martedì 15 maggio 2012

Il Vangelo della Domenica

Dal vangelo secondo Giovanni                                            Gv 15, 9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

La parola di Gesù oggi è così chiara ed esplicita che qualsiasi riflessione può sembrare superflua. Anzi si corre il rischio di annacquare o complicare l’insegnamento di Gesù. Oltretutto ci troviamo tutti in difficoltà al pensiero di quanto siamo coerenti con la nostra fede e della difficoltà a mettere in pratica il comandamento di Gesù. Certamente per il contesto e per la forma si tratta del più grande insegnamento di Gesù e quindi del cardine della nostra fede in lui. La riflessione di S. Giovanni, proposta dalla seconda lettura, ci aiuta poi a capire che il centro della fede cristiana non è tanto il comandamento dell’amore, e neanche l’esempio concreto di Gesù, che ha dato la vita per i suoi amici, ma piuttosto che l’essenza stessa di Dio è proprio l’amore: Dio è amore. Tutto qui. E da qui tutto. Dovremmo ricordarcelo ogni volta che recitiamo il credo. Tutte le verità della nostra fede possono essere riassunte in questa: Dio è amore. Da qui nasce, per noi figli, l’impegno a mettere in pratica il suo comando, seguendo l’esempio che ci ha dato Gesù. La coincidenza con la festa della mamma ci aiuta a riconoscere come le parole di Gesù non sono una felice utopia. Almeno le mamme, lo sappiamo per certo, sanno imitare Gesù fino a dare la vita. Quindi si può. Anche per noi uomini è davvero possibile amarci gli uni gli altri fino a dare la vita per i propri amici.


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