangelo secondo Marco
Mc 1, 21-28
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, a Cafàrnao, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Chiedo scusa per la scorsa settimana. L’impegno del bollettino mi ha fatto scordare l’appuntamento.
Il brano del Vangelo di Marco continua a presentarci i primi momenti della vita pubblica di Gesù: le prime parole, la chiamata dei discepoli e i primi miracoli. L’apparente stringatezza del testo è voluta da Marco per suscitare in noi la stessa sensazione di novità e di sorpresa suscitata da Gesù nei contemporanei. L’evangelista sembra intenzionato a far crescere in noi il desiderio di conoscere il messaggio nuovo e decisivo di Gesù. Forse ci conosce bene e sa che siamo particolarmente deboli su questo punto. Infatti data la nostra tradizione siamo convinti di conoscere già abbastanza del Signore Gesù e soprattutto di averlo ben incasellato nei nostri schemi mentali e di vita.
Per ora non preoccupiamoci di conoscere il messaggio di Gesù, anzi facciamo lo sforzo di mettere tra parentesi anche quanto già crediamo di sapere. Apriamo il nostro cuore e la nostra mente alla parola di Gesù perché converta la nostra vita e possiamo sperimentare la presenza del suo regno.
sabato 28 gennaio 2012
Arte e Street Art
Durante le vacanze di Natale, ho visitato (io ed altre 210.000 persone) la mostra a palazzo Marino, a Milano su Georges de la Tour, chiamato anche il Caravaggio francese, e mi è molto piaciuta l'iniziativa "Scambio di Autore" che ne è seguita.
Di cosa si tratta? Alla partenza delle opere (solo 2: "L'adorazione dei pastori" e "San Giuseppe falegname", di cui un dettaglio qui sopra) del pittore francese per la loro sede di origine, il Louvre di Parigi, la sala o meglio l'allestimento fatto per esse rimarrebbe "nudo". E allora perchè non dar sfogo all'arte di alcuni giovani per far rivivere questo muro?
Quindi per tutta la notte del 9 Gennaio scorso, sei artisti provenienti da differenti correnti espressive, dalla poesia ai graffiti, hanno dipinto la struttura lasciata vuota all'interno della Sala Alessi di Palazzo Marino. La performance è stata ripresa e potete vederla nel video qui sotto e, una volta completato, questo verrà esposto presso lo spazio "Superground" nella periferia Sud di Milano (Romolo) così da creare un ponte tra il centro della città e la sua periferia.
Non so voi ma a me è sembrata proprio una bellissima idea!
venerdì 27 gennaio 2012
Il 27 Gennaio dell'anno 1945, l'Armata Rossa dell' Unione Sovietica ha aperto i cancelli del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz liberando i pochi sopravvissuti. Dunque, in questo giorno,ricordiamo i sei milioni di ebrei vittime della Shoah durante la seconda guerra mondiale. Questa parola di origine ebraica significa appunto: "catastrofe" e indica la brutale eliminazione di oltre un terzo degli degli ebrei insieme a zingari, slavi, omosessuali, handicappati; cioè tutti coloro che, secondo i nazisti, non costituivano la razza ariana: quella pura.
Per ricordare, fare memoria di ciò che è accaduto e ha lasciato un segno indelebile sull' intera umanità vi propongo due poesie sull' olocausto, tra le più famose, per non dimenticare ed evitare, un domani, di ripetere gli stessi errori!
SE QUESTO E' UN UOMO
“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.”
PRIMO LEVI
C'E' UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE
C'è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede
ancora la marca di fabbrica
Schulze Monaco
c'è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio
di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c'è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c'è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bimbo di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto
lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l'eternità
perché i piedini dei bambini morti
non crescono
c'è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole...
JOYCE LUSSU
Se poi volete leggere qualcos'altro su questo tema consiglio: "Il diario di Anna Frank", " La stanza segreta di anna Frank" di Sharon Dogar, "Il bambino col pigiama a righe" di Jhon Boyne, " la stella nel pugno" di Robert Sharenow e per i più piccoli (dai 10 anni in su): "Un posto sicuro" di Kathy Kaeer e "Il libro della Shoah; ogni bambino ha un nome..." di Sarah Kaminsky.
