"Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perchè più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane".
Estate. Caldo. Zanzare. Vacanze (ma non arrivano mai). Granita o gelato. Anguria. Programmi tv in replica. Ma, per tanti, anche Grest.
E' ormai un appuntamento irrinunciabile e atteso. Un pò come si sa che a settembre inizia sempre la scuola, che il 25 dicembre è Natale, alla fine delle scuole inizia il Grest.
E non è cosa da poco.
Troppo spesso è visto come il degno sostituto ad una baby-sitter, che mi costerebbe di più o come il miglior "parcheggio" per i figli, che altrimenti sarebbero a casa soli davanti alla tv.
Ma il "grest" è molto di più, e dà molto di più.
E' un importante momento di crescita, sia per i bambini, che per i ragazzi. E ciò, almeno per tre motivi:
**>> i bambini sono, per l'intera giornata, insieme ad altri compagni. Giocano, si divertono e, in un certo senso, imparano a "cavarsela da soli". Non c'è la mamma che li segue ad ogni movimento, non c'è la nonna che li accompagna. Imparano a gestire i rapporti con gli amici, a rispettare il prossimo, a partecipare alle attività e alle gare, con un sano spirito competitivo. E, non da ultimo, imparano ad essere solidali con i compagni di squadra e con chi è più piccolo, o più grande, di loro.
**>> gli animatori ed educatori assorbono insegnamenti come delle spugne. A scuola il professore li segue, li rimprovera e li fa studiare sui libri. Al grest, seppur sotto la guida di (pochi) adulti, si assumono responsabilità, si impegnano nella gestione delle giornate e, cosa più importante, regalano e ricevono affetto. Provate a chiedere a chi adesso è ormai troppo grande per essere animatore cosa è stato per loro il Grest. La risposta, univoca, sarà che è stato un'esperienza indimenticabile, che ha regalato emozioni, amicizie, amori, sofferenze e che li ha aiutati a crescere.
**>> il Grest ha la enorme capacità di riunire, in un campo da basket e davanti ad una piastra per le salamelle, un intero quartiere. Mamme, papà, bambini, nonni, adolescenti. Il venerdì sera ( e non solo) una intera comunità si ritrova a condividere sorrisi, canti, balli, impegno. Il Grest, dunque, non è solo un momento importante per i bambini, lo è anche per gli adulti. Spesso i figli (e purtroppo troppo spesso non se ne da atto) sono gli artefici delle nuove amicizie per i genitori. Quante mamme e papà, dopo un'estate del proprio figlio al Grest, si ritrovano al bar dell'oratorio a chiacchierare insieme?

Il risultato, inutile dirlo, splendido. Una lunga e divertente serata, a ricordare che San Bernardino è vivo, che i giovani di oggi non sono bamboccioni, ma anzi hanno tanto da insegnare a chi si crede più "maturo" ed intelligente di loro.
Per concludere, i complimenti non possono escludere i direttori d'orchestra del magnifico concerto che è l'estate al Grest: Alice (alla prima esperienza da coordinatrice) ha svolto un ottimo, e difficile, lavoro. Don Natale ha confermato ancora una volta come la tonaca che i preti indossano non corrisponde sempre a distanza da tutto e tutti, ma anzi sia il giusto mezzo per svolgere un ottimo lavoro "sociale". Luciano, da ormai più di dieci anni, è colonna portante del Grest e dimostra a tutti il vero significato, e valore, del volontariato (quello vero, non finalizzato a farsi "pubblicità"). Monica, braccio destro di tanti coordinatori, regala affetto e dolcezza a tutti quelli che varcano il famoso "cancellino".
E, proprio perchè il Grest ci piace, si fanno altre due settimane!!!!!
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