Qualche film: "Mi ricordo di Anna Frank", "Il bambino con il pigiama a righe", "Shlinder's List", " vento di primavera", "L'uomo che verrà", "Un treno per vivere"...e molti altri ancora!!!
Concludo con un pensiero di Renèe Firestone:
"Io mi lasciai alle spalle non solo i ricordi ma anche la mia famiglia e tutti gli amici che non avrei rivisto mai più. Credo sia mio dovere di sopravvissuto fare in modo che il mondo sappia della shoah, perchè i sei milioni che sono stati assassinati non hanno voce".
giovedì 26 gennaio 2012
Prima tappa
Personalmente lo trovo veramente rivoluzionario e per usare le parole del regista- "E' prima di tutto il racconto di una maternità: quella di Maria di narareth, dal concepimento fino all'adolescenza di suo figlio Gesù. Il ritratto di una madre e della relazione con il proprio figlio, sostenuta dalla presenza discreta di Giuseppe, il patriarca "che si fa da parte", rinunciando al primato maschile. Una storia universale perchè legata a passaggi fondamentali delle nostre vite e radicati dentro ciascuno di noi...in una prospettiva squisitamente femminile:"-
La giovane Maria, figlia di pastori, è promessa in sposa a Giuseppe, vedovo con due figli piccoli, nella Galilea di duemila anni fa. Maria ben presto si sente a disagio con le storture del mondo patriarcale che la circonda, soprattutto con la famiglia del fratello maggiore di Giuseppe, Mardocheo. Maria, con il suo atteggiamento molto determinato, prima con i figli di Giuseppe e poi con il piccolo Gesù, provoca spesso l'indignazione di quanti sono convinti della necessità di punizioni e disciplina, nonchè di rigidità nell'applicazione della legge ebraica nei minimi ed inflessibili dettagli. Dando alla luce suo figlio Gesù infatti Maria si troverà ad affrontare scelte destinate a creare stupore e scandalo.
Film, secondo me, destinato ad un pubblico adulto con grandi possibilità di riflessioni e dibattiti.
Ornella
Nella prossima uscita del Bollettino (in distribuzione da oggi!), troverete tutte le informazioni per partecipare a questo evento mondiale. Nel frattempo andate a leggere sul sito ufficiale family2012, cliccando QUI o sul logo che vedete a destra.
mercoledì 25 gennaio 2012
NonSoloACrema
Voglio segnalare questa iniziativa che, da qualche anno a questa parte, rappresenta un'occasione per riflettere sulla realtà circostante e cercare di migliorarla, attraverso il confronto con personaggi che, nella loro vita, fanno o hanno fatto la differenza.
Dopo Gherardo Colombo, Giancarlo Caselli, Don Gino Rigoldi, Leonardo Manera, Bebo Storti, Renato Sarti, Marco Travaglio, Candido Cannavò, Julio Velasco, Emiliano Mondonico, Vera Vigevani Jarach, Lirio Abbate, Peter Gomez, Gianni Mura, Franco Arturi, Mina Welby, Don Andrea Gallo, Agnese Moro e Giuseppe Maniaci,
presso la scuola primaria, alle ore 21.00,
sarà ospite GianFelice Facchetti
Già solo il titolo è un programma e un gran bel invito!
PS: cliccando sull'immagini iniziale, potete leggere una recensione del libro e c'è anche un BOOKTRAILER (urca, urca!) disponibile.
martedì 24 gennaio 2012
Grande vittoria
Grande vittoria in casa per la Frassati di Prima Divisione!
Sabato sera le cremasche riescono a portare a casa il risultato per 3 a 0, distruggendo finalmente la “maledizione” del 3 a 1 , riuscendo a non lasciare nemmeno un set alla squadra ospite. La formazione di casa riesce ad aggiudicarsi abbastanza facilmente i primi due set, lasciando ben poco da fare alle avversarie; la partita è comunque molto tesa, tra il pubblico e l’allenatore del Vaiano, le polemiche arbitrali sono tante e anche le giocatrici dimostrano poca sportività ed arroganza , offendendo alcune giocatrici e addirittura “minacciandole” con frasi del tipo ‘’Vi aspetto fuori”.
Una tensione che ha pagato caro il coach avversario che, dopo l’ennesima polemica e avvertimento dell’arbitro, viene ammonito. Il terzo set è comunque il più combattuto, le ragazze della Frassati riescono con un po’ di difficoltà a rimanere in testa e ad aggiudicarsi infine il set.
Tre punti davvero importanti! Sabato si giocherà in trasferta l’ultima partita di campionato contro una squadra che nella storia della Frassati è sempre stata una protagonista importante per diversi motivi; si preannuncia quindi una sfida senza esclusioni di colpi.
Marta
PS: Appuntamento per il 28Gennaio, ore 21.00, a Cingia de Botti per la XV giornata di campionato.
Sabato sera le cremasche riescono a portare a casa il risultato per 3 a 0, distruggendo finalmente la “maledizione” del 3 a 1 , riuscendo a non lasciare nemmeno un set alla squadra ospite. La formazione di casa riesce ad aggiudicarsi abbastanza facilmente i primi due set, lasciando ben poco da fare alle avversarie; la partita è comunque molto tesa, tra il pubblico e l’allenatore del Vaiano, le polemiche arbitrali sono tante e anche le giocatrici dimostrano poca sportività ed arroganza , offendendo alcune giocatrici e addirittura “minacciandole” con frasi del tipo ‘’Vi aspetto fuori”.
Una tensione che ha pagato caro il coach avversario che, dopo l’ennesima polemica e avvertimento dell’arbitro, viene ammonito. Il terzo set è comunque il più combattuto, le ragazze della Frassati riescono con un po’ di difficoltà a rimanere in testa e ad aggiudicarsi infine il set.
Tre punti davvero importanti! Sabato si giocherà in trasferta l’ultima partita di campionato contro una squadra che nella storia della Frassati è sempre stata una protagonista importante per diversi motivi; si preannuncia quindi una sfida senza esclusioni di colpi.
Marta
PS: Appuntamento per il 28Gennaio, ore 21.00, a Cingia de Botti per la XV giornata di campionato.
lunedì 23 gennaio 2012
Senza parole
Si sa, noi italiani siamo un popolo di esperti del giorno dopo. Siamo tutti CT della nazionale il lunedì mattina. Abbiamo bisogno di esprimere sempre il nostro parere, richiesto o no e, soprattutto, abbiamo necessità di trovare un cattivo da incolpare e di un buono da santificare. Così la telefonata fra il capitano della nave e il responsabile della capitaneria di porto, nella notte della tragedia all'isola del Giglio, ricalca alla perfezione questo quadro, quasi da manuale. Il risultato è descritto, oserei dire in modo esemplare, Massimo Gramellini su La Stampa di qualche giorno fa: "un capro espiatorio per sfogare la rabbia, un eroe senza macchia per placarla".
Una vicenda che coinvolge così tante persone e che implica così tanti risvolti è ridotta ad un trito copione che con la vita vera ha poco a che fare. Lasciano le parole agli esperti e lasciamo che gli organi competenti lavorino, forse se la tensione dei media si allentasse un po' sarebbe meglio per tutti.
Una vicenda che coinvolge così tante persone e che implica così tanti risvolti è ridotta ad un trito copione che con la vita vera ha poco a che fare. Lasciano le parole agli esperti e lasciamo che gli organi competenti lavorino, forse se la tensione dei media si allentasse un po' sarebbe meglio per tutti.
domenica 22 gennaio 2012
Sarà anche un Nobel
Hemingway, un premio Nobel, una bibliografia lunga un kilometro ma... l'esperimento non ci ha convinto.
Forse abbiamo esagerato o il libro non era azzeccato. Insomma, il libro non ci è piaciuto nonostante l'idea di affrontare una raccolta di racconti ci aveva quasi convinto.
La scrittura, asciutta ed essenziale, senza troppi giri di parole, in pieno stile giornalistico, è forse il lato migliore ma le vicende narrate sono una raccolta di tristezze infinite, oltre all'onnipresente morte.
I temi dei racconti (questo non mi è del tutto dispiaciuto) spaziano dalle corride ai safari in Africa, dalla guerra alle gite di pesca e sono le fotografie del suo vissuto, passato in giro per il mondo e attraverso due guerre mondiali, entrambe in prima linea.
Tutto ciò evoca la sua vita intensa ma anche travagliata, chiusa tragicamente dal suicidio, all'età di 62 anni, a causa della depressione di cui soffriva da anni (anche il padre, due fratelli ed una nipote sono morti suicidi).
Che Hemingway abbia il suo fascino è indubbio, leggete "Addio alle armi" e poi ne riparliamo oppure beccatevi questa moderna versione dell'autore secondo Woody Allen.
Alla riunione del Club mancava Ornella che ha un parere tutto suo e che mi sembra interessante condividere.
"Dissento un pochino sulla prima parte della vostra recensione: non sono d'accordo sul tipo di scrittura definito "asciutto ed essenziale, in stile giornalistico", mi sembra invece, spesso, molto descrittivo... narrante vicende molto forti, spesso tragiche, ma umane, intense, piene di sentimenti e passioni. Uno stile e delle storie attraverso le quali prende forma un uomo "pasionario" puro, non da sposare certo, o da emulare, macomunque sincero e complesso, grande scrittore!"
Direi che l'esperimento del classico non ci ha del tutto convinto, quindi torniamo alla nostra routine.
Il prossimo libro éPer sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.
Forse abbiamo esagerato o il libro non era azzeccato. Insomma, il libro non ci è piaciuto nonostante l'idea di affrontare una raccolta di racconti ci aveva quasi convinto.
La scrittura, asciutta ed essenziale, senza troppi giri di parole, in pieno stile giornalistico, è forse il lato migliore ma le vicende narrate sono una raccolta di tristezze infinite, oltre all'onnipresente morte.
I temi dei racconti (questo non mi è del tutto dispiaciuto) spaziano dalle corride ai safari in Africa, dalla guerra alle gite di pesca e sono le fotografie del suo vissuto, passato in giro per il mondo e attraverso due guerre mondiali, entrambe in prima linea.
Tutto ciò evoca la sua vita intensa ma anche travagliata, chiusa tragicamente dal suicidio, all'età di 62 anni, a causa della depressione di cui soffriva da anni (anche il padre, due fratelli ed una nipote sono morti suicidi).
Che Hemingway abbia il suo fascino è indubbio, leggete "Addio alle armi" e poi ne riparliamo oppure beccatevi questa moderna versione dell'autore secondo Woody Allen.
Alla riunione del Club mancava Ornella che ha un parere tutto suo e che mi sembra interessante condividere.
"Dissento un pochino sulla prima parte della vostra recensione: non sono d'accordo sul tipo di scrittura definito "asciutto ed essenziale, in stile giornalistico", mi sembra invece, spesso, molto descrittivo... narrante vicende molto forti, spesso tragiche, ma umane, intense, piene di sentimenti e passioni. Uno stile e delle storie attraverso le quali prende forma un uomo "pasionario" puro, non da sposare certo, o da emulare, macomunque sincero e complesso, grande scrittore!"
Direi che l'esperimento del classico non ci ha del tutto convinto, quindi torniamo alla nostra routine.
Il prossimo libro é
"Margherita Dolcevita" di Stefano Benni
sabato 21 gennaio 2012
Da settimana prossima..
... tornano i sabato sera in Oratorio con il teatro per arrivare al gran spettacolo del "Rapanello d'Oro", la sfida delle sfide fra tutti i sanbernardinesi!
Per la verità, sabato prossimo c'é la musica, per la precisione, il gruppo de "The Squatters".
Se il nome non vi dice niente, sappiate che ci suona il "nostro" Carlo Costi e questo è già un buon motivo per non mancare.
Suonano musica jazz, esattamente la definizione che mi hanno passato è "Jazz moderno", e questo mi sembra un altro buon motivo per esserci.
E poi (finalmente) un po' di gioventù sul quel palco e questa mi sembra la ragione migliore per non mancare!
PS: è in stampa l'ultimo numero di "Tutti in conca" che sarà, a partire da Martedì prossimo, distribuito anche casa per casa. Come sempre ci sarà anche la versione elettronica qui sul blog.
Per la verità, sabato prossimo c'é la musica, per la precisione, il gruppo de "The Squatters".
Se il nome non vi dice niente, sappiate che ci suona il "nostro" Carlo Costi e questo è già un buon motivo per non mancare.
Suonano musica jazz, esattamente la definizione che mi hanno passato è "Jazz moderno", e questo mi sembra un altro buon motivo per esserci.
E poi (finalmente) un po' di gioventù sul quel palco e questa mi sembra la ragione migliore per non mancare!
PS: è in stampa l'ultimo numero di "Tutti in conca" che sarà, a partire da Martedì prossimo, distribuito anche casa per casa. Come sempre ci sarà anche la versione elettronica qui sul blog.
martedì 17 gennaio 2012
Il Coro
E' arrivato Gennaio e l'ordinarietà è tornata a travolgerci. Nel ritmo che riprende, ripartono anche le prove del coro e, per chi ne avesse voglia, è un buon momento per entrarvi a far parte.
PS: la foto qui sopra è del'ultimo concerto tenuto a Santa Maria, come parte dello scambio che ha portato la corale di questa parrocchia da noi per la festa a don Vincenzo.
PS: la foto qui sopra è del'ultimo concerto tenuto a Santa Maria, come parte dello scambio che ha portato la corale di questa parrocchia da noi per la festa a don Vincenzo.
domenica 8 gennaio 2012
I re Magi
Ho trascurato un pochino il blog ma ho una scusa eccezzzzzionale.
Quel grand'uomo di mio marito mi ha regalato una mini-vacanza! Sono rimasta senza parole quando a Santa Lucia, aprendo un pacchetto decisamente pesante di paste, ho trovato i voucher per aereo e albergo, oltre alla mitica "Lonely Planet", per... Madrid.
E così negli scorsi giorni mi sono goduta questa capitale europea, ricca di storia, di arte e di tradizioni. Gli spagnoli sono un popolo simpatico, ci somigliano, attaccano bottone con tutti ma sono più ordinati di noi. Ci credete che vi dico che nemmeno Londra ha una metropolitana così pulita?
I giorni che precedono l'Epifania sono per gli spagnoli un periodo speciale, un periodo di buoni proposti e grandi attese, come lo è per noi la vigilia di Santa Lucia o di Natale, un periodo di negozi aperti fino a mezzanotte e fiumane di gente per strada. Qui sono los Reyes Magos (i re magi... non so ma in spagnolo mi sembra che suonino meglio!) che portano i doni ai bambini e, in tutta la Spagna, la sera del 5 Gennaio si tiene la "Cabalgata de Reyes" (la cavalcata dei re), una grande parata, con tanto di carri allegorici, uno per ogni magio. Il percorso della parata, a Madrid, parte dal palazzo del Municipio (una meraviglia dell'architettura!) ed arriva fino a Plaza Maior (il cuore di Madrid), dove i tre re salgono sul palco e pronunciano i propri discorsi.
E poi, cosa che non guasta, c'è pure un dolce tipico da mangiare all'arrivo dei Magi, il "Roscon de Reyes Magos", un ciambellone di pasta soffice soffice che nasconde una sorpresa. Infatti se mangiando la vostra fetta trovate la statuina di uno dei Magi, sarete "RE" per un giorno (con tanto di corona, anche se di carta) mente se trovate una fava, vi toccherà pagare il dolce.
Indovinate un po' cosa ho trovato io? Una fava!
E così negli scorsi giorni mi sono goduta questa capitale europea, ricca di storia, di arte e di tradizioni. Gli spagnoli sono un popolo simpatico, ci somigliano, attaccano bottone con tutti ma sono più ordinati di noi. Ci credete che vi dico che nemmeno Londra ha una metropolitana così pulita?
I giorni che precedono l'Epifania sono per gli spagnoli un periodo speciale, un periodo di buoni proposti e grandi attese, come lo è per noi la vigilia di Santa Lucia o di Natale, un periodo di negozi aperti fino a mezzanotte e fiumane di gente per strada. Qui sono los Reyes Magos (i re magi... non so ma in spagnolo mi sembra che suonino meglio!) che portano i doni ai bambini e, in tutta la Spagna, la sera del 5 Gennaio si tiene la "Cabalgata de Reyes" (la cavalcata dei re), una grande parata, con tanto di carri allegorici, uno per ogni magio. Il percorso della parata, a Madrid, parte dal palazzo del Municipio (una meraviglia dell'architettura!) ed arriva fino a Plaza Maior (il cuore di Madrid), dove i tre re salgono sul palco e pronunciano i propri discorsi.
E poi, cosa che non guasta, c'è pure un dolce tipico da mangiare all'arrivo dei Magi, il "Roscon de Reyes Magos", un ciambellone di pasta soffice soffice che nasconde una sorpresa. Infatti se mangiando la vostra fetta trovate la statuina di uno dei Magi, sarete "RE" per un giorno (con tanto di corona, anche se di carta) mente se trovate una fava, vi toccherà pagare il dolce.
Indovinate un po' cosa ho trovato io? Una fava!
Forse il fatto che il mio Roscon non avesse la corona in dotazione doveva farmi venire qualche dubbio.
E adesso una paio di didascalie.
La foto iniziale (leggermente mossa) l'ho scattata dentro la chiesa dell'Almudena, la cattedrale "nuova" (è stata finita nel 1992 e consacrata nel '93 da Papa Giovanni Paolo II). Trovo che questa chiesa abbia un suo fascino, non assomigli affatto a Gothan City (come dice la Lonely!) e la cappella del Santissimo, di cui il mosaico è solo uno scorcio, oltre che bellissima invita davvero alla preghiera.
Cliccando sulla foto iniziale, sarete trasportati al blog "Vivere a Madrid" dove troverete la recensione sulla Cabalgata di quest'anno.
Il Roscon, oltre al fascino esotico della festa, non è un granchè. Ma se lo volete provare, cliccando sull'immagine, potete leggerne la ricetta.
E adesso una paio di didascalie.
La foto iniziale (leggermente mossa) l'ho scattata dentro la chiesa dell'Almudena, la cattedrale "nuova" (è stata finita nel 1992 e consacrata nel '93 da Papa Giovanni Paolo II). Trovo che questa chiesa abbia un suo fascino, non assomigli affatto a Gothan City (come dice la Lonely!) e la cappella del Santissimo, di cui il mosaico è solo uno scorcio, oltre che bellissima invita davvero alla preghiera.
Cliccando sulla foto iniziale, sarete trasportati al blog "Vivere a Madrid" dove troverete la recensione sulla Cabalgata di quest'anno.
Il Roscon, oltre al fascino esotico della festa, non è un granchè. Ma se lo volete provare, cliccando sull'immagine, potete leggerne la ricetta.
domenica 1 gennaio 2012
Buon anno!
Anno bisesto, anno funesto?
Paura per la profezia dei Maya?
Ma va là!
Pensiero positivo, questa è la ricetta per un meraviglioso anno nuovo.
PS. per vedere i festeggiamenti intorno al mondo, cliccate sull'immagine iniziale.
Paura per la profezia dei Maya?
Ma va là!
Pensiero positivo, questa è la ricetta per un meraviglioso anno nuovo.
PS. per vedere i festeggiamenti intorno al mondo, cliccate sull'immagine iniziale.
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